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Autore: Swagmasta Tommo    22/04/2014    1 recensioni
'mi prometti una cosa?' sussurro appena voltandomi verso il ragazzo seduto vicino a me
'tutto quello che vuoi' risponde sorridendomi
eravamo stesi sull'immenso prato ad osservare le stelle
'saremo infinito?' soffio appena
'te lo prometto Ana. Noi saremo infinito' e quelle parole mi riscaldaro il cuore e gli sorrisi
Grazie Louis mi ha salvato.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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OOOOK,EHILA'
NON HO AVUTO NESSUNA RECENSIONE :(
SO CHE ROMPO MA NE VORREI ALMENO UNA, PER PIACEREEEE
GRAZIE TANTO A CHI LO FA <3


CAPITOLO 8
 
Oggi a scuola non ho visto Louis. Non mi importa
è stato un normalissimo e noioso giorno di scuola, ho riso con Pat e Niall e ovviamente gli altri ragazzi tranne Louis ed Harry. Loro non erano a scuola.
Sto scendendo le scale, per uscire finalmente da scuola
‘Che devi fare oggi?’ chiede Pat legandosi i capelli
‘sono dallo psicologo e poi devo andare a trovare Dafne, oggi è il suo compleanno’ le sorrido leggermente e lei si incupisce
‘è per questo che sei un po’ giù oggi?’ mi chiede prendendomi sotto braccio
‘non lo so, credo di si ‘ alzo le spalle
‘o forse perché non c’è Tomlinson?’ alza un sopracciglio stampandosi in faccia una smorfia maliziosa
‘ma che dici?’ la spingo scherzosamente e ridiamo
‘ehi, che ne dici se ti accompagno.. ecco.. a trovare Dafne?’ mi chiede imbarazzata, e io le sorrido abbracciandola
‘certo che puoi, voglio fartela conoscere’ trillo entusiasta
 
 
‘Salve Maria’ saluto la segretaria dello studio del dottor Adams, poi mi siedo sulla sedia in sala d’attesa
‘come sei carina oggi Anastasia’ mi sorride gentilmente
‘hai un bel colorito’ continua facendomi ridacchiare
 
-Ana, ci troviamo a casa tua?- rispondo velocemente a Pat che ci saremmo incontrate a casa mia per le cinque
‘Ana, è il tuo turno ’ mi informa Maria  ed io entro, più rilassata rispetto all’ultimo incontro
‘Ciao Anastasia’ il dottore si volta verso di me sorridendomi
‘hai un bellissimo aspetto ‘ si congratula
‘grazie, in effetti mi sento molto meglio’ mi siedo sulla solita poltrona rossa
‘bene, allora come sono andati questi giorni?’ mi chiede poggiandosi sullo schienale
Inizio a raccontare tutto quello che è successo e per la prima volta sono felice di raccontarle.
‘oggi è il compleanno di Dafne, dopo vado a trovarla e con me viene anche Pat’ dico finendo il discorso
‘io lo trovo veramente fantastico, solo veramente felice di vedere che finalmente sei riuscita a lasciarti andare. L’ultima volta mi avevi detto che andavi già a scuola, mentre ora hai detto che sei ritornata’ mi fa notare lo psicologo e io mi mordo il labbro
‘ecco, si lo so. Avevo mentito perché non volevo dirle che avevo troppa paura’ rispondo
‘tranquilla, vomiti ancora?’ mi chiede
‘ho vomitato tornata dalla discoteca, poi in questi giorni no’ rispondo sistemandomi sulla poltrona
‘prendi ancora tutti i medicinali?’ chiede ancora
‘no, non tutti. Ora prendo solo e vitamine quelle che mi aiutano a non svenire’
‘hai iniziato mangiare qualcosa?’ continua
‘si, a pranzo mangio a mensa un po’ e poi a cena un po’. L’altra sera a casa di Louis ho mangiato la pizza, non tutta ovviamente’ rispondo e lui sorride
‘mi fa piacere. Bene Anastasia, quando ci vediamo la prossima volta?’ chiede alzandosi
‘secondo lei?’ io mi sento molto meglio e invece che due giorni alla settimana preferirei farne di meno
‘io propongo di vederci tra un mese e se hai bisogno vieni quando vuoi’ mi sorride gentilmente ed io annuisco salutandolo. Saluto Maria ed esco.
 
 
 
#TESSA
Mi trascino svogliatamente verso la porta e la apro. Davanti a me si presenta Pat sorridendo e subito sorrido. È una ragazza che ti mette energia in un certo senso, ti sorride e ti fa venir voglia di sorridere, straordinaria. Penso che sia una fantastica amica per mia sorella.
‘ehi, cerchi Ana?’ chiedo facendola entrare
‘si, mi aveva detto di trovarci qui alle cinque, dopo che finiva con Adams’ mi spiega voltandosi verso di me
‘ok, hai sete? Vuoi qualcosa?’ chiedo gentilmente avviandomi verso la cucina
‘no, grazie’ mi sorride leggermente e poi si siede sullo sgabello dell’isola al centro della cucina, vicino a me.
Io intanto bevo un succo di frutta
‘Tessa posso farti una domanda?’ mi chiede rompendo il silenzio
‘tutto quello che vuoi’ le rispondo sincera
‘mm, come è stata Ana dopo Tom?’ chiede imbarazzata  guardandosi le dita
Sospiro e annuisco
‘si, tranquilla. Allora, quando era tornata dall’ospedale era terrorizzata, nel vero senso della parola. Era terrorizzata da chiunque la toccasse, da qualsiasi rumore. Io mi sentivo impotente, ero sua sorella e non andavamo molto d’accordo ma io mi sentivo malissimo, volevo fare qualcosa. Lei era sempre chiusa in camera ma non si stendeva sul letto, si sedeva in un angolo nella stanza con le gambe piegate e strette al petto e ascoltava musica, ascoltava solo quello e poi piangeva durante la notte e alla mattina. Non dormiva quasi mai perché sognava Tom e Dafne e quindi aveva occhiaie spaventose. I miei erano disperati, ma un giorno tornata da scuola decisi di entrare in camera sua e mi avvicinai a lei lentamente dicendogli di non aver paura e che io non le avrei mai fatto del male, ma lei non mi ascoltava e piangeva.
Il giorno dopo andai in camera sua di nuovo e mi sedetti difronte a lei e restai lì a parlarle, continuai così per giorni, e restavo tutto il giorno lì dentro. Il mese dopo mentre dormivo mi si avvicinò e mi abbraccio piangendo. Mi ricordo la frase che disse “ti prego, non mi lasciare. Ho paura Tess” e io piansi con lei. Poi lentamente iniziò a parlare di più con me, e pian piano riuscì ad uscire dalla camera e poi insomma il resto penso tu lo sappia giusto?’ chiesi poi sorridendole, lei mi sorrise
‘Tom ora che fine ha fatto?’ chiede Pat
‘ora è in carcere da due anni e dovrebbe rimanerci per molto tempo’
‘lo spero proprio’ sobbalziamo dallo spavento quando la porta si apre e la voce di Ana mi chiama
 
 
#ANA
‘scusa il ritardo Pat, mi sono ricordata di dover prenderle delle rose rosse, erano le sue preferite’ le sorrido
‘andiamo?’ chiede scendendo dallo sgabello. Aveva l’aria un po’ sconvolta
‘si, certo ’ le prendo la mano e la trascino fuori dalla porta mentre lei rideva
‘è tutto ok Pat, sembri sconvolta?’ chiedo osservandola, lei mi sorride
‘si, solo che tua sorella mi ha raccontato quello che hai passato e mi dispiace moltissimo’ delle lacrime scendono sulle sua guancia bagnandole la maglietta. Io la stringo forte a me in un abbraccio pieno di amore.
‘non devi piangere Pat, io l’ho superato’ le sussurro accarezzandole i capelli
‘ora, dobbiamo correre perché siamo in ritardo. Ho promesso a Dafne che ci saremmo incontrate alle sei’ esclamo sorridendole e lei ride scuotendo la testa
Iniziamo a correre e a ridere, io quasi non respiravo poi quando svoltiamo l’angolo mi ammutolisco. Ecco il cancello.
‘ehi, ci sei?’ chiede Pat prendendomi la mano e sorridendomi gentilmente
‘si, vieni’ camminiamo lentamente e poi mi fermo. La lapide leggermente sporca mi fa sorridere. Dafne odia lo sporco. Lei è meravigliosa, la foto la ritrae sorridente e io mi chino per sfiorare l’immagine, poi mi siedo sul prato e sistemo i fiori.
‘sai Pat? Lei era simile a te, solo che quando le piaceva un ragazzo andava da lui e glielo diceva direttamente in faccia. Lei era bellissima e quindi tutti i ragazzi che le piacevano alla fine ricambiavano sempre. Un giorno eravamo sedute sul prato dietro casa sua e lei mi disse che voleva provare kick boxing e io le risi in faccia. Ora me ne pento’ le racconto ridendo e scotendo la testa
‘è bellissima’ sussurra alla fine imbarazzata ed io annuisco
 
 
Il telefono squilla e quindi rispondo

-pronto?-
-Ana, torni a casa?-
-si, papà ora arrivo-
-va bene, ciao tesoro-
‘resti a mangiare da me?’ chiedo voltandomi verso di lei e annuisce
‘non avvisi i tuoi’ stiamo camminando verso casa mia
‘no’ alza le spalle
‘perché?’ chiedo curiosa, osservano la sua espressione cambiare e così ance i suoi occhi, più scuri.
‘non ci sono mai a casa e sono sempre sola, non sono abbastanza importante per loro’ dice e io l’abbraccio di nuovo
‘vuol dire che passerai tanto tempo con me, tieniti pronta’ le dico ridendo e lei mi segue
‘ti voglio bene Anastasia’ mi dice baciandomi la guancia
‘anche io Patricia’ le dico
Arriviamo a casa mia e dopo aver avvertito i miei genitori saliamo in camera e cominciamo a ridere e a scherzare quando sento un rumore.
Bip bip
Apro il messaggio

 
Louis 19:45
Ciao :)
 
Ana 19:46
Ehi!

 
Non so se saltellare per la stanza o stare ferma immobile e fare finta che non sia successo niente. Scelgo la seconda opzione
‘Louis?’ chiede Pat e io la guardo sconvolta, con gli occhi strabuzzati e tutto il resto
‘come..’ Pat ride
‘per il semplice fatto che hai avuto una scossa tipica di quella ragazza esaltata, lo so. Io sono uguale a te ‘ mi spiega e io alzo gli occhi al cielo borbottando un vaffanculo.

 
Louis 19: 48
Che stai facendo?
 
Ana 19:48
Sono a casa con Pat, tu?
 
Louis 19:49
Sto guardano i ragazzi giocare alla play e mi sto annoiando
Ah, Ana devo chiederti una cosa
 
Ana 19: 51
Dimmi
 

Andiamo a mangiare allegramente
‘oggi il dottor Adams mi ha detto che mi vuole vedere tra un mese’ esclamo a tavola
‘bene, è magnifico ’ esulta mia mamma e io ridacchio
‘Tessa?’ chiedo a mia madre non vedendola
‘è andata fuori con Zoe e Liam a casa di un loro amico ‘  dice sorridendoci. Louis. Sono a casa sua. E all’improvviso ci penso. Perché continuo ad associare tutte le cose a Louis?
‘Ana?’ chiede Pat ridendo
‘dimmi’ le chiedo
‘tua mamma ti ha chiesto se dopo vogliamo mangiare il gelato’ ridacchia ancora e io le lancio un’occhiataccia
‘si, ora andiamo di sopra, più tardi scendiamo’ e mia mamma quasi si affoga con l’acqua
‘tutto a posto Becca?’ chiede mio padre posandole una mano sulla sua e lei le sorride annuendo
‘hai mangiato di più rispetto al solito’ sussurra mia mamma raggiante
Io ormai sono già sulle scale per poi buttarmi sul letto afferrando il cellulare

 
Louis 19: 53
Esci con me?
 
Louis 19: 58
Sei morta Foster, sappi che mi mancherai ;)
 
Ana 20:17
Ancora? Ti ho già risposto Louis..
Comunque non credo di poterti mancare
 
Invio il messaggio sorridendo, poi mi volto verso Pat che è concentrata a scrivere al telefono con un sorriso stampato in faccia ed è in quel momento che capisci che quella ragazza è innamorata. E capisci quanto le vuoi bene.
‘mi saluti Zayn?’ le chiedo ridendo e lei alza il dito medio mandandomi un bacio
‘che dolce ’ la elogio ironicamente

 
 
Louis 20:22
Ho detto che insistevo!
Perché pensi così?
 
Ana 20:23
Smettila :)
Così, niente di importante

 
Louis 20: 26
Ti prego, voglio uscire con te! Come amici va bene?
Voglio essere tuo amico :(

 
Ana 20:30
Se ipoteticamente dicessi di si, quale sarebbe il luogo?

 
Louis 20:30
Decideremo insieme :)
 
Ana 20:32
Vedremo :)

 

Ridacchio scuotendo la testa
‘uscirai con lui?’ chiede appoggiandosi a me
‘non lo so, cioè lui è strano ’ rispondo  alzando le spalle
‘io Louis non lo conosco bene, ma se è amico di Zayn e il resto della compagnia non penso sia un pazzoide maniaco’ Pat cambia canale
‘beh, non dico questo. Continuerò a dirgli di no, poi vedrò. Se continuerà a chiedermelo ci penserò’ annuncio sorridendole
‘sabato danno una festa a casa di Harry’ borbotta
‘quindi? Io non vengo, lo sai. L’ultima volta è finita male ‘ le dico  
‘va bene, pensaci ok?’ mi sorride baciandomi la guancia
‘Zayn mi ha mandato un messaggio. Ci ha chiesto se vogliamo andare da Louis’ le brillano gli occhi
‘uhm, immagino che possa andare bene’ il trillo di Pat mi fa scoppiare a ridere
Avvisata mia mamma e finito il gelato, usciamo di casa
‘spiegami una cosa Pat’ mi sistemo la coda alta
‘che sta succedendo tra te e Zayn?’ le chiedo curiosa
‘non lo so, stiamo uscendo insieme’ mi sorride e suona il campanello
Urlo spaventata quando Niall mi salta addosso abbracciandomi
‘benvenuta Ana’ sbiascica un Niall ubriaco, arriccio il naso e gli sorrido
‘ciao Niall, sei piuttosto ubriaco vero?’ chiedo ridendo
‘esatto’ urla e rido scuotendo la testa
Entriamo in salotto e subito incontro lo sguardo di Louis, l’unico che si volta.
‘ciao ragazzi’ esclama Pat sorridendo
Mi guardo attorno. Harry e Tessa seduti a terra davanti al televisore che giocano, Liam che ride con Zoe e poi Niall spalmato sul corpo scosso dalle risate di Zayn, Louis con due birre in mano che sorride e Pat in piedi che abbassa la mano imbarazzata quando nessuno ricambia il saluto.
‘Ciao Pat’ sbraita Tessa e Pat sorride raggiante
‘cristo!’ urla Niall, toccandosi la testa
‘che succede Nì?’ chiede Zayn alzandosi e alando anche lui
‘perché ti sanguina la testa Niall?’ la voce incrinata di Pat fa voltare Liam e gli altri
‘il tavolino’ dice Niall e poi ride sonoramente, tipico di un ubriaco
‘Louis dov’è il bagno?’ chiedo avvicinandomi al biondo
‘quella porta’ mi indica e io porto Niall dentro
Lo faccio sedere sul bordo della vasca e apro tutti i cassetti in cerca di un disinfettante
‘sto bene’ dice Niall, per poi piegarsi sul water e vomitare
‘non credo’ borbotto afferrando il barattolo e del cotone
‘è tutto ok Niall?’ chiedo toccandogli le spalle
Mi fa segno di aspettare e poi si risiede sulla vasca pulendosi la bocca con la carta igienica, apre le gambe e io mi infilo tra di esse restando in piedi.
‘certo che potevi evitare eh?’ gli dico pulendo la ferita
‘mi dispiace, non sapevo che fare’ alza le spalle
‘no, io credo che ci sia un motivo ma faccio finta di crederti’ gli sorrido
‘sembri Louis, dice così anche lui ‘ sussurra e io ridacchio
‘lo so, lo dice anche con me’ lo guardo, sembra cos dolce e coccoloso e io sorrido di nuovo
Mentre sono girata verso il lavandino per lavarmi le mani Niall chiede:’ Ana, ma come ti sembro io? Cioè sono un po’ carino?’ chiede
Io mi volto e gli sorrido
‘è questo che ti preoccupa?’ gli prendo il viso tra le mani
‘tu sei bellissimo, non scherzo te e tutti questi ragazzi siete belli. La prima volta chi vi ho visti non ci credevo. Non credo di aver mai visto persone più belle di voi. E non dico internamente ma esteticamente. Ricordatelo. E poi hai degli occhi che sono bellissimi e devi andare in giro fiero di essere quello che sei. Per me rimani bello, quindi devi pensare ‘per Ana sono bellissimo’ e poi vedrai che riuscirai a fare qualsiasi cosa ‘ gli arruffo i capelli
‘grazie Ana, sei la ragazza più straordinaria del mondo. Ti voglio così bene’ mi abbraccia di slancio e io sprizzo di gioia
‘anche io Niall. Ora siediti qua che io vado a prenderti un bicchiere d’acqua’ esco dal bagno e in salone trovo solo Louis
‘gli altri?’ chiedo
‘sono fuori a fumare, io sto ripulendo questa schifezza’ sorride e prende le birre finite buttandole nel sacco da spazzatura nero che ha in mano
‘posso prendere un bicchiere d’acqua per Niall, ha vomitato’ chiedo sorridendo
‘è là’ indica la stanza, entro tranquillamente.
‘i bicchieri?’ chiedo alzando la voce
‘terzo scompartimento in alto a sinistra’ ed ecco che trovo i bicchieri. Poi mentre sto vuotando l’acqua sento delle voci alzarsi così mi avvicino alla porta finestra della cucina
‘si dovresti entrare Tessa, se no la tua piccola ed anoressica sorella si potrebbe spezzare’ dice Zoe
‘ma che ti prende?’ chiede arrabbiata
‘sai che c’è?’ chiede respirando velocemente ‘sono stanca! Sempre lei tra i piedi, solo perché è anoressica e cazzate varie c’è sempre Ana! sempre. Adesso che è entrata nella nostra compagnia state sempre e solo con lei, perché dai è anoressica. Mi ha rotto il cazzo tua sorella’ esclama tutto d’un fiato
Sono delusa, da lei proprio non me l’aspettavo. Sono anche arrabbiata e lo sono ancora mentre apro la porta e le dico
‘sai che c’è Zoe? Hai ragione, sono anoressica scusami tanto!’ urlo alzando le mani in aria
‘scusa se i tuoi amici mi hanno chiesto di venire, ora me ne vado così se più contenta, ciao’ saluto e sento Tessa che insulta la propria migliore amica, mentre entro sbatto contro Louis
‘mi dispiace Ana, non ascoltarla. È una testa di cazzo, cristo!’ esclama avvicinandosi a me e io cerco di sorridere, ci provo con tutta me stessa ma finisco per ritrovarmi le guance bagnate da alcune lacrime. Mi afferra il braccio e con uno strattone mi abbraccia e mi abbraccia stretta. E affondo il viso nell’incavo del suo collo sentendo il suo adorabile profumo che stranamente mi rilassa. Così mi allontano sorridendogli
‘grazie Louis, vado a salutare Niall poi tolgo il disturbo ’ corro velocemente in bagno con il bicchiere
‘tieni’ gli sorrido
‘ehi, che è successo? Stai bene?’ chiede preoccupato
‘si’ mento ‘no’ continuo  scuotendo la testa e un singhiozzo esce dalla mia bocca
Gli racconta di Zoe e lui dice che è una testa di cazzo, facendomi ridere perché poi aggiunge che è una testa di cazzo ma di quelle grandi.
‘ora vado, ti mando un messaggio dopo ‘ mi da un bacio sulla guancia e torno in salotto dove mi aspettano i ragazzi senza Zoe.
‘io, ecco forse è meglio che vada’ rispondo avviandomi alla porta
‘ti accompagno a casa Ana’ esclama Pat
‘no, va bene. Resta pure ‘le sorrido
‘ti mando un messaggio più tardi’ mi dice sorridendo
‘Ana io verrei solo che devo andare  a dormire da Liam’ mi dice Tess
‘lo so, tranquilla’ le dico baciandole la guancia
‘ciao ragazzi, buonanotte’ esco dalla porta ma non sento il rumore di chiusura, così mi volto e Louis sta venendo verso di me
‘ti accompagno ‘ dice infilando le mani in tasca
‘no, stai pure. Non preoccuparti’ gli dico
‘non ti ho chiesto il permesso, quindi cammina Foster’ sorride
Ridacchio scuotendo la testa
‘sei matto Louis’ gli dico ridendo
‘però intanto tu stai camminando con me’ mi da una spallata scherzosa e poi avvolge il braccio sulle mie spalle
‘mi hai obbligato praticamente’ gli faccio notare
‘ma tu hai accettato, quindi se ora ti obbligo a uscire con me..’ dice ghignando
‘santo dio Louis, ho detto di no’ gli rispondo alzando gli occhi al cielo
‘hai detto vedremo’ mi corregge
‘ok. Hai ragione tu. Louis buonanotte’ gli sorrido e lui si avvicina baciandomi la guancia ma prendendo anche l’angolo della bocca. E voglio morire. Sento caldo.
 



 
  
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