Damned (sad in this
sunset)
[AU, introspettivo, malinconico]
Era
l’ora in cui tutti ritornavano
a casa.
L’ora
in cui le mamme, sedute
sulle panchine del parco giochi, si alzano per riportare a casa i loro
bambini.
L’ora in cui le amiche e gli amici incontratisi nel
pomeriggio si salutano,
promettendosi di trovarsi di nuovo il giorno dopo; l’ora del
ritorno, tra i
programmi per la giornata successiva e la voglia di relax…
L’ora
in cui Orihime Inoue usciva
per fare la spesa, poco prima di cena.
Con
le gambe appoggiate in
posizione di rilassamento sulla fontana e il busto poggiato indietro,
Ulquiorra
Schiffer osservava le persone intorno a lui affannarsi, diretti alle
loro
abitazioni. Faceva ruotare gli occhi verdissimi sull’intero
parco, abbracciando
gli alti alberi, le stradine ghiaiose e gli scivoli, osservando visi e
andature.
Osservava,
ma non vedeva: la sua
attenzione era tutta per la piccola rossa che stava per attraversare la
strada.
Quei capelli splendidi, che
catturavano i raggi del sole
morente quasi con superbia…
L’andatura saltellante,
graziosa come solo lei sapeva
essere…
La voce limpida, squillante, che
richiamava l’amica Tatsuki
che si stava allontanando troppo…
E quello sguardo, gli occhi puri che
non avrebbero mai
espresso rancore, o avidità.
Era
diventato il loro appuntamento
serale, senza che nessuno dei due lo decidesse: alle sette,
puntualmente, lui
usciva e si recava nel suo posto preferito, nascosto agli sguardi e al
chiasso
dei cittadini, e la attendeva pazientemente.
Sapeva
che, prima o poi, sarebbe
arrivata, come ogni sera.
E
infatti non lo aveva mai deluso.
La
grazia con cui percorreva i
viali e i marciapiedi catturava la sua attenzione ogni volta, impedendo
agli
occhi di staccarsi dal suo profilo sinuoso, che si stagliava dolcemente
su
quello scenario nostalgico.. facendogli sentire, in maniera
più acuta, la
differenza che esisteva tra loro.
Lui
era il tipo poco
raccomandabile, lo sbandato, il ragazzo strano che attraeva e
intimidiva allo
stesso tempo. Quello sempre zitto, quasi invisibile nel suo banco in
fondo
all’aula.. Ulquiorra Schiffer, il tormento e la malinconia
personificata in un
viso pallido, nel trucco scuro con cui marcava il suo volto ogni
mattina.
Lei,
invece, era il sole.
Una
principessa, leggera e fresca
come l’aria. Semplicemente con la sua presenza riusciva a
sciogliere il
ghiaccio dei cuori più duri, a illuminare con una luce dolce
di speranza anche
chi ormai si sentiva al limite delle possibilità. Orihime,
la bambina ingenua e
sorridente, l’angelo consolatore, la ragazza buffa e tenera
che seguiva le
lezioni dal suo banco al centro della classe, sempre
positiva… era così che la
vedeva.
Anche se non aveva nessuna
possibilità di raggiungere
quell’astro.
Quante
volte l’aveva vista uscire
da scuola per mano di quel ragazzo moro con gli occhiali?
Come
ogni ossessione che si
rispettasse, anche la sua si protraeva per tutta la giornata,
impegnandolo sia
prima che dopo le lezioni. Uryu Ishida era il classico ragazzo perbene,
educato
e rispettoso, il partito ideale per una ragazza come lei… se
ne dovevano essere
accorti in molti, dalle occhiate che rivolgevano ai due quando li
vedevano
insieme.
E
lui, come sempre, ne era
tagliato fuori.
Ma
il suo amore doloroso,
inconfessato continuava a spingerlo avanti, impedendo a quel sentimento
così
instabile chiamato orgoglio di venire fuori. Come avrebbe potuto
spiegare,
altrimenti, la volontà di ritornare ogni giorno allo stesso
posto, per vederla
ancora una volta?
I nostri mondi saranno sempre troppo
lontani…
Nessuno, però,
potrà togliermi la tua vista, qui in queste
sere d’estate…
Vederla
uscire dal negozio
di alimentari era il suo
arrivederci: leggero come era venuto, la guardava un’ultima
volta prima di imboccare
la strada che lo portava al suo comprensorio, poco distante dalla
piazza. Nelle
orecchie risuonavano ancora le sue risate argentine:
“Tatsuki-chan!
Ho preso le rape,
degli onigiri e della salsa di soia.. verrà una buona cena!
Aspettami, stai
correndo troppo!”
“Sbrigati,
Orihime.. sta per fare
buio! Dobbiamo essere a casa..”
Il
sole era ormai calato,
lasciando posto alle stelle…
Allo
stesso modo, il suo sole l’aveva
lasciato.
****
UlquiHime,
uno dei miei pairing
preferiti :)
In
questa fic ho evidenziato al
massimo un Ulquiorra tormentato e molto emo, sarà che mi
ispira così XD però mi
piaceva l’idea di una Orihime irraggiungibile, e della sua
tristezza per non
poterla avere accanto.. boh, una storia tra loro mi dava questo aspetto
^^
C’è
da dire che adoro i tramonti e
le sere d’estate, decisamente.
Grazie
mille per tutti i commenti
e le recensioni.. come sempre, mi rendete felicissima! X3
cercherò di
accontentare le vostre richieste! Sono felice che il mio pazzo capitolo
sui
Vizard sia piaciuto XD
Un
bacione, Ino!
Selenia: scena
successiva? XD Penso che Ichigo l’avrebbe picchiata per bene!
Mmh.. non male
come pairing, si possono fare! Un bacio :*
Eragon1001: grazie
mille! ^__^ sono felicissima che tu l’abbia apprezzata! :*
Kenjina: sono stata
sadica con lui XD e Hiyori.. che dire, l’ho sempre vista
malignetta, ormai è un
clichè! XD grazie mille! Besos :***
Valeriana: grazieeeeeee
*__* addirittura tutte? Mi rendi felice X3 kisses!
Millefoglie: sono
contenta che ti siano piaciute! Sia la prima che la seconda ^__^ e
grazie dei
complimenti! :*