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Autore: Cheem_mixectioner5sos    25/04/2014    0 recensioni
“Amore ti sei svegliato?” Dice Harry tirandomi a se e stampandomi un bacio.
“Si piccolo, buongiorno!” ricambio il bacio, però scatto subito in piedi.
“Che succede?” mi chiede… ecco come rovinare uno dei pochi momenti che posso passare da solo con il mio ragazzo.
“Piccolo devo andare, i manager se non mi trovano da… insomma…” Mi interrompe a metà frase.
“Certo, Eleanor, vai pure da lei. Intanto io me la faccio con Kendall!”
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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CAPITOLO 2
LOUIS’ POV
“Si sto arrivando, ma tu dimmi se c’è qualcuno.”
Chiedo mentre tiro fuori le chiavi dalla tasca.
“No Louis, non c’è nessuno della modest, ma in un qualsiasi istante possono venire, quindi o ti muovi o ti muovi.”
Cadono le chiavi in mezzo a un cespuglio.
“Fanculo! Maledizione!”
“Che succede?” chiede Eleanor, ma non ho voglia di risponderle, quindi riattacco.
Metto il telefono nella tasca… o almeno così credo di aver fatto.
Perdo le chiavi in un cespuglio, rompo il mio iPhone comprato solo la settimana prima e soprattutto litigo con Harry… questa si che non è giornata.
Non è la prima volta che io Harry abbiamo una discussione del genere. Di solito quando litighiamo è sempre per colpa dei manager e/o di Eleanor.
Cerco le chiavi nel cespuglio, ma non trovo niente.
L’unica scelta che ho è salire da Harry e chiedergli di darmi la macchina per arrivare da Eleanor.
Salgo su e cerco Harry, ma non lo trovo ne in camera da letto ne in salotto/ cucina.
Sento il rumore dell’acqua scorrere in bagno. Mi avvicino alla porta e sento dei singhiozzi e automaticamente apro la porta.
Trovo Harry seduto nella vasca con l’acqua aperta al massimo.
Sta piangendo come un piccolo bambino.
Sento una voglia incontrollabile di andare ad abbracciarlo, dirgli che lo amo sul serio e che Eleanor è la mia ragazza davanti a tutto il mondo, ma lui è il mio ragazzo davanti ai miei occhi e questo basta per farmi sopravvivere, nonostante tutti i problemi che ci sono.
Si gira verso di me e mi guarda, mi perdo nei suoi occhi, dei quali non riesco a capire che colore creano tutte le sfumature messe insieme.
“Sai una cosa Louis?” lo continuo a guardare senza batter occhio. “Beh, avevo sempre voluto capire che cosa provassero le persone autolesioniste, adesso lo so.”
Tira su il braccio e vedo i polsi tutti rinsanguati, tutti coperti da quel colore così rosso, che fa venire la nausea.
“No, Harry ti prego!” lo imploro per fermarsi, senza muovermi di un millimetro, mi sento come paralizzato.
“Si prova dolore, un dolore molto forte e molto intenso, ma nonostante questo, si prova anche la voglia di ripetere questo gesto. Le lacrime in alcuni casi non bastano per sfogarsi, serve qualcosa di più forte per sentirsi liberi, un qualcosa che ti fa sentire bene, queste lacrime rosse mi fanno sentire bene.”
Senza pensarci due volte, corro da lui e gli tolgo la lametta dalla mano, lo alzo su e guardandoli negli occhi dico:
“Harry, non serve che ti sfoghi in questo modo, non serve che tu ti faccia del male. Cosa farei se a te succede qualcosa?”
“Puoi andare da Eleanor, non sentirai la mia mancanza in questo modo.”
Gli tiro uno schiaffo per svegliarlo dal coma in cui è caduto.
“Non puoi dire questo. Io amo te, stupido, non Eleanor, AMO TE!”
Serra le mascelle, sta per dire qualcosa, ma non dice niente, allora parlo di nuovo io.
“Sai qual è la cosa che più mi piace di te?”
Dico guardandolo direttamente negli occhi.
“I tuoi occhi, il tuo sguardo innocente in cui mi vorrei perdere.  Non vorrei mai smettere di guardarti negli occhi, morirei.”
Si butta tra le mie braccia senza dire una parola e io ricambio l’abbraccio stringendolo a me il più forte possibile.
“TI AMO… questo è ciò che vorrei continuare a ripeterti all’infinito.”
“Io pure Harry. Te lo dirò sempre. Solo a te.” Sospiro, poi dico “non ti lascerò mai, ma adesso… devo.”
Si stacca e mi guarda stupito.
“Scherzi vero?”
“No, harry, ma lo faccio per noi, per il nostro futuro, ok?”
“Ok, ma domani ci vediamo in studio vero?”
“Va bene… vara che sta squillando il tuo cellulare.”
“Si? … È qua … non lo so … adesso glielo dico … va bene c-ciao”
“Chi era?”
“Eleanor” dice con un che di disprezzo nella sua voce.
“Eh … che voleva?”
“Dice che non sa come mai non riesce a raggiungerti e che ha chiamato anche Zayn dicendo che i manager sono appena usciti da casa sua e stanno andando da Eleanor.”
“Per quale motivo?”
“Non ne ha la minima idea nemmeno lei. Ma credo sia … boh forse perché non ti hanno trovato da Zayn, devono assicurarsi che tu sia da Eleanonsochecosa.”
“Merda! Harry dammi le tue chiavi, devo correre da lei.”
“Non sei venuto in macchina?”
“Quelle maledette chiavi sono cadute in mezzo a un cazzo di cespuglio e non sono riuscito a recuperarle, però ho rotto il cellulare, ecco perché non sono riusciti a raggiungermi.”
Non finisco nemmeno di parlare che mi porge le chiavi, sfiora leggermente le mie labbra con le sue e mi accompagna verso la porta.
 
   
 
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