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Autore: bolt    25/04/2014    4 recensioni
Hinata accese la luce sulla scrivania e si mise a studiare storia. Quando Sasuke vide la luce dalla sua finestra si sentì sollevato. Hinata si era calmata per fortuna. Poi il ragazzo si mise a studiare geografia, il giorno dopo lo attendeva un test di verifica sugli stati europei.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Hinata era in salotto con il padre e aspettava che lui le dicesse qualcosa. Aveva paura che lui volesse strillarla di nuovo. Questa volta era sicura di non aver fatto nulla di sbagliato.
-Hinata visto che oggi hai passato il tempo a divertirti domani ti alzerai alle sei, pulirai la cucina e poi andrai a scuola. Oggi hai trascurato i tuoi doveri.
-Padre le pulizie le ho fatte questa mattina presto.
-Lo so. Ma io e Hanabi abbiamo preparato la cena e si è sporcata la cucina. Decidi tu se pulire questa sera dopo cena o domani mattina. Prima che io esca deve essere tutto pulito domani.
-Va bene padre.
Hinata andò in cucina e vide che c’era un disastro. Come avevano fatto a fare un macello simile. C’erano macchie ovunque. Hinata si infilò i guanti di gomma e iniziò a togliere tutte le macchie dal tavolo e dai ripiani della cucina. Suo padre aveva usato il frullatore e si era scordato di mettere il coperchio. Ora metà della salsa era sul pavimento e sul tavolo.
Verso le otto Hinata finì di pulire e andò in camera a studiare mentre suo padre e sua sorella cenavano. Alle nove e trenta il padre la chiamò per farle lavare i piatti sporchi.
Alle dieci Hinata aveva finito di sistemare tutto e era salita in camera sua per dormire. Prese il cellulare in mano e vide che c’era un messaggio di Sasuke.
-Sogni d’ora dolce Hinata.
Era sempre dolcissimo con lei.
-Dormi bene Sasuke.
 
Il mattino seguente Hinata uscì di casa alla solita ora e trovò Sasuke che l’aspettava.
-Buongiorno. Hai dormito bene?
-Sì. Mi sono addormentata subito dopo il tuo messaggio.
-Tuo padre ti ha rimproverato?
-No, mi ha solo fatto pulire il disastro che aveva fatto in cucina con Hanabi.
-Continua a farti affaticare. Non ha ascoltato una parola di quello che gli ho riferito ieri pomeriggio.
-Sasuke ho solo dovuto pulire la cucina. Non è faticoso.
-Hinata non è giusto che faccia tutto tu.
-Sasuke grazie per il tuo supporto. Oggi ho la verifica di chimica. Sono agitata. Il professor Orochimaru ci avrà preparato una verifica lunghissima e molto difficile.
-Te la caverai bene. So che hai studiato tanto.
-Grazie. Ci vediamo questa sera. Oggi pomeriggio devo lavorare alla libreria in centro.
-A stasera dolce Hinata.
 
Hinata si mise seduta al suo banco e aspettò che il professore consegnasse i fogli per la verifica. Le sue compagne di classe erano molto agitate ma lei sapeva che non serviva perdere la calma. Quando si trattava delle verifiche del professor Orochimaru bisognava restare calmi e riflettere. Spesso il professore metteva nelle verifiche delle domande tranello.
Orochimaru consegnò a tutti gli studenti i fogli con le domande e gli disse che avevano un’ora di tempo per completare tutto il compito.
Durante la pausa pranzo Hinata andò a trovare Sasuke in classe per raccontargli della verifica.
-Hinata cosa ci fai nella mia classe?
-Ho visto che eri solo con il tuo amico e ne ho approfittato per venirti a parlare della verifica.
-Quante domande vi ha dato il professor Orochimaru?
-Circa trenta domande. Alcune erano a scelta multipla.
-Come sempre il professore di chimica esagera.
Sasuke notò che Naruto fissava Hinata.
-Naruto devi fissarla in quel modo ebete. Ingoia il ramen prima di parlare sei davanti una ragazza.
.-Lei non è la ragazza delle polpette?
-Sì, sono io. Piacere di conoscerti Naruto.
-Come sai come mi chiamo?
-Sei famoso nella scuola e Sasuke mi ha parlato di te. Dice che sei molto buffo.
-Ah dice questo di me. Non sapevo che tenessi così tanto a me. Vieni qui Sasukino, ti bacio sulla guancia per ringraziarti.
-Stammi lontano Naruto.
-Signorina mi cucinerebbe di nuovo le polpette di riso?
-Naruto ti avevo detto di non scocciarla con quella storia.
-Non ti preoccupare Sasuke. Se vuoi te le faccio per domani. Le preparo per te e Sasuke e te le porto durante la pausa pranzo. Io mi alzo sempre presto a casa e ho tempo per cucinare la mattina.
-Grazie signorina. Domani non dovrò spendere soldi al banchetto nel cortile per mangiare.
-Naruto perché non ti fai preparare qualcosa la mattina.
-Mia madre mi prepara sempre il pranzo ma io non lo prendo di proposito. Ricordati che mia madre non cucina bene. È un’ottima maestra e una brava mamma ma la cucina non è il suo forte. L’ultima volta che ho mangiato i suoi ravioli stavo per restarci secco. Di solito la sera è mio padre a cucinare dopo che torna dall’ufficio.
-L’ultima volta che sono venuto a casa tua mi hai fatto mangiare un dolce preparato da tua madre.
-Era la prima volta che le veniva bene una torta.
-Mi hai usato come cavia?
-Diciamo di sì.
-Io ti strozzo Naruto. Vedrai oggi agli allenamenti farai più giri di palestra del solito.
-Perdono capitano.
-Ih ih. Voi due insieme siete davvero divertenti.
-Che bello vederti ridere.
Naruto si sentiva di troppo e uscì dall’aula per lasciare parlare tranquillamente i due colombini. Erano molto teneri insieme.
-Hinata posso venirti a trovare dopo gli allenamenti. Voglio comprare qualche altro libro.
-Sasuke mi sembra che tu venga alla libreria per farmi prendere più commissioni sulle vendite. Non lo stai facendo di proposito vero?
-No, non ci pensavo proprio. Vengo a trovarti perché mi piace passare il tempo con te e quel posto ha qualcosa di magico.
-Hai ragione. Lì mi sento a mio agio. I libri sono meravigliosi. Tenerli fra le mani mi fa sentire bene.
-Abbiamo la stessa passione per i libri. Sei fortunata a lavorare in quella libreria.
-Sono fortunata ad avere una persona speciale come te al mio fianco.
-Hinata sei dolcissima.
Sasuke stava per dare una carezza sulla guancia a Hinata ma arrivarono in classe Ino e Sakura.
-Salve Hinata. Cosa ci fai nella nostra classe?
-Sono passata a salutare Sasuke. Ora devo tornare in classe.
Hinata salutò con la mano Sasuke e corse nella sua classe.
-Sasuke da quanto tempo conosci quella ragazza?
-Sono affari miei Sakura.
-Sasukino perché oggi non vieni con me e Sakura in giro per negozi. Abbiamo deciso di fare spese.
-No, grazie. Ho già un altro impegno.
-Non puoi rimandarlo- disse Ino avvicinandosi al ragazzo.
-No, è una questione importante.
 
Nel pomeriggio Hinata corse al negozio per lavorare.
-Oggi sei arrivata prima Hinata.
-Gli allenamenti sono finiti presto perché l’allenatrice aveva degli impegni. Cosa devo sistemare oggi?
-Potresti sistemare i libri nella sezione di letteratura spagnola.
Hinata iniziò a lavorare alle quattro. Verso le cinque Sasuke arrivò in negozio e iniziò a girare per gli scaffali.
-Ti ho trovata principessa.
-Oggi non cadrò fra le tue braccia. Devo sistemare gli scaffali in basso.
-Che peccato. Mi piace salvare le fanciulle in difficoltà.
-Sasuke non scherzare.
Il signor Jiraya raggiunse i ragazzi vicino la sezione di letteratura.
-Ragazzo adori i libri se sei di nuovo qui? O devo sospettare che sei qui per un altro motivo?- disse Jiraya facendo l’occhiolino a Sasuke.
Sasuke si rese conto che era evidente che aveva una bella cotta per Hinata. O meglio tutti si accorgevano che si era innamorato di lei.
-Ragazzo i clienti sono aumentati, ti andrebbe di lavorare qui dopo gli allenamenti. Mi serve un aiutante in più. Come vedi la libreria è enorme e c’è molto lavoro da fare. Potrete lavorare insieme.
-Accetto.
-Ragazzo sei davvero precipitoso. Hai accettato senza che io ti dicessi la paga e le condizioni. Ah ah. Sei assunto. Mi sei simpatico. Puoi cominciare anche subito.
-Grazie signore.
-Aiuta Hinata a sistemare quei libri. Intanto io vado alla cassa è entrato un cliente fisso.
-Sasuke sei sicuro di poter lavorare. Non ti stancherai troppo.
-No, lavorando qui potrò riportarti a casa la sera e non mi preoccuperò per te. Passeremo molto tempo insieme.
-Sarà bellissimo.
Hinata sentì un cliente entrare nel negozio e andò a vedere se aveva bisogno di aiuto. Intanto Sasuke sistemava la sezione di letteratura spagnola.
-Buongiorno signore le serve aiuto?
-Hinata lavori qui?
-Signor Uchiha non l’avevo riconosciuta in giacca e cravatta.
-Hinata puoi chiamarmi Itachi, il signor Uchiha è mio padre. Cerco dei libri da leggere nel tempo libero.
-Sono arrivati molti libri di letteratura inglese e francese se ti interessa.
Sasuke riconobbe la voce di Itachi e raggiunse Hinata.
-Fratellino anche tu sei qui?
-Io ci lavoro in questa libreria.
-Non me ne avevi parlato.
-Ci lavoro da oggi.
-Allora avete un nuovo cliente.
Itachi girò molto per la libreria e decise di comprare cinque libri.
-Sono cinquanta dollari signore.
-Grazie. Ci vediamo a casa fratellino. A presto Hinata.
-A presto Itachi.
-Ora mio fratello dirà tutto a mia madre e mi prenderanno in giro.
-Perché?
-Loro penseranno che mi sono fatto assumere solo per starti accanto.
Hinata divenne completamente rossa.
-In parte è vero. Ho accettato di lavorare qui perché ci sei anche tu. Lo sai che mi piace stare in tua compagnia.
Sasuke prese per mano Hinata e la portò nella sezione più nascosta della libreria.
-Sasuke dobbiamo sistemare i libri.
-Se ci assentiamo per cinque minuti non fa niente. Non ci sono clienti nel negozio. Hinata devo dirti una cosa.
-Dimmi.
Sasuke accarezzò la guancia di Hinata con la mano e la fissò intensamente. Aveva degli occhi dolcissimi. Non poteva più aspettare, doveva dirle tutto.
-Dolce Hinata io mi sono innamorato di te.
A Hinata cedettero le gambe e Sasuke dovette stringerla a sé per farla rimanere in piedi.
-Sasuke non è uno scherzo vero? Non mi stai prendendo in giro?
-Sono serissimo. Io ti amo.
-Sasuke pensavo di essere uno sciocca ragazzina che si era presa una cotta per l’amico. Ora che so che anche tu provi i miei stessi sentimenti sono felice.
-Hinata sono felicissimo.
Sasuke e Hinata si avvicinarono lentamente e si scambiarono il loro primo bacio. Sasuke poggiò lievemente le sue labbra su quelle della ragazza. Sentiva una sensazione bellissima. Finalmente poteva rapire le labbra della ragazza che amava. Ora era certo che lei provava le stesse sensazioni che aveva lui. Quello che stavano vivendo era un momento magico in un luogo meraviglioso. Non poteva scegliere luogo migliore per dichiararsi.
Sasuke si staccò dalla ragazza e la prese per mano.
-Torniamo a lavoro o il signor Jiraya ci manderà via.
-Hai ragione.
Hinata andò a servire alcune clienti che erano appena entrate. Intanto Sasuke si dedicava ai libri nelle scatole.
 
Alle otto i due innamorati ricevettero il loro guadagno del giorno e tornarono a casa.
-Il signor Jiraya mi ha dato di nuovo cinquanta dollari.
-Io ne ho avuti quaranta. È tanto per essere il mio primo giorno. Hinata non farli vedere a tuo padre o te li prenderà sicuramente.
-Lo so. Non so quanto tempo riuscirò a nascondergli i soldi. Prima o poi me li chiederà per la mia parte di spese.
-Fino ad allora non dargli nulla.
-Se gli dessi i soldi non potrei comprarmi le cose che mi servono per la scuola e non potrei fare la mia parte di spesa.
-Tuo padre è ingiusto nei tuoi confronti. Se ti serve qualcosa dimmelo. Ora sono il tuo fidanzato. Ogni tuo desiderio è un ordine per me.
-Sasuke non esagerare.
-So che non sei il tipo di ragazza che fa richieste in continuazione. Sei proprio carina.
Sasuke salutò Hinata e rientrò in casa. Arrivato in cucina il fratello e la madre lo fissarono per studiarlo.
-Sasuke tuo fratello mi ha detto che lavori con Hinata. Come è andato il tuo primo giorno?
-Bene mamma.
-Secondo me il mio fratellino nasconde qualcosa.
-Itachi non stuzzicarlo. Ce ne parlerà quando sarà pronto.
Sasuke salì in camera sua per levarsi l’uniforme della scuola e vide che la luce in camera di Hinata era accesa. Le mandò un messaggio e le disse di aprire la finestra.
Hinata si affacciò e vide che Sasuke la salutava.
-Tuo padre ti ha rimproverata?
-No, tutto bene.
-Allora ci vediamo domani dolce Hinata.
-Aspetta un attimo Sasuke. Io volevo …
Hinata mandò un bacio a Sasuke con la mano e il ragazzo lo afferrò.
-Grazie Hinata. Sono sicuro che questa notte dormirò benissimo. Sogni d’oro principessa.
-Dormi bene Sasuke.
-Sasuke scendi è pronta la cena.
-Arrivo mamma.
Sasuke scese in cucina e vide il fratello con uno strano sorriso.
-Sasuke ti sei dichiarato vero?
-Itachi ascolti le mie conversazioni con Hinata.
-Era inevitabile. Strilli come un pazzo quando parli alla finestra. Ti ha inviato un bel bacio.
-Itachi mi hai spiato dalla finestra del salotto.
-Sei tutto rosso. Tu che fai sempre il duro ora ti vergogni di fronte a noi. Ih ih. Non mi sono mai divertito tanto.
-Sasuke perché non hai detto alla tua mamma che ti eri fidanzato.
-Mamma mi sono messo con lei solo oggi.
-Che carini. Siete una coppia perfetta. Quindi Hinata non ti ha rifiutato. Povera ragazza costretta a sopportarti tutti i giorni.
-Piantala Itachi.
-Puoi invitare Hinata a cena domani. Voglio ascoltare come ti sei dichiarato. Povera ragazza non ha nessuno con cui parlare del suo amore.
Sasuke si rese conto che la madre aveva ragione. Hinata non aveva la madre con cui confidarsi. Lei non aveva una persona che le consigliasse cosa fare nelle occasioni speciali. Nonostante la ragazza avesse ancora il padre e la sorella era completamente sola. Di solito una ragazza parla con la madre quando succede qualcosa di bello ma Hinata non avrebbe potuto farlo.
-Mamma domani a cena non fare troppe domande a Hinata. Si imbarazza facilmente.
-Sasuke sono una mamma. Lo so come devo comportarmi. E poi conosco Hinata da tanti anni, l’ho vista crescere da quando si è trasferita nel quartiere con i parenti. Pensa che una volta mi ha chiesto di insegnarle a cucinare le polpette di riso come piacciono a te. Credo che facesse la terza media. Sono stata felice di aiutarla. Quella ragazza è così dolce.
-Non sapevo che avessi dato lezioni di cucina a Hinata.
-Risale a due o tre anni fa. Lei diceva che le sue polpette avevano sempre una forma strana e non voleva sfigurare davanti a te. A quel tempo già teneva molto a te.
-Itachi non dire cose strane domani a cena.
-Io me la cavo meglio di te nelle conversazioni. Comunque tra poco diventerò insegnante nella classe di Hinata. Mi hanno chiamato dal tuo liceo per fare una sostituzione provvisoria. La professoressa Kurenai è incinta. Io insegnerò storia nella classe della tua fidanzata e potrò anche tenerti sotto controllo.
-Ci mancava mio fratello nella mia stessa scuola. Non vedo l’ora. Meno male che non insegnerai nella mia classe.
-Purtroppo. Mi sarei divertito molto a torchiare te e i tuoi amici.
Mentre Sasuke cenava con la sua famiglia, Hiashi urlava a Hinata nella sua camera.
-Hinata la cena doveva essere in tavola per le otto e trenta.
-Padre devo fare i compiti. Non potete chiedere a Hanabi di aiutarvi a preparare qualcosa.
-Non posso disturbare tua sorella mentre si allena in palestra o studia. Scendi e prepara subito la cena o te ne pentirai.
-Va bene padre.
Hinata preparò in fretta la cena, mangiò qualcosa e aspettò che il padre e la sorella finissero tutto.
-Hinata domani io e Hanabi ceniamo fuori. La porto al suo incontro di Karate alle quattro del pomeriggio. Ha una gara che inizia alle cinque. Poi andiamo a festeggiare la sua vittoria. Lei batterà sicuramente la sua avversaria. Pensa che è riuscita a entrare nella squadra di karate appena si è iscritta ai corsi.
Hiashi non faceva che lanciare frecciatine sgradevoli verso la figlia maggiore.
-Se mi passate a prendere fuori la scuola vengo a fare il tifo per lei.
-Non serve. Saresti solo di troppo. Hanabi deve concentrarsi, non le servono distrazioni. Non ti azzardare a venire al suo incontro. Piuttosto pensa a come entrare nella squadra del tuo club. Ora pulisci tutto e poi vai a letto.
-Sì, padre.
Hinata pulì la cucina e poi andò in camera sua a studiare. Suo padre era sempre più severo. Ora il padre le proibiva anche di assistere alle gare della sorella.
 
Alle sei del mattino Hinata si alzò a fatica dal letto e mise in ordine tutta la stanza. Aveva studiato fino alle undici e aveva lasciato tutti i libri sparsi sulla scrivania. Poi corse a farsi una doccia e si vestì in fretta. Preparò la sua cartella per la scuola e corse al piano di sotto a preparare la colazione, il suo pranzo per la scuola, il pranzo di Hanabi e le polpette di riso.
Alle sette e quaranta Hinata uscì di casa e vide che Sasuke l’aspettava di fronte il cancello.
-Ti ho fatto aspettare?
-No, sono uscito prima perché non vedevo l’ora di vederti.
-Ci siamo visti solo ieri sera e passeremo il pomeriggio insieme. Perché tua madre mi saluta così tanto? Non l’ha mai fatto.
-Le ho detto che stiamo insieme.
Hinata per poco non sveniva.
-Preferivi che non le dicessi niente.
-No, mi fa piacere che tu possa parlarne con qualcuno. È una cosa bella.
Sasuke strinse la mano di Hinata mentre camminavano verso la scuola.
-Mia madre vuole che vieni a cena questa sera. Sei libera?
-Sì, mio padre e mi sorella mangeranno al ristorante. Accetto volentieri.
-Però non fare caso alle battute di mio fratello e ai sorrisi di mia madre. Sono sicuro che mia madre ti abbraccerà una ventina di volte. Sei sicura di voler venire?
-Non vedo l’ora. Quando ceno a casa tua c’è sempre un bel clima. Mi sento come in famiglia.
-Hinata da ieri la mia famiglia è diventata anche la tua. Sei la mia fidanzata e voglio averti al mio fianco per sempre.
-Grazie Sasuke.
Arrivati a scuola Sasuke disse a Hinata di andare da lui durante la pausa pranzo perché di sicuro Naruto aspettava le polpette.
Durante la prima lezione il professor Kakashi spiegava nell’aula di Sasuke e Ino e Sakura non facevano altro che chiacchierare. Il professore dovette urlare una ventina di volte per farle smettere. Kakashi non era un tipo molto paziente con chi non lo ascoltava.
Intanto nella classe di Hinata la professoressa Kurenai diceva ai ragazzi che sarebbe stata via per molti mesi e presentava il nuovo professore.
-Ragazzi questo è il vostro nuovo insegnante di storia.
Le ragazze della classe lanciarono un urlo che si sentì nella classe di fianco che era quella di Sasuke.
Sasuke sentì l’urlo e immaginò cosa era successo. Lo splendido professor Uchiha era entrato nella classe. Le compagne di Hinata dovevano essere rimaste folgorate dal fratello.
 
Durante la pausa pranzo Hinata andò in classe di Sasuke e diede le polpette di riso a Naruto.
-Questa cinque polpette sono per te Naruto. Invece queste sono per te Sasuke.
-Grazie Hinata- disse Naruto.
-Grazie dolce Hinata. Cosa è successo nella tua aula quando è entrato mio fratello?
-Le ragazze si sono agitate. Mi hanno detto che lo trovano molto affascinante. Non riuscivano a staccare gli occhi da lui.
-Ecco a cosa era dovuto l’urlo della prima ora. Non sapevo che tuo fratello fosse un professore.
-L’ha chiamato la preside perché lo conosce e sa che è un professore molto capace. Era un suo studente alle superiori.
-La vecchia insegnava a Itachi. Non ce la vedo davanti la lavagna con il gesso in mano.
-Naruto se ti sente la preside ti strappa i capelli. Non vuole che la chiami in quel modo.
-Non mi importa. Quella vecchia acida non fa che perseguitarmi.
-Hinata devi sapere che Naruto ha uno strano rapporto con la preside. Le punizioni migliori per Naruto le ha decise lei.
-Non mi avevi detto che Naruto era un monello.
-Ne ha combinate di tutti i colori.
-Sasuke mi descrivi come una vera peste. Io in realtà sono un ragazzo molto serio e dolce.
-Naruto tu non sei mai serio. Ti chiamano il buffone della classe.
-Sasuke stanno tornando Ino e Sakura. Ti conviene congedarti in fretta da Hinata se non vuoi che scoprano che è la tua fidanzata. Potrebbero darle fastidio durante gli allenamenti.
-Hai ragione Naruto. Ci vediamo dopo gli allenamenti Hinata così andiamo in centro.
-A dopo.
Hinata aveva capito benissimo il timore di Sasuke. Non voleva che qualcuno la prendesse di mira a causa sua. Anche se Hinata sapeva che Sakura e Ino erano brave ragazze e non le avrebbero mai fatto un torto.
 
Dopo gli allenamenti Sasuke raggiunse Hinta nel cortile della scuola e corsero a lavoro.
-Buon pomeriggio ragazzi. Oggi abbiamo tanti libri da sistemare. Due giorni fa ho ordinato delle enciclopedie e dei nuovi libri di storia e cucina. A lavoro ragazzi. Domani arrivano le vostre divise da libreria. Non posso permettere che vi sporchiate le divise scolastiche. Non vi preoccupate sono carine.
-Grazie signore.
-Gli spogliatoi sono dove avete poggiato le borse. Non vi preoccupate sono divisi.
-Grazie.
Hinata e Sasuke iniziarono a sistemare tutti i libri nelle scatole.
-Sasuke dobbiamo sistemare queste enciclopedie sul ripiano in alto.
Il ragazzo alzò Hinata e se la mise sulle spalle.
-Sasuke mettimi giù o ti farai male alla schiena.
-Non scherzare, sei una piuma. Io ti passo i libri e tu li sistemi.
-Possiamo usare la scala.
-Hinata hai paura che ti lasci cadere.
-Mi fido di te ma non voglio che tu ti faccia male a causa mia.
-Ti prometto che non mi faccio male. Così facciamo prima e ci divertiamo. Ti prometto anche che ti tengo stretta.
-Ti ho già detto che non ho paura di cadere con te. Ma questa posizione è un po’ imbarazzante.
-Non posso guardare sotto la gonna, non ho gli occhi dietro la nuca.
Sasuke e Hinata si divertirono moltissimo quel pomeriggio.
Alle sei iniziò a entrare gente nella libreria e i ragazzi riuscirono a vendere circa quaranta libri. In più si divertirono a scrivere i cartelli per gli sconti e sistemarono la vetrina per attirare più clienti. Il signor Jiraya aveva deciso di fare degli sconti del 20% sui libri di letteratura e del 30% sui libri di cucina e di musica.
-Bravi ragazzi. Oggi avete fatto un ottimo lavoro. Non ricordo più da quanto tempo non mi divertivo così tanto con i clienti. Avete saputo attirarli nella libreria. Ecco i vostri soldi. A domani ragazzi.
-A domani signor Jiraya- dissero in coro i ragazzi.
I due corsero verso casa mano nella mano. Li aspettava una splendida cena a casa Uchiha.
  
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