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Autore: Skody    19/07/2008    2 recensioni
Hailey è una ragazza davvero fortunata per certi versi,ma la sua fortuna non le piace. Il suo mondo non le piace. Pian piano però riuscirà a trovare un mondo totalmente diverso dal suo nel quale riesce ad essere se stessa e nel quale sogna di vivere. ci riuscirà? Commentate,è la mia prima ff! P.S.:ho cambiato il titolo visto che l'altro era solo provvisorio!!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Posto subito il 2° capitolo che avevo già pronto. Grazie a tutti quelli che hanno letto e che hanno lasciato commenti!! Buona lettura,baci!! ^-^

Quando mi sveglio di mattina sono quasi stupita di essere riuscita a sopravvivere alla serata di ieri,anche se comunque sento rimbombare intorno a me le vocine troppo acute di quelle due. Forse sono ancora viva perché ho concentrato tutte le mie energie nello shopping sfrenato,dedicando il meno tempo possibile alle loro chiacchiere. Comunque sia quei duemila euro di spese quasi totalmente inutili sono serviti a qualcosa.
Decido che è giunta l’ora di alzarmi dal letto. Per un attimo mi sento quasi felice,ma ecco che mi torna in mente un pensiero:la mia macchina. L’idea di andare a scuola con una macchina personale devo dire che non mi attira,ma a pensarci bene forse un lato positivo c’è,visto che non dovrò aspettare il bus sotto casa e morire congelata,senza contare che anche se sono qualche minuto in ritardo l’autista è sempre ad aspettarmi.
Come ogni mattina mi lavo,mi vesto e mi trucco. Scendo al piano di sotto dove la mia famiglia è nel bel mezzo della colazione. Sembrerebbero una comunissima famiglia normale,se non fosse per il fatto che vengono serviti come se fossimo la famiglia reale nella Francia del 700. forse anche Maria Antonietta prova un po’ di invidia nel vederci.
Mia sorellina è la prima ad accorgersi del mio ingresso,come sempre sveglia e vigile più di tutti.
- Hay!- grida tutta contenta
Io mi avvicino sorridendo e le scompiglio lievemente i ricciolini dorati. – Ciao!
Dall’altra parte del tavolo mio fratello Peter mi guarda storto. Non gli sono mai piaciuti i gesti affettuosi.
- Tesoro,non mangi con noi?- chiede mio padre senza togliere gli occhi dal giornale.
Ovviamente  non si può lasciar stare il giornale durante la colazione con la propria famiglia. L’andamento della Borsa mi sembra decisamente più importante,se no come mantengo tutti questi maggiordomi che mi stanno servendo?! I guadagni della nostra azienda non sarebbero sufficienti per tutte le spese inutili che facciamo ogni giorno,bisogna essere anche grandi azionisti. Ovvio.
- No,mi dispiace,devo vedermi con le altre…E poi non ho molta fame…
Non è vero. È ovvio che ho fame,questi dolci sembrano molto invitanti.
- Perché non hai mai fame e non fai mai colazione con noi?- chiede curioso Bryan,l’altro mio fratellino.
Sinceramente non ho alcuna voglia di rispondere alle domande idiote di un bambino di 11 anni,ho altro a cui pensare. Faccio finta di non averla nemmeno sentita,quando anche mia sorellina si intromette. – Perché?
Sembra molto curiosa. Ma cosa importa a loro?!
- Già,come mai Hailey?!- fa Peter,con l’aria di uno che si sta divertendo.
- Vedi Peter,è che la tua faccia mi fa passare l’appetito…
I miei fratellini si mettono a ridere come se avessi detto una battuta divertente. Solo un bambino di 11 anni e una bambina di 7 anni possono ridere per una cosa così banale. Peter si limita ad alzarmi un sopracciglio. Ovviamente lui è superiore per questo genere di sciocchezze. Ormai è “grande”.
- Ciao a tutti! – dico sgattaiolando via.
Quando esco fuori la macchina è già li,nera e lucida,elegante. Devo dire che mia madre ha davvero buon gusto anche in fatto di auto. Riconosco subito il simbolo della Mercedes. Non so precisamente che modello sia,ma sinceramente non mi importa un granché. L’importante è che mi piaccia,no?
Entro nell’auto e anche l’interno non mi dispiace. Saluto l’autista e ci dirigiamo nella mia scuola. Una volta arrivati lo saluto e gli dico a che ora deve tornare a prendermi.
Emily e Nikki sono già all’entrata che mi aspettano. Entrambe guardano incuriosite la macchina che sfreccia via a gran velocità.
- Ciao Hailey,macchina fantastica,davvero! I miei complimenti a tua madre,se ne intende in fatto di belle macchine! Bellissima,davvero!
- Grazie…Ehm,vogliamo andare? Non siamo molto carine qui davanti all’ingresso…
Le due mi seguono mentre mi avvio verso il cortile della scuola privata che frequento. Ci sediamo in una delle tante panchine bianche. Non sto minimamente seguendo i loro stupidi discorsi,sono intenta a concentrarmi su quanto odio ogni cosa che mi circonda. Mi chiedo come facciano gli altri a sorridere,tutti allegri e felici. Non hanno la sensazione di vivere tutta una vita basata sul niente?! Anche qui a scuola la gente sembra tutta uguale,tutti finti…
- Che fai,maleducato?!
La voce stridula di Nikki mi riporta alla realtà. Che avrà da strillare tanto…
Mi volto verso di lei,in piedi davanti alla panchina con aria alquanto infuriata. Non posso fare a meno di ridere un po’. Affianco a lei ci sono due ragazzi in bici. Uno è un ragazzo,con i capelli biondi e gli occhi azzurri,che sfodera un sorriso splendente con tanto di fossette. Aggrappata a lui una ragazza,con i capelli neri con un taglio strano e due grandi occhi cielesti.
- Scusa bellezza,-fa allegro il ragazzo- non volevo travolgerti!
A dirla tutta non sembra dispiaciuto,visto che per giunta le fa l’occhiolino e sorride. A giudicare dall’occhiata assassina Nikki non sembra approvare il suo atteggiamento.
- Alex! –lo rimprovera l’amica colpendolo in testa – Scusaci,non volevamo beccarti in pieno,è che eravamo un po’ in ritardo,abbiamo accelerato e non ti abbiamo proprio visto!
- Non mi avete visto?! Dico,ho un cappotto bianco e sono in una distesa di verde,come hai fatto a non vedermi?- ribatte Nikki acida. Strano che non abbia accennato al fatto che il cappotto era Chanel.
Il ragazzo posa i gomiti sul manubrio e si prende la testa tra le mani assumendo un’aria sognante,con gli occhi verso le nuvole.
- Ah,-sospira- che ci vuoi fare…ero accecato dalla tua bellezza!!- dice tornando a guardarla tutto sorridente.
La mia amica fa una faccia quasi disgustata e fa un passo indietro,come se davanti a lei ci fosse una sottospecie di rospo anziché un bel ragazzo.
La ragazza alza gli occhi al cielo e gli da un altro colpo.- Alex! Scusalo davvero,è schizzato!
Nikki ed Emily continuano a guardarli di traverso. Sono l’unica che trova la scena divertente?!
Solo ora noto che nel loro abbigliamento c’è qualcosa di particolare. La loro divisa è piena di spille varie,la cravatta del ragazzo è visibilmente larga rispetto a quelle degli altri ragazzi,mentre lei,invece delle classiche calze bianche, ne ha un paio a strisce,con colori che differiscono tra loro. Devo dire anche che sono entrambi davvero carini.
- Bene,-dice alla fine la ragazza dopo un silenzio abbastanza eloquente- noi togliamo il disturbo!
Mi sorride. Non mi sembra il solito sorrisino di circostanza,sembra sincero.
- Con permesso…-fa lui accennando un inchino- Au revoir mademoiselles!
E così dicendo si allontanano a bordo della bici tutti sorridenti. Sorriso che purtroppo non compare sulla faccia della cornacchia,lasciando invece esibire uno sguardo ancora più infuriato di prima.
- Che razza di imbecille…-sibila infine rispolverandosi il cappotto Chanel.
- Hai perfettamente ragione,un vero imbecille.- concorda Emily mentre da un’occhiata all’orologio- Oh, accidenti a quei due,è tardiii!
Accidenti a Emily e a quel suo vizio stupido di allungare le vocali finali. Mi da sui nervi.
Ci alziamo dalla panchina ed entriamo nella vera e propria scuola,che altro non è che un’enorme edificio dall’aspetto austero,infarcito con centinaia di studenti ricchi e viziati. Non che io sia da meno ovviamente.

Finalmente anche l’ultima campana suona e io mi dirigo quasi sorridente fuori dall’aula di storia col libro in mano. Sono assorta nei miei pensieri,quando da dietro un mio compagno mi da una pacca sulla spalla.
- Hey Hailey!- dice andando via.
D’improvviso mi guardo le mani…vuote. Il libro! Che fine ha fatto?! Manco a dirlo che la mia domanda trova la sua risposta:sporgendomi un po’ dalla ringhiera della scala ecco che riesco a vederlo. Non poteva semplicemente cadere in uno dei gradini davanti a me?
Tiro subito fuori il cellulare dalla tasca e chiamo il mio autista.
- Pronto?...Si io…No ecco è che c’è un problemino…Si…Ok,chiamo io appena ho finito…Arrivederci.
Richiudo il cellulare e mi fiondo giù per le scale fino ad arrivare nell’ala della scuola dove è caduto il libro. Non c’ero mai stata. Mi guardo un po’ intorno e mi rendo subito conto che questa è una delle zone vecchie dell’edificio,dove sostanzialmente ci sono solo aule inutilizzate. Ma forse dovrei ricredermi,visto che mentre mi chino a riprendere il libro sento delle voci.
Mi tiro su svelta,giusto in tempo per vedere quattro figure venir fuori da una delle aule.
- …e quindi pensavo fosse stato lui!
- No,ti dico di…
Il ragazzo che stava parlando si zittisce di botto. Tutti mi guardano con aria sorpresa. Forse solitamente nessuno passa mai da queste parti. Tra tutti riconosco la ragazza di stamattina,ne sono sicura. Forse anche lei mi ha riconosciuto,perché mi rivolge un sorriso a quaranta denti e si dirige verso di me. Non so se stare li impalata o se andarle incontro,ma prima che io possa decidere lei è già da me e mi prende la mano.
- Sei quella ragazza di stamattina!- dice quasi esultante. Saltellerà?
- Mmh…si…-dico io timida.
Lei continua a sorridere.- Piacere,io sono Riley!
- Io sono Hailey! – dico ricambiando il sorriso.
- Mi dispiace tanto per la tua amica,davvero! Non volevamo…
- Oh no figurati! E poi Nikki ha esagerato,in fondo è stato pure divertente…
Il suo viso si illumina nuovamente.- Sapevo che eri simpatica! Ho visto che ti veniva da ridere…Non sei stata acida…senza offesa per le tue amiche ovviamente!
- No hai perfettamente ragione,erano un po’ acide…- ci ripenso - Anzi,lo sono. Comunque sia ti ringrazio,anche tu sembri simpatica…
Per un attimo mi dimentico che ci sono pure gli altri tre. Per tutto il tempo si sono limitati a guardarci,a parte uno che più che guardare sembra voler fulminare qualcuno. Senza che nemmeno me ne renda conto Riley mi trascina verso di loro.
- Allora! Lei è Sky,lui è…Justin,ti dispiacerebbe girarti almeno un po’? No…Comunque quello che non si gira è Justin e lui è Andrew…Ragazzi,questa è Hailey,la ragazza di cui vi ho parlato!
Bene. Con questa presentazione in grande stile mi sono probabilmente risparmiata delle imbarazzanti strette di mano. In compenso tutti insistono a fissarmi,a parte Justin. Sono decisamente imbarazzata,ma Riley non sembra farci molto caso,visto che continua imperterrita a sorridere tutta allegra e pimpante.
- Ciao Hailey!-dice sorridente Sky,la biondina con gli occhi verdi e gli occhiali.
- Lieto di conoscerti,Hailey…-fa quello che con molte probabilità è Andrew,mentre si china baciandomi la mano. E la cosa sinceramente non mi dispiace,visto che è davvero bello. Subito dopo torna a guardarmi.
Ha degli splendidi occhi verdi…
- Justin…-dice Riley quasi implorando.
- Vai al diavolo Riley…- risponde l’altro secco senza nemmeno guardarla.
Lei per un attimo resta pietrificata mentre lo guarda andar via. Una volta che il ragazzo con i capelli castani scompare dalla nostra visuale lo sguardo di Riley scende tristemente verso il basso. Sembra dispiaciuta.
- Scusalo,-mi dice Sky mentre mette una mano sulla spalla dell’amica- è fatto così,non ce l’aveva con te!
Sky mi sorride gentile. Ma dallo sguardo triste e disperato dell’altra deduco che per lei invece non è tutto a posto come tutti si ostinano a pensare. Con uno scatto si toglie bruscamente di dosso la il contatto con
l’amica e si porta le mani in testa.
- No,è colpa mia,forse non avrei dovuto insistere così. Scusate ma vado da lui. Ciao…
Nessuno riesce a rispondere che lei è già corsa per andare da lui. Sky alza gli occhi a cielo e mi fa spallucce. Qualcosa mi dice che non è la prima volta che vedono questa scena. Eppure la cosa continua ad incuriosirmi. Perché mai se ne è andato via così?
Intanto Andrew continua a guardarmi e sorridermi. Probabilmente sono tutta rossa in faccia. Come mai non avevo mai notato prima questo gruppo di ragazzi?! Forse ero talmente impegnata a criticare tutti gli alunni di questa scuola che non mi ero nemmeno resa conto che alla fine qualcosa di buono c’era. Non sembrano i soliti ragazzi viziati impegnati tutto il tempo a far niente.
  
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