Quella mattina, ero piuttosto stanca. La stessa notte avevo dormito poco, e avevo avuto degli incubi. Mi succedeva spesso, ero abituata. Quando ti muore un genitore è così. Spesso li vedi nei sogni, oppure nella vita quotidiana. Il brutto è che nessuno può capirti, se lo confessi ad una persona, rischi di passare per pazza, e nessuno ti crede. Così io tenevo tutto dentro, il mio cuore ormai stava scoppiando. Troppe emozioni non esternate, si attorcigliavano fra loro. Avevo una grande voglia, ma sopratutto un gran bisogno di trovare qualcuno, forse una migliore amica, o un fidanzato, in grado di ascoltarmi e sostenermi come nessuno lo aveva fatto, dopo la morte dei miei genitori. Alle 7:35 mi avviai per andare a scuola. Misi una camicetta di velo rosa cipria , dei semplicissimi jeans neri ed una giacca color verde militare sopra http://weheartit.com/entry/113186841/search?context_type=search&context_user=carla_lafont_97&query=outfit 
Arrivata, passai a ritirare il foglio degli orari, e andai dal mio armadietto, dove c'era Danielle pronta ad aspettarmi:" Ehi Abby! Buongiorno! Senti, oggi dopo la scuola, andiamo al lago qua vicino, che ne dici di venire?" Io le sorrisi e risposi:" Mi farebbe molto piacere!" Lei fece una piccola risatina e continuò:" Ah comunque ho visto ieri come vi guardavate te e Niall, c'è stato feeling da subito non è così?!" Io diventai leggermente rossa e ribattei:" Ehi Dani ma cosa dici? A me lui non piace, ed io non piaccio a lui!" Lei con un grande sorrisone mi prese a braccetto e mentre camminavamo dirette in classe diceva:" Eh si si  come no.. se non piace a te, sono sicura al 100% che te piaci a lui!" Sembravamo due povere pazze, ma da subito avevamo acquisito un grande legame, ed una grande sintonia. Le volevo già bene,era una ragazza adorabile! Ti accettava per quello che eri, e trovava sempre il motivo per farti scappare un piccolo sorriso. Passammo tutta l'ora a chiaccherare tra noi, e qualche volta i professori ci riprendevano. All'uscita da scuola come organizzato, andammo al lago vicino alla scuola. Non lo avevo mai notato. Era un vasto campo verde, pieno di fiorellini qua e là. Al centro c'era il lago. Era stupendo. Sembrava di trovarsi in un film. Era tutto estremamente romantico e sembrava persino surreale! Eravamo tutti  seduti sul prato a ridere e scherzare insieme quando Liam disse." Ehy ragazzi, perchè non facciamo una partita di calcio comprese le femmine? Sarebbe divertente!" Io e Dani ci guardammo scocciate e lei rispose:" Ma vi pare che 2 ragazze giochino a calcio?" Liam si mise a ridere e disse:" Come non detto, giocheremo solo noi maschi!" Io, decisi di andarmi a sedere sulla riva del lago, per osservare quel bellissimo spettacolo, mentre Dani era a parlare con Zayn. Dani aveva una cotta per Zayn, me l'aveva detto lo scorso giorno. Ero felice per lei, è bello essere innamorati, ti porta un sacco di belle emozioni, e sentimenti molto forti.Io, lo ero stata solo da ragazzina, mentre adesso facevo fatica a trovare anche solo un motivo per essere serena e felice. Stavo perlustrando il paesaggio in tranquillità, quando qualcuno si sedette di fianco a me, era Niall. Io gli sorrisi e gli chiesi:" Bhè, come mai non sei a giocare a calcio con gli altri?" Lui subito dopo rispose." Non mi è mai piaciuto il calcio, fin da piccolo, preferisco stare qua con te, non volevo lasciare da sola una bella ragazza " Io mostrai una piccola risata e risposi:" Come vuoi! " Lui aveva un aria incuriosita, e sembrava che  voleva chiedermi qualcosa così disse:"Ehy Abby, perchè sei venuta qui a Londra? Da dove vieni?" Tutti mi facevano sempre la stessa domanda, ed io odiavo quando me la facevano, non era facile per me raccontare quello che mi era successo ma risposi:" Bhè, io fino a poco tempo fa vivevo a Torino, in Italia, poi mi sono trasferita qua dopo la morte dei miei genitori, adesso sto da una famiglia adottiva.." Il mio sguardo si era ad un tratto spento, e mi sentivo imbarazzata, dopo poco mi accorsi che una piccola lacrima stava scendendo dal mio viso. Niall si avvicinò a me e portò le sue braccia intorno al mio corpo per abbracciarmi e disse:" Non devi stare male! Posso capire...anche a me è morto un mio caro. Devi sapere che quando avevo 7 anni, avevo un fratello che si chiamava Greg, a quel tempo aveva 19 anni. Lo adoravo. Non era come tutti gli altri fratelli, lui era migliore. Quando i suoi amici gli chiedevano di uscire, qualche volta rinunciava per poter stare solo con me. Poi una sera, mi portò a casa da un mio caro amico, e la sua macchina andò a finire in un fosso. Io mi salvai, mentre lui non cela fece. Da quel momento tutta la mia vita è cambiata. Non uscivo più con nessuno, preferivo stare in casa a stringere forte l'unica foto con lui che mi rimane.." Mi ero commossa. Finalmente avevo trovato qualcuno che come me mi capiva. Così risposi:" Mi dispiace.. è sempre brutto superare la morte di qualcuno" Lui mi sorrise debolmente e disse:" Senti Abby, ti sembrerà strano, ma quando ti ho vista per la prima volta ho sentito qualcosa di strano dentro , sento che per me sarai una persona speciale..:" Io sorrisi e risposi:" E' successo anche a me. Non ho mai trovato una persona che come te è riuscita a capirmi.." Lui si avvicinò per abbracciarmi forte mentre mi ripeteva:" Io ci sono Abby, se vuoi io ci sono.." Lui era la mia ancora di salvezza.