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Autore: Tuna_salad    26/04/2014    1 recensioni
I protagonisti sono ovviamente Yu e Miki (altrimenti che ff sarebbe?), ma in un contesto molto diverso da come li conosciamo. si, si ritrovano a vivere sotto lo stesso tetto e si, si amano di nascosto..ma tanto per cominciare non c'è stato il doppio matrimonio, solo quello di Rumi e Yoshi, che oltretutto sono l'esatto opposto di quelli del manga. Lei è una donna fragile e insicura, Lui un padre severo e autoritario. E se questo non bastasse, scoppia il finimondo quando Miky parte per un viaggio in Europa e non torna più a casa....tratto dal capitolo 2:
“ non vedi proprio l'ora di iniziare eh?” chiese Miky. Era ancora pallida, ma Yu sembrò non farci caso.
“ assolutamente” disse con lo sguardo puntato fuori dalla finestra, la voce ferma. Il ritratto della determinazione. “ e non permetterò a niente e nessuno di ostacolarmi”.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Miki/Yuu | Coppie: Miki/Yuu
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Fricchettona77... quando ho visto il tuo nome mi sono commossa! in pratica sei la prima a dare un segno di vita....Grazie *.*   Spero che anche questo capitolo vi piaccia e che continuate a seguire la storia. Buona lettura. Tuna_


“signorina...signorina si svegli..questa è la sua fermata” la chiamò il signore seduto alla sua destra.

“come?..- chiese ancora mezza addormentata- ah già! Grazie infinite!” disse riconoscente.

 

Hirakata (1) era molto più grande di quanto avesse preventivato. Appena scesa dal pullman fu circondata da edifici altissimi, grandi magazzini, dalla confusione di centinaia di tassisti che cercavano di accaparrarsi i turisti più sprovveduti. Ancora una volta si chiese se non stesse commettendo una pazzia, se non stesse rinunciando a tutto solo per un capriccio, una paura che magari aveva portato ingenuamente al parossismo. Sovrappensiero si accarezzò la pancia e quando si accorse di quel gesto, ogni dubbio sparì. “Io e te contro il mondo, piccolo” disse a fior di labbra.

Per prima cosa entrò in uno degli innumerevoli mini-market all'interno della stazione ferroviaria e comprò una scheda telefonica e un giornale con gli annunci di lavoro. Aveva abbastanza soldi per pagare due mesi l'affitto di una camera da studente, nel circondario della Kansai Gaidai University. (2) Aveva già preso contatto con uno dei tanti affittacamere, fingendosi una studentessa fuori sede. Lui ci aveva creduto, dopotutto l'età era giusta e anche il periodo dell'anno. Si fermò ad una delle macchinette infopoint per orientarsi e capire quale autobus prendere.

Il suo appartamento si trovava al terzo piano di un grosso casermone non lontano dal campus. Stando a quanto gli aveva detto il proprietario, avrebbe dovuto dividerlo con altre due ragazze.

 

Le aprì una ragazza poco più grande di lei, bassina ed esile. Aveva i capelli ricci color miele scuro e dei bellissimi occhi verdi. Indossava una tuta rosa confetto con un top viola e si presentò alla porta con lo spazzolino fra i denti e la bocca impiastrata di dentifricio.

“ tu dv ss iki” le disse, facendole segno di accomodarsi dentro.

“ ho detto...tu devi essere Miki” ripetette stavolta con la bocca libera. “ piacere, io sono Reika”.

“piacere” le rispose Miky, ancora un po' spaesata.

“questa è tutta la tua roba?” le chiese guardando il borsone da tennis mezzo sgangherato.

“già...l'altra ragazza è già arrivata?” chiese per sviare il discorso.

“ no, non ancora..ma manca ancora un po' all'inizio del semestre. Tu che corsi seguirai?”

“sociologia” rispose immediatamente. Aveva studiato quella bugia per una settimana intera e aveva imparato anche il nome di alcuni professori, nel caso qualcuno facesse domande.

 

“vieni, ti faccio fare il tour della casa” le disse sorridendo Reika. “ dunque...questo è il salone, per di più ci dorme il mio ragazzo quando siamo in rotta.- disse facendole l'occhiolino- questa qui invece è la cucina..ti consiglio di mettere l'etichetta sulla tua roba..la coinquilina dell'anno scorso si strafogava di tutto...questa è la mia stanza, questa è quella di Joanna, questo è il bagno....non è molto grande e guai a te se mi finisci l'acqua calda – le disse con tono falsamente intimidatorio- e questa qui, in fondo al corridoio, è la tua stanza. Benvenuta....mettiti pure comoda...pensavo di andare a fare un po' di spesa..che fai, mi accompagni?” chiese.

“mhm? - Miky ci mise un po' a capire che la ragazza aveva finito di parlare – si si, volentieri, prima magari mi oriento un pò” rispose garbata.

“ok, allora, ora ti lascio sistemarti...chiamami quando sei pronta” e così dicendo uscì.

Miky intanto si guardava intorno. La stanza non era grande ma era sufficientemente spaziosa. Una finestra a mezza parete lasciava entrare tantissima luce. Sulla parete opposta, a sinistra della porta, c'era un piccolo armadio, alla maniera occidentale. A destra della porta invece, il letto e di fronte a quest'ultimo una piccola scrivania in legno e una sedia. Nel complesso era un'ottima sistemazione .

“io e te contro il mondo, piccolino”disse.

 

 

 

“cerchi un lavoretto part-time?” chiese Reika, a cena, indicando il giornaletto che aveva comprato prima in stazione.

“ già...per un po' di tempo sono a posto, almeno per l'affitto...ma mi servono soldi” rispose Miky, timorosa di aver detto troppo.

“ a chi lo dici!” esclamò roteando gli occhi al soffitto- “l'anno scorso mi sono ridotta a fare la dog-sitter. E ho detto tutto!”.

Miky non riuscì a trattenersi e scoppiò in una squillante risata. Era da tanto che non rideva così sinceramente e il suo umore migliorò di colpo. Anche Reika scoppiò a ridere.

“ tu hai già trovato qualcosa?” le chiese Miky, adesso perfettamente a suo agio.

“ mah! Qualcosina...qui al campus in pratica non c'è niente....un paio di ristoranti vicino il parco (3) cercavano delle cameriere se ti interessa”

“ ma si, certo” rispose Miky. Non poteva sperare in una coinquilina migliore.

“ cos'è questa puzza?” chiese all'improvviso, ma non ebbe nemmeno il tempo di ascoltare la risposta, che era già abbracciata al gabinetto. Nota, al bambino non piace il salmone, si disse mentalmente.

“ tutto bene?” da lontano arrivò la voce di Reika.

“ si, tutto a posto ora- disse tornando in cucina e tentando un sorriso- mi sa che la prossima volta lo mangio cotto”.

 

 

 

 

Erano passati due giorni ormai da quando si era trasferita. Miky stringeva il telefono tra le mani, girandolo ancora e ancora. Alla fine si decise. Tolse la batteria e cambiò la sim, rimettendo il numero vecchio, quello “ dell'altra Miky”. Se chiamassi a casa, sembrerebbe strano, in fondo dovrebbe essere una chiamata internazionale...se chiamo sul cellulare potrebbe uscire il prefisso di Osaka .... Alla fine si decise per un messaggio. Rapido e quasi indolore. Doveva resistere solo altre sei settimane, poi sarebbe scomparsa nel nulla. Questo era il piano.

 

Ciao mamma!

Siamo appena atterrati a Parigi! Ci fermeremo qui solo 2 giorni, peccato. Ti voglio bene, a presto.

 

Attese qualche minuto una eventuale risposta, ma niente. Spense il cellulare, cambiò la sim e via...questa Miky era ancora disoccupata.

 

Una settimana dopo aveva girato mezza città e l'unica cosa che era riuscita ad ottenere era la promessa di una telefonata da parte di un ristornate in centro...nel caso qualcuno si ammalasse o ci fosse troppa gente, le aveva detto il proprietario. Meglio di niente.

 

Il giorno seguente era andata al solito supermercato per comprare del latte e qualcosa da cucinare a pranzo. La ragazza alla cassa era sempre la stessa, ormai aveva stretto una specie di amicizia.

“ ehi Miky” le disse mentre batteva lo scontrino “ stai ancora cercando un posto?”

“ gia....- rispose con aria afflitta- perchè hai qualcosa?”

“ beh- disse abbassando la voce a un sussurro- a quanto pare stanno per licenziare Kern- spiegò, indicando con lo testa un signore paffuto dall'aria non troppo lucida- già da lunedì il posto potrebbe essere libero..ma devi sbrigarti..sai anche tu che ressa è là fuori” disse imbustando la spesa.

“ Angela...in questo momento potrei baciarti” disse Miky, euforica

“ ah ah...non esageriamo” rise la ragazza.

 

 

 

 

 

  1. questa città si trova nel Kansai, precisamente nella prefettura di Osaka.

  2. Questa università non solo esiste davvero, ma è praticamente IL sogno proibito di tutti quelli che studiano giapponese e la cultura orientale. Ha un programma simile al nostro Erasmus, solo a livelli..beh, diciamo solo che è fatto davvero bene.

  3. Mi riferisco all' Hirakata Park. Per ulteriori informazioni http://wikitravel.org/en/Hirakata

 

 
  
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