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Autore: jessthesohodoll    27/04/2014    1 recensioni
Fiona Ward ha 15 anni quando decide di seguire le orme di famiglia e entrare nell'Accademia dello SHIELD. cinque anni dopo quel giorno è arrivato: la consegna dei distintivi. Ma non si aspetta che la sua prima missione sarà a bordo del Bus,con la sua strampalata famiglia. Primissima fic SkyeWard che scrivo...please be nice! enjoy!
Genere: Science-fiction, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grant Ward, Leo Fitz, Nuovo personaggio, Skye, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mission #2
Welcome Back Kids!




Fare i traslochi non era di certo una delle cose preferite da Fiona,ma il suo tempo all'accademia era finito ed era giunto per lei il momento di tornare sul Bus,ovvero quella che era stata la sua casa per i primi 15 anni della sua vita.



Per i ragazzi era sempre stato normale vivere in una casa con le ali,quasi divertente. Era divertente avere come parco giochi le piste di atterraggio degli aeroporti di mezzo mondo e improvvisare gare con i monopattini a reazione che solo una persona come suo zio Leo poteva inventare. Era divertente visitare città che i suoi colleghi di accademia avevano visto solo in cartolina,essere un giorno a Butapest,e quello dopo a Tokyo. Non era invece molto divertente avere i proprio parenti come insegnanti privati. Con la nascita dei ragazzi,infatti,si presentò il problema di dove mandarli a scuola. Ovviamente vinsero le madri dei ragazzi,e i bambini furono educati sul Bus,tra un missione e l'altra. Simmons divenne la loro insegnate di scienze,e Fitz di matematica (anche se impartiva anche concetti basilari di ingegneria ai figli,con la speranza che almeno uno di loro si interessasse alla materi,ma questo era una cosa che sua moglie non doveva sapere). Nonna May divenne la loro insegnate di educazione fisica e di sicuro i ragazzi divennero i bambini più in forma che lo S.H.I.E.L.D avesse mai visto. A nonno Coulson invece toccarono le materie letterarie come storia e letteratura,cosa che lo fece incredibilmete contentento. Skye invece gli impartiva lezioni basilari di informatica che finivano sempre puntualmente con l'ennesimo tentativo di battere l'ultimo livello di Angry Birds,e infine c'era lui,l'insegnate di lingue straniere più severo che Fiona potesse mai chiedere: suo padre Grant.
Quando hai tuo padre come insegnate,ci si aspetta che sia un po' più dolce di un insegnante normale,ma di sicuro questa cosa non valeva per i Ward. Fiona se ne accorse solo il primo giorno di accademia,quando a Russo l'insegnate chiese agli alunni di presentarsi. Tutti i suoi compagni lo fecero in inglese,lei in Russo con un perfetto accento di Mosca e fu subito spostata nella classe avanzata,stessa cosa accadde poi per Tedesco,Spagnolo,Francese,Arabo e Cinese.



Fiona si guardò intorno,in quella stanza che le era sempre sembrata una piccola reggia in confronto
alla piccola cabina in cui era stata abituata a dormire sin da piccola.
Le prime notte in accademia erano state pessime,nessuno dei tre ragazzi riusciva a dormire.
Le rare volte che aveva modo di dormire in una camera di hotel con la sua famiglia,si ripeteva la stessa storia. Si svegliava nel cuore della notte perchè non riusciva a dormire,e finiva sempre per svegliarsi la mattina dopo nel letto dei suoi genitori,abbracciata al petto di suo padre. Grant non aspettava altro,non era tipo da dare vizi ai propri figli,ed era per questo che non vedeva l'ora di sentire sua figlia chiamarlo nel bel mezzo della notte per chiedergli se poteva dormire con loro. Non c'era niente di meglio,per lui,che addormentarsi cullato dal respiro regolare della donna che amava,abbracciato alla sua piccola Ninja.



Grant,per Fiona,era un vero e proprio eroe,un cavaliere dalla lucente armatura che salvava lei e la sua mamma dalle situazioni di pericolo e che le aveva letteralmente insegnato tutto quello che sapeva. Fu quindi inevitabile seguire il suo esempio,esattamente come i gemelli.
Sara e Daniel raggiunsero un accordo con i loro genitori: si sarebbero diplomati nelle loro facoltà, Sara scelse biochimica e Daniel invece ingegneria,ma le specialità erano a loro discrezione. Sara scelse infatti una specializzazione in biotossine e fu talmente brava che la chiamarono per missioni ad alto rischio con minacce batteriologiche quando ancora non era un agente a tutti gli effetti. Daniel invece scelse Biomeccanica e la sua prima invenzione “alla Fitz” fu un microcip sotto-cutaneo che permetteva di monitorare i parametri vitali degli agenti in missione. Fury ne fu talmente impressionato che lo addottò per tutti gli agenti dello S.H.I.E.L.D.



“Sei proprio un Fitz!” gli disse,ed era inutile dire che i coniugi Fitz erano incredibilmente orgogliosi dei loro figli.



Fiona invece divenne una specialista,in perfetto stile Ward,ma con una specializzazione in spionaggio informatico come la mamma.
“Così accontento entrambe” aveva detto,quando Skye lo venne a scoprire.
Riuscì addirittura a battere i record di suo nonno Phil,e solo nel primo anno di accademia.
Ovviamente Grant non le nascose niente,e quando fu abbastanza grande per capire le rivelò ogni minimo aspetto del suo passato. Le raccontò dell'HYDRA,di Garrett e di come alla fine avesse scelto lo S.H.I.E.L.D.
A Fiona piaceva pensare che fosse stata sua madre a salvarlo da quell'inferno.



Garrett fu catturato e Grant vi contribuì. Era parte dell'accordo per farlo ammettere di nuovo nello S.H.I.E.L.D: collaborare e dare informazioni utili alla sua cattura.



Grant ne fu sorpreso,quando Coulson gli diede di nuovo fiducia e lo ammise di nuovo nella sua squdra.
Lo doveva a sua figlia,e a quella nipotina che non era ancora nata ma che stava crescendo dentro di lei.
Infondo,Ward non era così male come genero.



Il giorno della cattura Grant lo interrogò. Con lui c'era anche Skye,nonostante fosse visibilmente incinta di Fiona.



“Wow figliolo! Potevi dirmi che sarei diventato nonno!” disse Garrett,indicando il pancione di Skye.
“Mia figlia ha un solo nonno: l'agente Coulson!” disse lui,lapidario.



Fiona nacque qualche mese più tardi,e gli diede una nuova ragione per vivere.
Era una bambina bellissima,secondo Grant,aveva gli stessi occhi grandi e luminosi di Skye,e una testolina piena di riccioli castani. Grant poteva giurarci,si era innamorato di sua figlia nello stesso momento in cui era venuta al mondo e glielo aveva sconvolto.



Fiona crebbe e arrivò il suo sesto compleanno,ma con essa arrivò anche un regalo non proprio gradito: Garrett riuscì ad evadere.



Fiona non lo aveva mai incontrato in vita sua,quell'uomo meschino e malvagio,e Grant sperava vivamente che non dovesse mai farlo,ma tutto cambiò un pomeriggio.



Fiona aveva 6 anni e non aveva mai visto un vero parco giochi in vita sua e questa era una lacuna incolmabile per Skye.
Fu quindi durante una sosta a New york che i coniugi Ward portarono la loro figlia a Central Park. Fiona si divertì un sacco,Grant si comportò da papà normale per una volta e spinse sua figlia sull'altalena mentre Skye fece tante foto quante 5 album fotografici potevano contenere. Sembrava un pomeriggio perfetto,finchè non ci pensò un'ombra scura a rovinarglielo.



Nascosto dietro una grossa quercia c'era Garrett,che guardava la scena con una strana espressione in volto. Grant se ne accorse subito e lo affrontò senza esitazione.



“Che diamine ci fai tu qui?” gli disse.
“Ciao figliolo. Volevo solo vedere mia nipote!” gli rispose Garrett. Grant si accorse subito che sembrava più vecchio di quello che ricordasse.



“Non so cosa ti faccia pensare che Fiona sia tua nipote” gli rispose Grant.
“Beh,ti ho sempre considerato come mio figlio” disse Garrett.
“Non lo sono e non lo sono mai stato. In più prova solamente a toccarle con un dito,e lo S.H.I.E.L.D dovrà ricucirti insieme come un puzzle”



“Hai ragione figliolo. Non lo sono mai stato,e anche se lo fossi non sono stato di certo il miglior padre per te.” disse Garrett “e ora adempi ai tuoi doveri di agente e portami via. Sono stanco di scappare” disse,allungando i suoi polsi verso di lui,per farsi ammanettare.



“Grant,sono molto felice per te. Hai una bella moglie,una figlia stupenda,hai tutto quello che non ho mai avuto” aggiunse Garrett.
“Lo so. Sono tutta la mia vita!” rispose Grant,ammanettandolo.



Quella fu la prima ed unica volta in cui Fiona ebbe il piacere di conoscere John Garrett.



Fiona tornò in se,dopo essersi persa in un flusso di ricordi,quando sentì qualcuno bussare alla sua porta. Si aspettava sua nonna,visto che doveva venire a prenderli per riportarli al Bus,ma invece trovò ad accoglierla il volto sorridente di suo padre.



“Qualcuno ha bisogno di una mano con i pacchi pesanti?” chiese lui,entrando nella stanza.
“Ciao papà,che ci fai qui? Credevo dovesse venire nonna a prenderci!” disse lei,abbracciandolo.
“Infatti è giù di sotto che ci aspetta con i gemelli. Voleva venire anche la mamma,ma deve fare una cosa molto importante con zia Jemma per il nonno,e ci hanno detto che se non venivamo a prendervi ci avrebbero fatto dormire in laboratorio.” disse,quando sulla soglia apparve anche suo zio Leo.



“Fiona,tesoro,per fortuna sei ancora qui! Sara non trova più il caricabatterie del suo pc!” disse trafelato l'ingegnere.
“terzo cassetto del comodino” disse Fiona,indicandogli il comodino che apparteneva alla sua compagna di stanza.
“Ok,quale pacco posso prendere?” chiese Grant.
“il più pesante ovviamente!” rispose subito sua figlia.



Uscirono poco dopo carichi di pacchi.
“Ben tornata tra noi,tesoro” le disse nonna Cavalleria e Fiona sapeva che sarebbe stato più difficile di quello che credeva .
********************************************************************************
Il viaggio di ritorno fu tranquillo,con Fitz che illustrava ai figli tutte le migliorie tecnologiche che aveva apportato al Bus.
Arrivata all'aereo,Fiona trattenne il fiato. Si sentiva sempre incredibilmente piccola al cospetto di quell'aereo,nonostante fossero passati cinque anni dall'ultima volta che vi aveva vissuto,tolte le visite natalizie ovviamente.
Sulla rampa di carico c'erano le loro mamma e un'emozionatissimo Coulson ad attendergli,con un piccolo striscione che diceva “Bentornati ragazzi!”.



Ora Fiona era nella sua vecchia cabina,che era praticamente rimasta intatta dall'ultima volta che ci aveva dormito. Sulle pareti c'erano ancora vecchi poster di band che ormai non ascoltava più,e sul letto c'era un elegantissimo Mr.Agent ad aspettarla.



Mr.Agent era l'orsacchiotto di Fiona e di sicuro non tutti i bambini possono vantare un regalo di compleanno così,sopratutto se è il capitano Steve Rogers in persona a regalartelo.



All'inizio era vestito da Captain America,ma con il passare del tempo cambiò costume un sacco di volte,fino ad arrivare al piccolo completo da agente che indossava ora.



Fiona si stese sul suo letto e sprofondò in un sonno profondo. Fu suo padre a metterla sotto le coperte.



“Buona notte piccola Ninja!” le disse,baciandole la fronte.



“Sei consapevole che se fosse sveglia ti sgriderebbe per questo?” gli disse Skye,cogliendo di sorpresa suo marito.



“Non ho saputo resistere” disse,guardandola dormire “mi sembra di essere tornata indietro nel tempo a quando aveva sei anni e mi svegliava nel cuore della notte perchè aveva sentito un fantasma,quando in realtà erano solo le turbolenze dell'aereo”



“Sei il miglior padre del mondo” gli disse Skye,abbracciandolo per le spalle.



“Non lo so se posso meritarmi questo titolo” disse Grant,guardando sua moglie “ma di sicuro Fiona è la persona che amo di più al mondo”



“Non mi offendo solo perchè stai parlando di nostra figlia e non di un'altra donna” disse Skye,fingendo di offendersi.



“Dopo di te ovviamente!” aggiunse Grant con una risata.



“Troppo tardi Robot!” rispose Skye “Andiamo,papà dell'anno! Lasciamola dormire! È stata una giornata faticosa per lei.”



“Ok,ti raggiungo” disse,mentre Skye si allontanava “Buona notte Scricciolo. Ben tornata a casa” disse,lasciandoli un ultimo bacio sulla fronte.



Skye era contenta che quella cabina non fosse più vuota,chiusa a ricordarle di quanto le mancasse sua figlia,e Grant era contento di riavere la sua compagna di allenamento preferita.



Fiona in realtà aveva finto di dormire,e aveva sentito tutto quello che i suoi genitori si erano detti.



Gli amava,non ci poteva fare niente. Ogni tanto la infastidiva quando sua mamma diventava un tantino invadente e voleva sapere qualsiasi cosa le fosse accaduta nell'ultimo anno,o quando suo padre diventava talmente geloso di lei da lanciare occhiate torve a qualsiasi ragazzo la salutasse,quando venivano a trovarla in accademia,ma avrebbe dato la sua vita per loro.



“Sono impossibili!” disse Fiona sorridendo “e a te Mr.Agent? Ti sono mancata almeno un po'?” chiese,rivolta all'orsacchiotto tra le sue braccia.



L'animale non rispose,ma già sapeva la risposa.






In fondo,era questo il bello dell'essere tornata a casa.












Agent Soho Doll corner:



LO SO,è UN POEMA! Ma tanto lo so che morivate dalla voglia di conoscere ogni più intimo passato della famiglia Ward.



In questo capitolo,Fiona ripercorre la sua vita e quando la sua bizzarra famiglia abbia significato per lei.



Ovviamente,a Fiona piace pensare che sia stata sua madre a “Riportarlo dalla parte dei buoni” ma in realtà è stata lei a cambiargli la vita <3 <3



Garrett mi ha fatto tanto pena cui,anche se diciamocelo non di merita nemmeno quella.



è o non è il papone più tenero del mondo,il nostro Grant?
(La bambina della foto dovrebbe essere la figlia di Brett,ma non ne sono sicura)



Ovviamente,x la descrizione di Fiona da piccola mi sono immaginata una Skye in miniatura..awww



ok,ci vediamo alla prossima. Si entrerà nel vivo con la loro prima missione!



E chissà,magari nei prossimi capitoli si innamorerà di qualcuno :333



non vedo lora di scrivere un bel Jelous!Ward <3



ciao and Stay strong SkyeWarders!



-Agent Jess 

  
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