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Autore: Katherine Buffy Pierce    28/04/2014    1 recensioni
Questa FF viene raccontata da Buffy Summers. Si colloca all'inizio della terza stagione di Buffy e all'inizio della seconda stagione di The Vampire Diaries. Ho fatto in modo che tutti i ragazzi frequentino l'ultimo anno, in modo da rendere tutti dei 17enni.
Buffy Summers è una ragazza californiana di 17 anni che ha appena terminato il terzo anno al liceo di Sunnydale. A causa degli impegni lavorativi della madre, è costretta a trasferirsi a Mystic Falls, una piccola città nello stato della Virginia. Qui incontrerà numerosi ostacoli dato che la ragazza è la cacciatrice.
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una volta fatto colazione, uscii di casa sotto la pioggerellina fastidiosa di Mystic Falls e salii in macchina per andare a scuola. Durante il tragitto smise di piovere e uscì un po’ di sole, rallegrandomi un pochino. Appena entrai nel parcheggio della scuola, tutti si girarono a fissare la mia macchina e, una volta scesa, fissavano me. Mentre entravo nell’edificio, mi sentivo scrutata da tutti e questo mi innervosiva un pochino. Anche quando arrivai a Sunnydale mi sentivo osservata, ma non in questo modo. Appena trovai la segreteria della scuola, mi feci spiegare tutto ciò che dovevo sapere riguardo le mie lezioni e in che classi dovevo andare durante la settimana. Grazie a dio avevano una cartina della scuola! Alla prima ora avevo storia con il professor Saltzman. Che cognome strano. Appena arrivai in classe, ero in ritardo, tutti mi scrutarono dalla testa ai piedi, persino il professore!
-Ehm, salve. Scusi per il ritardo, io sono Buffy... Sono nuova...- dissi un po’ imbarazzata.
-Ciao Buffy! Per il primo giorno sei scusata... Accomodati pure!- disse il giovane professore, allegramente.
Dopo 5 minuti, tutti si concentrarono di nuovo sul professore, così potei finalmente rilassarmi un attimo. Una volta finita la lezione, una ragazza mi diede una gomitata involontariamente.
-Oh! Scusami! Non volevo!-
-Tranquilla!- risposi io con un sorriso.
-Io sono Elena, tu sei Buffy vero?-
-Si. Piacere di conoscerti Elena!- risposi mentre uscivamo dall’aula di storia.
-E così sei nuova qui in città eh? Come ti sembra?-
-Mmm carina- ero proprio una bugiarda. Anche lei aveva Inglese dopo e, perciò, andammo nell’aula di inglese dove ci aspettavano 2 ore noiosissime. Una volta finito inglese, era ora di pranzare e quindi, mentre chiacchieravamo, io ed Elena ci avviammo verso la mensa. Fuori dalla porta della mensa c’era un ragazzo che ci fissava e che aveva un’aria strana. Era un vampiro! Il mio sesto senso da cacciatrice mi stava avvertendo di quel pericolo...
-Ciao- disse con uno sguardo dolce a Elena.
-Ciao! Lei è Buffy... E’ nuova!- rispose a Stefan dopo avergli dato un bacio.
-Ciao, io sono Stefan, piacere di conoscerti.-
-Piacere mio.- tagliai corto.
Oh no, Elena mi sembrava simpatica! Perché era così sciocca da farsela con un vampiro? Forse il mio sesto senso da cacciatrice non aveva funzionato bene, quella volta. Stefan sembrava così gentile... E poi non c’erano indizi riguardanti i vampiri in questa città. Dopo pranzo, avevo biologia e poi matematica che passarono piuttosto velocemente dato che, entrambi i professori, mi presentarono alla classe facendomi parlare della mia vecchia scuola ecc. Finalmente era finita la giornata scolastica e quindi me ne andai a casa. Una volta arrivata, vidi che nel vialetto della casa di fianco alla mia, c’era Elena che stava entrando in casa e perciò la salutai urlando. La bella ragazza mora si girò verso di me e mi corse in contro.
-Eh così sei tu la mia nuova vicina! Che bello! Potremo vederci qualche volta allora, no?-
-Certo! Stasera devo fare un giro fuori... Vieni?- dovevo fare la ronda, ma siccome qui non c’erano vampiri, ero felice se qualcuno mi faceva compagnia.
-Mmm, ok! Stasera sono libera! Mi chiami tu?- rispose con un gran sorriso.
-Ok! A dopo!- le dissi io salutandola con la mano mentre si allontanava verso casa sua. Entrai in casa e dopo aver fatto un po’ di compiti, mi addormentai a causa della stanchezza.
 
Mi svegliai con un sussulto e guardai l’orologio: erano le 19! Corsi subito sotto la doccia e, una volta perfettamente pulita, uscii e mi asciugai molto velocemente. Mi vestii con quello che avrei messo per uscire con Elena e scesi da basso, dove mia madre aveva preparato la cena. Mangiai piuttosto velocemente e dopo aver salutato mia madre, andai a chiamare Elena. Quando suonai il campanello della casa di Elena, sentii dei passi che si avvicinavano alla porta e quando si aprì, notai che Elena  aveva cambiato look.
-Si?- chiese lei. I suoi capelli non erano più perfettamente lisci, ma erano mossi e perfettamente pettinati. Era vestita in modo più provocante e con un trucco più sexy.
-Ehm, Elena... Ti ricordi che dovevamo uscire, vero?- le chiesi io confusa.
-Oh, certo.- disse lei cambiando espressione.
-Wow, stai benissimo così! Sei molto bella.- le dissi guardandola dalla testa ai piedi.
-Oh, grazie.- disse con un sorrisino compiaciuto.
Appena prese la borsa, mi passò in parte, facendomi sentire un strano brivido. Elena non era un vampiro... Perché sentivo, ancora una volta, il mio sesto senso da cacciatrice? Forse, quel giorno, ero solo stanca...
-Dove andiamo?- chiese lei appoggiandosi alla sua macchina.
-Beh, io pensavo di fare un giro a piedi... Sempre se ti va... In centro...- le dissi, avvicinandomi a lei.
-Oh, ok...- disse lei con un sorriso. Quella sera, mi era sembrata molto diversa... Forse non la conoscevo ancora bene... Dopo un po’ che parlavamo, mi fermai davanti al cimitero.
-Ehi, perché ti sei fermata qui?- chiese lei guardandomi.
-No niente, volevo vedere una cosa- le dissi quando qualcosa mi afferrò il braccio.
-Ehi! Ciao! Io sono Caroline!- disse una bionda carina. Dopo un po’ che Caroline parlava, mi accorsi che somigliava parecchio a Cordelia! Certo, Cordelia non era così logorroica, però le somigliava molto. Mentre camminavamo, di fianco al cimitero, notai una strana figura all’interno e mi fermai di nuovo.
-Ehi, ma perché ti fermi ancora?- disse Elena guardandomi in modo strano.
Non volevo smascherare subito il mio segreto, ma li dentro c’era qualcosa e dovevo scoprire cosa, perciò le spiegai di aspettarmi li e che io dovevo entrare. Elena mi aveva guardato con uno sguardo indecifrabile... Una volta scavalcato il cancello con la mia solita abilità, corsi nella direzione in cui vidi quella figura. Non c’era più. Era tutto buio e perciò accesi la torcia che portavo sempre con me. Mentre la puntavo intorno a me, sentii qualcuno che piombò all’improvviso vicino a me. A quel punto, iniziai a prendere a calci e a pugni quel qualcuno e solo alla fine notai che la mia pila puntava verso Elena che guardava lo spettacolo stupita e incredula. La persona con cui stavo lottando era un ragazzo, alto moro con gli occhi azzurri, che si dimostrò essere un vampiro.
  
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