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Autore: Alice_sullaterra    29/04/2014    0 recensioni
Ciao io sono Desdemona avevo 15 anni quando è incominciata la mia strana storia ! Sono sempre stata una ragazzina dal cuore di pietra che, solo un ragazzo, é riuscito a sciogliere, ma con lui non ho avuto molta fortuna. Mi picchiava. Era il primo fidanzato, avete presente il primo di tutti con cui pensi che non finirà? Ero troppo coinvolta dalla sua vita, dai suoi interessi e dalla sua violenza, tanto coinvolta da non capire che mi stavo allontanando dai miei amici. Quando ho intuito di essere in pericolo cerco aiuto tra le braccia di Andrea. Solo quando ho totalmente capito in quale guaio mi ero cacciata mi viene tesa la mano da una persona che non avrei mai immaginato, ne mi sono mai accorta, si sia interessata a me.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
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Immaginate un secchio pieno d'acqua, se ci guardate dentro vedete il vostro riflesso, come siete e magari immaginate come vorreste essere tra vent'anni. In Italia, precisamente a Torino, c' é una ragazza che pensa di non vedere niente in quel secchio pieno d'acqua, per questo non ha mai avuto in coraggio di guardare, ma l'acqua soprattutto la pioggia la farà crescere, maturare sia intellettualmente che spiritualmente. La sua era  la tipica vita di un'adolescente: le piaceva uscire con le amiche, fare baldoria la sera, prendersi cura del suo corpo con una lentezza tale da da far salire i nervi alle persone che l'aspettavano e ovviamente odiava  la scuola. La storia di Desdemona comincia una piovosa giornata di inizio Dicembre, a soli quindi anni; come ogni mattina si alzava molto presto una doccia veloce e poi di corsa alla fermata del tram. 
Al  tram l'aspettava un'amica di vecchia data, Chiara; Desdemona e Chiara, o  Didi e Cocca come si chiamavano tra di loro, si conoscevano da molto tempo, andavano in due scuole diverse ma molto vicine.     Desdemona entrò  sul tram tutta bagnata dalla pioggia e come sempre andò ad abbracciare chiara che le disse:
"Didi meno male che sei qui! Ho compito di matematica sei la mia unica salvezza! Didi ci sei? Scendi sulla terra piccola astronauta." 
Desdemona aveva incrociato lo sguardo di un ragazzo dai capelli biondi come il grano e gli occhi verdi che con il variare della luce cambiavano colore. 
"Didi dobbiamo scendere é la nostra fermata, " disse Chiara a voce alta. "Smettila di gridare!" Rispose la ragazza appena caduta dalle nuvole e continuò:
 "Cocca ma tu conosci quel ragazzo biondino appoggiato alla porta del tram?"
"Certo che lo conosco sta nella terza G informatica perché?"  
Didi non rispose ma i suoi occhi lasciavano trasparire l'inaspettato colpo di fulmine. Le strade delle due ragazze si divisero; nella salita che portava a scuola Desdemona continuava a pensare al misterioso ragazzo del tram. Arrivata a scuola si sedette al suo banco in silenzio e con aria pensierosa guardava la pioggia battere sul vetro della finestra.
"Ooou svegliati sta arrivando il prof di diritto!"  Disse Emanuela, sua compagna di banco da sempre, strattonandola continuò "ma che hai oggi?! Sembri caduta dalle nuvole". Desdemona sentiva dentro di se sensazioni mai provate prima: in testa era impresso il viso di quel misterioso ragazzo, il cuore batteva all'impazzata e le gambe tremavano "non posso essere innamorata" continuava a ripetere nella sua testa "i colpi di fulmine esistono solo nei film". Il diritto era la materia preferita di Didi, ma quel giorno non ascoltò nemmeno una parola di quella lezione. "Peron potrei avere anche la tua attenzione?!" "Prof mi scusi non mi sento molto bene potrei uscire?" "Forza esci e fatti accompagnare dalla signorina Canfora così evita di stare tutto il tempo con quel cellulare". Le due ragazze uscirono, in corridoio e discussero "Ma si può sapere cosa ti prende oggi? Entri in classe in silenzio, non segui il tuo bellissimo prof Camminiti e ancora non mi hai dato il solito schiaffo del mattino!" Mentre Emanuela parlava Desdemona guardava la pioggia fuori dalla finestra e rispose "Ma che ne so! Ho visto un ragazzo sul tram e ora ho le farfalle nello stomaco, ho come la sensazione di essere dentro un film". Emanuela non aveva parole, la sua, da sempre, compagna di banco dal cuore di pietra era innamorata. La campanella che segnava l'inizio della seconda ora suonò, il professore Camminiti uscì dalla classe e si avvicinò a Desdemona dicendole "Vorrei tanto che la mia alunna più brava non si lasciasse trasportare da qualche maschietto. Attenta piccoletta! Torna in classe" Voltò le spalle e andò in quinta B. "Maschi? Ma quali maschi? Ancora é presto per me! Io mi voglio divertire, un maschio di certo non é un divertimento ". Ma Emanuela subito le rispose " Ma stai zitta, sono tutti sintomi di innamoramento, non lo capisci perché non l'hai mai provato. Tranquilla non stai morendo!" Quel giorno come tutta la settimana successiva Desdemona fu distratta in ogni contesto in cui stava: a scuola non seguiva, scendeva sempre ad una fermata diversa e a casa si lasciava cadere le cose dalle mani.Passavano i giorni la pioggia diventò sempre più frequente e Desdemona non riusciva a togliersi dalla testa quello splendido ragazzo del tram. "Sarà il tempo cupo a farmi stare così. Non mi é mai piaciuta la pioggia!" Incominciò un nuovo giorno di pioggia e la ragazza prese il tram dove trovò Chiara con un sorriso smagliante e le disse "Ma che ti ridi?" Felice Cocca rispose "Ho un regalo per te! Il nome del ragazzo misterioso é Gianluca Messina, cosa stai aspettando cercalo su Facebook!" Desdemona non perse tempo e lo aggiunse immediatamente". Passavano i giorni la pioggia diventò sempre più frequente e Desdemona non riusciva a togliersi dalla testa quello splendido ragazzo del tram. "Sarà il tempo cupo a farmi stare così. Non mi é mai piaciuta la pioggia!" Incominciò un nuovo giorno di pioggia e la ragazza prese il tram dove trovò Chiara con un sorriso smagliante e le disse "Ma che ti ridi?" Felice Cocca rispose "Ho un regalo per te! Il nome del ragazzo misterioso é Gianluca Messina, cosa stai aspettando cercalo su Facebook!". Desdemona non perse tempo e lo aggiunse immediatamente. Arrivata a scuola dove l'aspettava Emanuela."Minù Minù si chiama Gianluca Messina! Guarda é stupendo!" La prof di matematica entrò in classe e Desdemona nascose subito il telefono ma, il tempo di incominciare la lezione, le vibra subito in tasca. Emanuela lo prense dalla tasca della compagna "Didi é una notifica di Facebook la apro?" ."Certo muoviti a cosa stai aspettando?!" Quei secondi per Desdemona sembravano un'eternità, la professoressa uscì dalla classe e improvvisamente Emanuela si alzò dalla sedia gridando "Gianluca Messina ha accettato la tua richiesta d amicizia". Desdemona era felicissima. "Hai anche un messaggio" "Che cavolo aspetti leggilo, vedi chi é!" Il messaggio era questo: "Capelli scuri come la notte, carnagione olivastra. La tua meridionalitá si fa notare subito. Beh sei bellissima.. Sei la ragazza che sale alla fermata di villa Valentino vero?" Desdemona molto sorpresa disse alla sua compagna "Quindi lui sul tram mi ha notata, sa addirittura a quale fermata salgo. Assurdo!" I pensieri di Didi e Minù furono interrotti dalla prof che ripetutamente disse "Ragazze il telefono! Vi sto facendo rapporto!" Per tutta l'ora di matematica le due ragazze rimasero stranite, ma felici ovviamente, dal messaggio. Suonò la campana della ricreazione e il telefono di Desdemona vibrò di nuovo, un altro messaggio "non amo molto usare0 la chat di Facebook questo é il mio numero 3456352637" "Emanuelaaaa" gridò la ragazza con tutto il fiato che aveva "mi ha dato il suo numero che devo fare ? Gli mando un messaggio? Lo chiamo?" Minù con molta calma rispose "penso che gli dovresti mandare un semplice messaggio senza complicarti la vita , scrivi solo ciao e vedi cosa ti dice" Desdemona mandò il messaggio senza esitare, Gianluca non la fece aspettare molto: "sei Desdemona vero?" "Si" "Non vorrei sembrare un cretino,ma ero davvero curioso di conoscerti. Hai un nome molto strano ma molto bello" "Mia madre é una grande lettrice, il mio nome é ispirato all'Otello di Shakespeare , diciamo che é un nome particolare come me" "Ho sempre adorato le persone particolari, hanno un non so che di unico!quella volta che ti ho visto eri tutta bagnata, senza trucco davvero carina" Desdemona era sempre più perplessa, non sapeva come comportarsi quindi non rispose più e aspettò Minù per un consiglio. "Guarda che mi ha scritto, forse sono stata troppo fredda, mi ha spiazzata!" Emanuela rimase interdetta per un paio di secondi ma poi pensò subito "Speriamo che non sia un cretino di quelli che ci prova con tutte le ragazze". La giornata scolastica arrivò alla fine, all'uscita da scuola c'era Andrea,cugino di Desdemona ma per lei era come un fratello o come lo definiva lei "l'altra metà di se stessa". In macchina i due cugini come sempre ridevano e scherzavano finché Desdemona gli disse che si stava sentendo con un ragazzo e lesse i suoi messaggi; Andrea é sempre stato molto geloso di lei e mentre la ragazza leggeva i messaggi lui la interruppe e disse "Ma non vedi che é un cretino, fa il scascamorto!" "Non riesci ad accettare che anche io, come tutti quelli della mia età, posso avere un fidanzato" "Sei piccola! E se poi questo vuole saltare a conclusioni? Non ci pensare nemmeno!" "Sei stupido non vuoi capire proprio. Lasciamo perdere". Per Desdemona la reazione di Andrea fu molto esagerata, ma non capì che lui la voleva solo proteggere. Arrivati a casa il povero ragazzo si avvicinò alla ragazza e le disse "Scusami, solo che per me é una cosa nuova sentirti parlare di ragazzi, non ti ho mai immaginata fidanzata con qualcuno, ma magari tra anni e anni l'avrei potuto immaginare." La ragazza senza esitare lo abbracciò e gli chiese se in quella notte avrebbe dormito con lei, ovviamente rispose si. Quella notte, Desdemona e Andrea, la passarono abbracciati. Era mattina e Desdemona fu svegliata dal vibrare del suo telefono "Buongiorno raggio di sole, tram?" , era Gianluca, ma lei non poteva far vedere il messaggio ad Andrea quindi velocemente, come non aveva mai fatto, si lavò e si vestì quando, all'improvviso, il cugino si svegliò e disse"pasticcino dove vai?" "A scuola ovvio no ?" Rispose Desdemona senza pensarci. "Dai ti accompagno" "No dormi tranquillo prendo il tram, mi vedo con chiara." "Si facciamo colazione in quel piccolo bar." Desdemona non poteva dire di no quindi mandò un messaggio a Gianluca "Mi dispiace ma non prendo il tram oggi". Didi pensava di aver perso l'occasione della vita. Arrivata a scuola le andò incontro Emanuela "Sentiamo perché oggi hai il broncio?", la ragazza non ebbe il tempo di rispondere che le vibrò il telefono "Non pensare che sia uno stolker ma poco fa sono passato dalla tua scuola ed eri bellissima". Desdemona improvvisamente sorrise e pensò "Che strano però, emozionarsi per un messaggio" "Stai pensando ad alta voce stupida. Non capisco perché ti stai sorprendendo così tanto é una cosa normale" "Per te, per me no, lasciamo stare! In questi casi come si deve rispondere?" "Lascialo un po' sulle spine non gli rispondere" "Ti giuro che se lui non mi cerca più sei una ragazzina morta" Le due ragazze andarono in classe e sul loro banco c'era un post-it: "Felice giornata raggio di sole -Gianluca" Il professore Camminiti entrò in classe e Desdemona nascose subito il bigliettino. Quel giorno non fece altro che sorridere. La giornata era incominciata benissimo; il dolce suono della campanella che segnava la ricreazione arrivò e il prof si avvicino alle due ragazze "Finalmente oggi la mia alunna più intelligente si é fatta sentire, e anche Canfora ha risposto, spero che non sia tutto un sogno" "Prof non si emozioni troppo la prego. Oggi ho sbattuto la testa contro l'anta del l'armadio, quindi questa situazione non durerà molto" rispose Emanuela con tono molto scherzoso. Didi rimase in silenzio ma con uno strano sorrisetto, appena il prof girò l'angolo le vibrò il telefono in tasca. Era Andrea "Ciao pasticcino, vado da Olga due giorni. Scusami per non averti avvisato prima. Ti voglio bene!" Il suo viso lasciava intendere il nervosismo dovuto al messaggio, ma la sua espressione si rasserenerò qualche minuto dopo quando stava entrando in classe: era Gianluca che le chiedeva cosa faceva. Desdemona era felice che lui la cercasse ma non ebbe il coraggio di rispondergli immediatamente infatti, riuscì a scrivere un messaggio sensato solo quando tornò a casa e si distese a letto "Momento relax" questo era il messaggio "sensato" di Didi. "Spero tanto di vederti domani sul tram" "Ci vedremo sicuramente" rispose la piccola ragazza emozionata.
  
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