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Autore: aly_cic    29/04/2014    1 recensioni
-dai piccola!ci scriveremo!-
Lei lo guardò in quegli occhi che l'avevano rapita sin da quando si erano visti per la prima volta e gli sussuró
-ti amo odio mio-
-ti odio amore mio- gli rispose Filippo sorridendo
-Psicologia?-chiese Alice stupita
Filippo accennò una risatina-Vi sembra così strano?Tutti quelli a cui l'ho detto fin ora mi hnno guardato come se gli avessi detto che sono un marziano-
-Beh...solo che non riesco ad immaginarti come psicologo,tutto qui.-
-Perhè?-
-Non lo so-
-E se ti dicessi che ho capito tutto di te?-
Alice arrossì.
-Cos'hai capito?-gli chiese preoccupata?
-Che ti piaccio-
Alice avrebbe voluto scomparire.Distolse lo sguardo paonazza.Poi ì le mani di Filippo che prendevano le sue.
-È vero?-le chiese serio
Alice annuì-Si mi piaci.E molto.È inutile negarlo io....-Si interruppe.
Vide Filippo avvicinarsi a lei e poi le sue labbra toccarono le sue.
Alice sentiva le morbide labbra di Filippo sulle sue.Avrebbe voluto che quel contatto non finisse mai.Dopo qualche secondo Filippo si ritrasse e la guardò
-Anche tu mi piaci,Alice-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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2 Fu la suoneria del telefono a svegliarla. Alice si guardò intorno assonata e si rese conto di aver dormito per un paio di ore.Il sole che prima splendeva in cielo stava scomparendo dietro il mare.Prese il telefono e senza vedere chi la stava chiamando rispose -Pronto?- -Aly dove ti sei cacciata?-era suo padre e la sua voce era per niente amichevole -Scusa papà sono a fare un giretto,adesso arrivo- -Devi ancora prepararti le valigie per domani,fai veloce- -Hai ragione.Dieci minuti e sono a casa- Prese la sua borsetta e si incamminò con passo veloce.Maledizione si era addormentata! Le strade erano meno affollate di prima e la spiaggia si stava pian piano svuotando da tutti gli ombrelloni variopinti. Passò davanti a un albero dai rami secchi per il caldo e guardò le lettere A e F che Filippo aveva inciso sul tronco.Accarezzò la effe e poi svoltò la strada e finalmente arrivò a casa. Appena entrata corse in camera sua a fare i bagagli e finì di radunare le sue cose solo in tarda serata. Steso nel suo letto Filippo piangeva in silenzio.Era da poco arrivato a Torino e il viaggio era andato bene. Pensava ad Alice.Come avrebbe fatto a vivere così tanto tempo lontano da lei?Non poterla baciare,abbracciare ne scaldare tra le sue braccia..Poi però smise di piangere.Doveva farcela per lei.Lentamente uscì dal letto e si avvicinò alla finestra.La spalancò e sentì un ondata di aria calda e profumata penetrargli nelle narici.Fissò la stella polare e pensò a lei nuovamente.Era tutto ciò che lui aveva sempre desiderato e doveva lottare per lei.Si ristese nel letto e finalmente si addormentò sognando di essere al suo fianco.
  
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