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Autore: screwed up mess    29/04/2014    3 recensioni
We are different and yet the same.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Stay away from him.



Riuscire ad aprire gli occhi e trascinarsi fuori dal letto era la difficoltà principale della giornata. ''Tesoro, dai svegliati. Papà ti porta a scuola, io vado a dormire perchè sono appena rientrata dal turno in ospedale'' mia mamma, con un tono dolce, cercava di farmi svegliare. Mi cambiai e scesi a far colazione e qundo ebbi finito, salii in macchina pronta, si fa per dire, ad iniziare un altro giorno. 
''Norwest Christian College. Pure il nome fa schifo.'' sussurrai appena entrai a scuola. Mi incamminai verso l'armadietto e prendere un paio di libri. ''Sei l'amica di Michael, tu'' per lo spavento sbattei lo sportello , invece di chiuderlo senza far troppo rumore. Un ragazzo era appoggiato all'armadietto di Lily, aveva le braccia incrociate e mi fissava. ''Non sono l'amica di nessuno'' replicai guardando i suoi occhi, azzurri come non ne avevo mai visti. Ne rimasi colpita, ma cercai comunque di non scompormi. ''Abbiamo biologia assieme ora'' il modo in cui lo disse mi diede sui nervi, perciò ''Che fortuna'' risposi sarcastica. Mi domandai, però, come lui facesse a saperlo, ma la risposta era ovvia: aveva sbirciato dal foglio con gli orari che tenevo in mano. Mi avviai verso la classe e lui mi seguì. Cercavo di camminare lontana di lui, ma il corridoio era troppo affollato e notavo che tutti fissavano me e poi lui. Feci finta di niente, continuando a camminare. Presi il mio posto in classe e iniziai a scarabocchiare sul quaderno in attesa del suono della campanella. Provai a stare attenza alla lezione, ma sentivo costantemente due occhi puntati su di me e ciò mi rendeva nervosa, anche se cercai di nasconderlo. Mi aspettavo che al termine dell'ora mi parlasse, ma, inaspettatamente, uscì dall'aula per primo senza guardare in faccia nessuno. 

Incontrai Lily in corridoio, mentre stavo andando in mensa a mangiare. ''Com'è andata ieri?'' domandò sorridente. ''Normale'' risposi continuando a camminare al suo fianco.
''Ti ho vista parlare con il ragazzo biondo, Hemmings, stamattina'' feci una smorfia quando sentii pronunciare quel nome ''E' un tipo strano, Ridley, non frequentarlo'' mi avvertì. Feci finta di non aver sentito quella frase. ''Gli altri come si chiamano?'' domandai mentre prendevamo posto al tavolo. ''Hood e Irwin, ma non so i loro nomi. Tutti qui li chiamano per cognome.'' Riflettei sulla frase di Lily e notai che, proprio in quel momento, tutti e quattro stavano anche loro prendendo posto ad un tavolo. Si muovevano in modo sicuro, come se la scuola fosse stata loro e, solo quando Michael fece un cenno con la testa nella mia direzione, mi accorsi di averli guardati per tutto quel tempo. Iniziai a mangiare e nè io nè Lily proferimmo parola fino alla fine del pranzo. ''Ma sei proprio sicura di non sapere i loro nomi?'' domandai. ''Sicura. Perchè?'' s'incuriosì. ''Non riesco a farmi gli affari miei'' sorrisi frugando nella mia borsa. ''Ci vediamo, ok?'' dissi alla ragazza, prima di allontanarmi dal nostro tavolo e raggiungere quello del gruppo misterioso di amici. ''Hey Clifford!'' attirai la loro attenzione ''Sigaretta?'' sorrisi alzando in aria il pacchetto. Lui guardò i suoi amici che rimasero impassibili e, nemmeno tre secondi dopo, stavamo uscendo dalla mensa.

''Bocciato, eh?'' esordii, dopo aver acceso la sigaretta. ''Si.'' rispose atono. ''Come lo sai?'' aggrottò le sopracciglia. ''Sembri più grande di tutti noi. Ho tirato a indovinare.'' Feci una smorfia. ''I tuoi amici sono scorbutici come te?'' domandai sfacciata. ''E tu sei così antipatica con tutti o con me in particolar modo?'' aspirò del fumo. Scrollai le spalle. Non avevamo fumato metà sigaretta che uno dei suoi amici corse verso di noi. ''Michael, corri dentro, c'è un problema con Luke!'' il ragazzo moro aveva il fiatone e un'espressione piuttosto preoccupata in volto. Michael sembrò già sapere di cosa si trattava dal modo in cui buttò a terra la sigaretta e corse dentro alla scuola. Io decisi di seguirlo.

''Corridoio principale!'' urlò il ragazzo al suo amico, una volta oltrepassata la mensa. E lì vidi un gruppo di ragazzi che urlavano e coprivano qualcosa. Mi avvicinaii: stavano coprendo Hemmings e un'altra persona. Realizzai che il biondo, a conti fatti, dovesse essere Luke. Michael si fece largo tra la gente e l'unica cosa che riuscì a vedere fu Luke gridare ''Vaffanculo'' ad un altro ragazzo per poi spingerlo a terra. Il biondo venne trascinato via di peso da Michael che, si vedeva, faceva fatica e tenere fermo l'amico. Lo sbattè forte contro gli armadietti e ''Datti una calmata!'' urlò, facendomi sobbalzare. Premette le mani sul petto di Luke per tenerlo fermo. Il moro si fermò di fianco a me e appofittai per domandargli ''Cosa sta succedendo?'' ma lui si limitò d rispondere ''Fatti i cazzi tuoi, Ridley'' per poi andarsene. Tornai a guardare la scena: Luke aveva il respiro accellerato, la mascella contratta e i pugni stretti, mentre guardava Michael dritto negli occhi. Quest'ultimo lo spinse contro gli armadietti ancora una volta, facendogli spalancare gli occhi. Decise infine di portarlo via da lì trascinandolo verso i bagni.
Buttai fuori tutta l'aria che avevo trattenuto inconsciamente fino a quel momento e mi accorsi che il ragazzo che poco prima era finito a terra, ora era sparito, così come il gruppo di persone che si erano raccolte in corridoio.
''Ti ho detto che è un tipo strano. Ripeto, stai alla larga da lui.'' Lily si avvicinò. Ma più lei mi diceva di stargli lontano, più io volevo sapere.

Sicuramente Luke sarebbe finito in presidenza con una sospensione. L'accaduto era l'unica a cosa a cui riuscivo a pensare mentre ero distesa sul letto prima di addormentarmi. Erano due anni che non vedevo succedere una cosa del genere a scuola e togliermi dalla testa l'espressione sul volto del ragazzo era difficile.

Quinto giorno di scuola, quinta mattinata orribile e, come previsto, Luke non si presentò a scuola. ''La smetti di farti gli affari degli altri?'' Lily scherzò quando ci incontrammo ai nostri armadietti poco prima di andare in mensa. ''Ti va di venire con me in un locale stasera?'' la sua proposta mi lasciò un po' spiazzata, non sapevo nè il motivo per cui me l'avesse chiesto, nè come avrei dovuto rispondere. ''Dai, ci divertiremo!'' cercò di convincermi. Ci riflettei su e non trovai nessun motivo valido per rifiutare, così ''Ok!'' accettai sorridente. ''Ci saranno anche le altre tue amiche?'' domandai. ''No. Loro non sono poi così'' fece una pausa ''amiche.'' ''Meglio soli che mal accompagnati'' risi.

''Mamma, domani non c'è nemmeno scuola! E poi Lily è una brava ragazza!'' la stavo pregando perchè mi facesse uscire quella sera. ''Ti accompagnerò e me la prensenterai, poi vediamo.'' Sempre meglio di un no, c'era ancora speranza. Non osai controbattere.
Andai velocemente a cambiarmi, mi truccai e poi diedi un'occhiata alla mia immagine riflessa allo specchio: mi piacevo quella sera.
''Ecco, fermati qui.'' Mia madre parcheggiò e Lily ci venne incontro. ''Piacere signora, sono Lily'' si presentò. ''Piacere, chiamami Elisabeth'' Osservai Lily, indossava dei jeans attillati, tacchi alti e grigi e un top molto carino. ''Si comporta bene a scuola Ridley?'' mia mamma iniziò con la prima domanda. ''Si. E' una brava studentessa'' mi rivolse un'occhiata e poi tornò a guardare mia madre. ''Posso chiederle se stasera Ridley può fermarsi a dormire da me?'' la ragazza sorrise. ''Beh'' sospirò lei ''posso parlare con i tuoi genitori?'' ''Certo!'' Lily compose un numero sul cellulare e lo passò a mia mamma che si allontanò da noi per poter parlare. Quando rimasimo sole la guardai ''Potevi avvertirmi'' risi. ''Non ti preoccupare, ho un pigiama in più.''
Quando mia mamma tornò le sorrisi e lei, inaspettatamente, ricambiò. ''Ecco'' ridiede il telefono a Lily ''Ci vediamo domani, Rid. Fai la brava'' e se ne andò.
Impiegai qualche secondo prima di rendermi conto che, effettivamente, mia mamma aveva appena dato il via libera. Seguii Lily dentro il locale affollato e, spintonando, riuscimmo ad arrivare al tavolo e ci sedemmo sul divano che ne circondava tre lati su quattro. ''Bevi, no?'' domandò Lily e appena feci di sì con la testa sparì, ritornando qualche minuto dopo con due bicchieri in mano e me ne porse uno. ''Cos'è?'' domandai. ''Tu bevi e fidati di me'' sorrise e così feci. Bevvi. ''Buono!'' strillai.
''Buonasera signorine'' ancora prima di alzare lo sguardo riconobbi la voce. Sbuffai e mi ritrovai Michael seduto alla mia sinistra e Luke alla mia destra. Gli altri presero posto di fianco ad una Lily palesemente inbarazzata e anche un po' irritata.
''Allora, come si sta a casa? Bene, no?'' mi rivolsi a Luke. I miei occhi, per la seconda volta incrociarono i suoi. Lo vidi prendere un lungo respiro ma non ricevetti una risposta, così girai la testa a sinistra. ''Noi non ci conosciamo, ufficialmente. Sono Ridley'' sorrisi innocentemente agli altri due che alzarono le mani in segno di saluto. ''Ashton e lui è Calum'' parlò il ragazzo. ''Non pensavo venissi in questo posto, non ti ho mai vista qui'' Michael catturò la mia attenzione così alzai le spalle ''Pensavi male'' risposi per poi finire quello che rimaneva da bere nel mio bicchiere. ''Lei è Lily'' sorrisi verso la ragazza. ''Ciao'' disse lei senza guardare in faccia nessuno dei quattro ragazzi. ''Anderson, vieni a ballare'' Luke posò una mano sulla mia gamba e, dal suo tono, si capiva che era più un obbligo che una domanda. Mi alzai e sistemai il vestito, alzandolo un po' per farlo sembrare più corto del normale. Guardai Lily che con gli occhi mi stava implorando di non lasciarla sola. ''Torno subito'' le sorrisi. ''Hemmings, andiamo?'' dissi al ragazzo, cercando di assumere un'espressione del viso neutra.







Spazio autrice.
Ciao! Ho deciso di pubblicare il secondo capitolo e se ti è piaciuto, ma anche se non ti è piaciuto, magari potresti lasciare una recensione e aiutarmi a rendere migliore il modo di scrivere o anche darmi delle idee per il seguito! 
Ad ogni modo, spero che i lettori aumentino  e che apprezzino. 
Non ho altro da dire, ci rivediamo al prossimo capitolo!

-B.

 
  
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