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Autore: Kristeen Cullen    30/04/2014    3 recensioni
Bella dopo Volterra ha deciso di non tornare con Edward e ha chiesto di lasciarla in pace. Passano tre anni e lei è sposata con Jacob, Edward decide di tornare, è stato troppo codardo a lasciarla e a non insitere per riaverla. Adesso è pronto per combattere e riprendersi il suo amore. Bella è ancora profondamente innamorata di Edward ma non vuole ammetterlo. L'orgoglio è più forte di tutto il resto. Edward e Jake arriveranno a scontrarsi e rimetterci sarà Bella ....
Una fanfiction apparentemente team Jacob, ma l'amore tra Edward e Bella è unico, non potrà mai essere eclissato. Pronte a vivere questa nuova storia con me?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clan Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black | Coppie: Bella/Edward, Bella/Jacob
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
Capitoli:
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Capitolo uno

-Ormai è troppo tardi Edward! È inutile essere tornati qui. Per la tua salute mentale le cosa migliore è andarcene subito-
-No. No! Perché inutile? Alice, so che ti ho obbligata a censurare le visioni si Bella ma adesso ti prego, sforzati di vedere il suo futuro.-
-Alice ha ragione Edward, lasciala perdere… infondo avete già sofferto molto, lo hai anche letto nella mente di tutti qui in città, Bella si è ridotta uno straccio per molti mesi, e anche tu ci sei stato di merda, se lei è riuscita ad andare avanti, fallo anche tu fratello!-
-Emmett chiudi il becco!-
-Se ti sta tanto a cuore perché l’hai mollata?-
Mi volto adirato –Lo sappiamo tutti Emmett. calmatevi figli miei , per favore- interviene Esme.-
-Edward, non vedo il futuro di Bella, se è legata al lupo come sembra… mi dispiace, ma io non posso fare nulla…-
In quel preciso momento Carlisle entra in casa. È turbato e per evitare di pensare sta risolvendo un equazione di matematica. Capisco subito che c’è qualcosa che vuole nascondermi, fingo non curanza.
Jasper percepisce tensione.
-Caro, che notizie ci porti dall’ospedale?-
-Mi hanno riammesso, per tutto il tempo che resteremo qui dovremo tornare a fingere.-
“Cartella clinica”
Carlisle scaccia subito quel pensiero. Sorride alla moglie.
“Gravidanza”
Sono sempre più incuriosito e lo guardo.
Un immagine. Sembrerebbe una cartella clinica.
“Isabella Marie Swan- Black”
Ma cosa? Starà male?
-Carlisle, che vuol dire quell’immagine?-
-No Edward, non chiedermelo, faccio di tutto per dimenticarla…-
Faccio due piu due.
-Bella è incinta vero?-
La tensione è palpabile in casa.
-Si… è venuta in ospedale a fare un ecografia e beh … sono stata io stesso a farla. Mi ha detto di riferirti questo. ‘Non intrometterti … Sto cercando di salvare quel che resta della mia patetica vita. Jacob non è Romeo, ma è il mio Paride amico’ Non chiedermi che significa la storia di Romeo e Paride perché non me lo ha spiegato..-
Incinta …. Di lui … era quello che volevo no? Che avesse una vita normale e felice da essere umano. Solo lei è più importante di me.
E allora perché soffrire così? Perché mi sento come trafitto? Perché so di per certo che se potessi piangerei? Me la sono voluta io, sono andato via. Via da lei, via dalla possibilità di farla diventare un mostro, via anche dal suo cuore….

Capitolo due

Perché? Perché? Questa notte mentre Jake dorme e io non riesco a prendere sonno mi chiedo solo questa piccola domanda. Perché?
Perché adesso? Perché ora che forse potrei vivere una vita felice.
Mi carezzo la pancia. Quante volte l’ho aspettato in questa stessa stanza, guardando quell’odiosa finestra che restava ferma, non si apriva e non accoglieva il mio Romeo..
Sono quasi morta per lui. Ogni giorno senza lui era morte, chi potrebbe vivere come ho vissuto io? Anche il semplice respirare fa male ..
E poi Volterra… dopo averlo avuto tra le mie braccia ho capito che se lo avessi riaccolto nella mia vita e poi lui se ne sarebbe andato di nuovo, sarei morta per sempre e per davvero.
Quindi ho preferito cacciarlo, con la morte nel cuore. Avevo già perso me stessa non potevo morire per sempre..
Lui se n’è andato. E adesso perché è tornato?
Da quel giorno io mi sono stretta a Jacob lui era il mio sole, il rimedio ideale contro le nuvole, contro l’assenza del mio amato.
Gli carezzo il viso mentre dorme pesantemente.
Ho imparato ad amarlo giorno dopo giorno.
Lentamente e piano piano. Ma non è che un quarto dell’amore che provo tutt’ora per Edward .
La mia prima volta con Jacob. Anzi la nostra prima volta, è stata un anno e mezzo dopo essere tornata da Volterra. Mi ha attesa, aspettata e rispettata.
Ho dovuto riprendere in mano la mia vita, cosa avrei fatto se fossi rimasta a struggermi d’amore per un essere che non ha esitato a lasciarmi già una volta e fregandosene del dolore datomi.
Questa storia non ha mai avuto senso, la colpa è mia, avrei dovuto cercare qualcuno al mio livello quando mi stavo rendendo conto di amarlo..
Un essere sopranaturale con un umana, non ha nulla a che fare.
Lui ha bisogno di qualcuno come lui.. e io ho bisogno di qualcuno come Jacob …
Mi stringo a lui.
Si. Tra poco saremo una famiglia, lui mi ama e cerca in tutti modi di rendermi felice leggendomi ogni desiderio negli occhi.
Io con i Cullen ho chiuso!
 
Capitolo tre

Sono appostato davanti casa di Bella, ho visto il padre, Charlie uscire verso le sette, come al solito. Aspetto che adesso sia il cane a uscire. Voglio riuscire a parlare con lei.
È un ora ormai che attendo e finalmente li vedo. Esce da quella casa, da un bacio in bocca a Bella e corre verso la sua auto.
Vorrei prenderlo a pugni! Bella lo saluta con una mano e carezza la pancia con l’altra. Stringo i pugni.
La sua auto non si vede più, Bella ha chiuso la porta. Prendo un enorme respiro ed entro da una finestra aperta.
Lei si sta raccogliendo i capelli, le finestre tutte aperte, le sedie alzate sul tavolo, le tende poggiate sul divano, la scala in mezzo al salotto. Noto un secchio e uno straccio, la scopa, non ricordavo che lei facesse molto in casa quando stava con me…
-Bella… No, non spaventarti, voglio solo parlare.-
-Edward …- indietreggia –Cosa vuoi dirmi? Fallo e vattene!-
Mi avvicino lentamente. –Possiamo sederci e parlarne con calma? Ascoltami, ti prego…-
Sospira –Ok…- si siede sul divano e io faccio lo stesso. Le prendo una mano.
-Non sono qui per dirti quello che credi. Sono qui per darti una spiegazione.-
-Su cosa?-
-Sul perché me ne sono andato-
Lei chiude gli occhi. Dolore sul viso. –Chi ti fa credere che io la voglio?-
-La tua espressione. Io so quello che hai passato… tutti qui ti hanno visto stare male, e nei loro pensieri ho visto come ti sei ridotta per colpa mia.- serro i pugni – Sono qui per chiederti scusa. Scusa se sono andato via, dicendoti che non ti amavo, l’ho fatto semplicemente per assicurarti una vita da umana tranquilla, senza che nessuno potesse farti male. Sarei potuto essere io il primo a fartene e non …-
-Basta!- mi ferma in lacrime –Vattene Edward ti prego, ho bisogno di avere un po’ di felicità nella mia vita, ti ho atteso per mesi. Poi torna tua sorella, veniamo a salvarti e tu credi che tutto torni come prima! Come se nulla fosse io dovrei dipendere ancora da te? L’uomo che mi ha distrutta? Se non ci fosse stato Jacob io sarei morta, ero quasi impazzita cercavo il pericolo per …- si ferma – A te non importa e credo di aver detto abbastanza- si volta – Se non ti spiace ho una casa da pulire e un pranzo da preparare.-
-Sono tornato! E non mi arrenderò così  in fretta, come ho fatto stupidamente a quei tempi!-
-è troppo tardi … Aspetto un figlio da Jacob.-
 
Capitolo quattro

Mp3 sparato al massimo.  Distesa in giardino a godermi quel poco di sole che c’è, la m ia cantante preferita canta : Siamo due estranei a partire da ieri.
-Bella- urla Emily togliendomi una cuffia dall’orecchio – Finalmente è un ora che bussiamo!-
-Oh… mi dispiace … - arrossisco – Con chi sei?-
-Ci siamo tutti. Jacob ci ha chiesto di venire, oltre a cenare insieme a qualcosa di cui parlarci. Temo si tratti del ritorno dei Cullen.-
-Lo temo anche io amica mia.-
Mi aiuta ad alzarmi e filiamo in casa.
-Come va Bella?-
-Bene Seth, grazie.- mi abbraccia forte.
Da quando Charlie e Sue stanno insieme ci consideriamo fratelli.
-Ei nana- Sam mi prende in braccio, per evidenziare che sono bassa in confronto a lui e tutti ridono.
-Bene, la nana dovrà preparare da mangiare per diciotto lupi, che mangiano per cento. Emy mi dai una mano?-
Tutti scoppiano a ridere –Si certo e ho portato qualcosa già pronta, spero che non ti dispiaccia.-
-Oh no mi hai salvata, devo fare la spesa- sorrido e ci dirigiamo in cucina.
Quando Jake torna, ha in mano almeno una decina di pizze maxi. –Sam, mi aiuti? In auto ce ne stanno altre.-
Poggia le pizze sul tavolino e mi da un leggero bacio. Gli sorrido.
Vedo mio padre spingere la carrozzina di Billy e  almeno dieci confezioni di birra. Wow  ci sarà da divertirsi, ovviamente sono sarcastica.
Dopo cena Emily mi aiuta a ripulire quando abbiamo sistemato tutto e torniamo dai ragazzi li sento parlare.
-Dobbiamo organizzare dei turni di protezione per Bella. Quel succhiasangue è entrato già una volta in casa e potrebbe farlo di nuovo!-
O dio mio …. Prevedo il resto della mia vita molto dura.

Capitolo cinque

Dopo aver cacciato insieme ad Alice, ho fatto una doccia. Siamo in camera mia a parlare.
-Può essere che non veda più il suo futuro perché è incinta di un piccolo lupo..-
-Oppure perché ormai sia troppo legata a Jacob, ho sbagliato tutto..-
-Tu hai fatto quello che hai creduto meglio per lei! Solo lei è stata più importante di te stesso. E sappiamo che noi siamo esseri egoisti. Hai preferito la sua felicità alla tua!-
-E ho sbagliato perché ormai adesso mi odia.-
Alice sorride. –No, non ci credo è impossibile. Lei ti ama ancora ma non riesce ad ammetterlo. Edward la sua decisione di diventare come noi per te, era così ferma che non poteva che essere dettata dall’amore-
-Sappiamo come è stata per colpa mia, è entrata in anoressia, ha preso antidepressivi e a tentato il suicidio. Perché dovrebbe amarmi ancora?-
-Perché tu sei il suo Romeo. Hai sentito quello che ha detto a Carlisle. Lei ti ama deve solo riscoprirlo e tu la dovrai aiutare!-
 
Qualche giorno dopo…

E da due giorni ormai che penso al messaggio di Bella. Mi ha scritto sul cellulare “Senza Nuvole”
Ma cosa vuol dire? Mi siedo davanti al pc e nella speranza di trovare un ispirazione.
È una canzone.  Riconosco il nome della sua cantante preferita. Famosa a Phoenix e non conosciuta qui.
Clicco il sito you tube e inizio l’ascolto ..
Mi rendo conto che questo è un assaggio di quello che Bella vuole dirmi. Ha sofferto, e io lo so..
“ Mi sono messa la maglietta rossa, quella dell’ultima, dell’ultima volta, quando mi hai detto noi dobbiamo parlare, e tutto il mondo è cominciato a tremare”  Non dimenticherò mai il dolore nei suoi occhi quando sono andato via, non potrei mai farlo …
“L’amore è una cosa da niente, non è come ti fanno credere, e io che non riesco a sentire emozioni e io che non riesco più a piangere …”
“Senza andata e ne ritorno, io consumo un altro giorno, confinandomi di niente, tanto è niente quello che hai lasciato dietro te”     Sembra un accusa.. Lo è. Ed è giusta.
“Senza andata ne ritorno, io consumo un altro giorno in più, per vivere e ricominciare, e sognare un cielo azzurro e un orizzonte senza nuvole”
“Ed io che non riesco a provare emozioni, e io che non riesco più a vivere..”
Ora ho capito cosa vuole dirmi, una parte di lei è morta.
Le scrivo un messaggio. “Ho ascoltato la canzone, dopo aver capito cos’era, possiamo parlare? Solo io e te?”
Per il resto della giornata non ebbi risposta.
 
Capitolo sei

Ascolto la canzone almeno un milione di volte, e ogni volta che sento vibrare il cellulare e non è lei, spaccherei tutto. Per l’ennesima volta vibra, io sospiro, non mi affretto a vedere chi è tanto non sarà lei.
Lancio un libro contro la finestra rompendo un vetro. Prendo un asciugamano e vado a fare la doccia.
Mezz’ora dopo quando torno in camera mia trovo il vetro sistemato. Sento il pensiero di Esme. È preoccupata per me..
Mi rivesto con calma e afferro il telefono. Guardo le notifiche, un messaggio. È di Bella!
Se potesse il mio cuore batterebbe all’impazzata. Lo leggo.
“Più tardi alla radura”
“A che ora?”
“Le tre?”
“Perfetto. Non hai paura a restare sola con me?”
“Ti ho mai dato quest’impressione? Fin dall’inizio? Quando ho scoperto ciò che sei?”
“No”
“Perché dovrei averne adesso? Devo andare, mio marito è appena rincasato, non rispondere a questo messaggio o si insospettirebbe”
Non vedo l’ora che arrivi il pomeriggio. Fuori c’è il sole, sarà come la prima volta che l’ho portata li? Io brillerò si, ma lei, mi guarderà con quegli occhi innamorati? Cerco di dimenticare quello sguardo carico di odio che mi ha riservato non meno di due mesi fa, voglio concentrarmi sul presente.
 
Bella

Mi appresto a cancellare dal cellulare tutti i messaggi di Edward mentre Jake apre la porta.
-Bells, ciao.- si avvicina lentamente –Come state?- mi bacia dolcemente e mi carezza la pancia.
Gli sorrido. –Bene tutti e due, hai fame?-
Si siede sul divano –E me lo chiedi?- mi guarda come se non dovessi sapere che è ovvio.
Rido –Hai ragione. Qui tra noi quello che aspetta un bambino sei tu Jake, con tutta la fame che hai delle volte ho paura che ti mangeresti anche me- Si unisce alla mia risata
-Io a te non ti mangio, inizio con l’assaggiarti, e poi passo con il divorarti-
Mi bacia lentamente mano a mano il bacio sta diventando sempre più vero, vivo.
Mi accorgo qui,che adesso sono bloccata. Prima mi infiammavo sempre, ma adesso, da quando è tornato Edward e come se mi avessero bagnato il carbone e la scintilla tra noi , non si accendesse più…
 
Edward

Mi preparo per andare alla radura, ormai è quasi l’ora. Finalmente è quasi l’ora.
Abbondo con il profumo, il suo preferito e salgo a cavallo della mio Volvo.
 Arrivo con dieci minuti di anticipo. C’è il sole. Mi godo questo calore, osservo la mia pelle brillare.
Improvvisamente sento un auto. “ è qui” faccio finta di nulla.
Sento il suo profumo mischiato con erba e fiori e sole.
Cammina piano. Chiudo gli occhi. Lei sa bene che fingo e che so della sua presenza.
La sua mano mi sfiora i capelli. Il suo cuore batte da impazzire.
Apro gli occhi. Mi sorride. –Ciao straniero-
-Ciao…- le prendo una mano e l’aiuto a sedersi per terra.
-Ti devo delle scuse, tantissime.-
-Edward, per favore.. non pensare al passato adesso e pensa al presente.-
Il suo cellulare tra le mani vibra e poi inizia a squillare.
“Siamo come cassetti dove puoi curiosare, dimmi cosa ti aspetti c’è una chiave se vuoi. Prova a farne buon uso è il mio lascia passare, del mio cuore deluso e solo tu ci puoi entrare”
-Jacob? Non sei a lavoro?-
-Oh si Bella, ti chiamo solo per avvertirti che Emily passerà a casa tra circa un ora. Stasera abbiamo il falò a La Push. Ricordi?-
-Ohh. Em si certo che ricordo..-
-Come stai? E il nostro bambino?-
Mette una mano sulla pancia. –Stiamo bene-
Chiudo gli occhi. Non riesco a credere che sia davvero incinta.
-Davvero è tutto ok? Sei a casa?-
-… Si, si certo… dove dovrei essere. Mi godo un po’ di sole.-
-Mm.. Ok. Ti amo a stasera.-
-A stasera…-
Riattacca. Un silenzio cade tra noi. Devo rompere il ghiaccio.
-Hai tutte le canzoni di Alessandra nel tuo cellulare?-
Annuisce. –Sono rimasto al primo album, ne ha fatti altri?-
-Cinque.-
-Ti.. ti piacciono tutte le canzoni?-
-La maggior parte. Vuoi sentirne qualcuna?-
Annuisco. –C’è qualcuna che ti fa .. pensare a me?-
-Parecchie-
Abbassa lo sguardo sul cellulare. –Tieni, scegli il titolo che più ti piace e ascoltala-
Mi lancia il cellulare e chiude gli occhi volgendo il viso al sole.
-L’ultimo modello di IPhone?-
-è un regalo di Jacob-
Guardo l’elenco .
-Stupida
-Senza Nuvole
-Il mondo in un secondo
-Cinque passi in più
-Amore puro
Il titolo della canzone che mi ha mandato mi attira e apro l’album.
Le tracce fanno capolino.
Ne apro una Estranei a partire da ieri.
Guardo lei. Non le stacco gli occhi di dosso. E noto un cambiamento.
La fa soffrire. Faccio finta di nulla, voglio sapere cosa pensa o lo scoprirò solo lasciando la canzone per spronarla.
-A cosa ti fa pensare?- chiedo.
Fa spallucce. –Ti ho sempre paragonato alla mia luna personale. Questa canzone parla di noi. Anzi, di me, quando sei andato via.-
 
Bella

Sono così brava. Talmente allenata che riesco a far finta di nulla, come se questa confessione non mi costasse un pezzo di cuore.
-Effettivamente anche io ti ho detto qualcosa di simile..-
-Lo so. Non aggiungere altro.-
-Io non ti ho mai chiesto di essere amici.- mi alzo di scatto.
-Anche tu mi hai detto di non aspettarti. Eppure sei tornato. Perchè? Guardaci! Non c’è nessun gesto ne compromesso ad unirci. Non ci conosciamo più.- gli do le spalle.
-Sono qui per riprenderti. Voglio riaverti!- stringo i pugni.
-Cosa ti fa pensare che io voglia ancora te? Tu per me non sei più niente.-
-No, non ci credo.-
Gli tolgo il cellulare dalle mani – se dobbiamo parlare a canzoni beccati questa! È quello che io provo per te.-
Inizio a camminare verso la mia auto sulle note di Niente. –Volevo darti un senso che non hai. Esatto. Non ha senso che t sia qui. Che io sia qui!-
Me lo trovo davanti. Mi sbarra la strada. –Lasciami andare Cullen! Ho sbagliato a venire qui!-
-Perché? Perché pensi questo? È stato così facile per te dimenticarmi?-
-Se sapessi di farti male ti tirerei un ceffone, ma mi farei male solamente io!-
-Mi hai creduto troppo in fretta. Ti ho riempito di bugie e mi hai creduto. Volevo proteggerti pensavo che non mi avresti mai creduto e invece ti sei data subito sconfitta. Non hai mai creduto nel mio amore non è vero?-
-è vero! Che senso ha per uno come te amare una come me?-
Ringhia. –Ora te lo dimostro che senso ha-
Le sue mani sulla mia nuca mi hanno bloccata. I suoi occhi si sono chiusi e la sua bocca si avvicina lentamente.
Lasciami vorrei dire ma la mia bocca è bloccata. Non riesco a muovermi.
Le sue dolci labbra fredde toccano le mie.
Questa è casa ….
   
 
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