CAPITOLO 2
Due occhi neri profondi del colore della pece
incontrarono i suoi, il respiro le manco per un secondo o forse due.
“Mi dica” la voce burbera, come sempre e neanche un
sorriso.
“Ciao Benji, io dovrei
consegnare questi documenti a tuo padre.” Disse Patty con un sorriso.
“Scusi ma ci conosciamo?” chiese Benji
osservando la donna che gli stava di fronte.
“Oddio Benji ma stare in
Germania ti ha fatto dimenticare i vecchi amici?” la voce allegra di Patty
parve riscuoterlo.
“Patty??? Ma dov’è finito il maschiaccio che
ricordavo. Insomma sei uno… cioè una … donna!” concluse la frase Benji.
Stava per dire che era diventata uno schianto, ma era riuscito a trattenersi.
Da dove era uscito quel corpo mozzafiato, il tailleur rosso le fasciava ogni
forma; la gonna anche se non era corta lasciava intendere che c’erano sotto due
gambe di tutto rispetto e la giacca evidenziava un generoso decolté.
Patty rise di gusto, non si aspettava un Benji così impacciato.
“Sono sempre stata di sesso femminile stupido!”
“Sì scusa.. sono ancora confuso a causa del jet lag. Ma come mai sei qui?”
“Devo consegnare alcuni documenti a tuo padre, sono
piuttosto urgenti.” Rispose Patty
indicando la cartellina che aveva in mano.
“Tu lavori per mio padre??” chiese Benji
sorpreso.
“Signorina Gatsby! L’aspettavo più di mezz’ora fa!”
“Mi scusi sig. Price ma c’era traffico.” Disse Patty
abbassando leggermente lo sguardo.
“Mi dia i documenti, devo partire tra tre ore con
l’aereo e non so neanche cosa devo discutere con i miei acquirenti.” Borbottò
l’uomo strappando letteralmente la cartella dalle mani di Patty.
La ragazza era ormai abituata alla scortesia di Price
e lo guardò rientrare in casa scuotendo la testa.
“Ciao Benji è maglio che
vada, si è fatto tardi.”
“Ciao, Patty.” Disse Benji
avrebbe voluto aggiungere che sperava di rivederla, ma quelle parole gli
rimasero bloccate in bocca. Osservò Patty dirigersi verso il cancello, la
camminate sinuosa e sexy, ma lei si rendeva conto di essere diventata
bellissima?
Patty si chiuse il cancello alle spalle e sospirò,
rivedere Benji le aveva fatto mancare il respiro,
sarà stata la sorpresa. Dopotutto non si aspettava di trovarlo a casa; lui
viveva già da parecchi anni in Germania e a quanto raccontavano i giornali si
trovava benissimo. Sempre in compagnia di belle donne e non aveva perso neanche
la sua bravura in mezzo ai pali.
Ma non erano problemi che riguardavano lei. Alzò lo
sguardo verso il cielo, le stelle erano sempre lì che la osservavano; chissà se
anche Holly guardando le stelle ogni tanto pensava a lei.
Benji osservava
il padre che borbottava da solo e infischiandosene del fatto che avessero
appena litigato gli chiese:
“Da quanto tempo Patricia Gatsby lavoro per te?”
“Vorrai dire per noi, dopotutto la società è anche
tua.” Disse suo padre cercando di riportare la discussione sull’argomento che
aveva poi originato il litigio tra di loro.
“Va bene pensala come vuoi. Comunque ritornando alla
mia domanda, da quanto tempo..”
Suo padre non gli fece finire la frase “Da qualche
mese e devo dire che è abbastanza in gamba, ma non devi mai fare capire ai tuoi
dipendenti che valgono. Se no te li ritrovi trai piedi che cercano di avere
continuamente degli aumenti di stipendio!”
Benji sbuffò,
suo padre sapeva solo pensare la lavoro, se solo avesse potuto andarsene. Ma
non poteva e suo padre purtroppo lo teneva in pugno, cercava di resistere ma
sapeva che prima o poi avrebbe dovuto cedere e lasciare tutto ciò che amava di
più.
“Benjamin mi stai ascoltando?” chiese brusco Edward
Price.
“Certo, certo..” rispose senza convinzione il ragazzo.
“Bene allora è deciso la settimana prossima, quando
torno dal viaggio verrai con me in ufficio. Finalmente imparerai cosa vuol dire
guadagnarsi da vivere!”
L’uomo non aspettò la risposta del figlio e se ne
andò, Benji imprecò stringendo i pugni, un dolore
improvviso gli fece digrignare i denti. “Maledizione perché doveva succedere a
me? Perché?”
Cerco di ricacciare indietro le lacrime, odiava qui
momenti di debolezza ma ormai si rendeva conto che era tutto finito. Il suo
sogno era giunto al capolinea.
***scusate il ritardo con cui aggiorno, ma tra il
lavoro e la famiglia ho veramente poco tempo, vi chiedo di portare pazienza.
Ringrazio hikarisan, lady snape, makiolina e purple per i loro commenti. Grazie!!!