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Autore: TittiGranger    22/07/2008    12 recensioni
Un articolo su un evento di beneficenza a Diagon Alley… uno su un torneo giovanile di Quiddich… una pubblicità su un nuovo negozio di scope… Erano questi gli articoli nelle prime pagine. Di sicuro quindi, nelle altre non ci sarebbe stato niente di interessante. Fu un articolo in quarta pagina che attirò la sua attenzione. Lo iniziò a leggere e per poco non le andò di traverso il succo di zucca che stava bevendo.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Viktor Krum | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando Ron entrò in camera, Hermione era sul letto, appoggiata a dei cuscini, a leggere un libro

Quando Ron entrò in camera, Hermione era sul letto, appoggiata a dei cuscini, a leggere un libro.

Con suo gran sollievo, non si voltò per guardarlo; così Ron, cercando di mantenere la calma, entrò nel bagno a lavarsi i denti.

 

Al suo ritorno, Hermione era nella stessa posizione e lo stava ignorando. Grazie, Merlino.

Ron andò dalla propria parte del letto e, timoroso, si appoggiò allo schienale con una rivista in mano.

 

Attese per qualche minuto, fingendo di leggere.

Hermione né lo stava guardando, né tanto meno gli stava parlando. Meglio così.

 

Un po’ più tranquillo, Ron prese a sfogliare la sua rivista, pensando di essersi sbagliato sull’ipotetico piano diabolico della ragazza. Si diede persino dello stupido per aver pensato una cosa del genere.

 

Finché…

 

-         Ron? – lo chiamò lei.

-         Dimmi…

-         Cos’era quella storia della spalla?

-         Oh, niente… - cercò di deviare Ron – Il tuo amico ha cercato di darmi un pugno in faccia, ma sono riuscito a deviare il colpo.

 

Hermione lo guardò seria. Poi sorrise.

Ron iniziò seriamente a preoccuparsi quando lei chiuse il grande libro che stava leggendo e lo depose sul comodino.

 

-         Povero, il mio amore… - disse lei mettendosi in ginocchio sul letto – Ti fa ancora male? Vieni qui, ti faccio un massaggio…

A Ron per poco non venne un colpo. Ingoiò più volte. No, il massaggio no…

Era sicuramente uno dei punti deboli di Ron; poi se la massaggiatrice in questione era Hermione vestita con quel cosino arancione… aveva già perso in partenza.

 

-         Non ti preoccupare, Mione… è tutto a posto – tentò invano. Sapeva già che Hermione non avrebbe mollato. Infatti…

-         Dai! Vedrai che starai ancora meglio! – insistette lei – Voltati, adesso!

 

Era più o meno un ordine a cui Ron non poté sottrarsi. Rassegnato, dunque, si sedette sul letto  dandole le spalle, pronto a subire quella piacevole tortura.

 

Hermione prese a massaggiargli la schiena, mentre Ron sudava a freddo.

Le sue mani andavano sopra e sotto sulla schiena irrigidita di Ron. Fu proprio quando stava iniziando a rilassarsi sotto quel tocco, che Hermione lo riportò alla realtà…

 

-         Togliti la maglietta, Ron!

-         C-cosa? – disse Ron arrossendo.

-         Ho detto di levarti la maglia – ripeté lei lentamente.

 

No, no, no. Questo proprio non ci voleva.

-         Ma Mione… - tentò di protestare Ron.

-         Ron, perché tante storie! Non sarebbe mica la prima volta che ti vedo senza maglia, no?

 

A questo punto lui fu costretto a cedere. Non riuscì a trovare una scusa credibile.

Si sfilò la maglia, rivelando i suoi addominali scolpiti.

Hermione riprese il suo massaggio. Le sue mani lasciavano dei brividi bollenti sulla schiena di Ron, il quale tentava di resistere in silenzio.

 

Però, quando le mani di Hermione arrivarono fin sul collo, Ron le afferrò di scattò e si voltò verso di lei.

No, no… così cado nella sua trappola. Se ora mi avvicinassi, lei si tirerebbe indietro…” pensò Ron tra sé.

 

Hermione sembrò stupita da quello scatto improvviso, ma non disse nulla. Sui limitò ad osservarlo in silenzio, mentre lui le stringeva ancora le mani.

 

Quando si riscosse, Ron le prese una mano e gliela baciò.

-         Grazie, Mione… adesso va molto meglio – e prima che lei potesse dire o fare qualsiasi altra cosa, Ron si infilò sotto al lenzuolo, tentando di coprirsi e riprese la sua rivista, cercando di sembrare naturale.

 

Hermione lo guardò a bocca aperta.

Possibile che la tecnica del massaggio non avesse funzionato?

Fortuna che lei fosse così previdente e si era preparata un piano di riserva.

 

-         Ron? – lo chiamò ancora, poco dopo.

Ron si voltò verso di lei senza parlare.

-         Ti dispiacerebbe aiutarmi con questa? Non vorrei rischiare di rovinare il libro con le mani unte…

 

Hermione gli stava passando un flacone di crema idratante per il corpo. La usava ogni sera, sulle gambe.

Ron sospirò… “Anche questo no, ti prego…”

 

Rassegnato afferrò la crema e se ne verso un po’ su una mano.

Stai al suo gioco… tra un po’ dovrà pur stancarsi…”

Hermione stese la gamba destra verso di lui. Ron con mano tremante la afferrò e iniziò a spalmare la crema, stando ben attento a non andare oltre il ginocchio, perché a quel punto non sarebbe stato più responsabile delle sue azioni.

Non riuscirei a sopportare un suo rifiuto… devo resistere e basta.”

 

Quando ebbe finito anche con la seconda gamba, Ron le posò un bacio all’altezza della caviglia, soddisfatto del suo autocontrollo.

Un po’ contrariata, Hermione lo ringraziò e ritirò le gambe.

 

Tutto contento, Ron afferrò nuovamente il giornale.

Ma Hermione parlò di nuovo.

-         Ron?

 

Stavolta Ron ebbe seriamente paura di girarsi.

-         Un’ultima cosa… mi aiuti a metterla qui? – disse lei, dolcemente.

Si era seduta sul letto e aveva spostato i capelli da un lato, indicandogli la schiena.

Ron si mise in ginocchio e prese in mano il tubetto di crema.

 

Stava proprio per versarsene una piccola dose sulla mano, quando Hermione, per fargli più spazio, si spostò leggermente la bretellina della sua nuova camicia da notte.

 

Ron ebbe l’impulso di prendere il flacone di crema e tirarlo contro il muro.

Per quanto sarebbe continuata questa storia?

Conoscendo Hermione, non si sarebbe arresa mai.

Conoscendo Ron, prima o poi sarebbe capitolato.

 

Ron pensò che fosse inutile continuare a torturasi in quella maniera.

-         E va bene, Hermione – disse Ron, lasciando cadere il flacone sul letto – Hai vinto tu. Mi arrendo.

 

Hermione si voltò verso di lui. Con aria compiaciuta si sistemò la bretellina e lasciò andare i capelli.

-         E’ stata Ginny a dirtelo, vero? – chiese Ron.

-         Dirmi cosa? – fece lei, fingendo di non aver capito. Ron capì che voleva metterlo in difficoltà.

-         Del rimedio Weasley.

-         E cosa sarebbe? – insistette lei.

 

Ron sbuffò.

-         Andiamo, Mione…lo sai benissimo! E’ tutta la sera che mi torturi! – disse alzandosi dal letto – Quindi va bene, ho sbagliato. Ma adesso basta, ti prego. Tu non sai quanto sia stato difficile per me resistere a tutto questo! – disse indicando lei con un gesto delle braccia.

 

-         Come è stato difficile per te? – disse lei, inginocchiandosi sul letto. Era visibilmente arrabbiata – Perché, Ron, credi che per me sia stato facile fare… l’oca, per tutta la sera?  Fare la smorfiosa… vestirmi in questo modo? – disse indicando la sua camicia da notte – Che ti serva di lezione, Ron! Vedi a cosa portano questi giochetti?- aggiunse alludendo al rimedio Weasley.

 

-         Mione, ma io l’ho fatto solo perché tu non volevi parlarmi… e io non riesco a stare senza di te!

Ron aveva tentato la via della romanticheria. Ma Hermione non abboccò.

-         E credevi che, con questo giochetto avresti risolto tutto?

-         Ci sarei riuscito se quella bocca larga di mia sorella si fosse fatta gli affari suoi!

 

Hermione trattenne un sorriso. Incrociò le braccia e chiese:

-         Quando hai capito che sapevo del rimedio Weasley?

-         Diciamo che ho immaginato che avessi qualcosa in mente, perché ogni volta che mi avvicinavo… tu mi evitavi. Così mi sono imposto di resistere – spiegò Ron, continuando a stare in piedi – E credimi… neanche combattere contro Voldemort è stato difficile come questo!

 

Hermione rise.

-         Ben ti sta!

 

-         Sei ancora più bella quando ridi… - le disse Ron.

-         Puoi avvicinarti, sai?

 

Ron, timoroso, si avvicinò al letto.

-         Guarda che non ti mangio mica! – aggiunse lei divertita, vedendolo così incerto.

-         Ho paura che se mi avvicinassi, tu ti allontaneresti…

-         No, dai… basta con questi giochini.

 

Sollevato, Ron tese una mano per toccarle il viso…

-         Ah-ah! – fece lei di scatto.

Ron tirò velocemente la mano indietro, impaurito.

 

Hermione rise.

-         Piccola strega malefica… - disse lui, ridendo a sua volta.

-         Dai che scherzavo, scemo!

 

Detto questo, si slanciò verso di lui, gettandogli le braccia al collo…

 

-         Sai… - disse Ron – Potrei anche abituarmi a questi completini…

-         E’ un acquisto di tua sorella!

-         Ah! In questo caso… ricordami di ringraziarla…

 

The end!

E anche questa ff si conclude!!

Penso di tornare presto a rompervi le scatole con un’altra storia!!!

Di questa che ne pensate?? Alla prossima! Titti

 

   
 
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