Un suono fastidioso. La sveglia. Il sole penetra dalla finestra. Primo giorno di scuola. L'ansia comincia a farsi sentire sempre di più. Non sono mai stata una tipa ansiosa, ma piuttosto una a cui non frega un cazzo di niente e di nessuno. Mi alzo. Mi reco in cucina e mangio qualcosa. In realtà mangio solo per i miei genitori. Se fosse per me, morirei di fame. Oltre che autolesionista sono stata per un breve periodo anche bulimica. Si, insomma la mia è una storia davvero molto felice. Finisco di "mangiare" se cosi posso dire e vado a vestirmi. Una volta aver finito tutto comincio ad andare verso la porta.
"Serena, stai attenta, non preoccuparti andrà tutto bene." Dice mia madre da dietro.
"Si certo. Andra bene come sempre."
"Non dire cosi, almeno provaci."
Sbuffai.
"Va bene, ci proverò. Proverò a farmi una vita sociale, ho capito."
"Ci vediamo oggi pomeriggio, tesoro."
"Si, ok"
Dissi per poi chiudermi la porta alle spalle e dirigermi verso scuola. 


Arrivo a scuola. Bah. Sembra carina. È abbastanza grande. Ci sono molti ragazzi, speriamo bene. 


Mentre stavo andando nella mia nuova classe sbatto contro una ragazza.

"Oddio scusami non volevo." Dice lei.
È molto bella. Bionda. Occhi chiari. Alta. Magra. 
"Non preoccuparti non fa niente."
Dico io sforzando al cento per cento un sorriso. Non amavo sorridere. Non ne avevo un motivo. 
"Sei nuova?"
"Si sono arrivata oggi.."
"Come ti chiami?"
"Serena, te?"
"Io mi chiamo Georgia"
"Bel nome" Dissi.
"Anche il tuo.. Sei Italiana?"
"No, ma mia madre lo è"
"Ok Serena, ci vediamo dopo"
"Ok ciao Georgia"
Ero riuscita a socializzare con qualcuno dopo anni. Senza insulti. Senza litigare. Senza botte. Senza niente di tutto questo. Ho semplicemente parlato con una ragazza. Bel passo avanti. 


Continuo a camminare verso la classe. Avevo storia. Perfetto. Cominciamo bene. 


Entro nella classe e la professoressa mi guarda.

"Bene, tu dovresti essere la nuova arrivata, vero?"
"Si"
"Presentati pure" Disse.
Cazzo. Io non volevo presentarmi. Non ce l'avrei fatta. Ma lo dovevo fare. Dovevo farlo. Non per i miei genitori. Per me.

"S-sono Serena. Vengo da-dal Texas, ma ho origini It-Italiane." Fu tutto quello che riuscii a balbettare. 
"Perfetto Serena, siediti dove vuoi"
Emh. Ora dove mi siedo? 
Vidi in lontananza una ragazza, familiare.. Uwh era Georgia. Per fortuna. Era l'unica con cui avevo fatto amicizia per ora.

Mi misi vicino a lei.


"Ciao Serena, anche te storia?"
"Purtroppo si, ma per fortuna che ci sei te, sei l'unica con cui ho parlato."
"Ecco ne approfitto per dirti una cosa..."
"Certo dimmi."
"Ci sono quattro ragazzi in questa scuola. Si chiamano: Calum, Ashton, Luke e Michael. Non devi assolutamente avvicinarti o parlare con loro. Non girano belle voci su di loro. Non mi fido. Sono pericolosi."
"Perché che voci girano?"
"Meglio non parlarne."
"Beh. Io non sopporto le "voci" a volte rovinano le persone, che poi magari sono molto brave e buone, e le rendono cattive."
"Si lo so, ma è meglio non rischiare."
"Va bene, staro alla larga da loro."



Spazio autrice. 

Ehi si lo so, fa schifo ed è molto corto... Mi rifarò nel prossimo che sarà molto più lungo.. Lasciate una piccola recensione, non mangio. ❤❤❤