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Autore: Le Sorelle Tasse    03/05/2014    0 recensioni
Salve, popolo di EFP!
Siamo PuffolaMarty e ColeiCheDanzaConIlFuoco, due ragazze che si sono salvate a vicenda. E tutto grazie ad una splendida saga: Harry Potter.
La nostra amicizia è nata a gennaio dell'anno scorso su Pottermore, un sito tutto dedicato al nostro caro maghetto.
E ora, dopo più di un anno, è più salda che mai, tanto da spingerci a raccontarvela.
Allora seguiteci, nella Casa dei leali e dei pazienti, sulle orme di Melanie e Lucy, i nostri alter-ego.
Tra risate, pazzie e burrobirra ci sarà da divertirsi. Parola dei Tassi!
P.S.: Scriveremo un capitolo a testa per descrivere i nostri punti di vista; Melanie è ColeiCheDanzaConIlFuoco e Lucy è PuffolaMarty.
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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-Il buongiorno si vede dal mattino-
 


La mattina dopo Melanie si svegliò con un gran mal di testa.

Sarà che non sono abituata a tutta quella musica, pensò.

Stiracchiandosi, si guardò intorno. Tutte le ragazze dormivano, ovviamente. Chi si sarebbe svegliato presto, quando non c'era scuola, tranne lei?

Ma ormai Melanie ci era abituata. Anche a casa sua era la prima a svegliarsi. Non che fosse difficile, visto che viveva sola con sua madre...

“Com'è andata la festa?” chiese una voce flebile dal buio.

La Tassorosso sobbalzò. “Be... bene.” balbettò, senza sapere a chi rivolgersi.

“Ahah, scusa se ti ho fatto paura. Sono alla tua destra.”

Melanie voltò la testa. Nel letto di fianco al suo, una ragazza le sorrideva gentilmente.

“E... Emily, giusto?”

“Sì. E tu sei Melanie, se non erro.”

La giovane annuì. “Come mai non sei venuta ieri?”

“Avevo la febbre. Ma penso che mi sia passata.”

“Come mai non sei in Infermeria?” domandò dopo un po' Melanie, cercando qualcosa da dire.

“Per un po' di febbre? No, non ne valeva la pena. Comunque, non trovi che dovremmo svegliare queste pigrone? Non voglio passare l'Epifania in un letto a guardarle dormire!”

Detto questo, saltò giù dal letto. Arrivata alla finestra, la spalancò senza pensarci su due volte. “Su dormiglione, c'è la neve!”

Melanie corse a guardare fuori. Era vero, candidi fiocchi scendevano dal cielo ricoprendo di bianco l'intero parco di Hogwarts.

Com'erano belli... Nella sua città, vicino al mare, la neve non c'era mai, per questo Melanie ne era tanto affascinata.

Un tonfo la fece voltare di scatto. Alice, a terra, guardava storto Emily che rideva a crepapelle.

“Ti diverte così tanto farmi cadere dal letto?!”

“Aahah, era l'unico modo per... Ahah... Per farti svegliare... Ahah.”

“Mmm... cos'è tutto 'sto baccano?” biascicò Angi, ancora mezza addormentata.

“Alice è caduta dal letto. Ma sai... è così sbadata!” mentì Emily.

“Giuro che se ti prendo t'ammazzo, Collins!” esclamò Alice.

“Non fare la dura, Bennett, lo sanno tutti che sono la tua migliore amica.” ribatté l'altra con un'espressione da angioletto innocente dipinta sul volto.

In tutto quel casino, nessuna si era accorta che anche Lucy si era svegliata. Nessuna, tranne Melanie.

Quest'ultima si avvicinò alla nuova amica e sussurrò: “Buongiorno, dormito bene?”

“Abbastanza... Ma cos'è successo?”

“Oh, niente. Emily ha buttato giù dal letto Alice.”

“Ragazze, solo io ho fame? Andiamo a fare colazione, vi prego!” si lamentò Angi.

E quelle parole, chissà come, riuscirono a fermare la -quasi- lite tra le due Tassorosso.

“Chi arriva ultima mangia una fetta di torta in meno!” urlò Alice, già fuori dalla porta del dormitorio.


Melanie non era mai stata un asso nella corsa, né le era mai piaciuto particolarmente quello sport. Ma correre per i corridoi per Hogwarts, le aveva dato un senso di libertà assoluta.

Perché, per la prima volta, si stava divertendo con delle ragazze senza il blocco della timidezza. E sapeva che in quel cambiamento c'era lo zampino di Lucy.

Forse l'essersi confidata con una persona, senza paura, l'aveva aiutata a combattere quella riservatezza e quell'introversia che da sempre la caratterizzavano.

Fatto sta che quando, finalmente, le ragazze arrivarono in Sala Grande e si sedettero per la colazione, Melanie si lasciò andare ad una risata liberatoria che presto contagiò anche le altre.

“Emily mangia una fetta di torta in meno!” annunciò Alice quando tutte si furono calmate.

“Dai, per questa volta la risparmiamo.” provò a salvarla Angi.

“Mmm... Ok, ma solo per questa volta!” acconsentì l'altra, afferrando il primo dolce che le capitò sotto mano.

“Buongiorno!”
“Che bei pigiamini.”

Due voci maschili fecero voltare le ragazze. Andrew e Jack si stavano avvicinando al loro tavolo, la divisa già addosso.

“Ah-ah. Divertente Jack.” rispose sarcastica Alice.

“Non è colpa nostra. Non abbiamo potuto cambiarci per... questioni di priorità.” si giustificò Angi.

“Ovvero?” chiese Andrew, curioso di conoscere le 'questioni di priorità'.

“Il nostro stomaco reclamava cibo.” spiegò Emily, come se fosse la cosa più ovvia del mondo. I due scoppiarono in un'allegra risata.

“Allora, che si fa oggi?” domandò poi Andrew.

“Si scende giù in giardino, ovviamente. C'è la neve!”

“Lo sai che odio la neve, Angi. E odio il freddo.” protestò Jack.

“Invece deve essere meravigliosa. Da me, però, non c'è mai...” si intromise Melanie.

Tutti la guardarono stupiti per un attimo. Da quando erano arrivati a Hogwarts, la Tassorosso non aveva mai partecipato ai loro discorsi, a meno che non fossero proprio loro a chiederle qualcosa.

“Oh, sì... sì, la neve è bellissima.” assicurò Lucy. “Potrebbe... piacerti, Jack.”

“Sentito, Jackie?”

“Non chiamarmi così, Emily. I miei nervi potrebbero non reggere.” la minacciò scherzosamente il ragazzo.

“E comunque va bene... Ma solo perché lo dice Lucy!*”

E, mentre le ragazze andavano a cambiarsi, Melanie rivolse un sorriso di ringraziamento all'amica che era arrossita, dopo quello che le aveva detto Jack.

Sapeva quanto le era costato andare contro la sua timidezza solo per aiutarla a convincere il giovane.

Per questo, si promise, per quello che Lucy aveva fatto per lei e solo per lei, avrebbe sempre, sempre aiutato la sua nuova amica. Qualsiasi cosa fosse successa.


Era ufficiale: Melanie amava la neve!

Era meravigliosa! Così bianca, pura e... fredda.

Era come se qualcuno, dal cielo, volesse dire “Ehi, guardate cosa vi mando! E poi non dite che l'inverno fa schifo!”.

“È fantastica, non trovi?” le chiese Lucy, avvicinandosi.

“Una delle cose più belle che abbia mai visto.” rispose in sussurro l'altra.

“Ti faccio vedere una cosa, Melanie.”

Lucy aprì la mano sinistra, rivolgendo il palmo al cielo, e aspettò che un fiocco di neve si poggiasse sul guanto lilla.

Poi estrasse la bacchetta con l'altra mano e, puntandola contro il fiocco, recitò l'incantesimo di pietrificazione.

“Ho scoperto che, oltre a immobilizzare le cose, le induriscono anche.” disse con una nota d'orgoglio nella voce.

“Tienilo tu, questo. Grazie all'incantesimo non si scioglierà, né si romperà tanto facilmente. Ma devi rinnovarlo, ogni tanto. Non sono così brava da far durare gli incanti per molto tempo.”

“È... è bellissimo.” balbettò Melanie imbarazzata, prendendo delicatamente il regalo. “Gr... grazie.”

“Di niente.” si schermì Lucy.

Le due ragazze rimasero in silenzio per un po', in soggezione.

Poi delle palle di neve le colpirono. Qualcuno rise.

“Allora? Si fa questa sfida?” chiese Andrew alle due.

Le Tassorosso si guardarono un po' incerte, prima di buttarsi a capofitto nella lotta.





* In questo pezzo, Jack non pensa chissà che cosa di Lucy, semplicemente il fatto che lei solitamente non parla e invece quella volta l'ha fatto, convice Jack.

P.S. Questa storia racconta solo com'è nata la nostra amicizia: il resto è puramente fantastico e inventato di sana pianta!
  
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