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Autore: CapitaneCoraggiose    04/05/2014    7 recensioni
Tutto quello che avreste voluto sapere su Capitan Harlock e nessuno vi ha mai detto
(ma forse non ve lo diremo neanche noi...)
Raccolta di One Shot dal vago sapore demenziale e non solo...
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harlock, Un po' tutti
Note: AU, Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Ciao a chi si appresta a leggere, le Capitane Coraggiose quest’oggi sono Harlocked, Azumi, Cowgirl Sara e la Guest Star Eli.

Ci scusiamo in anticipo con le ragazze contattate perché avremmo dovuto scrivere altro, ma dopo aver mangiato muffin alla fragola (forse transgenica) c'è uscito questo. Comunque non disperate, il resto arriverà.
Ci scusiamo anche per l'alto tasso di demenzialità di questa storia, perché qui abbonda veramente e per l'uso improprio dei personaggi, delle varie citazioni presenti che appartengono tutte ai rispettivi proprietari. Se riderete almeno la metà di quanto abbiamo riso noi durante la stesura di queste poche righe, è probabile che vi venga il mal di pancia o mal di testa.
Nota Bene: PRESENZA DI SPOILER SULLA QUARTA STAGIONE DEL TRONO DI SPADE

Come sempre: lettori avvisati, lettori mezzi-salvati ;)
Buona lettura e lasciate ogni speranza o voi che leggete!
Azumi, Cowgirl Sara, Eli e Harlocked.


The Grigio Brodo is coming...

Diario del Capitano (Harlock ovviamente):
Data astrale: indefinita
Luogo: non si può dire

Nel mezzo del cammin di questo poema per non profani intenditori dell'universo matsumotiano e non (perché siamo per la libertade in tutte le sue accezioni), il Capitano si ritrovò per una selva oscura, che la diritta via in-skip avea smarrita.
Un uomo solo. Camminava lunghi passi. Il suo mantello s'increspava mostrando la fodera cremisi, come il sangue versato in un oscuro passato. Il vento gelido del Nord sferzava e gelava punti improbabili e nel tormento tormentato della tormenta, solertemente s'inquisì: "Ma 'ndo cazzo son finito?"
Dall'oscura profondità delle tenebre, un'ombra avviluppata nella notte apparve. Il suo sembiante avea qualcosa di mancante. Egli recava seco una testa sotto il proprio odoroso braccio sinistro. La testa lo guardò nell'occhio e così favellò: "Chi sei tu forestiero, di mediolanum vestito? Di quale famiglia sono i tuoi natali? Il tuo vessillo reca un teschio bianco in campo nero, qual è il motto della tua casata, o guercio straniero?"
Harlock guardò quel moncone grondante sangue, come il suo mantello cremisi che ondeggiava nel vento gelido del nord e singultò:"Boia dé! Tu sei senza testa!"
La testa rispose: "Ti te se sensa un occ! Terun!"*
"Io sono Capitan Harlock, non Terun!"
"A Sud di Grande Inverno, son tucc terun!"**
E nel mentre i due si confrontavano sulle proprie origini, vessilli e vascelli, l'identità del decollato venne rivelata. Si trattava del mai troppo compianto Sean Bean Ned- senza testa –Stark cui era stato affidato (da Martin stesso, che invece di andare avanti a scrivere i romanzi, s'incuneava negli universi altrui) l'ingrato compito di guidare il Capitano nei truculenti misteri di Westeros.

***
Diario del Capitano (Harlock ovviamente):
Data astrale: indefinita
Luogo: Sala del Trono di Spade approdo del Re.

"Nel grigio brodo di nonna Nodo, c'è di tutto, fuorché il brodo..." motteggiò salivando una vecchia incartapecorita dal secco braccio peloso, mentre rimestava in un grande calderone lercio, con il suo lungo arnese. Versò una ciotola di densa materia vischiosa e l'offerse a Capitan Harlock, assiso sulle scale che conducevano all'imponente Trono di Spade, accanto alla testa di Ned Stark.
Non volendo essere un ospite scortese trangugiò d'un sol sorso quel liquame maleodorante e nauseabondo. E come lava incandescente scivolò lungo il suo canale faringeo, depositandosi con violenza nel suo stomaco.
Passarono di lì alcuni anticorpi che alla vista del bolo alimentare, s'inquietarono gridando:
"Cos'è sta robaccia?"
"Fuggite. Sciocchi!"
E un terzo ardimentoso si parò d'innanzi al mostruoso blob dicendo: "TU NON PUOI... PASSARE!"
La battaglia nella viscere del Capitano così ebbe inizio.
"O cos'è questo rimescolio che sento dentro? Non è amore?!" s'interrogò Harlock.
Ned Stark rispose sconsolato: "No. E' il brodo di nonna Nodo. E' da perderci la testa!"
Il Capitano saettò con la sua solita grazia felina e cominciò a turbinare a destra e a manca, muovendo elegantemente il mantello, alla ricerca di una ritirata, sebbene nel dizionario del pirata tutto nero che per casa ha solo ciel, la parola "ritirata" fosse bandita in ogni sua forma.
Ad un certo punto tuonò: "Ma un c'è un cesso?"
Nonna Nodo allora sollevò un braccio e Ned per lei parlò:"Ciumbia! Il Cess l'è semper in fund a destra!"
Il Capitano che ancora correva in tondo urlò:" Ma in fondo a destra una sega! L'è tonda sta sala!"
Ned mosso a compassione, gli indicò una sorta di vaso che poteva ricordare vagamente un pitale, dagli sgargianti colori rossi e oro (non grifondoro), posato di fronte al trono. "Codesto potrebbe essere l'oggetto atto al tuo bisogno, per liberarti dell'ingorgo. Pirla."
Harlock insospettito ma vinto dall'urgenza, aprì il vaso, testé armeggiò con la patta, liberando le pudenda. Quindi afferrò l'attrezzo idraulico scarcerando le sue esagerate minzioni, causate dal grigio brodo di nonna Nodo.
La testa di Ned prese a rotolar allor gioiosa per la sala, allietata dalla tanto agognata rivincita.
In quel mentre si spalancarono le porte della Sala del Trono e sopraggiunse trafelata una donna dai lunghi capelli d'oro. Le braccia innalzate verso il cielo, gli occhi spalancati come due uova di drago sode, strillò:
"Cos'accade? Cos'accade?"
Harlock ancora in idrauliche faccende affaccendato non si curò di lei, ma guardò e pisciò.
"Riaccasate il vostro osceno membro..."
Harlock interruppe lo sproloquio, la squadrò da capo a piedi e disse: "Ciccia ora osceno... e lo voglian tutte, fo per dittelo..."
La regina continuò come se nulla fosse "...nelle vostre luride braghe, state profanando i resti del fu compianto Re Jeoffrey Baratheon, figlio di... suo padre."
E la testa di Ned aggiunse in tono canzonatorio "Più che altro... figliol di troia"
"Rimettilo dentro! Rimettilo dentro!" continuava a gridar la megera, calciando a più non posso la testa di Ned Stark che finì sul Trono di Spade, urlando: "Al fin è mio!!!"
Mentre Nonna Nodo osservava lussuriosa le pudenda del Capitano.
Harlock si prese anche il tempo di sgrullare e dopo aver cambiato l'acqua al pesce, lo rinfoderò nelle braghe. "Tutto sto casino per una pisciatina in un pitale. Ho capito, decorato d'oro ma sempre quello era. Come siete medioevali!"

***
Diario del Capitano (Harlock ovviamente):
Data astrale: indefinita
Luogo: Arcadia – Cabina del Capitano.

Disteso nel letto, sprofondato tra i guanciali di seta purpurea, il Capitano sognava. L'alba non sorgeva, poiché assente nelle profondità dello spazio. Il suo viso non veniva baciato da nessun raggio di Sole ma silentemente osservato dai teschi intarsiati di fattura messicana della ditta Chupacabra & Sons. Nel silenzio siderale dello spazio, mentre le stelle si domandavano: perché ci tirate sempre in ballo?. Uno dei raccapriccianti teschi sfuggì alla presa lignea della testiera e rovinò malamente sul gobbo naso del Capitano.
"Maremma maiala che stianto!" uggiolò Harlock risvegliandosi all'improvviso. Si guardò intorno in cerca dei suoi perduti compagni di viaggio: la testa ed il corpo di Ned Stark. Era stato forse soltanto un sogno? Un'illusione onirica che l'aveva rapito durante quella notte spaziale, che notte non era?
"Mi sa che vo a pisciare. I peperoni di Masu-san non li mangio più di sera e soprattutto devo dire a Yattaran di smettere di spoilerarmi il Trono di Spade. Un mi garba nemmeno, io preferisco Big Bang Theory."


*Tu sei senza un occhio! Terrone!
** Son tutti terroni!
Chiaramente la parola Terun è usata in senso goliardico, nonché citazione da Tre Uomini e una Gamba di Aldo, Giovanni e Giacomo.

Disclaimer: Tutti i personaggi di Captain Harlock sono © di Leiji Matsumoto. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro. I personaggi del Trono di Spade sono © del canale HBO.
Il grigio brodo di Nonna Brodo è un'antica e segreta ricetta di famiglia che non verrà rivelata, ma è © di I Raccontastorie - Studio Editoriale Srl, del Gruppo Walk Over.
Dante non ci perdonerà mai per averlo tirato in ballo in questa cosa. Sommo poeta perdonaci. Ma tanto i diritti so scaduti da mo.



  
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