Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Jack000    04/05/2014    3 recensioni
Una storia d'amore, guerra, sotterfugi, rimpianti e rinunce.
Un ragazzo con un destino da compiere, un uomo il cui animo è celato alla vista di tutti.
Ma non a lui, non ora. Mai più.
Dal quarto capitolo:
- E' stato solo un effetto collaterale della pozione, non c'è nulla di cui preoccuparsi! Non provavo davvero quelle sensazioni, non pensavo quelle cose, è stato solo per un errore nella preparazione -
Ma come spiegava il fatto che, ormai solo nella sua aula situata nei freddi sotterranei, era sudato e accaldato, quasi con il fiatone, ansioso e preoccupato come lo era stato poche volte nella sua vita al solo pensiero di dover rivedere il Grifondoro?
Genere: Erotico, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Weasley, Harry Potter, Il trio protagonista, Severus Piton | Coppie: Harry/Severus
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Perchè no, Harry? Fino ad una settimana fa eri così preso dalla partita.. E poi, tutto quello che hai detto a Ginny in campo,eh?! E.. e Ginny ha pure spostato la partita di una settimana, siamo disperati!" Ron era diventato quasi peggio di Hermione nell'ultima settimana.

Passava quasi tutto il tempo dietro ad Harry tentando di convincerlo a partecipare alla partita, anche se quest'ultimo non ne aveva la minima intenzione.

Negli ultimi tempi aveva scoperto qualcosa che lo rendeva mille volte più felice anche rispetto al volo, perchè, rinchiuso in quei sotterranei bui e freddi trovava il calore e l'amore che solo quel professore inespressivo e duro poteva dargli.

"Senti Ron, dovresti smetterla di pedinarmi! Siamo amici, non sei la mia mamma! E comunque la risposta è sempre e incondizionatamente NO, ho delle cose da fare che sono ben più importanti della partita contro Serpeverde. Vorrei ricordarti che fuori di qui c'è una guerra" Il moro si allontanò evidentemente irritato, ma fu prontamente seguito dall'amico.

"Lo so.. So che la fuori c'è gente che rischia la vita tutti i giorni, e anche noi d'altronde ci siamo dentro, però ultimamente sei strano. A cena non ti fai mai vedere, il pomeriggio sparisci senza lasciare traccia, senza dirci nulla e noi siamo preoccupati per te, Harry!"
Ron assunse un'espressione preoccupata e al contempo disgustata, non sopportava di mostrare certi sentimenti così in pubblico ed era davvero imbarazzante, ma visto che l'altro faceva finta di non sentirlo, rincarò la dose "U..ultimamente ci chiedevamo dove andassi tutte le sere, sapevamo che andavi da Piton, ma visto che non c'era ragione perchè tu vi rimanessi tanto a lungo e anche perchè ci preoccupava che tu sparissi così all'improvviso.. Beh, ecco, vedi..." il ragazzo si allentò la cravatta che in quel momento gli pareva un cappio e guardò esitante l'amico che si era fermato e lo guardava a metà interrogativo e a metà furente, come se già si aspettasse qualcosa, ignorando il suono insistente della campana che annunciava l'ora di Difesa Contro le Arti Oscure.

"Oh..Beh, amico, si è fatto tardi, ci conviene muoverci o Lumacorno* ci scuoia. E poi, ripensandoci non è così importante.."

"No, no, continua pure, Ron" Era furente, richiamò all'appello tutto il suo autocontrollo per non affatturare l'amico sul posto ma fingere una normalissima domanda col tono di voce più normale che gli riuscì, anche se ogni parola era accompagnata da un basso ringhio.

"Non te la prendere.. E' solo che eravamo preoccupati.. Beh.."
 Un lieve rossore si fece strada all'altezza delle orecchie del Weasley e prese a scendere lentamente su tutto il viso e il collo, aveva già detto troppo, Harry lo avrebbe ucciso, per non parlare di Herm che probabilmente non gli avrebbe mai più rivolto la parola.

"Ron andiamo, cosa avete fatto tu e Hermione?" Harry cercò di calmarsi il più possibile, infondo erano amici, non era il caso di prendersela così tanto senza neanche sapere.

"Volevamo sapere cosa combinavi, perchè ci escludevi così tanto e quindi ti abbiamo seguito.."

"COSA?" non aveva neanche fatto in tempo a metabolizzare le parole dell'amico che era già saltato su, infuriato e proprio mentre l'altro riprendeva a parlare due ragazzine del primo anno si misero a correre, spaventatissime.

"Senti, non volevamo spiarti, solo che non ci hai dato altra scelta: pensavamo che Piton ti avesse fatto un qualche incantesimo, che ti avesse fatto l'Imperius oppure che ti avesse dato un filtro o.. Beh, quelle cose li.." il rosso era estremamente a disagio, se solo avesse saputo come fare sarebbe volentieri evaporato pur di non subirsi lo sguardo che l'amico gli stava riservando.

"Cosa avete visto? COSA?"

 - No, non può essere.. E' per questo che Hermione ha cercato di dissuadere Ron a non farmi troppe pressioni, voleva solo riuscire a spiarmi senza essere scoperta.. Ma no, non è possibile, non Herm.. - Non riusciva a pensare che proprio Hermione, la sua migliore amica, potesse fare una cosa del genere a lui. Insomma, se lo sarebbe potuto aspettare da Ron, infondo lui -immaginò- si sentiva solo, e lo capiva dato che sapeva bene quanto potesse essere noioso stare con Hermione ore e ore in biblioteca cercando di parlare e respirare il più piano possibile.

"Harry, ti.. ti assicuro che n-non abbiamo visto proprio nulla.. Sappiamo solo che sei da Piton tutto il tempo, ma da li non esce neanche un fiato, una parola" Ron era sconvolto, si aspettava pura rabbia per una mancanza di fiducia del genere, ma sicuramente non di sentire l'amico urlargli contro come se temesse di essere scoperto a fare qualcosa che non va.

Harry intanto si era tranquillizzato quel tanto che bastò a fargli compiere un pensiero sensato senza che in mezzo fiorissero maledizioni casuali o immagini di lui che sgozzava a mani nude i due amici.

"Non fatelo mai più, MAI PIU', intesi? Se dovessi sorprendervi a pedinarmi un'altra volta giuro... Giuro che... D'aah, senti hai capito benissimo. Comunque quando tutto sarà finito ti racconterò, Ron, ma smettila di assillarmi, non verrò a quella partita e soprattutto non tentare di capire cosa faccio: quelli sono affari miei, solo e soltanto miei." Parlò con tono esausto, non voleva litigare con Ron ma neanche permettergli di invadere quei momenti che, a quanto pareva, erano le uniche cose sul suo conto ancora invisibili a tutti.

Ron, anche lui si calmò, fece un cenno con la testa mentre deglutiva e poi insieme si avviarono a lezione dove cercarono di comportarsi come se fra loro non ci fosse mai stata quella discussione.


"...E così la piaga prese piede, ricordatevi che in soli due giorni furono contagiati circa 1200 tra maghi e streghe.. Oh, Canon, che c'è? Cosa succede piccolo ragazzetto?" * Un ragazzino minuto, con una macchina fotografica appesa al collo e l'aria di chi ha corso molto interruppe la lezione di Difesa.

"Mi scusi professore. I-io devo recapitare due messaggi ad Harry Potter" col fiato mozzo sbocconcellò quelle parole e poi si protese verso Harry con un sorrisone.

Harry ritornò con la mente nella stanza dove si stava svolgendo la lezione quando sentì il suo cognome eccheggiare nell'aria e la prima cosa che vide furono due occhioni a qualche centimetro dalla sua faccia e un grande sorriso.

"No, non una foto ora, perfavore Canon, ci vediamo a pranzo." Era scocciato, sapeva che i fratelli Canon non si facevano scrupoli quando si trattava di fare foto, soprattutto se in primo piano c'era lui, ma sembrava eccessivo interrompere una lezione per un motivo così futile.

"Ma no, no caro ragazzo! Il nostro piccoletto è venuto a recapitarti dei messaggi, non a farti foto." Il professor Lumacorno guardava il moro con un ghigno, era divertito dall'ingenuità e spensieratezza che dimostrava a volte.

Confuso, prese i due pezzetti di carta e ringraziò il ragazzino.

Sul primo, scritto con una calligrafia stretta ed elegante, c'era un messaggio di Silente che recitava:

Dopo la lezione di Difesa Contro le Arti Oscure ti prego di venire nel mio ufficio, sei esentato dalla prossima lezione.
                                                                                                                                          Cordialmente,
                                                                                                                                                   Albus Silente.

l'altro era scritto con una calligrafia ordinata ma chi l'aveva scritto era di fretta, perchè c'erano solamente poche parole e nessun mittente.

Quest'ultima recitava soltanto:

Dopo le lezioni, in Sala Comune davanti al camino.
Sii puntuale.

Harry non riusciva a capire chi potesse essere ad aver inviato l'ultimo messaggio ma al suono della campanella lasciò perdere tutte le congetture e, dopo aver salutato velocemente Ron, corse verso l'ufficio del preside.

Da quando era iniziata la scuola il preside non lo aveva mai cercato e per averlo cercato ora sicuramente dovevano esserci notizie sugli Horcrux o almeno sulla guerra, Harry era impaziente di sapere perchè il professore lo aveva convocato.

Arrivato davanti al Gargoyle, Harry si accorse di non avere la parola d'ordine, si mise quindi a cercare nella tracolla il biglietto del professore, magari da qualche parte c'era scritta.

Dopo un paio di minuti di ricerca e solo dopo aver svuotato quasi metà del contenuto della borsa a terra, il ragazzo trovò il biglietto, dove notò che al fondo, scritto minuscolo, relegato in un angolino, c'era una piccola nota: Pallini Acidi.

Nel momento in cui si accorse della parola d'ordine il Gargoyle iniziò a muoversi, qualcuno stava scendendo le scale.

"Buongiorno Potter." Una voce fredda e ostile accompagnata da una camminata veloce, Severus.

"Professore... Professore, aspetti!" Severus era già a metà corridoio quando il ragazzo lo raggiunse.

"Potter ho molto da fare e mi pare che tu abbia un'appuntamento, buona giornata." Si stava per voltare ma Harry afferrò prontamente il braccio del più grande.

"Tu! Stupido ragazzino, non osare tocc..." Era furioso, poteva anche provare qualcosa per il ragazzo ma in pubblico, per i corridoi della scuola, era inaccettabile che si comportasse in quel modo, lui era pur sempre il suo professore.

"Professore le devo parlare in privato, possiamo vederci?" Il volto del più piccolo era preoccupato.

- Prima o poi mi ucciderà, lo so. - Il primo pensiero che venne in mente a Severus.

"Cerca di fare in fretta col preside, ti aspetto tra quaranta minuti nel mio ufficio, ho un'ora buca" Dopo essersi accertato che non ci fosse nessuno nei paraggi aveva soffiato quella frase nell'orecchio dell'altro e se n'era andato come se nulla fosse.

Entrambi però erano inconsapevoli che qualche metro dietro di loro, sotto il mantello dell'invisibilità, c'era un ascoltatore, qualcuno che aveva visto tutta la scena.


"Harry, è bello vederti" La voce lenta e amabile del preside in quel momento gli dava quasi un senso di nausea, odiava i convenevoli quando in ballo c'era qualcosa di molto importante e in quel momento aveva fretta.

"Professore, ehm... Buongiorno, anche per me è un piacere vederla e... Beh, c'è qualcosa di cui vuole parlarmi?" Harry azzardò un mezzo sorriso e guardò dritto negli occhi il professore, quest'ultimo non potè fare a meno di scorgere nell'altro molta fretta.

"Si, si, Harry" Silente si prese un momento e tirò un sospiro, accompagnato da un lieve sorriso per quel ragazzo che in ogni occasione era sempre pronto ad arrivare al dunque e farlo sempre fino infondo.

"Tuttavia prima vorrei farti qualche domanda, se per te non è troppo. Potrai rifiutarti di rispondere, se riterrai che sia troppo personale." Il moro ebbe un sussulto. Non poteva essere una coincidenza il fatto che Severus fosse appena uscito dall'ufficio del preside e ora questi gli chiedeva di rispondere a delle domande 'personali'.

"A-ah, certo professore, nessun problema" Era agitato e il preside lo aveva notato, chiunque l'avrebbe notato d'altronde, si sorprese a pensare Harry.

"Bene, la prima domanda che vorrei porti è: hai mai avuto contatti con Voldemort? o strani sogni, ultimamente?"

- Cos-cosa?! Voldemort? - Aveva pensato a chissà quale domanda, immaginava che il professore gli chiedesse qual'era il suo orientamento sessuale, che gli chiedesse di aprire la mente per fargli vedere cosa succedeva con Severus, si aspettava che gli dicesse che sapeva tutto e invece voleva solo parlare di Voldemort.

- Beh, forse mi sto preoccupando troppo. Insomma, Silente non mi chiamerebbe mai solo per chiedermi se sono omosessuale, mi sto facendo troppe paranoie. - Era così improbabile, ora che ci pensava, che si diede dello stupido per aver pensato che al vecchio professore potesse interessare la sua situazione sentimentale o il suo orientamento.

"No, professore, nessun contatto da molto tempo" rispose, molto più sollevato di quando era entrato nella stanza, rilassò le spalle e si lasciò andare contro lo schienale.

"Ho controllato e ricontrollato quell'Horcrux, ma niente. E' falso, dentro ci ho trovato solamente un biglietto che recita:

'Al Signore Oscuro So che avrò trovato la morte molto prima che tu legga queste parole ma voglio che tu sappia che sono stato io ad aver scoperto il tuo segreto.
Ho rubato il vero Horcrux e intendo distuggerlo appena possibile.
Affronto la morte nella speranza che, quando incontrerai il tuo degno rivale, sarai di nuovo mortale.

R.A.B' "  Fece una pausa, sospirò e poi riprese;

"Ora, si da il caso che io qualche settimana fa sia dovuto tornare in Grimmauld Place a recuperare delle carte che nella fretta sono state abbandonate, dopo aver preso le carte, una strana curiosità mi ha assalito. Sapevo che Sirius aveva un fratello ma non ne ricordavo il nome, così mi son deciso a dare una sbirciatina nelle stanze e ho trovato una targhetta assai curiosa su una porta, quella targhetta recitava il nome di Regulus Arcturus Black, ti dice nulla, Harry?"

Il moro rimase a pensare per qualche secondo e poi si illuminò.
- Regulus Arcturus Black... Regulus Arcturus Bla... Regulus Arcturus Black! R.A.B! -

"Arcturus, ha lui il vero Horcrux! Bene, quando andiamo a prenderlo? Potrebbe essere in pericolo, sarà ricercato dai Mangiamorte e..." Albus lo interruppe.

"Aspetta, Harry; Forse non hai elaborato molto bene il messaggio che ti ho letto, in questo caso ti chiedo di leggerlo tu stesso e forse capirai meglio" così il professore fece scivolare la lettera sulle ginocchia del ragazzo.

"Ma, professore..."
"Leggi Harry, leggi" così si alzò dalla sua poltrona e si avvicinò a Fanny.

Ad Harry non rimase che leggere quella lettera, anche se non capiva cosa potesse esserci di sbagliato nel suo ragionamento.

Sapeva che se non si fossero mossi probabilmente Voldemort sarebbe arrivato a Regulus prima di loro e che non avrebbero più potuto recuperare l'Horcrux.
Era inutile leggere quando l'importante era salvare il fratello di Sirius e distuggere l'Horcrux.

- So che avrò... Sono stato io ad aver scoperto il tuo segreto... Degno Rivale... R.A.B. -

"Quindi... Quindi è morto" il volto del ragazzo in quel momento era una maschera di rabbia, delusione e tristezza.

C'era arrivato così vicino, forse avrebbe potuto anche ritrovare una parte di Sirius e invece la vita ancora una volta lo aveva deluso, lo aveva lasciato solo.
Era così che si sentiva in quel momento: solo, abbandonato.

"Ci sei arrivato, ma non tutto è perduto... Oh, sarà meglio aprire la finestra" un tonfo avvisò i due che un gufo aveva appena tentato di entrare dalla finestra dello studio; Quando il gufo fu entrato Silente rimosse delicatamente un piccolo pezzo di pergamena, lesse velocemente e poi iniziò a legarsi un mantello da viaggio sulle spalle.

"Harry, devi parlare con Kreacher, lo so che non è proprio quello che speravi di fare ma devi fidarti di me. Potrebbe essere la nostra unica speranza per quell'Horcrux, parla con lui" Era molto di fretta e dal suo tono di voce sembrava fosse vitale il compito che gli stava assegnando.

"Professore io.. Io non..."

"Harry, devi fidarti. Parla, parla con lui. A tempo debito ti spiegherò" dopodichè il professore si smaterializzò lasciando Harry solo e con la mente affollata di domande e pensieri.

"Accidenti!" Era in ritardo di cinque minuti all'appuntamento con Severus.

Raccolse velocemente la sua borsa, fece tutte le scale saltando i gradini di quattro in quattro e si mise a correre verso i sotterranei più velocemente possibile.





*Non ho inserito Lumacorno così, solo perchè mi sta simpatico ma proprio ai fini della storia. Come si può ampiamente vedere, molte cose nella mia fanfiction sono diverse da quello che è il canon, ma vi assicuro che nulla è casuale. Io e le mie scimmie ammaestrate abbiamo spremuto le meningi molto intesamente e per molte notti per dare delle basi solide a tutto. Vi prego pertanto di non pensare che Silente sia li perchè io ho ignorato il fatto che dovrebbe essere morto ecc.. a tutto c'è una spiegazione e verrà data a tempo debito.

*Ho inventato il presunto contagio, non avevo idea di cosa far dire a Lumacorno a lezione.


Spazio Mini-Me *w*
Macciao a chiunque tu sia!
Lo so, lo so, ritardi epici degni di Trenitalia, tanta tanta carne al fuoco e niente scena tenera alla Snarry che aspettavi.
Ti potrei sorprendere dicendoti che la vita è crudele e che devi accettarlo ma probabilmente ci rimarrei male io xD
Okay, ora parlando (scrivendo) seriamente, ringrazio chiunque sia arrivato fin qua e stia leggendo queste parole.
Mi scuso per i ritardi epici e anche per il capitolo che a voi sembrerà inutile e probabilmente poco rilevante in una Snarry.
Ci tengo però a precisare che questa ff vuole far vedere la guerra magica, vuole far vedere che nonostante la guerra stia infuriando, nonostante le fazioni diverse un'amore può nascere e non c'è nulla di più forte, neanche la guerra può abbatterlo.
Il tema principale quindi è la guerra, ovviamente molto gira su Severus e Harry perchè sono la coppia principale e perchè giocano ruoli molto importanti, ma sicuramente non mancherò di far vedere altre coppie (sia affermate sia inventate) e sicuramente di svelarvi pian piano tutto il macello che io e le mie scimmie abbiamo progettato per farvi esplodere il cerv.. ehm.. far funzionare tutta la fanfiction come piace a me!
Bene, detto questo vi ringrazio ancora e spero di non avervi bruciato le retine, ricordo che una recensione: positiva/negativa/neutra/suiciditi non farà in modo che io mi suicidi e non attiverà l'autodistruzione in casa vostra o al vostro cellulare/tablet, quindi non avete più scuse: Recensiteeee :D
Jack

P.S. stavo dimenticando: scusate se il cap è stato concluso così velocemente ma ho dovuto interrompermi perchè se andavo avanti probabilmente avrei dovuto inviarvi un libro la prossima volta ^^"
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Jack000