Disperazione
“Non potete continuare, così voi due.” disse loro James nel periodo in cui Lily aspettava il loro primogenito. “Voldemort sta diventando sempre più potente. Suvvia Sirius, non vorrai che quello usi la maledizione Imperius su Elizabeth, o peggio ancora la torturi e dopo la uccida senza prima aver lottato con te, non vuoi proteggerla?” “Hey, so badare a me stessa” fece Elizabeth infastidita “E se mai aspettassi un figlio da lui? Non vorresti che suo padre lo difendesse?” la donna lo fissò imbarazzata, non aveva mai pensato che avrebbe potuto avere un figlio da Sirius. “Un figlio? Io e Sirius? Non siamo una coppia da figli. Non che non mi piacciano i bambini, ma dubito sarei in grado di essere una madre.” “James, io penserei a preoccuparmi di più di voi e del vostro futuro figlio o figlia che sia e non di me e Elizabeth.”. Dopo quella discussione i Potter insistettero più volte perché Elizabeth andasse ad abitare con Sirius, e quando nacque il loro figlio Harry i due finalmente decisero di abitare insieme, anche se questa convivenza durò poco: un anno dopo Voldemort uccise i Potter e fu sconfitto dal loro figlio di appena un anno, e l'accusa di aver rivelato il loro nascondiglio e di aver ucciso Peter e altre dodici persone ricadde su Sirius, il quale fu internato ad Azkaban senza processo.
Fu l'inizio della devastazione di Elizabeth. La ragazza scrisse più volte al Ministero della Magia affinché Sirius fosse almeno processato, ma le sue lettere erano come le urla di una persona senza voce. Arrivò ad implorare Barty Crouch, gli suggerì di usare il Veritaserum per far capire loro che quello che diceva era vero. Era l'unica che lo credeva innocente, l'unica che lottava per salvarlo, perfino Remus l'aveva rinnegato, lei cercava disperatamente di convincerlo dell'innocenza di Sirius ma nelle lettere di Remus leggeva sempre le stesse frasi che le davano della pazza. “Apri gli occhi El, come puoi ancora fidarti di lui? È un assassino.” “Tu non sai quello che dici, sei solo accecata dall'amore. Ritorna in te.” Ma la ragazza continuava a fidarsi di Sirius. Smise di scrivere anche a Remus e si rintanò in casa, leggeva la Gazzetta del Profeta ogni giorno almeno due volte per trovare notizie su Sirius e intanto iniziò una corrispondenza con Silente per sapere come stava Harry. Sirius era il padrino di Harry, ed Elizabeth aveva preso a cuore il ragazzo. Si era anche pentita di non avere un piccolo Sirius che le facesse compagnia. Proprio durante quel periodo si accorse che la cosa che desiderava più di tutte oltre a riavere Sirius era un figlio, ma era ormai troppo tardi. Stare completamente da sola la stava consumando, non sorrideva più da tempo, si trasferì ad Hogsmeade e iniziò a lavorare per madama Rosmerta sperando che il frenetico via vai de I Tre Manici di Scopa le tirasse su il morale, ma non c'era niente da fare. L'unica cosa che l'avrebbe “curata” era il suo Sirius. Dopo dodici anni di auto devastazione Elizabeth lesse la notizia della fuga dell'amato ed in lei si riaccese un barlume di speranza spento ormai da anni.