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Autore: Mel_mel98    07/05/2014    2 recensioni
Dal 2° capitolo:
[“Tu sapevi, vero?!”- gridò.
“Sì”- disse lei, guardandolo negli occhi.
“Tu lo sapevi, e non me lo hai detto.”- continuò lui, sempre più in collera.
“Esatto”- rispose lei.
“Perché? Perché Jade?”- fece afferrandola per i polsi.
“Come puoi avermi tenuto nascosta una cosa simile?!”- sbraitò infine.
“Non te l'ho nascosta. Semplicemente, non te l'ho detta.”]
È paura, quella che ormai regna nel cuore del ragazzo. Che lo ha reso pazzo, cieco.
Nella mente dell'altra, invece, vince la rassegnazione. La rassegnazione ad un futuro incontrollabile.
Qualcosa si è rotto. L'amore a volte è capace di distruggere se stesso.
Sta a loro adesso rimettere insieme i pezzi di un amore così fragile.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beck Oliver, Jade West, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Tell me something you like'
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“Due tacos, per favore”- disse André a Festus, l' uomo che gestiva il camion degli hot dog parcheggiato davanti alla Hollywood Arts.
Quello gli porse una scatola di plastica, contenente il suo pranzo.
“Da bere cosa vuoi?”
“Una bottiglia d'acqua gassata, grazie”- rispose il ragazzo.
Dopodiché, prese tra le mani i suoi acquisti e andò a sedersi accanto a Tori, ad un tavolo poco distante.
Lì, ad attenderlo c'erano anche Robbie e Cat.
Ovviamente di Beck neanche l'ombra.
“Mmmh! Oggi Festus si è superato! È tutto buonissimo...!”- esclamò Robbie.
“Puoi mangiare anche il mio pranzo, tanto non ho fame...”- mugugnò André , allungandogli la vaschetta di plastica.
“Agitato?”- domandò Tori.
“Puoi dirlo forte!”- disse lui- “Sono di nuovo in pensiero per Beck. Dopo stamattina non si è fatto più sentire né vedere... Chissà cosa gli passa per la testa...”
In quel momento sentì il telefono vibrargli nella tasca.
Inizialmente non gli dette troppo peso, probabilmente sarà stata una notifica del social network al quale si era da poco iscritto.
Poi però decise di dare un'occhiata.
Sgranò gli occhi, era un messaggio di Beck.
 
E se sbagliassi, André? Se facessi la scelta sbagliata?
 
Allora era questo che stava facendo. Stava pensando a cosa fare.
Beh, già che ci pensasse era una cosa buona.
Adesso avrebbe potuto digli che doveva andare all'ospedale, che era la cosa migliore per lui, per Jade, per tutti.
Ma dentro di sé sentiva che non sarebbe stato giusto.
Era un argomento troppo delicato, troppo intimo. Beck doveva decidere da solo.
 
Non so cosa deciderai di fare. Non so neppure se sarà la cosa giusta.
Ma di questo sono certo: avrai sempre i tuoi amici al tuo fianco, qualunque cosa accada.
 
 
Lesse attentamente la risposta che gli era appena arrivata.
Tipica di André. Non si sbilanciava mai troppo, preferiva stare nel mezzo.
Sorrise, stancamente.
Quella situazione lo distruggeva.
Era tutto così snervante, così faticoso.
E lui era bloccato, non riusciva a muoversi.
Decise di raggiungere i suoi amici, era stufo di starsene in piedi in un angolo.
Beck si sedette accanto a Robbie, che stava finendo il pranzo di André.
Tori non gli chiese niente, ma continuava a fissarlo con sguardo quasi supplichevole.
André tentava di farla smettere, senza grandi risultati.
Cat intanto sembrava particolarmente interessata al suo telefono.
Muoveva le dita rapidamente, sembrava un fulmine.
“Ehi, cos'hai di così interessante lì?”- chiese poi Tori, rinunciando al suo sguardo di supplica.
“C...cosa? Dove?”- rispose velocemente lei.
“Come dove?! Sul tuo telefono! Hai installato una nuova applicazione?”
“Ah, sul telefono! Sì beh devo proprio aver installato una nuova applicazione!”
Tutti sorrisero, ormai erano abituati alle risposte strambe di Cat.
“Bene, e di che applicazione si tratta?”- chiese Robbie, sporgendosi verso di lei.
“Ehm no! Non... non puoi saperlo...!”- gridò la rossa, sempre più agitata.
“E perché mai!? Dai, che se è carina la installo anche io!”- continuò Robbie.
“No, è bruttissima, orribile! Anzi, adesso la tolgo immediatamente!”- gridò ancora più forte lei, digitando tasti a caso sul cellulare.
“Ehi Cat, calmati...”- fece André, avvicinando la sua mano a quella della ragazza.
Proprio in quel momento il telefono di Cat vibrò per l'ennesima volta.
Questa scattò in piedi immediatamente, urlando: “AAAH!”
“Cat! Ma che succede! Adesso piantala!”- aggiunse Tori.
La rossa, senza badare ai suoi compagni, guardò il telefono.
Stava messaggiando con Jade.
Le capitava di farlo, a quell'ora del giorno.
Di raccontarle cosa era successo a scuola, di dirle cosa stava facendo e perché.
A Jade non è che interessasse un granché... però i messaggi di Cat le tenevano compagnia.
La rossa lesse velocemente il messaggio, ignorando la voce degli altri, che evidentemente volevano sapere che cosa stava facendo.
No, non gliel'avrebbe detto. Non con Beck presente.
 
Cat, fidati, non verrà. Lo so.
Dì a Tori che si metta l'anima in pace e la faccia finita.
Prima che glielo dica io.
 
Cat si allontanò dal tavolo, dove gli schiamazzi degli altri le impedivano di formulare una risposta decente.
Jade non doveva perdere la speranza.
Lei e Beck sarebbero tornati insieme, Cat ne era sicura.
Ma non era sicura che Jade ne fosse altrettanto convinta.
Doveva convincerla, doveva farle capire che sarebbe tornato tutto a posto.
Gliel'aveva già ripetuto un milione di volte.
E la replica di Jade era sempre stata la stessa. “Non è possibile. Niente è più come prima. Niente è più a posto.”
 
Smettila, domani verrò all'ospedale e lui sarà con me.
Credici, perché sarà così.
E tutto sarà come prima.
 
Cat inviò il messaggio, non proprio soddisfatta.
Non era brava come Tori. Non riusciva a trovare le parole giuste.
Avrebbe voluto scrivere qualcosa che lasciasse la sua amica senza parole, che la convincesse veramente.
Ma a quanto pareva quello non era il suo caso.
Perché Jade le aveva già inviato un altro messaggio.
 
Vuoi davvero che ti elenchi le differenze sostanziali rispetto a prima?
Ad esempio i chili sulla pancia, i tagli sul viso, la gamba rotta...
Devo davvero ricordarti che con quel foglio ho praticamente distrutto la vita di Beck, ogni sua sicurezza, ogni sua certezza?
No, lo so che non devo. Perché tu tutte queste cose le sai, Cat.
È inutile far finta che tutto vada bene, se non è così.
Non sarà mai tutto come prima.
C'è un bambino di differenza.
 
Adesso era Cat, quella senza parole.
Era mortificata.
Jade si era nascosta dietro la sua solita maschera, quella della Jade sicura, forte e invincibile.
Ma lei lo sapeva che dentro stava lentamente morendo.
Di paura, di dolore.
Sapeva che doveva riportarle Beck, perché ne aveva bisogno.
Ma non sapeva come fare.
Se non mandarle un altro messaggio
 
...
 
 
Angolo dell’autrice:
Ok, vi ho fatto attendere un bel po’, e mi dispiace davvero tanto, ma sono stata sommersa da tutti quei dannati progetti extra-scolastici e non ce l’ho fatta a pubblicare prima.
Spero che in ogni caso il capitolo vi sia piaciuto… Non vedo l’ora di sapere che cosa ne pensate!
Adesso scappo, ci sentiamo presto :)
Un bacio,
Mel
   
 
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