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Autore: severus89    12/05/2014    2 recensioni
Seguito di Hermione Granger e la fondazione di Hogwarts:
Hermione Granger, dopo essere tornata a casa, scopre che l'avventura vissuta con i fondatori non era un sogno.
Cosa succederà adesso che dovrà tornarci da studente?
ps: alcuni personaggi sono OCC per ovvi motivi:-)
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Capitolo 2

Entrarono in una porta che si spalancò all'istante. Si vide una strega alta, dai capelli corvini, vestita di verde smeraldo. Aveva uno sguardo molto severo. Era la professoressa Minerva Mcgranitt.
Hermione non ci fece molto caso, pensando che il castello le stesse dando il benvenuto, come se riconoscesse chi era in realtà.
Solamente quando iniziò a parlare la guardò dritto negli occhi:
- Grazie Hagrid per averli accompagnati. Da qui in avanti ci penserò io.-
Spalancò quindi la porta facendo vedere la sala d'ingresso che era esattamente come se la ricordava.
Le pareti di pietra, erano illuminate da torce fiammeggianti, il soffitto alto, si scorgeva a malapena. Di fronte a loro: una sontuosa scalinata in marmo, conduceva ai piani superiori.
I ragazzi seguirono la professoressa McGranitt, che li condusse in una saletta vuota, dove fece il discorso di benvenuto, che aveva fatto Godric tempo prima.
-Mettetevi in fila e seguitemi-ordinò la professoressa Mcgranitt agli allievi del primo anno.
Uscirono dalla stanza, attraversarono di nuovo la sala d'ingresso, oltrepassarono un paio di doppie porte, ed entrarono nella Sala Grande.
Tutto era esattamente uguale: le sembrava quasi di vedere Sal e Ric insieme ai ragazzi.
Il suo sguardo si incupi' per un momento, nonostante il magnifico panorama di fronte a lei: lo conosceva perfettamente, dato che lo aveva fondato lei, con i suoi amici.
La cosa diversa, erano i i fantasmi çhe punteggiavano la sala in mezzo agli studenti.
A dispetto degli altri studenti che guardavano il cielo stellato con ammirazione, lei lo guardò sorridendo: quella era stata una sua idea, che ancora oggi funzionava.
La professoressa Mcgranitt, senza fare rumore, collocava uno sgabello a quattro
gambe davanti agli allievi del primo anno. Sopra lo sgabello mise un cappello a punta, da mago. Era un vecchio cappello tutto rattoppato, consunto e pieno di macchie.
Davanti ai suoi occhi vi era il Cappello Parlante: ora che ci pensava, era l'unico amico che aveva di quell'epoca.
Poi il cappello si contrasse. Uno
strappo vicino al bordo si spalancò
come una bocca, e lui cominciò a
cantare la filastrocca delle quattro case.
Era bizzarra dato che nel suo tempo questo non c'era, però le piaceva.

*Ora i dubbi erano tanti: chissà in quale casa sarebbe andata??* Pensò mentre la professoressa
Mcgranitt si fece avanti tenendo in
mano un lungo rotolo di pergamena.
-Quando chiamerò il vostro nome, voi metterete il cappello in testa e vi
siederete sullo sgabello per essere
smistati- disse.
Incominciò lo smistamento, fino a che non disse:
-Hermione Granger-.


Hermione arrivò quasi di corsa allo sgabello, non vedeva l'ora di indossarlo per sentire la sua voce: si mise il Cappello aspettando il suo verdetto.
A sorpresa il cappello fischio' dallo stupore, sotto lo sguardo sbigottito dell'intera sala.
-È un onore conoscerla signorina Emrys- disse poi il Cappello nella sua testa.
-Un onore?- chiese lei.
-Certamente, i suoi amici fondatori, mi avevano parlato di lei, erano curiosi di sapere in quale casa sarebbe andata a finire. Anche se qui la vedo molto dura decidere-
Il Cappello sussurrò qualcosa di incomprensibile, poi disse ad alta voce:
-È la prima volta che mi capita una cosa del genere, una bambina che potrebbe tranquillamente stare in tutte e quattro le case-.
Il brusio che c'era in sala cessò in un'istante, fino a quando la professoressa McGranitt si avvicinò dicendo:
-Cosa vorresti dire?-
Il Cappello si girò nella sua direzione dicendo:
-Quello che ho detto, dispone di quattro caratteristiche che mai finora ho visto in un bambino: lealtà verso gli amici e le persone care, intelligenza degna del miglior studente presente in questa sala, il coraggio di un vero leone ed infine l'astuzia di un serpente. Dove collocarla?-
-Senta Cappello, deve prendere una decisione, abbiamo molti studenti qui!-
-Un momento! Ci sono: penso che sarebbe divertente in... Grifondoro-.
Detto ciò la professoressa le tolse il Cappello, ed Hermione, ignorando gli sguardi si posiziono' al suo tavolo.
Sapeva perfettamente perché il Cappello aveva detto che sarebbe stato divertente: Sal si sarebbe rivoltato sulla tomba se avesse saputo ciò!
Lo smistamento continuò senza intoppi, fino a quando non giunsero a:
-Potter Harry!-Mentre il giovane, si
avvicinava allo sgabello, la sala fu
percorsa d'un tratto da sussurri simili a quelli successi prima a Hermione.
-Potter, ha detto?' 'Ma proprio
quell'Harry Potter...?-
Hermione sapeva chi fosse, colui che aveva salvato il mondo da Lord Voldemort all'età di un anno.
Era diventato famoso per qualcosa che neanche ricordava, ed aveva perso i suoi genitori.
La storia di Potter in fondo, era molto simile alla sua, anche se nessuno lo sapeva.

-Grifondoro- annunciò dopo un pó il Cappello.
Tutti al tavolo si congratularono con lui, tranne Hermione che rimase in disparte.
Ron Weasley era stato messo anche lui in Grifondoro, ed infine Zabini a Serpeverde.
Era una cosa strana per Hermione, nel suo passato aveva avuto gli antenati di queste persone, ed ora non sapeva come comportarsi.
A quel punto, la professoressa
Mcgranitt arrotolò la sua pergamena e portò via il Cappello Parlante.
Soltanto ora si era resa conto di
quanta fame avesse.
Albus Silente si era alzato in piedi. Sorrideva agli studenti con uno sguardo radioso, le braccia aperte,
come se niente potesse fargli più
piacere del vederli tutti li riuniti.
-Benvenuti!-disse. -Benvenuti al nuovo anno scolastico di Hogwarts! Prima di
dare inizio al nostro banchetto, vorrei dire qualche parola. E cioè: Pigna, pizzicotto, manicotto, tigre! Grazie!- E tornò a sedersi. Tutti batterono le mani e gridarono entusiasti.
*Come utilizzare gli elfi* penso' contraria Hermione.
*Ma d'altronde lui era il preside quindi...*
Quando tutti si furono rimpinzati a più non posso, gli
avanzi del cibo scomparvero dai piatti lasciandoli puliti e splendenti come prima. Un attimo dopo apparvero i dolci.
Mentre Hermione si serviva della torta al cioccolato, il discorso tornò sulle famiglie.
Dopo che ognuno disse la loro, si girarono verso di Hermione e chiesero:
-E tu invece?-
Il prefetto dai capelli rossi chiese:
-Beh, visto che il Cappello voleva metterti a Serpeverde devi essere per forza purosangue no?-
Hermione a quel punto non sapeva cosa dire: sulla carta lei era un mezzo-sangue, ma in realtà...
Doveva accertarsene la prossima volta che sarebbe andata a Diagon Alley.
-Sono mezzosangue, comunque se avete sentito il Cappello voleva mettermi in tutte e quattro le case-.
Aggiunse dopo un pó.
-Si beh, questo è decisamente strano, è la prima volta che capita. Sono molto contento che tu sia nella nostra casa-.
-Perché?- chiesero in tanti.
-Sapete che cosa significa avere tutte e quattro le caratteristiche di ogni fondatore?- al cenno di diniego il prefetto continuò dicendo:
-La ragazza deve essere molto potente-.
Tutti la guardarono stupiti, fino a quando non tornarono a mangiare nei loro piatti.
*Accidenti a lui e alla sua boccaccia* penso' dopo un pó.
Dopo questa uscita doveva stare ancora più attenta.
Hermione a quel punto cominciava a sentire caldo e sonno, alzò lo
sguardo verso il tavolo delle autorità.
Il gigante buono, era tutto intento a bere dal suo calice. La professoressa Mcgranitt conversava con il professor Silente. Il professore con un assurdo
turbante, parlava con un altro
insegnante dai capelli neri e untuosi, il naso adunco e la pelle giallastra.
Finalmente scomparvero
anche i dolci e il professor Silente s'alzò di nuovo in piedi. Fece il discorso che aveva fatto lei sulla foresta Proibita, dopo di che cantarono l'inno della scuola.
Infine si diressero nei dormitori.
  
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