Ti voglio
bene… di
Dolcemaia
Capitolo 1:
Pensieri e Parole
Finalmente ce l’avevano fatta…
Avevano trovato One Piece, ma ora cosa sarebbe successo? Come sarebbero
cambiate le loro vite?
I pirati che sfidando le incostanze
del Grande Blu, avevano eguagliato il famoso Gold Roger, erano persi in
festeggiamenti di ogni genere, estasiati da quel successo che tanto era costato
ad ognuno di loro, era un’impresa che molti avevano intrapreso e solo loro,
erano riusciti a portare a termine. Nessuno all’inizio avrebbe scommesso nulla
su quella ciurma di esaltati, troppo diversi per poter fare fronte comune
davanti alle avversità che avrebbero incontrato eppure quei ragazzini erano
riusciti, dove molti avevano fallito. Nonostante tutto, però, il sorriso non
era stampato su ognuna delle loro facce, c’era qualcuno che era profondamente
angosciato dal pensiero del futuro…
Le sembrava così strano vederli tutti insieme, e non perché si
trattasse di assistere ad un nuovo spettacolo per lei, ma semplicemente perché
aveva in sé la consapevolezza che quella sarebbe stata probabilmente l’ultima
volta che li avrebbe visti sorridenti, ubriachi, ed esausti, ma felici come non
lo erano mai stati.
Seduta in disparte li guardava con immensa tristezza, piangendo
lacrime disperate che nessuno poteva vedere, perché era il suo cuore a
versarle.
Non poteva e non riusciva ad essere come loro, spensierata,
allegra, felice…
Aver ritrovato quel benedetto
tesoro, voleva dire porre una fine alla loro avventura… quella loro stupenda
avventura…
Ognuno di loro aveva avuto ciò che voleva, e apparentemente anche
lei era riuscita ad ottenere ciò per cui aveva sempre combattuto, per cui
spesso era sembrata spietata, per cui aveva rinunciato a dei rapporti umani stabili…
Si era quasi arresa a quella sua vita da emarginata, riservandosi
il diritto di “rimandare i sentimenti” ad un momento della sua vita, in cui i
problemi sarebbero stati meno imponenti rispetto a quelli che aveva, ma non era
nemmeno quella la vera causa… Non che fosse maldisposta nei confronti delle
relazioni umane, ma semplicemente la paura di soffrire era più grande della
profonda solitudine che provava… Tutto ha un prezzo, anche l’amore e se si
trattava di ripagare con il dolore, Nami era ben lieta di farne a meno, le era
già sufficiente portarsi dentro quel continuo senso di angoscia dovuto alla
morte di sua madre e alla sua condizione di “libera prigionia”…
Sapeva bene che dividere quella pena con un’altra persona, che
poteva anche solo essere sua sorella, l’avrebbe aiutata ad andare avanti senza
distruggersi come aveva fatto, ma come al solito la sua testa dura aveva avuto
la meglio, preservando chiunque dai dolori e i patimenti di quella rossa che
poi in fin dei conti era solo una ladra…
…poi però erano arrivati loro…
Le avevano sconvolto la vita,
per non dire che gliela avevano resa impossibile in alcune situazioni, ma le
erano sempre stati vicini, non si erano mai rifiutati di aiutarla, anche quando
ciò di cui aveva bisogno era solo un semplice sorriso..
E adesso?? Chi l’avrebbe fatta
sentire speciale? Cosa avrebbe fatto della sua vita?
Loro nel bene e nel male avevano un posto dove tornare, ma lei no,
non voleva ricomparire nella vita di sua sorella, lì a Coco, posto che ormai
non le rievocava che ricordi, che non le dava più l’idea di una casa e in cui
sapeva di non aver più nulla da fare! Era troppo cambiata per poter resistere
per più di una settimana sulla terra ferma, oltretutto senza i suoi amici…
perché così li riteneva, con i loro difetti, con le loro stranezze erano i suoi
amici…
Il pensiero che presto la sua
adorata Going Merry, che oltre una casa, per lei era diventata in un certo qual
modo una sua “confidente”, ben presto sarebbe finita attraccata per lunghissimo
tempo in chissà quale porto, la faceva stare male. Era come costringersi a
scordare una parte della sua vita… forse la migliore, anzi senza dubbio la
migliore…
Non riusciva a pensare alla sua vita, senza di loro, senza il mare,
senza un obbiettivo…
Avrebbero potuto continuare a
navigare, ma a che fine? Perché avrebbero dovuto solcare i mari ancora, dopo
che il tesoro più grande, il più cercato, il più desiderato lo avevano già
trovato? Per lei? Per non farla sentire sola?
E poi il problema più grande non
era neanche questo, in realtà nel suo cuore non si agitavano solo questo genere
di pensieri, ma ben altro… Non avrebbe più rivisto loro due… le persone che gli
stavano più a cuore…
Le sembrava, a pelle, già
assurda l’idea di essere innamorata, lei la più giovane donna al mondo,
convinta di aver rinunciato all’amore, prima ancora di sapere cosa fosse,
figuriamoci esserlo di due persone completamente diverse come loro…
Concretamente non riusciva nemmeno a capire se si trattasse di vero
amore o solo attaccamento, forse un po’ morboso, alle due persone che su quella
nave le avevano dato di più…
Da una parte c’era i Rufy
giocherellone, totalmente assurdo e talvolta infantile, ma in certi momenti
così dolce, così leale e sempre pronto ad offrire tutto ciò che aveva pur di
vederla serena, con quegli occhioni e quel sorriso che le metteva allegria e
dall’altra c’era lui, Zoro, a volte troppo scorbutico e snervante da farle desiderare
ardentemente di vivere in universo separato dal suo, eppure mai si era
risparmiato dal difenderla, anche nelle situazioni peggiori, e che con le sue
provocazioni non voleva che spronarla a fare meglio, perché sapeva bene quanto
davvero valesse Nami, inutile poi parlare del senso di sicurezza che le
trasmetteva e del suo il fascino da bello impossibile.
Certo con il tempo aveva cominciato a volere bene e ad apprezzare
intimamente anche Sanji ed Usop, ma non era proprio riuscita ad instaurare con
loro il rapporto che aveva con quei due matti, forse proprio perché dietro c’era
qualcosa che andava oltre l’amicizia e le faceva battere il cuore a mille, ogni
volta che le capitava di restare 2 minuti da sola con uno dei due.
Non avrebbe mai avuto il
coraggio di confidarlo a nessuno e sapeva che fino a quando sarebbero stati lì,
su quella nave, non avrebbe mai avuto bisogno di altro perché tutto ciò che
voleva, lo aveva. Si sentiva molto egoista, forse troppo, ma era stato fin
troppo difficile ammettere di provare dei sentimenti abbastanza profondi per
due persone, quante notti insonni aveva passato, quante volte aveva sbattuto la
testa contro il muro della sua stanza nel tentativo di non pensarci, perché si
sentiva troppo stupida. Dopo tanto era riuscita a convincersi che non era, poi
così, anormale essere innamorata, anzi che aveva addirittura dei lati
piacevolmente positivi, cominciava a sentirsi una specie di Regina di Cuori,
nel suo intimo, ed ora era tutto finito…
Avesse avuto le idee chiare su
quale dei due, provocasse sensazioni più forti, avrebbe potuto pensare di
parlargli, non che sperasse di essere ricambiata, si trattava solo di coerenza
con se stessa, ma purtroppo non era così ed ora il pensiero di perderli entrambi
in una volta sola le faceva troppo male…
Avevano trovato One Piece, ma lei stava perdendo tutto e non
riusciva a fingere che ciò non la turbasse…
Continua…