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Autore: Joyt_    14/05/2014    1 recensioni
Violetta Castillo è una ragazza di 16 anni che ha sofferto molto per la morte del padre, ma grazie alle sue amiche è riuscita a ritrovare un po’ di felicità nonostante il grande dolore.
Leon Vargas è un ragazzo di 18 anni che inizia il suo percorso allo Studio per dare più possibilità alla sua carriera. È un ragazzo che sembra sicuro di se, senza problemi, ma dietro tutto questo troviamo un ragazzo che ha sofferto molto dopo la perdita di un importante familiare.
I due ragazzi si conosceranno grazie alla passione della musica e anche se all’inizio ci sarà un “odio” reciproco, poi il sentimento sarà ben diverso da quel che si pensa.
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4: La sicurezza di Leon

“Uno, due, tre e quattro.” L’ultimo passo fece avvicinare di molto i corpi dei due ragazzi. “C-credo che vada bene.” Disse Violetta ormai rossa come un pomodoro. “Per oggi va bene cosi, zuccherino.” Ancora quel soprannome, pensò esasperata Violetta. “Per tutta la lezione mi hai chiamata cosi! Quando mi chiamerai con il mio nome?” esclamò la castana. “Ci penserò, zuccherino.” Disse Leon con aria da strafottenza che usava per far innervosire la ragazza. A Violetta le era bastata una lezione per capire di che pasta era fatto il ragazzo, ma in cuor suo le piaceva quando la chiamava cosi anche se non voleva ammetterlo. “Con te impazzirò di sicuro.” Sbuffò esasperata la Castillo. “Su questo non c’è dubbio zuccherino.” “Io me ne vado.” “Aspetta!” “Che vuoi ancora.” “Non mi ringrazi neanche?” chiese Leon con un sorrisetto divertito. “Forse sei tu quello che deve ringraziare me, altrimenti non so che fine avresti fatto.” Rispose irritata Violetta mentre Leon si avvicinò lentamente alla ragazza. “E stai lontano da me.” Leon alzò le mani in segno di arresa e la ragazza uscì velocemente dall’aula. Violetta si sedette su una panchina dello spogliatoio mentre beveva avidamente la sua bottiglietta d’acqua e ripensava alla lezione. Leon era davvero un ottimo ballerino, ma,come dice il detto, l’apparenza inganna e poteva essere bello quanto gli pare, ma era un strafottente insopportabile. Violetta era altamente infastidita dal comportamento del ragazzo nei suoi confronti. Si era anche permesso di darle un soprannome. Non lo sopportava e si scoraggiò al solo pensiero che dovesse fare ancora molte altre lezioni con lui. La cosa che più la spaventava e che per tutta la lezione era rimasta incatenata con lo sguardo nei suoi occhi verdi. Poteva scorgere  qualcosa di spento e doloroso anche se all’apparenza potessero sembrare accesi e pieni di luce, sentì subito che c’era qualcosa che non andava. Leon era rimasto ancora nell’aula e sorrideva al pensiero dell’interessante lezione che aveva avuto con la ragazza. Anche lui era rimasto incantato dagli occhioni color nocciola della ragazza ed era abbagliato soprattutto dal suo corpo,piccolo e fragile. Non si era mai comportato in questo modo con una ragazza, ma gli era venuto spontaneo. Molte ragazze cercavano di farsi notare da lui, anche se invano, ma quella ragazza gli teneva testa e si sentì terribilmente attratto. Strano da un tipo come lui che non dava molto peso a queste cose, ma con Violetta era diverso. Uscì dall’aula per poi dirigersi nei corridoi alla ricerca dell’amico Federico. Violetta uscì di corsa dallo spogliatoio e la scena che le si parò davanti la fece leggermente sconvolgere: Francesca che scherzava e rideva con Federico?! Vicino a lei arrivò anche Leon che rimase anche lui abbastanza scioccato dalla scena. Si avvicinò velocemente verso i due ragazzi. “Ciao Vilu!” “Ciao Fran.” “Lui è Federico, l’amico di Leon.” Il ragazzo allungò la mano e Violetta la strinse in segno di rispetto. “Fran, avrei bisogno di parlarti.” “Certo. Allora ci vediamo dopo?” Chiese Francesca rivolta a Federico. “Certamente. A dopo,allora.” Violetta prese per un braccio la mora e la allontanò dal ragazzo. “Mi spieghi che stavi facendo?” “Con Federico?” “Si, con quello.” “Stavamo solo parlando. E poi è cosi carino e dolce.” Rispose Francesca con aria sognante. “Almeno lui lo è.” Disse Violetta facendo riferimento a Leon. “A te com’è andata la lezione? Sarà stata uno sballo!” Disse Francesca tutta emozionata. Sperava di tirare su di morale l’amica nonostante i suoi pensieri su suo padre. Aveva bisogno d’affetto e promise a se stessa di donargliene il più possibile. “Tutto il contrario Fran. È uno sbruffone quello li! Pensa che mi ha dato anche un soprannome, zuccherino! Già non lo sopporto. Non so se continuerò.” “Certo che continuerai. Ti costringerò io a continuare a prendere le lezioni con lui. E poi ci farai l’abitudine.” “Vorrei vedere a te fare lezione con lui, poi cambieresti idea.” Le due ragazze si girarono verso Leon che intanto si era avvicinato all’italiano. “Allora, com’è andata la lezione?” “E’ stata interessante. Credo mi divertirò un bel po’ con quella ragazza.” “Ci credo! Hai visto che fisico!” Leon al sentire l’affermazione dall’amico rimase molto infastidito. Non voleva che considerasse Violetta in quel modo. Sentiva che era diversa. “Ed ha anche un bel caratterino.” Disse il messicano mentre guardava la ragazza. Era davvero bellissima e rimase completamente incantato dal suo sorriso. La rendeva ancora più bella. “Tu invece hai già fatto conoscenza con qualcuna.” Disse Leon mentre dava una pacca sulla spalla a Federico. “Francesca? Si anche lei è una bella ragazza, però possiamo trovare di meglio, no?” Federico stava mentendo a se stesso. La mora le aveva completamente stregato gli occhi. Le era sembrata una principessa. Ma cercò, esattamente come l’amico, di rimanere composto. “Aspettami qui Fede.” Leon si avvicinò alle ragazze. “Ciao ragazze. Ciao ancora zuccherino.” “Che vuoi ancora tu?” Chiese irritata Violetta. “Sempre con questo caratterino, zuccherino.” “Quando la smetterai? Io stavo parlando in tranquillità con la mia amica poi arrivi tu e rovini tutto. Se ti saresti comportato in un altro modo a lezione ora non ti tratterei cosi.” Rispose Violetta che si stava innervosendo ancora di più per la vicinanza del ragazzo. “Sono venuto perché pensavo che avrei fatto bene a darti il mio numero di telefono in modo tale che se ci sono degli imprevisti ti posso sempre contattare.” “Non voglio il tuo numero di telefono.” Disse Violetta stizzita. “Avanti zuccherino! Cerca di essere più educata.” Rispose Leon stuzzicandola. “Sei tu quello che adesso non è educato, caro sbruffone.” Rispose a tono Violetta che involontariamente si era avvicinata molto di più al ragazzo che stava divorando la ragazza con gli occhi. Leon con una mossa veloce prese Violetta per i fianchi e fece combaciare completamente i loro corpi. “Se fai cosi, zuccherino, sei tu quella dalla parte del torto.” Disse Leon sussurrando all’orecchio della ragazza. Violetta stava impazzendo. La troppa vicinanza del ragazzo la stava mandando completamente in tilt e risentire le mani caldi e forti sui suoi fianchi le fece perdere la testa. Ma odiava il modo di fare del messicano, e non doveva cedere come tutte le altre. “Toglimi le mani di dosso prima che ti faccio male.” Sussurrò Violetta a Leon che però fece tutto il contrario e strinse ancora di più la ragazza. “Ti lascio solo se mi chiedi scusa e se ci scambiamo i numeri di telefono.” “Mai.” “Allora non ti lascio.” “Invece ti conviene se non vuoi sentire dolore.” “Ragazze!!” L’arrivo di Camilla fece staccare immediatamente i due ragazzi. “S-scusate non volevo interrompere niente, non era mia intenzione.” Disse Camilla traumatizzata. “Stai tranquilla Camilla. Hai fatto bene ad arrivare ora.” Disse mentre lanciava delle occhiatacce a Leon. “Zuccherino, questo è il mio numero.” Detto questo il ragazzo infilò dentro la borsa della ragazza un foglietto e andò via. “Cami che succede?” “Dov’è Fran?” “E’ lì.” Le due ragazze si diressero verso la mora che si preoccupò molto dell’espressione di Camilla. “Cosa succede?” Chiese preoccupata l’italiana. “Ecco cosa succede.” Camilla indicò una persona che stava appena varcando la porta d’ingresso dello Studio e Francesca sbiancò solo a rivederlo. “Marco.”

Angolo autrice: Buon pomeriggio a tutti!! Per fortuna ho aggiornato molto presto e non so neanche come abbia fatto xD. Comunquee. Capitolo interessante: Leon e Vilu hanno la loro prima lezione, fastidiosa sotto il punto di vista di Violetta mentre molto interessante sotto il punto di vista di Leon. Poi inaspettatamente vediamo Francesca e Federico parlare e scherzare insieme. Vedremo nel prossimo capitolo come i due ragazzi si sono conosciuti. Violetta poi racconta della lezione con Leon e il ragazzo fa lo stesso con Federico che ha dei pensieri su Violetta poco piacevoli per il messicano. Successivamente Leon continua a provocare Violetta con la scusa del numero di telefono. Ho amato troppo quella scena :3 che poi viene interrotta dalla nostra cara Camilla. E poi un arrivo inaspettato per la nostra cara Francesca: Marco. Vedremo anche lui nel prossimo capitolo che ruolo avrà. Grazie a chi segue, legge e recensisce la storia! :) Un bacio e alla prossima!! :) 

  
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