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Autore: rebelle_fleur123    14/05/2014    6 recensioni
Proseguendo con la storia:
Zayn apparve alla sua destra come un fantasma con il suo solito ghigno divertito sulla sua bellissima faccia da schiaffi.
“E tu che diamine ci fai qui?”
Viv domandò incredula ma allo stesso tempo infastidita.
Zayn si avvicinò di poco a lei:
”In realtà te la dovrei fare io questa domanda visto che questo è un locale esclusivo. E poi è ferragosto anche per me, volevo divertirmi un po’!”
“E il tuo cagnolino biondo?Gli hai tolto il guinzaglio?”
Lo punzecchiò lei.
“Perrie è dentro, con gli altri!”
Nel dare quell’informazione, il moro, ridusse di molto le distanze tra loro due.
“Bene, allora và da lei prima che le venga un attacco isterico nel vederti così vicino ad un’altra ragazza!”
Sputò quella frase con rabbia, guardandolo dritto negli occhi e poi lo spostò con una mano per rientrare nel locale.
“Ah, Davis, non hai idea di quanto mi piaci quando fai la gelosa!”
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano le 19.00 e Niall, Louis, Liam ed Harry se ne stavano seduti al tavolo del ristorante dove ormai cenavano tutti i giorni da circa quattro mesi.
Aspettavano ansiosi che arrivassero gli altri ad occupare quei posti vuoti per poter finalmente ordinare la cena.
Intanto, per far passare il tempo, chiacchieravano.
“Ti ricordi a Berlino, Tommo?”
Harry richiamò l’attenzione dell’amico il quale lo guardò.
“Lo scherzo che facemmo a Zayn!”
Risate generali.
“Gli passammo così tanta schiuma da barba dappertutto che dopo non riusciva più nemmeno a camminare dal bruciore!”
Louis ricordò quella cosa divertito insieme agli altri commensali.
“Ragazzi, vogliamo parlare di New York? Per poco Niall non ci rimaneva secco!”
Liam esclamò poi, ripercorrendo con la mente quella serata.
“Già, me la pagherete prima o poi!L’acqua di quella piscina era gelida, non si  sveglia una persona buttandola direttamente in piscina, così la si ammazza!”
Niall disse con un’espressione mista tra allegria e malinconia di quei bellissimi giorni passati in giro per il mondo.
Tutti e cinque i ragazzi, la ricordavano come l’esperienza più bella della loro vita, nonché un’occasione unica che pochi avevano la fortuna di provare. Quel tour non aveva fatto altro che rafforzare il loro rapporto d’amicizia, l’aveva reso solido più di una roccia, più di qualsiasi altra cosa al mondo e non l’avrebbero mai dimenticato. Quel viaggio li aveva fatti crescere e vedere cose che mai avevano pensato potessero esistere.
Ma, nonostante questo, mai avevano dimenticato le persone vere, le persone che gli erano state accanto, quelle che quel 26 Gennaio avevano lasciato dietro quella porta. Proprio per questo, a distanza di un anno, erano seduti proprio a quel tavolo, proprio in quel ristornante.
“Ma quale onore? La padrona di casa ci dedica un po’ del suo tempo!”
Esclamò Liam prendendo in giro una delle sue migliori amiche: Allison.
“Oh, allora è il caso di ordinare dello champagne!”
Continuò Harry, poi si rivolse giocosamente al cameriere:
“Cameriere!Champagne per favore!”
“Idioti!Fatevi salutare! E, Luke, porta davvero una bottiglia di Cristal, ma di certo non la useremo per festeggiare me!”

Allison Smith, che qualche mese prima era solo un aiuto cuoca, adesso era la proprietaria di un lussuoso ristorante a Londra. Un giorno, aveva deciso che era assolutamente capace di potercela fare con le sue forze, così, si era messa in proprio e quella fu l’idea più geniale che le fosse mai venuta in mente. Il ristorante, da quando aveva aperto, gli aveva portato tanti risultati e le aveva permesso di condurre una vita molto più agiata rispetto all’anno precedente. Inoltre, non sgobbava più come una matta, adesso se ne stava in tailleur, nel suo locale, a dare ordini. Insomma, la cosa più bella del mondo, a parte per il tailleur!
Da quando aveva aperto, i suoi cinque amici famosi erano andati a trovarla tutti i giorni, definendo le pietanze davvero gustose.
Ed ogni giorno, allietavano il suo lavoro con qualche aneddoto, spesso chiamavano Raviva e la rendevano partecipe di quegli incontri.
Quel giorno, così come gli altri, erano tutti seduti al tavolo più grande ma c’era qualcosa di diverso nei loro volti. Tutti continuavano a guardare l’ingresso e poi l’orologio.
Louis batteva incessantemente il piede a terra, Harry tamburellava le dita sul tavolo, Allison era sull’orlo di una crisi di nervi.
“Ormai Zayn dovrebbe essere qui a momenti.”
Disse Niall quasi per smorzare la tensione, provocando invece l’effetto contrario.
Improvvisamente, Allison si alzò dalla sua sedia, spalancò la bocca ed emise un urlo che fece girare tutti i presenti in sala verso di lei, poi, con uno scatto corse in contro alla sua migliore amica, la quale lasciò la presa del suo accompagnatore per ricambiare l’abbraccio.
Dopo Allison, anche gli altri quattro si catapultarono letteralmente su di lei.
“Viv, sei così bella!”
Si complimentò Louis.
“E’ solo perché non mi vedi da un anno, Lou!”
Replicò lei.
“Già, ti  sono cresciute le tette!”
Esclamò Harry beccandosi uno schiaffo in contemporanea sia da lei che da Zayn.
Tutti l’abbracciarono più volte non potendo credere di riaverla vicina dopo così tanto tempo.
Era passato esattamente un anno da quando Raviva era partita per Oxford. Lì aveva frequentato l’accademia ed era diventata una giornalista di cronaca giudiziaria davvero in gamba, tant’è che il direttore del Times aveva notato qualche suo articolo per caso su un giornaletto di provincia e l’aveva subito assunta reputando il suo talento sprecato per un giornale così poco popolare.
Si sedettero al tavolo. I mitici sette. Di nuovo tutti insieme, di nuovo uniti. La loro amicizia era ancora viva, era ancora genuina, era ancora forte anche dopo mesi di mancanze.
“Allora, Viv, com’è andato il viaggio, dall’orario deduco che l’aereo abbia fatto ritardo.”
Chiese Niall.
Intanto, sotto al tavolo, Zayn teneva stretta la mano di Raviva. Non la vedeva da moltissimo tempo anche lui, certo, una volta terminato il tour qualche volta aveva avuto il tempo di andarla a trovare ad Oxford, ma mai per più di due giorni. Erano, però, comunque riusciti a coltivare il loro rapporto nel modo giusto. Si amavano un anno prima e si amavano anche in quell’istante, forse ancora di più.
“Beh, visto che hai tirato in ballo l’argomento, Zayn ed io volevamo dirvi una cosa…”
Raviva iniziò a mordersi il labbro inferiore per il nervosismo nel fare quell’annuncio ai suoi migliori amici.
Tutti la fissavano attendendo che continuasse.
“Vedete, abbiamo fatto tardi perché in aeroporto è successa una cosa…”
Fece un profondo respiro.
“Oh mio Dio, hanno cercato di derubarti, vero? L’aeroporto di sera è davvero un brutto posto, sapevo che dovevamo venire tutti quanti a prenderti e non mandare Zayn da solo, lui è troppo mingherlino!”
Allison iniziò a parlare in fretta, alzando il tono di voce preoccupato, ma si interruppe quando vide la sua amica ridere di gusto.
“Ma che hai capito, Ally!Sei la solita! La verità è che Zayn mi ha chiesto di sposarlo ed io gli ho detto di sì!”
Le bocche dei presenti seduti a quel tavolo si spalancarono, poi divennero tutte ancora più grandi quando Raviva mostrò l’anello di fidanzamento che portava al dito.
Il primo a balzare dalla sedia fu Harry che andò incontro al suo amico prossimo al matrimonio per abbracciarlo, lo stesso fece Allison con la sua migliore amica iniziando a piangere e a congratularsi con lei.
E così fecero anche tutti gli altri.
“Adesso è proprio il momento di stappare questa bottiglia!”
Disse Zayn che, prima di aprire lo champagne, diede un bacio alla sua futura sposa.
Poi, fece saltare il tappo di sughero e versò da bere a tutti.
“Questa volta voglio essere io a fare un discorso.”
Annunciò poi:
“Volevo dirvi che questa non è la fine di ogni cosa, amici miei. Questa è solo la fine di un capitolo della nostra storia, abbiamo ancora tante cose da fare insieme, tante cose da dirci, tante cose per cui ridere e per cui piangere. Ho solo 21 anni, ma nonostante questo, so che le persone che in questo momento mi sono accanto sono le persone che io vorrò per sempre al mio fianco. E’ per questo che ho chiesto a Raviva di sposarmi ed è per questo che chiedo a tutti voi di continuare a far parte della nostra famiglia artificiale. Sono sempre stato un buono a nulla, uno spaccone, un presuntuoso, un egoista e quant’altro – lanciò uno sguardo a Viv che se la rideva mentre annuiva, contagiandolo. – ma, grazie a voi, sono cambiato e sono la persona di cui oggi vado fiero. Ultima cosa, ma non perché sia meno importante: Viv – la guardò negli occhi.- tu sei la ragione per la quale ogni giorno mi alzo dal letto e combatto per i miei ideali, combatto per essere migliore e tutto ciò lo faccio perché me l’hai insegnato tu. Tu sei la mia conquista più grande. La mia vita avrebbe fatto schifo senza di te, volevo che lo sapessi.”
Una lacrima rigò il viso di Raviva. Era completa, era felice.
Tutti applaudirono e brindarono.
Il lieto fine esiste per chi si alza e combatte e non per chi sta fermo ad aspettare.
L’uomo ha la facoltà di scegliere. Sta a lui decidere da che parte stare. E ognuno, alla fine, ha sempre ciò che merita.


 
Ok, possiamo dare il via alle lacrime adesso!
A me ne è uscita qualcuna e a voi?
Mi mancherà così tanto questa storia, i miei personaggi,
i miei ZAVIVA (Che alla fine sono diventati anche vostri!),
ma soprattutto mi mancherete voi mie care lettrici!
Tutte voi che mi avete dato la forza e l'autostima che mi
serviva per pubblicare e terminare questa storia!
Non voglio fare un discorso da oscar, voglio solo 
dirvi grazie perché ve lo meritate!
Spero non sia un addio questo, ma un arrivederci.
Continuate a stare sintonizzate (?) 
perché ci sarà un ulteriore capitolo
dedicato ai personaggi della storia ed anche a voi!
G.R.A.Z.I.E.
xoxo

RebelleFleur
  
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