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Autore: IceQueenJ    17/05/2014    2 recensioni
Bella e Edward si conoscono da quando erano bambini, ma un giorno Bella deve trasferirsi con in genitori in Italia. Passano gli anni e i due continuano a tenersi in contatto, questo grazie alle loro famiglie.
Tutto cambia con una visita inaspettata.
Cosa accadrà quando Edward rivedrà Bella?
Cosa accadrà quando Bella lascerà il suo ragazzo e dopo qualche mese tornerà a Forks a conoscenza di cose che non dovrebbe sapere?
E come reagirá Edward?
Riusciranno a risolvere i loro problemi?
Riusciranno a superare tutte le sfide che gli si presenteranno?
-Questa storia è stata pubblicata anche su Wattpad.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Charlie/Renèe, Emmett/Rosalie
Note: AU, Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
Capitoli:
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Bene bene, eccomi di nuovo qui, dopo una settimana esatta, con il nuovo capitolo della storia.

Come vi avevo anticipato è un Pov Edward e quindi, finalmente, potremo conoscere i pensieri di Edward.

Vi anticipo già, che non succederà nulla di particolare, ma non voglio dirvi altro.

Ah, quasi dimenticavo. So che l'ho già detto all'inizio della storia, ma lo ripeto. Ho usato il corsivo per i pensieri dei personaggio, per i flashback e per le telefonate.

Vorrei ringraziare le due persone che hanno recensito lo scorso capitolo, le quattro persone che hanno messo la storia nei preferiti, le due persone che l'hanno inserita nelle "da ricordare" e i 27 "seguito". Grazie mille di cuore!!!

Buona lettura, Ally!!!


Capitolo 4: Incontri

Pov Edward


Sono stati due giorni davvero stressanti, ieri la febbre, oggi la partita.
Sono K.O.
Salutai tutti e andai verso la mia auto.
Stasera non ho alcuna intenzione di andare con loro a festeggiare in uno dei tanti club in cui qualcuno che non conosco ci ha.
In realtà, è tanto tempo che non ho voglia di farlo.
Esattamente da quando due anni fa ho rivisto Bella.
In tutto questo tempo non ho fatto altro che pensare a lei. Dal momento esatto in cui i miei occhi si sono posati su di lei, nulla ha avuto più senso. Il mio cuore ha perso un battito, poi un altro e poi un altro ancora.
Sorrisi al ricordo.
Sorrideva sorpresa di vederci tutti intorno a lei ed io restai in disparte per godermi ogni sfaccettatura del suo sorriso e dei suoi bellissimi occhi.
Non ricordavo fossero così belli.
Quando mi abbracciò, poi, fu tutta un’altra storia.
Mi sentii a casa.
Come ho fatto a stare lontano da lei per quindici anni? È la mia migliore amica.
Avrei voluto stringerla a me per sempre, non avrei voluto lasciarla andare via mai più.
Quando si staccò da me, però, impallidì e il mio mondo crollò in mille pezzi, quando mi accorsi che dietro di me, era apparso il suo ragazzo.
Era ovvio che, come me, avesse le sue avventure.
Quando ci sentivamo, io le raccontavo delle mie avventure e, nonostante continuasse a ripetermi che non era bello il modo in cui mi comportavo, continuava a darmi consigli su come conquistare le mie numerose avventure. Allo stesso modo, lei mi aveva parlato di questo ragazzo, ma mi aspettavo che la storia fosse già morta e sepolta.
È la mia migliore amica ed io sono geloso di lei.
Nonostante viviamo lontano, per me valgono ancora le promesse che le ho fatto quando eravamo piccoli e so che per lei è lo stesso.
Per tutti questi lunghi quindici anni, ho sempre temuto che la lontananza avrebbe potuto separarci, o peggio, farci perdere di vista. Ma questo non è successo, e devo in parte ringraziare Christian, a cui Bella è molto legata, che mi permetteva di tenermi sempre aggiornato su di lei e, in parte, mi aiutava a non sentire la sua mancanza. Nonostante questo, più i giorni passavano, più sentivo la sua mancanza e più era difficile stare lontano da lei.
A volte, quando ero solo, immaginavo cosa sarebbe successo se fosse rimasta a Forks.
Probabilmente, se fossimo cresciuti insieme, io e lei ci saremmo messi insieme, come Alice e Jasper.
Bella ed io abbiamo un legame molto profondo, che va al di là dell’amicizia e finalmente ho capito il perché.
Quando l’ho stretta tra le mie braccia, la mia felicità ha superato livelli stratosferici ed è dettata dal fatto che mi piace.
Semplice: mi sono innamorato di lei.
Nonostante tutto, questo mi sorprese.
È incredibile che io, Edward Anthony Masen Cullen mi sia innamorato della mia migliore amica.
Chi l’avrebbe mai detto che il dongiovanni del liceo di Forks avrebbe messo la testa a posto dopo un viaggio e che per giunta si sarebbe innamorato della sua migliore amica?
Dopo quel viaggio, le restai comunque vicino come amico, ma ogni volta che ci sentivamo, mi sembrava di mentirle.
Lei non sapeva cosa provavo per lei.
Quando lo lasciò, un barlume di speranza si accese nel mio cuore.
Finalmente avrei potuto farla innamorare di me.
Quel tipo non mi è mai piaciuto e anche se sono felice che si siano lasciati, non riesco a sentirla e vederla (sì, ci sentiamo tramite Skype) così triste, nonostante sia stata lei a mettere fine alla storia.
Questo mi ricordò che era da un po’ di giorni che non la sentivo e da ieri provavo a chiamarla, senza alcun risultato.
Ha il cellulare staccato e non ha acceso il computer. Oggi pomeriggio ho anche provato a chiamarla prima della partita, ma il cellulare era ancora spento ed io mi sono ritrovato a parlare con la sua segreteria per l’ennesima volta.
Mi sta facendo preoccupare.
Di questo passo salirò sul primo aereo per capire il motivo di questo lungo silenzio.
So quanto sta male e non mi va giù il fatto di averla lontana e di non poterle essere d’aiuto.
Dopo averla chiamata, avevo spento il telefono e adesso mi ritrovavo nella mia macchina a riaccenderlo con la speranza di trovare un suo messaggio o una sua telefonata, ma ancora una volta nulla.
A quanto pare non ha voglia di sentirmi.
Trovai, però, numerosi messaggi in segreteria di mio fratello Emmett.
“Ed fratello, dove diamine sei? Okay che sei alla partita, ma almeno il cellulare ogni tanto potresti controllarlo. È da stamattina che ti sto chiamando e sei sempre irraggiungibile. Stasera io e Rose dobbiamo partire d’urgenza, per caso potresti badare a Thomas dopo la partita? La sua babysitter non è disponibile. Fammi sapere”.
Poi un altro.
“Edward che cavolo! Perché diamine non rispondi? Comunque non preoccuparti, ho già risolto. Una vecchia signora che conosce la mamma, tipo quelle che avevamo noi quando eravamo piccoli, ricordi? Sarei comunque più tranquillo se domani o stasera andassi a controllare. Conosci Thomas. Te ne sarei davvero grato”.
Poi un altro ancora.
“Ed? Stai bene? Hai il telefono sempre staccato. Anche la mamma è preoccupata per te. Non ti vede e non ti sente da stamattina. Falle una telefonata magari”.
Ne trovai anche uno del cugino di Bella, Christian.
“Hey Ed, come stai? Spero la febbre ti sia passata. Ieri ti sei perso proprio una bella festa. Sono convinto che avrai modo di rifarti, anche tuo fratello e tua sorella sono d’accordo con me”. Fece una pausa e poi riprese dicendomi: “Oh scusa, adesso il dovere mi chiama”.
Chiamai mia madre per non farla preoccupare ulteriormente e per dirle che non avrebbe dovuto aspettarmi perché avrei dormito da Emmett.
Mentre guidavo verso Forks, pensavo sempre più spesso alla festa di ieri sera.
Chissà chi era l’ospite a sorpresa e chissà perché, né Emmett, né Christian, ne avevano parlato nei messaggi.
Chissà quei tre pazzoidi cos’hanno architettato.

Quando arrivai davanti casa di Emmett notai che tutte le luci erano spente.
‘E certo Edward, sono le undici e mezzo di sera. Cosa ti aspettavi?’.
Di sicuro stanno già dormendo.
La cosa che più mi preoccupò, però, fu l’assenza di un’auto. Forse la vecchia signora non guida e quindi è venuta in taxi.
Una volta entrato, salii di corsa al piano notte per controllare se Tommy stesse bene e, infatti, dormiva tranquillo come un angioletto.
Corsi a guardare nelle due stanze che sono riservate agli ospiti, ma non c’era segno di alcuna presenza. Ero sul punto di chiamare Emmett, ma poi entrai nella mia stanza (sì, a casa di mio fratello ho una stanza tutta per me) e, con mia sorpresa, vi trovai una ragazza.
Forse la febbre di ieri sera non mi è del tutto passata, perché ho le allucinazioni. Emmett nel suo messaggio aveva detto che ci sarebbe stata una vecchia signora.
Passai le mani sugli occhi, ma era sempre lì.
Una ragazza dormiva tranquilla nel mio letto, ma era di spalle e quindi non riuscivo a vedere il suo viso.
Quando, poi, si girò, la riconobbi.
È Bella.
Cosa ci fa qui?
Per la sorpresa lasciai cadere il borsone che avevo in mano e lei si svegliò.
Quando mi vide, si pietrificò a sua volta e spalancò la bocca.
“Bella, tu che ci fai qui?”, fu l’unica cosa che riuscii a dire.
Restammo a guardarci per non so quanto tempo, fin quando lei arrossì e abbassò velocemente lo sguardo sulle sue mani.
Non riesco a crederci, è qui, di fronte a me.
“Beh ecco … Sorpresa!”, disse sorridendo.
Mi avvicinai a lei e mi sedetti al suo fianco.
“Co – come sorpresa? Allora sei tu la sorpresa di cui Christian mi ha parlato? Ma … ma … ma che ne è della vecchietta che doveva badare al piccolo?”.
“Quale vecchietta? Comunque, non riuscivo più a stare a Volterra e così ho deciso di partire e passare l’estate con voi. A me Emmett ha detto che tu non potevi perché avevi una partita”.
“Beh ecco, stamattina ho dimenticare di togliere la modalità offline al cellulare che avevo inserito ieri e così non ho ricevuto alcuna chiamata. Solo stasera me ne sono accorto e ho sentito i messaggi in segreteria in cui Emmett mi chiedeva di venire qui a controllare perché Tommy era solo a casa con una vecchia signora”.
“Christian ed Emmett, invece, a me hanno detto che avevano un’altra sorpresa per me, forse era quella di farci incontrare stasera”.
Non riuscii a non abbracciarla quando la arrossì di nuovo.
“Mi sei mancata tantissimo. Questa è senza dubbio la più bella sorpresa che qualcuno potesse farmi. Domattina ringrazierò quei due pazzi che hanno organizzato tutto questo”.
Poi un pensiero mi colpì.
È partita per non pensare a lui, non è venuta per me.
“Come stai Bella? Va meglio?”. La scostai da me per guardarla meglio. “Sei dimagrita o sbaglio? In questi giorni ti ho sentito così triste, mi dispiace tanto per quello che è successo. Lui non capisce ciò che ha perso, è un pazzo, tu sei … come può lasciarti andare via senza fermarti? Io non lo farei mai”.
“Sì sono dimagrita un pochino, ma non per quello che pensi tu e poi va meglio, davvero. Da quando sono arrivata qua, mi sento diversa. Non ho fatto altro che ridere e mi sento così felice. Sono felice, soprattutto ora che ti rivedo. Anche tu mi sei mancato tantissimo”.
Abbassò lo sguardo sulle sue mani, come se dovesse confessare qualcosa di brutto.
“Sai … dopo la vostra partenza due anni fa, tu sei stato sempre un po’ distaccato, non sai quante volte ho pensato che non mi volessi più bene, ma adesso che ti vedo capisco che forse era solamente la lontananza”, disse mentre mi abbracciava di nuovo.
“No, Bella, io ti vorrò per sempre bene. Non pensare neanche per un istante che non ti voglia più bene. Sei e resterai sempre la mia migliore amica”.
I suoi occhi persero un po’ luminosità e poi mi sorrise, rincuorata da quella notizia.
Come ha potuto pensare che non le volessi più bene?
‘Vorrei che tu fossi molto di più per me’, pensai.
Senza volerlo sbadigliai e lei sembrò accorgersene. “Beh credo proprio sia il caso di dormire. Tu sei stanco per la partita ed io per il jet leg. Come ci sistemiamo?”.
“Potremmo sempre dormire qui, nello stesso letto. Non penso ci sia nulla di male, no? Insomma, potremmo dormire insieme come facevamo da piccoli e comunque a parte il piccolo Tommy non c’è nessuno in casa e poi siamo entrambi single e io –”, ma mi interruppi, non volevo dirglielo adesso. Non in questa situazione.
La vidi arrossire a quelle parole, forse avevo esagerato, ma non ero riuscito a trattenermi dal dirlo. “Tu?”, chiese.
“Nulla, lascia perdere. Vado a mettermi il pigiama”.
“Mah … d’accordo”.
“Dio non posso credere che tu sia qui. Buonanotte. Ah Bella, ero un po’ distaccato solo perché non volevo crearti problemi con il tuo ragazzo”.
‘Sì, col cavolo! Non sai quante volte avrei voluto strozzarlo’, pensai.
Mi sorrise e poi aggiunse “Notte!”.
Quando tornai, mi misi a letto e spensi tutte le luci.
Mi addormentai con il sorriso sulle labbra.
Bella è tornata, è accanto a me e con un po’ di fortuna ci sarà anche domani.


Bene ... questo era il capitolo! Anche il prossimo capitolo sarà un Pov Edward e ci saranno un sacco di rivelazioni.

Spero vi sia piaciuto e mi raccomando ... Recensite in tanti!

Un bacio e a sabato prossimo, Ally!!!
   
 
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