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Autore: Soledad    29/07/2008    1 recensioni
E ora guardati. Che cosa vedi? Che cosa vedi oltre quello specchio? Oltre i tuoi occhi? Oltre il tuo corpo? Oltre mente e anima? Che cosa vedi? Credi davvero possa esserci qualcosa oltre il corpo e l'anima?
AVVISO
Aggiunto il 6 capitolo *-* Finalmente sono tornata U.U
Genere: Romantico, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ademas el cuerpo y el alma
 
Hola! Eccomi qua che scrivo già il secono capitolo!
Insomma di solito ci metto più tempo mentre sta volta non posso resistere <.<
muahahahhahahahha
Ringrazio hachi92 e ichi_chan (ma sai che su netlog pure io mi chiamo così? o.O)
per aver recensito il primo capitolo e ringrazio i miei 46 lettori ^____^
Ora possiamo inoltrarci ufficialmente nella storia!
Pronti?
Bene, iniciamos ^___^
 
segundo capítulo
"Ciao, Ryou! Da quanto tempo non ci si vedeva!".
Eccolo quel suo sorriso. Splendido, così perfetto, era da tanto tempo che non la vedeva sorridere e rivedere quel semplice gesto li fece provare una specie di gioia insensata. Ricambiò il sorriso, a lei non ne negava mai.
"Sì, hai ragione... come ti senti?". Nonostante la risposta fosse scontata glielo chiedeva sempre, come se ancora sperasse ci fosse una porta per a speranza... come se sperasse che da quelle labbra uscisse un "mai stata meglio di così".
"Diciamo che potrebbe andare meglio". Rispondeva sempre così. Quasi da copione, come se volesse abbattere tutte le sue speranze.
Fissò per un istante quelle scheggie di ghiaccio che trasmettevano un tumulto di emozioni inverosimili, amava perdersi in quegli occhi così freddi che lo facevano sentire così caldo, era una sensazione unica che aveva provato solo con lei... anche con un'altra persona, solo che quella persona era già di per sè una cioccolata calda.
Le accarezzò i capelli color castano, ricci, ricci perfetti e meravigliosi le cui tonalità andavano dal castano scuro a tonalità di cannella; li sistemò dietro le orecchie e le sorrise, di nuovo.
"Dai, adesso non parliamone..." disse Ryou cercando di sviare la convesazione "Prendiamo le valigie che andiamo...".
"Ok, va bene".
Uno sguardo a quegli occhi ancora, per notare che quella luce che li illuminavano un tempo si stava lentamente spegnendo.
 
Al Cafè Mew Mew sei ragazze fra i diciassette e i diciotto anni stavano servendo ai tavoli, c'era tanta gente quel giorno e nonostante il numero quasi non riuscivano a star dietro all'afflusso di clientela.
Ichigo e Berii stavano correndo come delle matte fra i tavoli, la prima continuando a lamentarsi e pensando ai suoi problemi attuali di cuore, l'altra stava semplicemente impazzendo; Retasu non faceva altro che far cadere piatti dall'agitazione, Purin faceva i suoi numeri ostacolando ancora di più la povera Retasu, Minto era fuori di sè e l'astinenza da teina la rendeva insopportabile, Zakuro invece era totalmente impassibile. Keiichiro forse era il più stressato, in cucina tutto il tempo.
Retasu si fermò un attimo, giusto il tempo di fare una breve domnda.
"Dov'è Ryou?". Keiichiro si aspettava sempre quella domanda da lei, ormai si era capito chiaramente che la mew verde era innamorata dell'amico, ormai non si sorprendeva più.
"Ha..." che cosa doveva dire? Non si era preparato."Ha... ha avuto un impegno".
"Che impegno? é successo qualcosa?".
"No.... non preoccuparti".
Chissà come l'avebbe presa. Mah.
Sapeva sarebbero arrivati da un momento all'altro.
Non la vedeva da tantissimo tempo e si domandava com'era... diventata. Come stava. Dopo tutto quello che era successo, dopo quello che avevano scoperto aveva tentato di fare...
Volevo suicidarmi. Ryou ci era rimasto scioccato, se lo ricordava benissimo, udite, anzi, lette quelle parole aveva sentito i pezzi del suo cuore cadere, un po' per lei, un po' perchè era colpa sua. Anzi, loro.
Se lo avesse fatto davvero, non sapeva cosa avrebbe fatto Ryou.
Erano ormai le sei, la clientela stava uscendo e finalmente stava calando la quiete. Le sei ragazze si erano sedute e stavano allegramente assaporando una fetta di torta preparata appositamente per loro.
Ichigo tirò di nuovo fuori l'argomento "Che fine ha fatto Ryou".
"Ma dove è andato? Non è mai stato fuori così a lungo...".
"Come mai ti interessi ora, Ichi?" domandò maliziosa Berii guardandola di sottecchi.
"Sempre a pensar male!" era diventata rossa di rabbia... e vergogna.
Retasu non aveva ancora fatto sentire la sua voce.
"Keiichiro, dai dicci che siamo curiose! Ormai sono tre anni che ci conosciamo!" incalzò Purin, che aveva ormai tredici anni.
"Sì, lo so ragazze, ma...".
"Ma? Centra una ragazza?" domandò Minto, anche lei presa dalla discussione.
Nessuno notò che Retasu aveva avuto un sussulto...
All'improvviso sentirono la porta del locale aprirsi e la voce di Ryou rompere quel silenzio di tomba, come se non se lo aspettassero potesse arrivare in quel momento. Keiichiro si alzò per raggiungerlo e le sei lo seguirono con lo sguardo.
"Che bello che è venuto il locale, Ryou". Nel sentire una voce femminile le ragazze si voltarono totalmente. Vicino a Ryou c'era una ragazza abbastanza alta (arrivava alle spalle di lui), la pelle chiara, capelli ricci di color castano e occhi grigi.
"Bentornata, Yuki*" le disse Keiichiro sorriendo, lei ricambiò il saluto molto vivaciamente.
"Nelle foto non sembrava così bello questo posto" continuava a commentare la ragazza guardandosi attorno "E poi non mi avevi detto che c'era anche un pianoforte...".
"Quello è comparso giusto perchè sapevo che venivi".
"Ti ringrazio...".
Le mew mew si guardavo stranite: chi era quella, da dove veniva, come faceva a conoscere Ryou e Keiichiro, cosa ci faceva lì, quanto sarebbe rimasta, quanti anni aveva, insomma, chi diamine era?
Ovviamente volarono le supposizioni della "ragazza di Ryou", cosa che fu smentita perchè non era possibile non si fossero visti per bene tre anni se non di più, quindi era un opzione che fu eliminata, anche per felicità di Retasu che nel vedere Yuki era rimasta sotto shock; una sorella di cui non aveva mai parlato? Ma dai... un'amica. Per loro quella era la più plausibile. Sì, un'amica...
"Non ci sono le vostre amiche? Volevo conoscerle...".
"Ah, sì, sono di là, vieni".
Yuki seguì Keiichiro mentre Ryou rimase fuori. Non li importava la reazione delle ragazze, non voleva essere sommerso da domande su Yuki, perciò avrebbe evitato di parlare per un po'.
Ovviamente le sei ragazze non riuscirono a spiccare mezza parola, gardavano Yuki senza aprire bocca. Lei dal canto suo non sapeva cosa dire di fronte a quelle facce sconvolte.
"Ehm... piacere, io... io sono Yuki".
"Loro sono Ichigo, Berii, Minto, Retasu, Purin e Zakuro..." disse Keiichiro per loro notando il totale imbarazzo.
"Ryou mi ha parato tanto di voi!".
"T...tanto?" balbettò Ichigo.
"Sì, sì! mi ha detto che avete fatto uno splendido lavoro tre anni fa!".
"Ah... bene... ehm ma lui non ci ha mai parlato di te".
La rossa lanciò un'occhiata a Keiichiro il quale fece un'espressione apprensiva.
"Capisco..." aveva cambiato tono di voce, se ne sarebb accorto chiunque.
Ryou era entrato in stanza e nemmeno se ne erano accorti:"Ragazze, lei è una mia cara amca" le sei si erano come riprese di botto "E rimarrà qui per non so quanto tempo...".
"Ok" dissero in coro.
Ryou prese Yuki per il braccio trascinandola via.
Non se lo aspettavano.
Di certo c'era un motivo per cui era piombata così, all'improvviso.
Sì, c'era qualcosa che nè Keiichiro nè Ryou avevano detto.
Qualcosa che forse faceva troppo male per raccontarlo.
 
"Non gliene hai parlato?". Ryou aveva accopagnato Yuki nella stanza, vicino alla sua, in modo che se ci fosse stato bisogno di qualcosa non c'era pericolo di perdere tempo.
"No... ho preferito di no".
"E perchè?".
"Fa male parlarne, Yuki...".
La ragazza abbassò lo sguardo.
"Sì, lo so...".
"Hai paura?".
"Sì, molta".
"Promettimi che sarai forte".
Yuki fece cenno con la testa.
Ryou le baciò la fronte e uscì dalla stanza.
Forse anche lui avrebbe dovuto promettere di essere forte...
  
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