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Autore: niandelove    18/05/2014    1 recensioni
«La luna guardava la terra da vicino da più tempo di chiunque altro. Probabilmente era stata testimone di tutti i fenomeni accaduti e di tutte le azioni compiute quaggiù. Ma manteneva il silenzio e non raccontava nulla. Lassù non c’era aria né vento; il vuoto era adatto a conservare i ricordi. Nessuno era mai riuscito a sciogliere il cuore della luna.»
- Haruki Murakami -
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bellamy Blake, Clarke Griffin, Finn Collins, Jasper Jordan
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Pov Clarke

100 persone,o ancora meglio 100 detenuti,perché questo eravamo per loro:ragazzi ribelli che dovevano essere spediti sulla terra come cavie.

Tutti minorenni,tutti con sogni infranti e vite non vissute veramente,tutti insieme verso l'ignoto.

"sai dovresti allacciarti la cintura,potrebbe essere pericoloso..."

Guardai il ragazzo davanti a me.La voce era la sua,ma non rispecchiava il suo aspetto.Non sembrava tanto alto,aveva i capelli abbastanza lunghi e castani,la sua voce invece era molto bassa simile a quella degli omoni di 2 metri che facevano i soldati sull'Arca.Già l'Arca...mia madre era rimasta lì e forse non l'avrei più rivista,ma a loro questo non importava.

"dovresti allacciarla anche tu"

"oh ma io sono forte,non ti preoccupare" 

Mi fece l'occhiolino e si portò la mani dietro la testa.
Lo ignorai completamente.Ero quasi sicura che fosse uno di quelli che facevano gli sbruffoni e ci provavano con tutte.
La navicella si mosse e il motore si accese.Il mio sedile iniziò a vibrare, come il mio cuore.

"restate tutti seduti"

Un moro nella mia fila urlò di stare fermi ai propri posti.Non mi sarei mossa neanche a pagarmi.Ero perfettamente immobile mentre la navicella probabilmente si era già staccata dall'Arca.

Molti ragazzi borbottavano a bassa voce,altri chiudevano gli occhi,io mi limitavo guardarli e svuotare la mia mente.

"Non fatevi prendere dal panico, andrà tutto bene" 

La voce era sempre la stessa.Sembrava calmo,forse un pó stanco,ma paurosamente tranquillo per uno che stava andando a morire.

Era un bel ragazzo:alto,moro,occhi castani e mi piaceva la sua voce,sembrava...calda.Completamente diversa dall'altro ragazzo,che ora stava seduto a giocare con un pezzo di metallo.

Come facevano a stare così rilassati?!
La navicella prese velocità.Io mi strinsi alle protezioni che mi avvolgevano le spalle.Avevo paura,paura di morire e forse questo sarebbe stato il giorno giusto,perché tutti se lo aspettavano.

Improvvisamente alcuni di noi vennero scaraventati contro una parete.Le cinture non aveva retto.

"restate calmi!" 

Il moro continuava ad urlare,mentre io vedevo solamente i tre ragazzi che sbattevano da una parte all'altra.Il loro sangue sporcava il pavimento di metallo e soffrivano,perche stavano gridando dal dolore.
Molte persone piangevano disperate,io volevo solo che questa tragedia finisse il prima possibile.
La navicella era ormai al massimo della sua velocità,poi improvvisamente rallentò.
Eravamo quasi arrivati.
Notai davanti a me due corpi che fluttuavano nello spazio.Erano morti.

"siamo quasi arrivat-"

Non finì la frase,che colpimmo qualcosa.La terra.
Ovviamente lo schianto fu fortissimo e un'altra persone perse la vita.Chiunque avesse creato quelle cinture,dovrebbe cambiare lavoro.
Tutti ci alzammo in piedi e ci avvicinammo verso la porta.

"chi vuole essere il fortunato?"

Ora era il ragazzo castano a parlare.Sembrava quasi divertito.

"perché non vai tu" suggerii io.

Alzò le spalle e aprì l'uscita.
Una luce spaventosa attraversò la navicella.
I miei occhi bruciavano,essendo abituati alla luce artificiale dell'Arca,ma questa era decisamente meglio.
Il ragazzo passò la rampa e si avvicinò lentamente al terreno.
Tutti parlavano a bassa voce,dicendo che poteva essere pericoloso,l'unico che stava in silenzio era il moro difronte a me.
Era strano quel ragazzo,trasudava odore di mistero,di diversità.Aveva uno sguardo troppo assente e nello stesso tempo anche troppo maturo per uno della suà età.

"credi sia vivibile là fuori?" gli chiesi avvicinandomi a lui.

"Non ci resta che scoprirlo"

Mi afferrò la mano e mi portò sulla rampa accanto all'altro ragazzo.

"al tre...1...2..." mi attirò giù con lui e finalmente toccammo terra.

Io ero sconvolta.Mi aveva trascinato sulla terra,sapendo che potevamo morire.

"Ma sei matto?"

"No,mi chiamo Bellamy-si girò verso di me- ti stringerei la mano,ma pare che tu mi abbia già anticipato..."

Il mio sguardo si posò subito sulle nostre mani ancora intrecciate,che mi affrettai subito a ritrarre.

"Guarda che sei stato tu a prendere la mia mano!"

Alzò le spalle.

"potevi uccidermi,lo sai questo?"

"Calmati principessa guarda che non sei l'unica a rischiare la vita.Perchè non ti godi il momento?"

"Mi chiama Clarke e non principessa!"

"Okay principessa"

Odioso.

Sorrise e inizió a camminare verso il nulla.Si perché a quanto pare sulla terra esistevano solo alberi.
Lo seguii contro voglia.Non sapevo dove andare.Gli altri giravano su se stessi gridando stupidaggini.Sembravano euforici e un pó lo ero anche io.Finalmente avevamo un posto dove vivere.Finalmente eravamo tornati...a vivere.


Ciao ragazzuole.Ho aggiornato in fretta,visto?
Spero che il capitolo vi piaccia.Ovviamente funge da introduzione quindi non succedono molte cose...
Bhe di sicuro si viene a conoscere il nostro Bellamy,che a quanto pare non piace molto alla nostra protagonista.
Avete capito chi è l'altro ragazzo? (è abbastanza facile)
Grazie a tutte.
Un bacio.

  
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