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Autore: MULTIfandomGIRL    18/05/2014    4 recensioni
Ciao ragazzi! Prima ff.
Rachel sarà costretta a chiedere aiuto ad Apollo per il matrimonio di suo padre , escogiteranno un piano in cui Apollo dovrà essere il finto fidanzato di Rachel ma...con uno come lui non bisogna mai MAI star tranquilli
Muahaha
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Apollo, Quasi tutti, Rachel Elizabeth Dare
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure della Rachollo'
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CAPITOLO OTTO.
LIETO FINE IMMORTALE.

Dopo la giornata che passamo a suonare, le cose andarono meglio.Per prima cosa,comparì un frigorifero nella mia stanza, con tanto di forno e micronde.Apollo mi diede il permesso di visitare la " Sala Arte" , dove potevo disegnare e dipingere tutto quello che volevo. E poi,lo vedevo più spesso.Quando non c' era, perché era impegnato nel far sorgere il sole, la sua collana che non staccavo dal collo, diventava più calda,e il rosso della gemma diventava più acceso. Un giorno lo aprii e raggi di sole illuminarono la stanza. Detto ciò , ero nella sala Arte, e stavo disegnando Blackjack. Stavo utilizzando il nero a tempera, ma Apollo mi apparve accanto, facendomi sobbalzare,pasticciando tutto il quadro."Ma sei matto?Hai idea di quanto ci ho messo a farlo!" Ero davvero arrabiata,era odioso. "Calma, avresti potuto fare di meglio: vedi, qui, sull'ala,hai messo troppo nero" Disse innocentemente."Adesso basta! Sono stufa di te che mi hai fatto dimenticare da tutti quanti,costringendomi a trasferirmi da te, che fai pure finta di niente.BASTA. Io esco, non ce la faccio più!" , gli urlai isterica.Prima che potesse fermarmi,gettai il quadro a terra e correndo uscii da quella casa.Ero sull' Olimpo e non sapevo dove andare.Stavo correndo,e mi scontrai con qualcuno."Rachel,che ci fai qui?" Era Afrodite."Mi dispiace, ma credo di non farcela!" Stavo piangendo.La dea mi prese per mano e mi portò nella sua casa. Era tutto rosa,tranne il pavimento.Le spiegai tutto, di come mi sentivo male,di quanto in realtà amassi Apollo,e di come lui fosse ostile."Rachel, è solo che non è mai stato veramente ,ma innamorato,lo sento." Mi consolò la dea."Si ma, io ci soffro." Ammisi. Non che avessi molto tempo, tornai di corsa a casa di Apollo.Ma quanto era grande quella casa? Non lo riuscivo a trovare. "Apollo? Dove sei?" Stavo girando per corridoi infiniti,ma di lui nemmeno l' ombra.Sentii delle voci e mi avvicinai.Erano Apollo e Artemide. "Non puoi trattarla così! Lei ti ama, lo sento perfino io!" Insisteva la dea. "Ne voglio la prova" disse lui.Il resto del discorso non riuscì a sentirlo,sfortunatamente.Feci finta di essere entrata in quel momento in casa, e recitai così bene il ruolo che i due dei inventarono una buona scusa per giustificare la presenza di Artemide. Artemide se ne andò, lascia doci soli."HAI LA PIÙ PALLUDA IDEA DI QUANTO MI SIA PREOCCUPATO !" stava gesticolando in maniera assurda, e mi guardava arrabbiato ma sollevato del fatto che fossi lì. "Mi dispiace", provai a mormorare. "Certo, come ti dispiace di avermi disubbidito vedendo quel mortale." Disse sarcastico lui. Ok, questa era davvero, davvero la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. Gli diedi uno schiaffo mentre stava per continuare a dire altre cose, facendolo fermare di colpo. Non si capiva se era arrabbiato o sorpreso. "Io non volevo, scusa,cioè io..." Stavo balbettando. "Sarà meglio che vada nella tua stanza, Rachel" Disse con voce gelida il dio,senza far trapelare nessuna emozione, mentre la gemma del mio ciondolo ora era blu e fredda. Inutile dire che nella mia stanza, passai ore a piangere." Su cara, sapevamo che sarebbe stato difficile, ma ce la puoi fare, coraggio." Artemide era comparsa dal nulla."Io non volevo..." Provai a giustificarmi. "Se lo meritava..." Mi assecondò la dea con aria di nonsalance. Scoppiammo a ridere." Ora va da lui,e dimostragli che lo ami,veramente. Prima che tu me lo possa chidere, ci sarà sempre un posto nelle cacciatrici,se qualcosa dovesse andare storto." La dea sorrise e svanì in un lampo di luce. Ok, sarebbe stata una fantastica cognata... Almeno credo. Non mi feci ripetere quello che mi disse, e corsi da lui. Ammetto che fu difficile trovarlo:c' erano tipo 29482992949292 stanze, se non di più. Lo trovai nella Sala Arte, il luogo più ovvio che non avevo controllato. Senza farmi sentire ne vedere, lo abbraiciai da dietro, sentendolo avvampare.La gemma diventò rosso fuoco e caldissima. "Penso di amarti, Apollo.", furono le uniche cose che riuscì a dire.Il dio si girò, scioglendo l'abbraccio,e mi baciò. Ah,non avrei voluto ammeterlo , ma Afrodite, nel suo campo, aveva sempre ragione..."Lo credo anch' io , dolcezza" , mormorò lui. Ero tipo: ok, posso morire felice, ma appena finì di pronunciare quelle parole,apparvero unici persone immortali di nostra conoscenza... "Ares, mi devi cinque dracme..." Gridava Hermes. "Ah , l' amuor!" Sospirava Afrodite. " Finalmente quel ragazzo ha messo la testa apposto!"Sbottò invece Era. Apollo era sorpreso, e gli fu spiegato il perfido piano di Era, fino al punto in cui lo conoscevo io. Se vi ho detto che sarei potita morire felice, il condizionale è il giusto verbo per questa frase,infatti:" Ora se Rachel vorrà, l' Oracolo lascerà il tuo corpo e potremo farti un dono magnifico..L' Immortalità . " Ghignò Era. Ero stupita."Bhe, sarebbe magnifico. Ma vorrei che i miei amici si ricordassero di me..."dissi, mentre Apollo incominciò a fischiettare innocentemente. " Si sistemerá tutto." Mi tranquillizò Zeus. "Oh ragazzi, direi che abbiamo una nuova dea tra di noi... Ave Rachel Dare, dea della profezia benevola" proclamò Era . Tutti gli dei si inchinarono. Gli dei si inchinarono. GLI DEI SI INCHINARONO. Ok,quella era decisamente una situazione imbarazzante, ma l'adoravo. "Si ok, ora io,li lascerei soli questi due" disse saggiamente Efesto, e tutti gli dei sparirono,lasciando me e Apollo a sbellicarci dalle risate.

DIVERSE CENTINAIA DI ANNI DOPO.
"MAMMA! Mi racconti come vi siete conosciuti tu e papa'?"
"Oh, Alex, picollo mio, e' una lunga storia."
"Ma io la voglio sentire!"
"Ok , vabbene...allora e' iniziato tutto quando i tuoi nonni mortali hanno divorziato... e tuo padre divenne molto geloso...ma gli altri dei mi aiutarono...poi ci siamo sposati...e dopo tanto, tanto tempo sei nato tu, piccolo mio. Adesso va a letto, sbrigati, domani papa' ti porta sul carro del sole"
"Il carro di papa'! Evvai! Non vedo l' ora di ...GNOOOOC"
Il mio piccolino si e' gia'  addomentato...ha solo 5 anni...
Mi reco nella sala arte, e suono per un po' il piano, quando Apollo  mi prese per mano.
"Dai , andiamo , e' tardi...a proposito di nostro figlio, non ti perdonero' mai per averlo chiamato Alex!"
Eh gia', quella era la mia vita, dopo aver sposato il dio del sole.



AUTRICE:
PIANGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO.

NON POSSO CREDERE CHE SIA FINITA
,
NON POSSO.

MI RASSEGNO, E GRAZIE PER AVER

SEGUITO LA STORIA,

VOSTRA,

-MULTI FANDOM GIRL.



 
  
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