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Autore: DarciaSama    30/07/2008    3 recensioni
oriya, rimasto solo dopo l'addio di muraki ripensa a ciò che è successo quella sera e riflette sui suoi sentimenti verso il meraviglioso e terribile dottore e poi...poi sta a voi scoprirlo!leggete e recensite...vi pregoooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kazutaka Muraki, Mibu Oriya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Il profumo del veleno

Sono ritornato al ryokan senza badare a niente e nessuno, ignorando persino le mie cameriere. Mi rifugio nelle mie stanze dove c’è ancora il letto sfatto e il tuo odore nell’aria. Mi sdraio stringendo tra le braccia li tuo cuscino distruggendo la mia mente col profumo dei tuoi capelli.

Guardami Muraki! Guarda come mi sono ridotto! Sto desiderando di svanire insieme alla fragranza del tuo corpo dispersa in questa stanza. Ed è tutta colpa tua!

Estraggo le tessere magnetiche che mi hai dato dalla tasca del kimono e mi limito ad osservarle… Presto arriverà la gente del paese dei morti e io dovrò intrattenerli per lasciarti portar a termine il tuo obiettivo… É giusto chiedere a me di aiutarti a raggiungere l’inferno? Io credo di no. Mi chiedo se tu abbia mai dato peso ai miei sentimenti. Infondo era con me che aprivi il tuo cuore, seppur in piccola parte, ero io a leggere i tuoi sentimenti e a starti vicino nonostante tu li negassi…era con me che facevi l’amore quando volevi sentirti amato, è me che hai scopato quando hai avuto voglia di un corpo maschile!

Non ho più forza per trattenere le lacrime. Affondo il viso nel guanciale dove il tuo profumo mi distrugge ancora un po’, lasciandomi scivolare in un’aspirale discendente verso il punto di non ritorno e, nonostante tutto, sono ancora abbastanza stupido per sognare che quel cuscino sia il tuo petto.

Non ho più voglia nemmeno di pensare. Farò come dici tu.

Prendo le katana gemelle che ho ereditato da mio nonno e mi dirigo in giardino, ed eccoli, gli Shinigami. Sono arrivati, proprio secondo le tue aspettative. Li intrattengo come mi hai chiesto di fare. Sfido il partner di Asato Tsuzuki a bujutsu mettendo in palio le tessere magnetiche ed inizia lo scontro.

Questo ragazzo lotta animato dall’odio che nutre nei tuoi confronti, ma non sa che l’odio lo renderà cieco e non è così che mi batterà. Io sono di gran lunga migliore di lui e continuo infliggergli colpi mortali, ma tanto non può morire, lui è già morto e il suo corpo è in grado di rigenerarsi.

Infine mi rendo conto che il vero motivo per cui combatte è riconquistare la sua vita e la sua famiglia che è rappresentata da quello shinigami a cui tu sei tanto affezionato. Interrompo il duello, tanto ormai il mio compito è terminato. Gli consegno le tessere e li lascio andare.

Rimasto di nuovo solo, ho pensato che forse avrei dovuto fare anch’io come Hisoka, andare contro il tuo volere e salvarti dalle tue convinzioni, o forse è troppo tardi per farlo dato che HAI già aperto la danze del gran gala della Morte?

Un vento tiepido scuote le chiome dei ciliegi del cortile del Kokakurou avvolgendomi in una pioggia di petali rosati. Sento il tuo odore anche nelle brezze estive…Così ho fatto bene?

Tendo la mano e un delicato petalo si posa sul mio palmo. Chiudo il pugno e dentro di me esprimo un unico desiderio…

NON MORIRE, MURAKI!

Libero quel fragile oggetto imprigionato tra le mie dita. Forse è meglio che mi rilassi per oggi, ormai le forze mi hanno abbandonato. Mi dirigo in veranda e chiedo a una cameriera di portarmi un the… anche questo posto è impregnato di tuoi ricordi! Quel muretto là in fondo. Ti ci sedevi sopra leggendo scartoffie con la sigaretta tra le dita.

Quante volte sono rimasto ad osservarti per ore…

Guardo in cielo e vedo la luna scarlatta che si beffa di me e dei miei sentimenti.

- Signor padrone, a che ora possiamo preparare la cena? –

La voce della cameriera interrompe il mio flusso di pensieri.

- Stamattina il capo pescatore ha portato un’orata freschissima per il dottor Muraki –

Muraki, perché sei diventato la mia ossessione?

- Un orata…è un pesce augurale…ma dalla ai gatti randagi qui intorno –

Dimmi Muraki, perché mi hai avvelenato dandomi l’estasi per poi sottrarmi all’ultimo l’antidoto?

- Muraki non tornerà più qui -

  
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