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Autore: Nami    25/12/2004    1 recensioni
Ci ho pensato su.. e ho deciso di fare questa ff. Si perchè per chi si sia interessato all'altra mia fic "La ricercata" questa è esattamente il suo seguito. Dopo undici anni Rufy e i suoi amici si sono trasferiti al villagiio Fusha. Ciascuno ha realizzato il suo sogno e finalmente anche Shank e Max fanno ritorno all'isola. Cosa succederà dunque questa volta? Beh.. Rufy & Co., Shank il rosso, Max e la loro figlia di dieci anni saranno alle prese con criminali che vogliono sottrare il tesoro di Gold Roger ritrovato da Rufy, diviso in fine con gli abitanti del villaggio.Ma naturalmente non sarà una storia di sola avventura. L'amore c'è sempre. Il resto lo lascio a voi. Buona lettura e mi rraccomando: GIUDICATE!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 45: Dura ricerca




Con il cannocchiale ben stretto in mano, perlustrava l'orizzonte sotto la luce del sole. Che bella giornata, un sole così splendente non si vedeva da tempo e la temperatura era veramente piacevole sulla pelle.. un giorno così bello avrebbe dovuto trasmettergli il buon umore.. ma nessuno di loro se la sentiva di sorridere.

- Eh? -

Una striscia di terra comparve nel mirino.

- Ci siamo finalmente! EHI GENTE! TERRA! -

La prima isola in cui avrebbero cercato la loro piccola Ennie. Erano certi di non trovarla laggiù, in fondo Charas sapeva giocare bene le sue carte e da pirata qual era, non poteva rendergli il compito facile. Non poteva nascondersi sulla prima tappa del viaggio, assolutamente. Ma in fondo, un'accurata ricerca non fa mai male nella vita.

- Hai sentito tesoro? -

Le disse scrollandola dolcemente.

- Terra! -

- Mh.. si.. ho sentito! -

Si strofinò gli occhi stanchi.

- Oh, scusa, ti ho svegliata? -

- No, non mi ero nemmeno addormentata! -

Le riusciva sempre più difficile dormire.

- Beh, non sei contenta? Terra Max! -

- E allora? -

- Come "e allora"! -

- Shank, andiamo, sii realista! -

Si sollevò dal cuscino, sistemandosi i capelli arruffati.

- Non la troveremo mai sulla prima isola, è impossibile! -

- Non si può mai sapere nella vita! -

- E' inutile che cerchi di tirarmi su, anche tu sai benissimo che ho ragione! -

Lentamente il sorriso scomparve dal suo volto.

- Amore, lo so che non è facile.. -

Non poteva accettarlo nemmeno lui.

- E' di nostra figlia che stiamo parlando! -

La figlia che non vedeva l'ora di riabbracciare e di portare in spalla per tutto il villaggio.

- Anche se non dovessimo trovarla qui.. la cercheremo da un'altra parte! Non ci daremo per vinti! -

- Si.. e intanto il tempo passa! -

Erano trascorsi tre giorni da quando avevano lasciato l'isola imbattendosi in quella terribile tempesta! -

- E in più Ania e Zoro sono scomparsi! -

- Ti preoccupi anche per loro, vero? -

- Non posso certo fregarmene.. -

- Stai tranquilla, stanno bene, lo sento! -

Le portò i capelli all'indietro, liberando il suo viso.

- E anche nostra figlia! Stanno tutti bene! -

In un angolino del suo cuore avvertiva il suo respiro, la sua voce.

- L'unico che avrà bisogno di un buon dottore, sarà solamente Charas.. ammesso che sopravviva.. dopo quello che ha fatto, non so se riuscirò a lasciarlo in vita.. -

Aveva distrutto il loro villaggio, ammazzato metà della popolazione privando mogli dei loro mariti e figli dei propri genitori. Aveva osato fare del male alla sua Max, ai suoi compagni e in fine si era anche permesso di umiliare il re dei pirati e di rapire la sua bambina. Uno schifo umano di quel genere, non era degno di godersi la vita.

- Questo è poco ma sicuro! -

Disse lei.

- Io lo ucciderò! E' una promessa! Lo faccio a pezzi! -

- Allora lo faremo insieme! -

- Si! Insieme! Gli daremo quel che si merita! Lo faremo inginocchiare imprecando pietà! Lo faremo scomparire fra atroci sofferenze! -

Che degne parole.

- Devo farti i miei complimenti, undici anni ti hanno trasformata alla perfezione, parli proprio come un vero pirata! -

- Ho imparato dal migliore! -

Gli sussurrò baciandolo vicino alle labbra.

- Dimentichi che non sono io il re dei pirati! -

- E allora? Per me sei e resterai sempre il pirata più incredibile, più forte e più bello di tutti i mari! -

- Sul "più bello" sono d'accordo! -

- Ma sentilo come se la tira adesso! -

La strinse a sè ridendo a labbra serrate.

- Lo vedi? Sono di nuovo riuscito a farti sorridere! -

- Tu mi fai sempre sorridere! Sei contagioso! -

- Modestamente! -

Anche quando piangeva, quando stava male, quando si sentiva abbattuta o depressa. Le bastava una sua battuta, una sua parola, una sua espressione, per farla ridere.

- Non merito forse una ricompensa per questo? -

- Come? -

- Beh, sono contento di trasmetterti il buon umore.. ma non posso mica fare il giullare gratuitamente.. -

- E cosa vuoi! -

- Non ci arrivi da sola? Voglio qualcosa di prezioso, pagami a dovere! -

Percorse il suo braccio avanzando con l'indice e il medio, facendole il solletico.

- Ma cosa ti do! Non vorrai mica dei soldi! Da me che sto per diventare tua moglie! -

- E chi ha parlato di soldi? -

- E allora? -

- Va bene! Vorrà dire che mi prenderò la ricompensa da solo! -

Afferrò il suo viso delicatamente con le mani e lo portò dolcemente verso di sè. La baciò con dolcezza, trasmettendole calore, facendole battere il cuore.

- Io parlavo di questo! -

Sussurrò sulle sue morbide labbra.

- Mh... mi sento in colpa.. -

- Per cosa? -

- Per Ennie! -

Spiegò con rammarico.

- Lei è nelle mani di un corsaro senza scrupoli.. e noi ce ne stiamo qui a baciarci! -

- Amore mio, la nostra piccola, ne sarebbe felice! Non vorrebbe vederci abbattuti per lei! Non credi? -

- Forse.. ma io mi sento un'egoista.. perciò dovrò chiederle scusa perchè.. adesso ti chiedo un altro bacio! -

Voleva conforto, affetto, amore. I suoi baci erano l'unica cosa in grado di infonderle coraggio.
Shank le catturò nuovamente le labbra. Non le allontanò un attimo dalle sue. Le assaporò deliziato, innamorato, finchè la voce di Lucky non gli avvisò dell'isola ai piedi del vascello.



Minuscole ma visibili gocce di sudore sotto al cocente sole, fiati corti e forti clangori, quasi assordanti. Avevano ripreso gli allenamenti, senza darsi un attimo di tranquillità, senza fermarsi un momento.
Cominciava ad abituarsi. La stanchezza scompariva lentamente, il dolore alla caviglia era solo un ricordo, la sua determinazione, come l'agilità nei movimenti, era notevolmente aumentata. Tutto in soli due giorni.

- Brava! Continua così! -

Le disse.

- Attenta, sto per attaccarti! -

Dopo un secondo di quiete, Zoro si lanciò nuovamente contro di lei, la quale bloccò la spada, impugnando la "sua" . Quella stessa spada che sapeva, un tempo apparteneva a Kuina. L'idea di saperla maneggiare, la rendeva così orgogliosa di se stessa e terribilmente felice. Credeva di aver ormai allontanato quei pensieri, di aver scordato Kuina e la sua superiorità. Invece si sbagliava, non aveva mai smesso di pensarci.

- Ania.. -

Riprese a guardarla negli occhi, mentre le loro spade erano l'una contro l'altra spinte entrambe, da una grande forza fisica.

- Ti ho mai detto.. che le tue labbra sono morbide e sensuali? -

- Come? -

Prese a guardarla in un modo.. quasi.. voglioso. Un sorriso malizioso.. in un momento del genere.

- Veramente.. no! -

- Ah no? -

Che gli saltava in testa. Credeva che prendesse sul serio il suo ruolo d'insegnante. Perchè stava tentando di farle perdere la concentrazione?

- E dimmi... te l'ha detto nessuno che sei.. sexy ed elegante? -

Continuò.

- Beh.. no.. -

Arrossì.

- Che peccato! Sei veramente uno spettacolo! -

Ammorbidì la pressione della spada, costringendola ad indietreggiare.
Con una mano le avvolse la vita.

- Che ne dici di un'altra "performance"? -

- Ma che stai dicendo? -

- Sai bene a cosa mi riferisco! Parlo dell'altra notte! Vuoi un altro assaggio della mia passione per te? -

- A..adesso?? Qui?? -

- Perchè no! Per me va bene dovunque! Mi basta assaporare il tuo bel corpo! -

La strinse a sè, avvicinando le labbra alle sue, facendola impazzire.

- Allora? Mi vuoi? -

Dopo un attimo di silenzio, diede la sua risposta.

- Stupido! -

Sorrise e con una veloce mossa gli tolse la spada di mano e lo costrinse a sbattere contro la parete.

- Ah ah ah! -

Si portò la spada in spalla, come una vera spadaccina.

- Ti ho fregato tesoro! -

Camminò sensualmente, avvicinandosi a lui. Con la punta della lama gli sfiorò la guancia.

- Guarda che ti ho capito sai.. volevi farmi perdere il controllo per poi disarmarmi! Peccato che ti ho battuto sul tempo! -

- Mpf.. ah ah ah ah! -

- Che ridi adesso! -

- Rido per la tua faccia! Dì la verità, non hai capito subito che era un trucco, stavi per cascarci in pieno! -

Cacciò fuori la lingua.

- Non è vero! -

- Ah no? Allora perchè hai cominciato a tremare? -

- ... non stavo tremando! -

- Oh si invece, e anche molto! Dimmi, ti basta davvero così poco per mandarti K.O.? -

- NON E' VERO!! -

Riprese a ridere, afferrandola per un braccio, attirandola nuovamente verso di sè.

- Devo farti i miei complimenti! Hai superato la prova, brava! Ogni giorno che passa somigli sempre di più ad una vera spadaccina! -

- In altre parole, mi stai dicendo che sono "finta".. -

- Niente affatto! Più vera di così.. -

- Scherzavo! -

Restarono immobili, abbracciati, ad ascoltare il battito del loro cuore.
E mentre loro passavano il tempo, allontanando ogni cattivo pensiero, i loro amici cercavano e cercavano, senza un attimo di tregua.

- Voi non scendete ragazzi? -

Rufy e i suoi compagni, erano seduti sul ponte, godendosi il calore del sole sulla loro pelle.

- Perchè mai scusa? -

Domandò Rufy naturalmente.

- Bastate voi.. e poi.. lo sai non la troveremo certamente qui! -

Anche loro erano così sicuri..

- Beh.. so bene che non è così semplice.. però.. è mia figlia.. e non rinuncerò a cercarla, nemmeno se so in partenza che non la troverò! -

Detto ciò spiccò un salto scendendo dalla nave.

- Ora capisco da chi hai preso Rufy... -

Osservò Sanji accendendosi accuratamente una sigaretta.

- Tu e quello siete tali e quali! -

- Dici? Naa... non ci somigliamo per niente.. -

- Potreste sembrare padre e figlio invece! Forse non lo hai mai notato ma.. avete un'incredibile somiglianza fisica.. entrambi siete testardi, senza alcun senso del pericolo, avete voglia di avventura e quando v'incavolate potreste ridurre un villaggio in frantumi! Più simili di così.. -

E lui era contento di somigliare a Shank.

- Vedi Sanji, Shano è stato più di un amico per me! Quando ero bambino, lo guardavo senza poter fare a meno di pensare che avrei tanto desiderato diventare come lui! Ammiravo il suo coraggio, la sua tenacia, ma soprattutto la sua costante tranquillità! Oggi sono esattamente come volevo diventare e ho da tempo realizzato il sogno di una vita, sono riuscito a diventare il re dei pirati! -

Abbassò di poco il cappello di paglia, affinchè gli coprisse gli occhi.

- Solo mi rendo conto.. che forse sono ancora troppo immaturo e questo piedistallo non è mai stato adatto a uno come me! -

- Ma che stai dicendo! -

Protestò Nami.

- Non è affatto vero! Molti si sono cimentati nella tua stessa missione, e molti di loro sono caduti prima ancora di entrare nella Rotta Maggiore! -

- Si, quello che di ci è vero Nami, però... che razza di re dei pirati sono, se non sono in grado di proteggere una bambina? -

Piombò il silenzio. Tutti capirono all'istante. Rufy si sentiva responsabile, lui, che si era guadagnato il titolo di "re dei pirati", davanti all'immortalità di Charas, dovutagli da uno dei mitici frutti del diavolo, dei quali lui stesso si era nutrito da bambino, non aveva potuto nulla. Ennie, la figlia del suo grande eroe, di suo padre, del suo amico Shank, era stata portata via davanti ai suoi occhi e lui se n'era stato li, immobile, senza poter muovere un solo muscolo, impossibilitato a rialzarsi, perchè gli bastava sollevare un dito, perchè ogni parte del suo corpo si lacerasse benchè lui fosse un "uomo di gomma".

- Non mi darò pace finchè non la ritroverò! -

Continuò.

- Sono certo che Charas, l'ha nascosto nell'ultima isola di questo mare, l'ultima tappa, è quella a cui dobbiamo mirare! Certo però.. io non ho alcuna intenzione di persuadere Shank a cambiare idea in questo modo. Sono sicuro che lui stesso sa dove quel vile tiene sua figlia. Forse, non lo fa per se stesso... lo fa per Max.. -

Per la sua amata compagna che tanto soffriva, quella donna così forte e bella che avrebbe dovuto sposare.. in quel momento probabilmente, sarebbero stato davanti all'altare se non fosse accaduto nulla di tutto quello. Purtroppo, il destino è imprevedibile e puà coglierti di sorpresa in qualunque momento, privandoti di una felicità fino a quel momento creduta indistruttile e incancellabile.
Per Max, avrebbe girato ogni angolo, ogni isola di quel vasto Oceano... solo per rassicurarla, per illudere forse, anche se stesso. Come si dice, tentar non nuoce, per questo motivo, non intendeva mollare, anche se sapeva con certezza che mai e poi mai, almeno finchè non sarebbero giunti all'ultima isola della rotta che stavano seguendo nella paura e nella preoccupazione, avrebbe scorto gli occhioni dolci della sua adorata figlia, che tanto amava.

- Non mi darò pace finchè quel mostro, non sarà finalmente schiacciato al suolo come merita! Non mi darò pace finchè.. Ennie non tornerà al villaggio insieme a noi! -

- E io sarò al tuo fianco! Non potrò perdonarlo per aver osato toccare con le sue luride mani una signorina, anche se si tratta di una bimba! -

- Grazie Sanji! Il tuo aiuto mi servirà! -

- Co...combatterò anch'io! -

- Sei sicuro Usop? -

- S..si! La volta scorsa mi sono solo nascosto... so di essere un codardo ma.. vorrei almeno rendermi utile questa volta... -

Disse mentre le sue gambe tremarono più che mai.

- Grazie! -

- E questa volta... combatterò anch'io insieme a voi.. -

- Ma Nami.. -

- So di essere una donna e so che probabilmente si rivelerà una battaglia pericolosa.. ma almeno voglia fare qualcosa per quella bambina... il bastone climattack che Usop mi ha costruito tempo fa, mi sarà molto utile.. -

- Beh.. io non posso impedirti di batterti però... Nami.. io non riuscirò a... -

- Si, so bene che non potrai proteggermi in continuazione... sarai molto occupato.... per questo mi rendo conto che probabilmente dovrò contare solo sulle mie forze.. ma io non me la sento di abbandonarti proprio adesso! Abbiamo viaggiato fianco a fianco per diverso tempo, no? Siamo sempre stati una squadra.. lo saremo anche adesso! -

Dopo un attimo di silenzio, il sorriso comparve sui loro volti. Sollevarono il pugno allegri e tutti in coro pronunciarono la risposta.

- GIUSTO! -



Si erano allenati duramente anche quella mattina, ora meritavano un pò di riposo, soprattutto lei con il suo dolce fisico di ragazza, non era abituata ad affrontare esercizi di quel calibro, nè tanto meno, ad utilizzare una spada per diverse ore. In realtà era anche la prima volta che ne impugnava una, sembrava quasi incredibile che fosse già cpsì "esperta" pur essendo ancora una principiante. Era buffo se ci pensava.
Non avrebbe mai immaginato che Ania, possedesse una simile capacità di apprendimento.
Aveva voglia di coccolarla comodamente sdraiato su quel letto dove per ben due notti si erano amati, dove entrambi avevano perso la loro verginità, diventando a tutti gli effetti, un uomo e una donna adulti.
Quel letto che Nami non aveva mai voluto togliere dalla sua stanza, benchè all'inizio, soffrisse terribilmente a vedere completamente intatto, ma soprattutto vuoto.
In quel breve periodo in cui Ania si era fermato sulla Going Merry, lei e Nami avevano legato così tanto, da diventare inseparabile come due sorelle. Ricordava bene le sue lacrime quando Ania le confessò di volersi fermare con sua madre, di non poter intraprendere un altro viaggio al loro fianco, che si sarebbe rivelato lungo, non si sapeva quanto, ma soprattutto pericoloso. Lei credeva ciecamente nella loro sopravvivenza, sapeva bene che presto o tardi, avrebbe potuto riabbracciarli.. ma non voleva rischiare di morire anche lei insieme a loro, di conseguenza, di procurare un altro terribile doloro alla sua povera madre, che probabilmente non avrebbe retto un simile shock. Da quel giorno Nami decise, che il letto in cui la sua cara amica Ania aveva dormito diverse notti, non sarebbe mai più stato tolto. In quello stesso letto in seguito, ci aveva dormito Bibi, la principessa di Alabasta, un'altra inseparabile amica con la quale aveva stretto un forte legame. Il periodo che aveva trascorso insieme a loro, più o meno era quanto quello di Ania... eppure, nonostante loro avessero fatto molte altre conoscienze importanti, nessuno era mai riuscito a dimenticarla. In particolar modo, lui e Nami.

- Ania! -

Chiamò allegramente il suo nome sollevando la porticina della cabina. Scese le scale e in quel momento, si bloccò. Non appena la vide addormentata sulla scrivania di Nami, si soffermò quasi come se avesse paura di svegliarla con un solo passo.
Lentamente si avvicinò, facendo la massima attenzione a non far scricchiolare il parquet di legno. Abbassò di poco il capo e si accorse che dormiva profondamente. Gli scappò un sorriso. Era così dolce, così bella.. gli venne ancora più voglia di stringerla al suo petto. Ma preferì lasciarla dormire.
Fece per allontanarsi, quando qualcosa sul tavolo sotto le sue braccia, attirò la sua attenzione.
Un foglio scritto, da lei. Sembrava una lettera, almeno a giudicare dall'impostazione. Lentamente si apprestò a leggere.

Cara mamma,
il tempo passa sempre più velocemente e a me sembra ieri che ho lasciato l'isola verso il villaggio chiamato Fusha.


Aveva scritto una lettera alla sua mamma, nonostante la lontananza era ancora così legata a lei.. doveva mancarle moltissimo.

Ti ricordi di Zoro, vero? Ti ho raccontato il motivo che mi spinse a lascirare tutto quanto, a lasciare te e il fratellino che molto presto nascerà e che purtroppo quel giorno magnifico, io non potrò conoscere.
Lui era venuto a cercarmi e il dolore che provò nel non vedermi, nel pensare che io lo avessi abbandonato senza tener fede alla promessa fatta l'anno prima, è stato talmente grande che quando mi ha incontrata alla locanda del villaggio, mi ha quasi mandata fuori a calci. Si è arrabbiato così tanto.. io ho cercato più volte di spiegargli la verità, di cosa ti era successo per farmi assentare dall'isola senza pensarci.
Alla fine ha capito, mi ha ascoltata e ora tutto è come speravo. Io e lui insieme. Lo amo così tanto... ma ho sempre paura.. di non essere amata nello stesso modo..

Quella frase, lo colpì al cuore. Perchè pensava una cosa del genere?

Non fraintendere.. lui mi ama moltissimo, me lo dimostra, lo sento fortemente.. però... non lo so.. sai bene che la paranoia è il mio difetto peggiore e per questo.. ho sempre il terrore di amarlo troppo, di mostrarmi appiccicosa, completamente dipendente da lui.. ho paura di irritarlo con questo mio comportamente sciocco e di conseguenza.. di perdere il suo amore..

- Oh piccola... -

Sussurrò appena senza che lei potesse sentirlo, immersa nei suoi sogni.

Mi rendo conto che forse.. esagero un pò e che dovrei lasciargli i suoi spazi.. è che siamo rimasti lontani per così tanto tempo... e poi... c'è un altro motivo. Purtroppo la pace non è durata. Ho fatto in tempo ad arrivare al villaggio, a chiarire tutto con lui, che un pirata privo di cervello ha attaccato il villaggio provocando una strage. Dovevi vedere quanti cadaveri... quante fiamme.. macerie... di quante persone mi sono dovuta occupare...
Alla fine quell'uomo.. no scusa, mi correggo, quell'animale... no.. non va bene nemmeno questo termine.. gli animali sono molti meglio di quell'essere indescrivibile... ha rapito una bambina di solo dieci anni.. capisci? Una bambina... la figlia di Shank il rosso, avrai certamente sentito parlare di lui, è un pirata in gamba, amico di Rufy.
Noi tutti siamo partiti per cercarla, per salvarla dalle grinfie di quella feccia dell'umanità, siamo salpati con due vascelli... e purtroppo, come se le cose non fossero già abbastanza critiche, io e Zoro ci siamo persi con la Merry in mezzo ad una brutta tempesta che ha colto tutti di sorpresa. Era così violenta... la nave si è capovolta, gli altri sono riusciti a salire sul veliero di Shank.. noi due invece.. siamo rimasti soli e abbiamo perso tutti di vista, benchè la rotta sia corretta.
Ho paura mamma. Ho tanta paura, per questo ho chiesto a Zoro di insegnarmi ad usare la spada, per questo sto cercando in tutti i modi.. di sentirmi protetta.. so che con lui non correrò mai pericoli... e poi ora come ora, mi è rimasto soltanto lui, ecco perchè gli sto così addosso, perchè non riesco a smettere di dirgli che lo amo..

Dopo quelle parole, non riuscì più a leggere altro. Il resto del foglio era sotto di lei che dormiva beatamente. Ma quanto aveva letto gli bastò.

- Allora.. hai ancora paura amore.. -

Le accarezzò piano i capelli, baciandole il capo affettuosamente.

- Speravo di riuscire a placare la tua angoscia.. forse ci sono riuscito, solo l'altra notte... -

Mentre facevano l'amore.

- Ti proteggerò sempre! -

Disse raggiungendo le scale. Charas non doveva permettersi di sfiorarla, altrimenti, tant'era vero che si chiamava Roronoa Zoro, lo avrebbe ridotto in così tanti pezzettini da non poterli nemmeno contare.



Avevano cercato per diverso tempo e quella era già la terza isola che visitavano.. al contrario delle precedenti, non era affatto disabitata, c'era un piccolo villaggio, di conseguenza era assolutamente impossibile che Charas si trovasse laggiù. Un pirata come lui, sceglie sempre un luogo isolato per nascondere un prigioniero. Del resto c'era da aspettarselo.

BOOM! CRAASH!

- Che cos'è stato? -

Domandò Lucky rimettendo piedi sul ponte.

CRASH!

- Viene dalla cabina.. -

Shank corse immediatamente nella sua stanza. Spalancò la porta e notò Max in ginocchio sul pavimento, tremante come una foglia d'inverno.

- Che cosa c'è tesoro! Stai male? Sei ferita? -

La sedia era ribaltata sotto la finestrella a forma circolare, a terra c'erano i cocci del vaso che fino a un attimo prima, spiccava pieno di fiori, in quel momento sparsi per il pavimento, sulla larga scrivania. La sua mano sanguinava.

- Che hai fatto! -

- Perchè! -

Disse nella disperazione.

- PERCHE' NON LA TROVIAMO! PERCHE'!! -

Picchiò il pungo a terra singhiozzando.

- Amore, stai tranquilla.. stiamo solo sbagliando posti... vedrai... la troveremo presto! -

- E SMETTILA DI ILLUDERMI!! -

- Cosa? -

-Smettila... smettila di raccontarmi panzane.. smettila di mentire, non indossare quella maschera solo per tranquillizzarmi! Sai benissimo anche tu che a quest'ora potrebbe essere morta.... NOSTRA FIGLIA POTREBBE NON ESSERCI PIU'! NON LA RIVEDREMO PIU'! ENNIEEEEE! NOOOOOOO! -

Shank la strinse fortissimo, avvolgendola con il mantello.

- Ti prego, non dire queste cose! Non parlare così o distruggi tutto il mio ottimismo! -

E una lacrima rigò anche la sua guancia, di nuovo, come quella notte in cui si mostrò debole per un istante.

- Io sto facendo del mio meglio.. te lo giuro! Non so più cosa fare! Il terrore mi paralizza.. l'idea di non poter più stringere fra le braccia la mia bambina, mi soffoca profondamente! Per questo voglio continuare a sperare! Per questo faccio in modo di percepirla.. per rendermi conto che davvero, la mia ansia è inutile! -

L'avvolse ancora di più.

- Non dire che è morta! Non dire che non la rivedremo più, con queste parole, tu mi uccidi! -

Si abbandonò fra i suoi arti di uomo forte, ma sensibile allo stesso tempo. Lui soffriva così tanto, forse anche più di lei.

- Scusami... scusa amore... ma io... ho paura... -

- Lo so! Anch'io ho paura! -

E abbracciati l'un l'altro piansero forte. Il loro dolore arrivò nei cuori di tutti, che piansero dentro di loro, in silenzio. Quella che stavano intraprendendo era.. una dura ricerca..
  
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