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Autore: Sakurina    30/07/2008    6 recensioni
Dopo una terribile tragedia, Ino è l'unica in grado di affrontare degli spietati e misteriosi ninja arrivati da lontano. Mentre lotta contro se stessa, intrappolata fra sogno e realtà, Shikamaru e Kiba si sfidano per conquistare il suo cuore... ma un'altra tragedia è incombente. Come riusciranno i nostri eroi a superare questa ennesima dura prova? Quale mistero nascondono i misteriosi ninja? Questa volta mi sono impegnata in qualcosa di più serio, giocando con i meandri della mente...
SHIKAINO [accenni KibaIno]
[Continua da "I Consigli di Kiba]
ShikaIno is ROCK (MoscheH BiancheH ©)
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Kiba Inuzuka, Shikamaru Nara | Coppie: Shikamaru/Ino
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo, Violenza | Contesto: Naruto Shippuuden
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Il Labirinto Della Mente

Il Labirinto Della Mente

 

 

 

Ragazzi… vi presento… il penultimo capitolo, cioè l’ultimo prima dell’epilogo T.T

Siamo agli sgoccioli, capite?!

Dio… per me è un dramma… quasi 10 mesi a scrivere questa ficcy e adesso arriviamo alla fine…

Che scrivere in un finale, che poi è sempre la parte che mi esce peggio?

Niente, non vi scrivo niente perché il finale non è questo, ma arriverà molto prossimamente visto che è già scritto.

Godetevi questi ultimi sprazzi de “Il Labirinto della Mente” e lasciate qualche commentino, se vi va!

Grazie per aver letto fino a qui!

Un bacione, Sakurina

 

 

 

Capitolo 22. "Wake Me Up Inside"

 

 

How can you see into my eyes like open doors

Leading you down into my core

Where I've become so numb without a soul

My spirit is sleeping somewhere cold

Until you find it there and lead it back home

Wake me up inside

Wake me up inside

Call my name and save me from the dark

Bid my blood to run before I come undone

Save me from the nothing I've become

 

                                                         ("Bring Me To Life" by Evanescence)

 

 

Ino si guardava attorno spaesata: sapeva di essere stata in un altro luogo, in una stanza... però non ricordava né dove fosse né come tornarci.

Era difficile ricordare laggiù. E temeva che anche le parole e gli incoraggiamenti che quelle due amichevoli figure le avevano fatto poco prima potessero svanire come cenere al vento. Già, quelle due amichevoli figure che l'avevano spinta fuori dalla luce.... ma chi erano? Aveva ricordato il loro nome per un attimo, ma quell'attimo era stato più breve del previsto. E adesso, temeva di dimenticare anche il suo scopo: ritrovare quella camera.

Ino si voltò, guardando il polveroso e trasandato atrio intimorita. Si torturava le mani nervosamente, avanzando di piccoli passetti, guardandosi attorno confusa: che fare? Dove andare? Non riusciva, proprio non ci riusciva a ricordare.

Forse le scale? Sì, dall'alto delle scale proveniva più luce che da tutte le altre camere al piano terra... forse doveva salire.

Facendosi coraggio, la Yamanaka cominciò a salire, passo dopo passo, per le scricchiolanti e trasandate scale. Ma a metà del suo percorso, si fermò, guardando in basso stupita.

Delle figure erano apparse nel vecchio atrio polveroso, figure molto diverse dalle precedenti: i loro abiti non erano né bianchi né neri, ma multicolore, soprattutto rossi e gialli. Ombre femminili e maschili danzavano e correvano per l'ingresso, facendo piroette e giravolte, ridendo divertiti, cantando motivetti circensi.

Ino fu come rincuorata da quell'allegra visione e da quelle maschere misteriose che la invitavano a scendere a giocare con loro, e stava già per ripercorrere le scale all'indietro, per raggiungerle; più le guardava, e più sentiva i pochi ricordi che aveva diventare evanescenti, dissolversi nel nulla, percependo l'oblio impadronirsi di lei.

-"Non andarci."- la richiamò improvvisamente una flebile vocina alle sue spalle.

-"...cosa...?"- chiese la Yamanaka, voltandosi perplessa.

-"Non andarci."- ripeté una piccola bambina seduta sul più alto scalino, mentre la fissava seriamente.

 

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-"No, mi dispiace, non lo permetterò!!! E' una pazzia bella e buona!!!"- sbottò Tsunade, dando un potente pugno sul tavolo.

Di fronte a lei, Asha e i coniugi Nara, mentre ai lati della stanza tutti i jonin di massima importanza, erano stati richiamati nel suo ufficio.

-"Tsunade-sama, io ho solo detto la verità. Shikamaru è così cocciuto che anche se non gli avessi rivelato questa soluzione, l'avrebbe trovata da solo, in un modo o nell'altro."- spiegò Asha, facendo spallette.

-"Ma questo è... assurdo. Rischiamo di perdere Ino, non ho intenzione di mettere in pericolo pure la vita di Shikamaru!"- protestò l'Hokage, mordicchiandosi nervosamente un'unghia.

-"Beh, lo dica a Shikamaru."- fece spallucce Asha, indifferente.

-"Signori Nara...?"- domandò la bionda, scostando il suo sguardo perplesso su di loro.

-"Lo lasci andare... quel ragazzo non ha mai voluto fare nulla d'importante nella sua vita, ma quelle poche volte che si è impuntato, è sempre riuscito nei suoi scopi. Credo che salvare Ino sia molto importante, per lui."- asserì semplicemente Shikaku.

-"Yoshino?"- chiese Tsunade, posando il suo sguardo serio su di lei.

-"...lo lasci andare..."- singhiozzò disperata la madre, appoggiandosi alla spalla del marito.

L'Hokage assottigliò lo sguardo, perplessa, e sospirò. Quella storia non gli piaceva per niente, la perdita di Shikamaru sarebbe stata gravissima... ma del resto, non poteva opporsi alla volontà collettiva.

-"D'accordo Asha, procedi pure."- la invitò con un cenno la Godaime.

 

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-"Senza anima, Ino non ricorda e non capisce molto bene le cose. Tende a dimenticarle quasi immediatamente e ad essere pervasa da uno strano senso di disorientamento. Tutto questo se Ino è ancora lì, perché come ti ho già spiegato, potrebbe essersene già andata altrove."- spiegò con tono freddo Asha, camminando avanti e indietro -"Rimani nella stanza e non uscire fuori da lì, altrimenti l'oblio porterà via anche te. Se c'è lo specchio in frantumi sai cosa fare, se invece è svanito nel nulla... puoi anche tornare indietro."- continuò con un'impassibilità invidiabile.

-"Ho capito."- si limitò ad assentire Shikamaru, mani intrecciate sotto il mento, occhi chiusi per concentrarsi meglio.

-"Oh, te ne vai davvero nell'aldilà?"- sussultò Kiba, guardando l'amico sconvolto.

-"Così pare."- commentò il Nara, annoiato.

-"Non è l'aldilà!"- puntualizzò Asha, irritata. -"Si chiama dimensione sospensoria, da voi meglio conosciuta come "limbo", e non mi sto riferendo al ballo."- spiegò ironicamente la dea.

-"Ah ah, che simpatica..."- ghignò infastidito l'Inuzuka, volgendo il suo sguardo preoccupato all'amico -"...ma sei sicuro di quello che fai?!"- protestò, sorpreso.

-"Non ho altra scelta, Kiba. E poi... sei stato tu a dirmi che sono l'unico in grado di salvarla, no?"- gli lanciò uno sguardo di sfida il Nara, sicuro di sé.

-"Ah... sì, certo, Nara... vediamo se ne sei capace..."- ricambiò la sfida l'orgoglioso Kiba, ghignando compiaciuto e allungandogli la mano.

-"Puoi contarci!"- sorrise Shikamaru, stringendo con forza la mano dell'amico.

-"Ehi, macho boys, vogliamo darci un taglio con queste frasette da supereroi e muoverci?"- commentò Asha, sarcastica come sempre.

 

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-"Chi sei... tu?"- chiese Ino, avvicinandosi alla piccola bambina bionda seduta sulle scale.

-"Che importa, tanto anche se te lo dicessi non te lo ricorderesti..."- fece spallucce la bimba, alzandosi in piedi e spolverandosi il vestitino azzurro.

-"E quelli chi sono?"- domandò nuovamente la Yamanaka, indicando i variopinti spiriti che danzavano nell'atrio sotto le scale.

-"Spiriti erranti, senza meta e senza scopo. Cercano di trarre in inganno le anime per farle perdere nell'oblio insieme a loro... ma non è con loro che devi stare, mam... Ino. Tu sai dove devi andare."- spiegò la bimba, correggendosi.

-"Sì, lo so... ma non credo di ricordarmelo..."- sospirò Ino, portandosi una mano alla testa, perplessa.

-"Seguimi, ti ci porto io."- commentò la bambina, invitandola a seguirla con un cenno della testa.

La piccola biondina salì le scale scricchiolanti seguita da Ino. La portò lungo il corridoio scuro e trasandato, dove echi sofferenti e lontani lamenti risuonavano nell'oscurità. Ino si guardava attorno atterrita e spaventata, non sapendo se ciò che stava facendo fosse la cosa migliore.

La bambina si fermò davanti ad una porta, fissando i suoi occhioni azzurri in quelli identici della Yamanaka, stringendo dolcemente la sua mano in quella della ragazza.

-"...buona fortuna..."- sussurrò la bambina, commossa.

-"Grazie..."- ricambiò Ino, stranamente con le lacrime agli occhi.

-"Questa è la tua porta... io me ne vado... ci vediamo..."- la salutò la piccola, prima di svanire nel nulla.

La kunoichi fissò perplessa il suo piccolo angioletto sparire davanti ai suoi occhi, ma non perse tempo e afferrò la maniglia della porta, cosciente che presto si sarebbe dimenticata del suo obiettivo. Facendosi coraggio, aprì la porta e si buttò all'interno di quella camera, ma si bloccò di colpo, sussultando alla vista di una figura inginocchiata sui cocci dello specchio in frantumi che si trovava nella stanza del suo arrivo.

Shikamaru sollevò il volto, guardando sorpreso la figura nivea della compagna, che lo fissava con sguardo sconvolto e spaesato.

-"Ti ricordi di me, Ino?"- le chiese il Nara, alzandosi in piedi e avvicinandosi a lei con sguardo crucciato.

-"Sì... vagamente..."- commentò la Yamanaka, fissandolo con sguardo perso e sofferente.

-"Guarda..."- le disse il ragazzo, indicandole un frammento di specchio che teneva fra le mani -"...questo è quando mi hai visto per la prima volta, ti ricordi?"- le spiegò lui, lasciando che la biondina si specchiasse nel frammento.

Guardando dentro quel pezzo di vetro opaco, Ino vide riprodotte delle immagini della sua vita, quasi come fossero dei video, delle foto di epoche lontane dimenticate ma interamente appartenute a lei, solo a lei. Una Ino piccola e con i capelli sbarazzini che inseguiva Shikamaru e Choji, ridendo e scherzando, nel mezzo della campagna.

-"Ti ricordi adesso?"- le chiese Shikamaru, seriamente.

-"Sì."- annuì seria la biondina, attaccando il frammento nella zona più bassa dello specchio infranto.

-"Dobbiamo riattaccarli tutti, sai?"- le spiegò il Nara, afferrando un altro coccio di vetro.

-"Capisco."- asserì la ragazza, seriamente.

-"Devi indicarmi con esattezza il luogo in cui attaccare i pezzi... credi di farcela, Ino? Più in alto i ricordi più recenti, più in basso quelli più lontani..."- le chiarì Shikamaru, accarezzandole dolcemente il volto.

-"Ci proverò."- annuì Ino, osservando un frammento di specchio.

 

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-"...la tua promozione a chunin, l'esame da medic-ninja... la morte di Asuma-sensei..."- sospirò Shikamaru, incastrando l'ennesimo frammento al suo posto.

-"Io... lui l'ho visto."- asserì Ino, indicando il riflesso del maestro nel suo specchio.

-"Dove?! Qui?!"- sussultò il Nara, sorpreso.

La biondina si limitò ad annuire, sorridente, indicando la porta.

-"Ah, capisco..."- si deluse il ragazzo, ricordando che non poteva uscire da lì -"...e... come stava?"- domandò, timidamente.

-"Bene. Sorrideva."- commentò la ragazza, afferrando un altro frammento e scrutandolo perplessa -"Che stavamo facendo qui?"- domandò, indicando loro due sdraiati su di un letto e non completamente vestiti.

-"N-non ricordi proprio niente, eh?!"- arrossì Shikamaru, strappandole di mano il frammento della loro prima volta e mettendolo a debito posto.

-"In realtà no."- fece spallucce Ino, perplessa -"Chi è questa?!"- domandò poi, indicando un frammento che ritraeva Shikamaru e Temari in giro per Konoha insieme.

-"Ah ah ah... però la gelosia te la ricordi, eh?"- ridacchiò Shikamaru, aggiungendo anche quel pezzo, completando man mano quel puzzle così intricato.

-"...perché mi baci in questa immagine?"- domandò la ragazza, perplessa.

-"Perché ti amo."- si limitò a rispondere il Nara.

-"Ah, okay... ed è per questo che sei qui?"- continuò la biondina, confusa.

-"Sì... ti riporterò a casa, costi quel che costi."- le strinse la mano lui, con forza.

-"E se si spezzasse ancora lo specchio?"- chiese Ino, intimorita.

-"Non accadrà più. Te lo prometto. Ci penserò io a proteggerti, per sempre, te lo giuro."- le promise Shikamaru, baciandole con dolcezza la mano.

-"Sai, credo di amarti anche io... ma te lo dirò non appena mi ricorderò ogni cosa con più chiarezza. Adesso mi sento un po' confusa a dire il vero..."- spiegò la Yamanaka, con espressione mogia.

-"D'accordo. Allora ti aspetto."- sorrise il Nara, afferrando l'ultimo frammento di specchio, quello del loro primo bacio, e mettendolo al suo posto.

Con un bagliore improvviso, la superficie crepata dello specchio si ricompattò in un vetro lucido e splendente. Ino si avvicinò allo specchio estasiata, come attratta da esso, e non appena vide il suo riflesso in esso, la ragazza sparì, assorbita dal vetro proprio come Asha aveva spiegato a Shikamaru.

Il Nara ghignò soddisfatto, saltando fuori dalla finestra trasandata come gli aveva ordinato la dea, svanendo nel nulla, non accorgendosi di una piccola peste bionda che aveva osservato tutta la scena dal buco della serratura, divertita.

 

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-"Ti dico che non è possibile."- ripeté con forza Asha, a braccia conserte.

-"Le dico che è così, Asha-sama. Ino è rientrata dalla porta ed insieme ci siamo messi a ricostruire la sua anima pezzo per pezzo."- sbuffò Shikamaru, stanco di ripetere per l'ennesima volta quella storia.

-"E io ti dico che non è possibile."- ribadì la dea, irritata.

-"Perché no?!"- sbottò il Nara, a corto di pazienza.

-"Perché no!"- concluse il discorso Asha, intestardita sulle sue idee.

-"Oh, faccia come creda... a me, ora come ora, non me ne importa letteralmente più niente. Grazie mille di tutto, ma questo... è un addio!"- la salutò Shikamaru inchinandosi lievemente, per poi uscire dall'ufficio dell'Hokage in fretta e furia.

 

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Shikamaru corse in giardino, affondando i piedi nell'erba bagnata dai rimasugli melmosi di neve di fine inverno.

Il vento freddo pizzicava il volto del ragazzo, diffondendo la risata candida e divertita della Yamanaka in ogni angolo del giardino, mentre inginocchiata di fianco all'aiuola chiacchierava allegramente con Kiba.

-"Scusate se disturbo le vostre risate..."- s'intromise Shikamaru con punta di malizia, inginocchiandosi accanto a Ino e abbracciandola da dietro.

-"Figurati, tu non disturbi mai, eroe!"- lo sbeffeggiò Kiba, facendogli l'occhiolino.

-"Ah ah, il solito spiritosone..."- ridacchiò annoiato il Nara, stringendo ancora di più a sé la biondina.

-"Ehi Kiba, puoi venire un attimo? Ti devo parlare!"- lo richiamò improvvisamente una melodiosa voce in lontananza, appartenente ad una graziosa biondina.

-"Oh, la tua Hikari ti chiama, Inuzuka."- commentò Shikamaru, lasciando Ino per dare una pacca sulla spalla all'amico.

-"Già, vado dalla mia Hikari..."- sogghignò Kiba, divertito -"...ma stai attento a come ti comporti, Nara... al primo passo falso, Ino me la prendo io."- sussurrò poi al suo orecchio, attento a non farsi sentire dalla biondina ai loro piedi.

Shikamaru non rispose, si limitò a fulminarlo con ghigno compiaciuto e superiore.

-"Spiacente Inuzuka, non credo che farai in tempo..."- mormorò di rimando il Nara, convinto.

Kiba inarcò un sopracciglio perplesso, non capendo cosa intendesse l'amico con quella chiara istigazione. Non poté mai capirlo, visto che Hikari arrivò crucciata e lo trascinò via di forza per un braccio, senza dargli tempo di chiarirsi con l'amico.

Shikamaru sorrise radioso a Ino, che inginocchiata vicino ai fiori appena sbocciati lo fissava dubbiosa: aveva intuito che quei due avevano avuto un piccolo bisticcio sussurrato e che non volevano renderla partecipe.

Il Nara le si accoccolò di fianco, stringendola forte fra le sue braccia, inspirando il suo profumo misto al frizzante odore di fiori e neve di cui era carico quel vento di marzo.

-"Oh, a proposito, Shika-kun... adesso che ne sono certa, ti posso dire che ti amo tanto!"- sorrise Ino, stampandogli un dolce bacio stampo.

-"Sì, lo so..."- commentò il ragazzo, infilandole all'anulare sinistro l'anello che le aveva comprato tempo prima. –“…per sempre…”-.

In tutta risposta, la Yamanaka lo baciò con passione, come non faceva da troppo tempo, ormai. E lui ricambiò con la stessa intensità e lo stesso desiderio.

Pensare che adesso la vita sarebbe stata tranquilla, almeno per un po', la faceva stare bene. Ino era felice, anche se le sue notti erano piuttosto inquiete a causa degli incubi che la perseguitavano. Asha diceva che ne avrebbe avuto per un po', ma a lei non importava. Anzi, era meglio, visto che così aveva una scusa con la quale convincere suo padre a farla dormire con Shikamaru.

-"Guarda che belli questi bucaneve viola, Shika... sai che sono i fiori della speranza?"- chiese Ino, sorridente.

-"Sì, lo so..."- assentì nuovamente il ragazzo, ghignando divertito.

-"Però hanno un profumo troppo forte, mi fanno venire la nausea!"- sbuffò Ino, alzandosi in piedi scocciata.

-"...nausea?! Di già?!"- sussultò Shikamaru, stupito.

-"In che senso, scusa?! Che cavolo hai capito?!"- arrossì Ino, imbarazzata dalle allusioni del suo ragazzo.

-"Ma se l'abbiamo fatto solo una volta... che sfiga!"- si lagnò il Nara.

-"Ma cos'hai capito, idiota?! Io non sono mica incinta!"- inveì la Yamanaka, ma subito si fermò, dubbiosa -"...non posso esserlo, vero?"- domandò poi, impallidendo per il dubbio.

Shikamaru si limitò ad aggrottare le sopracciglia, facendo spallucce, divertito: chi poteva saperlo?

Ciò che seguì furono una serie di urla e di scleri da parte della sua ragazza, che si era fatta prendere totalmente dal panico, sotto gli occhi del suo fidanzato che se la rideva di gusto, mentre dall'alto del palazzo Asha li osservava pensierosa e crucciata.

La donna fu raggiunta da Tsunade, che sorrise intenerita dai soliti bisticci fra i due ragazzi.

-"Che succede, Asha?"- le domandò l'Hokage, notando la sua aria pensierosa.

-"Le anime non escono dalla porta della stanza per poi rientrarci come se niente fosse. Una volta che sono uscite, non riescono più a trovare la strada per tornare indietro. Perché Ino sì?"- borbottò fra sé e sé la dea, tormentata dai dubbi.

-"Come prego?"- chiese la bionda, perplessa.

-"No, niente Tsunade..."- si limitò a rispondere con una scrollata di spalle la rossa.

-"SONO TROPPO GIOVANE PER AVERE UN BAMBINO!!!"- urlò Ino dal cortile, preda della disperazione fra le braccia di Shikamaru.

-"...un bambino???"- sussultò Tsunade, sconvolta.

-"...ma certo, un bambino!!!"- assentì Asha, con tono irritato. -"Scommetto che anche in questa storia c'entrano due occhioni azzurri e dei bei boccoli biondi... ora devo andare Tsunade, arrivederci!!!"- si congedò la dea, svanendo nel nulla in fretta e furia, proprio com'era arrivata.

-"Ma pensa te che tipa!"- ridacchiò l'Hokage, spensierata.

 

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Kiba se ne stava nervosamente sdraiato sul prato fiorito, sulla solita collinetta di Shikamaru. Era lì l'appuntamento.

Finalmente, dei passi lenti ed uno sbadiglio svogliato richiamarono la sua attenzione.

L'Inuzuka si sollevò di scatto, fissando Shikamaru con occhi sbarrati e preoccupati, mentre una goccia di sudore freddo gli scivolava dalle tempie in giù.

Il Nara gli si sedette accanto, buttandosi a terra con un tonfo, incrociando le braccia dietro la testa e prendendo a fissare le nuvole.

-"A-allora?!"- esplose l'Inuzuka, preda dell'ansia.

-"Non diventi zio, tranquillo."- lo rassicurò Shikamaru, forse con tono un po' deluso.

-"Oh meno male!"- sospirò Kiba, sedendosi a terra, sollevato. -"Sei uno stronzo! Vuoi metterla incinta così hai la scusa per sposarla!"- lo accusò poi.

-"Ehi, ho 17 anni e nessun istinto suicida... quindi no, non ho né intenzione di avere un figlio né di sposarmi prima del dovuto!"- protestò Shikamaru, irritato.

-"Benissimo, amico."- sorrise Kiba, sornione.

-"Non fare lo stronzo... tu mica esci con Hikari?"- lo fulminò il Nara, contrariato.

-"Certo, lo sai che mi piacciono le bionde."- ammiccò l'Inuzuka, alzandosi  in piedi e allontanandosi dall'amico -"...ma mi piacciono di più se hanno anche gli occhi azzurri!"- commentò poi, prima di cominciare a correre lontano dall'amico.

-"COME PREGO?!"- urlò Shikamaru, mentre fissava il compagno sparire all'orizzonte di corsa.

 

 

 

 

 

 

 

Un grazie grandissimo come sempre a tutti i miei amati recensitori e a tutti quelli che leggono senza commentare (vero Lee? XD)!

 

Andreatorinista

Hinata21

YumiBabyPunk

Kikichan

Jess_Elric

Ice_Princes (bentornata! *w*)

 

Vi voglio bene!

 

Sakurina

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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