Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: Lily1013    31/07/2008    13 recensioni
Al di là della Manica c'è tutto un altro mondo. Forse.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo Quattordicesimo: Addii e Benvenuti
I bauli sono stati caricati sulla carrozza, la zia Camille ha pianto un po’ e Lord Henry ha fatto promettere loro che sarebbero tornati a trovarli. Alexandra, pensierosa e sospirante come non mai, se ne sta a braccia incrociate appoggiata alla porta d’ingresso, in attesa, come tutti quanti gli altri. Tutto è pronto. Loro sono stati bravi e puntuali: si erano svegliati presto, lei aveva cacciato lui dal letto a malincuore ed erano scesi per la colazione separatamente, non volendo dare un ulteriore stoccata al cuore del vecchio Generale. A saperlo che non sarebbe sceso per la colazione, pensa Oscar, avrei dormito dieci minuti in più.

Aveva passato una notte piuttosto agitata, nonostante Andrè le continuasse a ripetere di stare ferma e dormire. Invece, si era girata nel letto per delle ore immaginando l’ultima, catastrofica scenata che il padre stava ruminando in quegli stessi momenti. Continuava a vedere tazze e cucchiai volare durante la colazione, o peggio, sfoderi di spade e pistole in contemporanea all’arrivo di brioche e latte caldo. Non la spaventava tanto dover affrontare per l’ennesima volta l’ira di suo padre, ma quanto doverla condividere con Andrè ed il resto della famiglia, e dubitava che i Donington avessero mai avuto a che fare con padri in preda a raptus omicidi prima delle dieci del mattino.

- Pensa a dormire – le aveva bofonchiato Andrè in un orecchio, mezzo addormentato.

- E se ti butta in mare? – l’ipotesi non le sembrava così impossibile, ma Andrè aveva ridacchiato impudentemente di fronte a questa drammatica eventualità.

- Sono un ottimo nuotatore – le aveva baciato la cima della testa, facendosela vicina. Lei aveva infilato la testa sotto le coperte, gli aveva morso il braccio che le cingeva la vita e si era lasciata cadere nel sonno imbronciata, perché la tranquillità di Andrè le dava sui nervi.

Il ritardo di suo padre la turba. Suo padre non riesce ad essere in ritardo neanche quando vuole, o quando può, e non nasconde una certa apprensione quando sente la zia mandare una cameriera a controllare. Niente potrebbe sconvolgerla: aveva scampato ad una pallottola per convincerla ad andare ad un ballo, non si sarebbe di certo fermato davanti alla possibilità di impedirle di stare con Andrè se crede che farsi trovare appeso al lampadario possa servire. Ma no, la cameriera dice che tra pochi minuti scenderà: niente tentativi di suicidio per questa volta.

- Devi promettermi che tornerete – stava dicendo Alexandra ad Andrè.

- Non dipende esattamente da me, lo sai.

- Tu promettilo lo stesso.

- E tu prometti di salutare Sebastian da parte mia – Alexandra si incupisce.

- Lo farò quando tornerà. È di nuovo a Londra – Andrè le sorride. Quella ragazza decisa e insicura è la versione edulcorata della sua Oscar.

- Tornerà presto da te – le bisbiglia.

- Torna sempre – Alexandra arrossisce e gli sorride.

Poi si sente uno scivolare di tessuto e ferro sulle scale, e passi veloci: il Generale è arrivato.

- Alla buonora – lo rimprovera Lady Donington.

- Andiamo, sorellina, non mi dai pace neanche negli ultimi minuti che ci restano? – e per la prima volta, i due si sorridono. – E tutto pronto? – dice, a nessuno in particolare.

- Tutto pronto – risponde pronto Lord Donington. – Spero di rivedervi presto.

- Spero di averne ancora la forza la prossima primavera – risponde Jarjayes, stringendogli la mano. – Arrivederci, cara nipote – bacia la mano ad Alexandra, devia la figlia e punta alla sorella.

- Augustine.

- Mille.

- Sono contenta che tu sia venuto. Voglio che ritorni – Per tutta risposta, il Generale abbraccia Lady Donington, sull’orlo, entrambi, delle lacrime.

- Sai a chi saresti piaciuta? – domanda Oscar ad Alexandra, mentre si avviano verso la carrozza che li attende fuori.

- A chi?

- Ad un mio soldato. Un amico di Andrè, si chiama Alain.

- Un nobile?

- No, i soldati che comando ora non lo sono. Ma è intelligente, è dannatamente furbo e non ha il senso né della misura né delle regole – Gli occhi di Alexandra si illuminano. – E se lo vuoi sapere, ha anche un certo non so che... .

- Questa quando torniamo gliela dico – mormora Andrè, contrariato. Alexandra ridacchia ed abbraccia la cugina, sentendosi un po’ triste.

Minuti ed abbracci più tardi, il Generale Jarjayes, con figlia, attendente e cavalli al seguito, sono sulla carrozza diretti al porto, dove prenderanno la nave per tornare, finalmente, in Francia. Oscar ed Andrè sono seduti vicini, mentre il Generale siede gambe larghe, braccia incrociate e occhi chiusi davanti a loro. Nonostante la sfrontata sicurezza che ha avuto fino a quel momento, Andrè fissa il vecchio padrone con insistenza, aspettandosi la tanto temuta reazione che Oscar ha preventivato. Oscar prova a tenere lo sguardo fuori dal finestrino, ma ad ogni respiro volta lo sguardo verso il padre.

- La mia testa non sta per scoppiare – borbotta il Generale ad un certo punto, ed entrambi si irrigidiscono per essere stati scoperti e cercano di guardare qualsiasi cosa tranne che davanti a loro, sentendosi tutti di circa vent’anni più giovani.

Ma il viaggio è lungo, ed ad ogni minuto che passa l’ansia di Oscar aumenta. Non sa come la vede Andrè, ma la calma di suo padre accresce il suo timore, più che diminuirlo, e non ricorda ci volesse così tanto tempo da Donington a Liverpool.

- Proprio lungo questo viaggio... – butta lì.

- Sono solo trenta miglia – risponde suo padre. Oscar sospira.

Venti minuti più tardi, Jarjayes ordina al vetturino di fermare la carrozza.

- Voglio dirlo una volta sola, e non voglio ripeterlo mai più – inizia il Generale, mentre Oscar ed Andrè rabbrividiscono. – Non vi approvo, non accetto il vostro comportamento e non ho la benché minima intenzione di provare a cambiare il mio modo di vedere le cose solo per piacere a voi due. Pur tuttavia, non ho né intenzione di uccidervi né di far finta di non vedervi – finalmente, apre gli occhi.

Fissa i due ragazzi che ha davanti come se li vedesse per la prima volta.

– Niente smancerie in pubblico, niente dimostrazioni d’affetto di fronte a me soprattutto, e questa storia non deve uscire da casa. Tu – punta il dito verso la figlia – ricordati chi sei e che il rispetto dei propri soldati è la prima cosa per un comandante. E tu – passa il dito verso Andrè – tu... una sola lacrima, Andrè, e non basterà una raccomandazione né di tua nonna né della Santa Vergine per salvarti dalla mia ira – e si riferiva ad Oscar. Entrambi annuiscono, come di cera. Jarjayes pare soddisfatto, perché ordina al vetturino di ripartire e torna nella sua posizione iniziale.

Se non spaventasse suo padre, Oscar si getterebbe volentieri tra le sue braccia – per la prima volta da quando è venuta è al mondo. Possono farlo. Possono convivere tutti senza necessariamente uccidersi a vicenda. È triste che non possano gridare al mondo che si vogliono bene, ma Oscar preferisce che Andrè scivoli di notte in camera sua, piuttosto che avere la soddisfazione di dare altro scandalo.

Il Generale ha fatto il suo dovere. Ha salvato capre e cavoli e può ritenersi soddisfatto. È andato a trovare sua sorella in Inghilterra, godendosi i liquori ed i dolci locali; ha trovato una sistemazione per sua figlia – anzi, come al solito, sua figlia ha fatto tutto da sola, e questa scelta non deve per forza essere così drammatica. Voleva qualcuno che potesse restare vicino ad Oscar senza mutare la duplice natura di lei, che fosse abbastanza fedele alla famiglia e che avesse la stessa testa dura della figlia, e, tutto sommato, ce l’ha. Gli resta ancora il dilemma su come ed a chi affidare i suoi beni, ma conosce dei buoni e fidati avvocati che possono giocare con la legge abbastanza in fretta da mettere tutto intestato ad Oscar nonostante sia donna e legata sentimentalmente ad un popolano. Una volta tenuta fuori Marguerite da tutta la faccenda, sarebbe stato come infilare un coltello nel burro.

- Un’altra cosa – il Generale si rovista nelle tasche, ma non caccia fuori la pistola, come stava suggerendo la mente di Oscar. – Non ho intenzione di passare tre notti in bianco come l’ultima volta – porge un pacchetto ad Andrè. Il ragazzo allunga piano la mano e prende l’involucro. Ne vengono fuori tre rametti. – Liquirizia. Asciuga lo stomaco – spiega il Generale. Andrè pensa che non ha mai visto niente di più stupefacente.

- Grazie – riesce a dire.

- Dovere – risponde il Generale.

Oscar guarda il padre e crede sia solo un effetto della sua immaginazione se ha come l’impressione che gli angoli della bocca di lui siano piegati all’insù, come se fosse un sorriso.

POSTFAZIONE:

 

Lily1013 e Lady Oscar

Versailles no Bara è sicuramente nella mia top five degli anime preferiti in assoluto, anche se il periodo ed il contesto storico non sono esattamente i miei preferiti, resto una Illuminista un po’ Romantica, vagamente alla Jane Austen, una specie di contraddizioni in termini. In ogni caso, ho amato Lady Oscar nel passato e continuerò a farlo nel futuro, e se non me ne vergogno adesso che ho ventun’anni, figuriamoci a trenta.

 

Lily1013 e l’Inghilterra

Ho letto tutti i romanzi della cara vecchia Austen, sono convinta di avere la stessa emicrania di Virginia Wolf e penso di essere una delle poche liceali ad averla seriamente imparata, la letteratura inglese. Cosa dirvi? Il grande amore, la lettura per eccellenza, là dove c’è lo spazio per hobby e passatempi ci sono loro, i grandi scrittori inglesi moderni, da Shakespeare ai giorni nostri. Per me la Gran Bretagna è un posto mitico, un mondo inarrivabile, perfetta nelle sue imperfezioni, minime ed ideali. E poi, penso di avere una cotta per il giovane e rosso Harry :P

 

Lily1013 ed il Generale Jarjayes

Chi ha letto la mia precedente fanfic, Quella Dannata Cosa, probabilmente ha capito che ho una cottarella anche per lui. Razionalmente, so due cose: la prima, che un padre così meglio perderlo che trovarlo (infatti sono anni che mi chiedo chi mai abbia avuto l’idea malsana di cantare il buon padre voleva un maschietto), e la seconda, che senza la sua follia non avrebbe avuto senso tutto il manga, figuriamoci l’anime. Così, nonostante tutto, non riesco a pensarlo cattivo. Lo so, è molto out of character, ma io gli voglio bene, al vecchio bastardo.

 

Lily1013 e Alexandra

Okay, okay: non ci voleva mica la maga per capire che forse il personaggio di Alexandra è vagamente ispirato alla sottoscritta. Le differenze sono enormi: Alexandra è bella ed alta, Alexandra è inglese ed Alexandra ha Sebastian. L’autrice non corrisponde a niente di tutto ciò, quindi questo mantiene fede al proposito di farla restare una fanfic di pura invenzione, e non vediamo come mi relazionerei a Lady Oscar. Anche perché, a questo punto, l’autrice trarrebbe molto più giovamento a relazionarsi con il fedele e dolce Andrè, e non so se mi spiego.... .

 

Lily1013 e le fanfic

Scrivo da sempre, e ho pubblicato qualcosa di completamente diverso in altri siti quand’ero giovane. La mia scrittura è cambiata perché io sono cambiata e maturata in questi anni, e per ora mi trovo a mio agio tra pistole, intrighi e bei soldati privi di un occhio. Quindi, mi dispiace, ma penso che dovrete sopportarmi ancora per un po’.

 

Lily1013 e Il Centro del Mondo

All’inizio voleva essere una songfic con la canzone di Ligabue come sottofondo, ma più scrivevo e più mi allontanavo dal proposito iniziale. Poco sesso, molti dialoghi, parecchi personaggi inventati, e soprattutto, un finale apertissimo! Quattordici capitoli per quattordici giorni, due settimane, di permanenza dei nostri in quel dell’Inghilterra: troppo poco per far terminare tutto nei tempi stabiliti. Ho cercato di riallacciarmi molto all’inizio, ai piani del Generale soprattutto, e certamente non avevo mai avuto idea di mettere insieme Alexandra e Sebastian prima del tempo. Non so se continuerò Il Centro del Mondo prima o poi, ci sarebbe troppa carne da mettere al fuoco, ma chi lo sa, magari un giorno lo farò. O qualcun altro lo farà per me. Chissà.

 

Grazie per aver letto Lily1013!

  
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: Lily1013