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Autore: principessa1793    25/05/2014    7 recensioni
Sono passati 10 anni dal matrimonio di Betty e Armando e il loro amore è forte e solido. In azienda,ci sono problemi e rientri inaspettati che creano tensioni e nuovi legami...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un imprevedibile futuro'
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[Betty]
Busso alla porta dell’ufficio di Armando e lo trovo alla sua scrivania intento a scrivere chissà che cosa. Non mi ha neanche sentito bussare.
“ Posso entrare?” gli chiedo.
“ Sei tu la padrona … fai come vuoi!” mi risponde.
“ Armando,se la mettiamo su questo piano,è inutile che tenti di parlarti!” gli dico.
“ L’inutilità di questa conversazione si basa sul fatto che tu tenti sempre e solo di difendere le tue amiche,anche a danno dell’azienda di cui sei presidente ed ora azionista!” mi dice.
“ Io ci tengo all’Ecomoda e sai bene quanto,ma loro sono le mie amiche,ci sono sempre state,anche quando tutti mi trattavano come se avessi la peste ed io non posso liquidarle con una stretta di mano!” gli rispondo.
“ Quante volte farai pesare la tua amicizia sulle loro inadempienze lavorative? Betty,oggi c’era da schierarsi e tu ti sei rivoltata contro di me!” mi dice.
“ Non puoi metterla su questo piano!” gli rispondo.
“ E invece io la metto proprio su questo piano,perché tu tra me e loro preferisci sempre e solo loro!” mi dice.
“ Sai bene che anche io,tu e Mario abbiamo fatto degli errori in passato e non possiamo essere proprio noi a scagliare la pietra contro di loro!” gli dico.
“ Per quanto tempo ancora peserà il nostro errore di 10 anni fa? Mi sembra che l’abbiamo scontato a sufficienza!” mi dice.
“ Quando Berta ci riferì che i Valencia volevano soffiarci Ugo,non mi pare che tu l’abbia rimproverata per aver origliato,ma adesso no! Adesso che non ci sono più complotti da sventare,vuoi liberarti di Berta perché spia le nostre conversazioni private!” gli dico.
“E va bene … forse ho esagerato,ma non mi va che continuino a spiarci! Sembra di stare nel libro di Orwell!” mi dice. Gli sorrido,anche perché in fondo il Grande Fratello di “1984” nei confronti della nostra rete di spionaggio è un’inerzia. Sorride anche lui.
“ Pensi sul serio che sia un po’ despota?” gli chiedo. Si alza e mi abbraccia.
“ Ma ti amo così come sei. Io non voglio il posto di presidente perché so che stai facendo un lavoro perfetto da quasi 11,ma vorrei che ti prendessi un po’ più sul serio il mio ruolo!” mi dice.
“ Mi dispiace se pensi questo,ma io volevo che decidessimo tutti insieme e se mi sono espressa male,ti chiedo scusa!” gli dico.
“ E come intende farsi perdonare,dottoressa Mostro?” mi chiede.
“ Non lo so,dottor Mostro!” gli dico.
“ Un’idea l’avrei!” mi dice maliziosamente. Inizia a ricoprirmi di baci.
“ Ti ricordo che sono incinta!” gli rammento.
“ Appunto. Allo scadere degli 8 mesi,dovrai chiedere un bel congedo e dovrai tornare qui solo dopo i 3 mesi di allattamento!” mi dice.
“ Ma Mostro!” protesto.
“ Mostro,ti ricordo che Roberto stava per nascere nell’ascensore dell’Ecomoda!” mi ricorda. In effetti,non posso dargli torto.
“ Facciamo che quando finisco i conti,vado in maternità?” dico,cercando un compromesso.
“ No! Mostro! Allo scadere dell’ottavo mese tu andrai in maternità!” mi dice.
“ E chi si occuperà dell’Ecomoda e dell’azienda nascente?” gli domando.
“ Ci siamo io,Nicola e Mario,poi c’è Gutierrez!” mi dice.
“ Amore,sai bene che Mario andrà in maternità insieme a Sandra,già me lo vedo: “ il piccolo Calderon ha bisogno del suo grande papà!” Finirai per fare sempre più tardi in Ecomoda ed io non voglio!” gli dico. Scoppia a ridere per la mia imitazione di Calderon.
“ Certo che come lo imiti tu!” mi dice,mentre continua a ridere.
“ Per non parlare poi di quando toccherà partorire a sua moglie “ Mio prode cavaliere,lo sai che il mio piccolino sta nascendo e deve vedere la mia faccia quando verrà al mondo!” e ti lascerà a gestire da solo le imprese!” gli dico.
“ A parte che non sarei solo,ma con me ci sarebbero Nicola e Gutierrez,ma poi devi stare calma perché ho già parlato con Camilla!” mi dice,mentre si asciuga le lacrime che gli sono fuoriuscite per le troppe risate.
“ Con la Mostrilla?” gli domando.
“ No,con mia sorella Camilla e ha detto che quando nasceranno i bambini verrà lei qui a darmi una mano! Allora, prometti?” mi domanda. Asserisco,mentre mi stringe tra le sue braccia.
 
[Asia]
“Allora?” domando ad Ugo.
“ Non è perfetta … è di più! Sarà una sfilata bomba bombissima!” mi dice,euforico.
“ Speriamo!” gli dico.
“ Ti ricordo che la tua prima sfilata è stata preceduta da tante lacrime e avevi l’autostima sotto i piedi! Adesso sei felice con il Mascellone e quindi non può che andare super bene!” mi incoraggia.
“Lo spero! Io adesso vado perché domani sarà una giornata dura!” gli dico.
“ Mi sembra che ci sia qualcuno per te” mi dice,indicando qualcuno alle mie spalle. Mi volto sorridente,illudendomi che sia Nicola,ma il sorriso sparisce in fretta appena vedo Giovanni.
“ Io vado,Ugo!” gli dico.
“ Aspetta,io ti devo parlare!” mi dice Giovanni.
“ Io vado a posare i modelli!” dice Ugo. Ugo va via.
“ Dovevi parlare molto tempo fa,ma soprattutto non dovevi fare quello che hai fatto a me e a mio figlio!” gli dico.
“ Era anche mio figlio!” mi risponde.
“ Peccato che tu non te ne sia ricordato quando hai pagato perché lo ammazzassero! Comunque non abbiamo nulla di cui parlare e anche per questioni di lavoro puoi rivolgerti ad Ugo!” gli dico.
“ Sono stati i miei genitori a pagare,io avevo solo 16 anni … proprio come te!” mi dice,tentando di fermare il mio procedere verso le scale.
“ Ma ti sei guardato bene dal fermarli! Tu eri d’accordo con loro!” gli dico.
“ Però il caro Nicola l’hai perdonato dopo che ti ha tradito più volte,dopo che ha rischiato di diventare padre di un bambino di quella donna … io ho sbagliato ma è una cosa passata!” mi dice,raggiungendomi.
“ Avete sbagliato entrambi,ma tu hai fatto qualcosa di molto più grave,che anche dopo 100 anni resta tale!” gli dico e mi allontano da lui.
“ E chi ti dice che il tuo Nicola non ti tradisca ancora? Io invece voglio un figlio da te e questa volta non lo ucciderei!” mi dice,mentre si avvicina di nuovo a me.
“ Nicola me l’ha giurato!” gli rispondo.
“ Ah se giura lui,puoi star tranquilla,no? In fondo non ha mai tradito gli impegni presi,no? “ mi dice.
“ Questi non sono affari tuoi!” gli rispondo,mentre scendo di nuovo le scale per allontanarmi da lui.
“ Non riesci a dirmi che non è così,perché in cuor tuo sai di non poterti fidare di quel tipo! Io,invece,non avrei nessuna ragione per ripetere il mio gesto ora. Siamo entrambi affermati e un figlio nostro sarebbe stupendo” mi dice,mentre si avvicina a me.
“ Peccato che in quel caso sarei io a non volerlo!” gli dico,mentre mi allontano da lui e salgo le scale.
 
[Mario]
Spero proprio che Betty e Armando abbiano fatto pace. Armando è andato via dalla sala riunione come una furia e Betty era scura in viso peggio della pece. Bussano alla porta del mio ufficio.
“ Avanti” dico.
“ Amore,posso?” mi chiede Sandra.
“ Certo! Come sta la mamma più bella del mondo?” le domando.
“ Affaticata! Non sai quanto pesa questo piccolo Calderon e quanto si muove!” mi dice.
“ Lo so bene,visto che di notte mi riempie la schiena di calci quando ti giri con la pancia verso di me!” le dico.
“ Tu credi che saremo dei buoni genitori?” mi domanda.
“ Amore mio,ma che domanda mi fai? Purtroppo non esiste una scuola per imparare a fare i genitori,ma la cosa importante è che il piccolo Mario nasca in una famiglia unita,che riesca a crescere felice grazie al nostro amore …” le dico.
“ E se non riuscissimo ad essere abbastanza per lui?” mi domanda.
“ Amore mio,noi gli daremo amore,protezione,gli insegneremo ad avere una morale e credo che questo basti!” le dico.
“ Speriamo!” mi risponde.
“ Cos’è tutta questa sfiducia?” le domando.
“ È solo che ho paura!” mi risponde.
“ Anch’io! Ho paura che Betty mi ammazzi se non è tutto pronto per la sfilata di domani!” le dico.
“ Già,domani c’è la sfilata!” ricorda improvvisamente.
“ La prima senza i Valencia,speriamo solo che la stampa ci dia tregua!” le dico.
 
[Nicola]
Spengo il computer e controllo se è arrivato qualche messaggio. Bussano alla porta.
“ Avanti” dico. Entra Asia.
“ Amore” le dico,quasi sorpreso.
“ Aspettavi qualcun altro?” mi chiede.
“ No,è solo che non sono più abituato ad aspettarti prima di andar via!” le dico.
“ Ah ma se vuoi ci vediamo direttamente domani!” mi dice e fa per andarsene,ma la trattengo. Ci scambiamo un bacio.
“ Domani inizierò a riempirti la casa di scatoloni,lo sai?” le dico.
“ Tanto li sistemeremo in quella che era la stanza di Sandra!” mi risponde.
“ Amore mio,è successo qualcosa?” le chiedo.
“ Giovanni è venuto in atelier!” mi risponde.
“ Betty non ha potuto obbligarlo a starsene a casa! Sarebbe stato un abuso di potere,ma pensa che fra due giorni partirà e non lo rivedremo mai più!” le dico.
“ Non è questo… cioè è anche questo,ma non solo!” mi risponde.
“ Non ti capisco!” le dico.
“ Ha insinuato delle cose che mi hanno dato fastidio!” mi risponde.
“ Delle cose tipo?” le domando.
“ Lascia stare!” mi risponde.
“ Asia!” la ammonisco,invitandola a parlare.
“ Mi ha chiesto come faccio a star certa che non mi tradirai più,visto quello che è successo con la bionda finta e che invece lui non rifarebbe mai quello che ha fatto 12 anni fa perché adesso potrebbe allevare un bambino!” mi dice.
“ Come se ci volesse per forza il conto in banca a 6 zeri per crescere un figlio! I miei genitori ed anche i tuoi,quelli di Betty erano poveri,ma noi siamo diventati quello che siamo anche senza il fasciatoio multifunzione ecc. Un bambino si cresce con amore,trasmettendogli dei valori e non intestandogli dei titoli!” le rispondo.
“ Lo so e la penso come te e non è questo che mi ha infastidito!” mi risponde.
“ Ti ha dato fastidio la storia del tradimento? Te ne ha dato la prova lampante la lettera: a quel tipo piace giocare sporco,preferisce agire nell’ombra! Comunque su di me puoi stare tranquilla perché dopo tutto il male che ci siamo fatti in questi mesi,sarei un cretino se rifacessi di nuovo il medesimo errore.” Le dico. Mi sembra ancora un po’ preoccupata.
“ Asia, ti ho raccontato tutto quello che è successo per filo e per segno,anche quello che avrei potuto tranquillamente omettere perché con te non voglio segreti e perché sono errori che non voglio commettere più!” le dico.
“ Non è questo … è solo che vorrei che quel tipo sparisse per sempre!” mi dice,accoccolandosi tra le mie braccia.
“ Fra due giorni partirà per Milano e se Dio vuole,non lo rivedremo mai più!” le dico.
 
[Marcella]
Sento le chiavi nella toppa della porta d’ingresso. Dev’essere Michel. Mi vede in piedi e mi lancia uno sguardo di rimprovero.
“ Se vuoi puoi chiedere a Charlotte,sono appena scesa dal letto!” gli dico.
“ Ormai con te ho deposto le armi!” mi dice. Ha uno sguardo amareggiato. Si siede in soggiorno e prendo posto sulle sue gambe.
“ Amore,è successo qualcosa?” gli domando.
“ Non ce l’ho con te,ma oggi non è stata una bella giornata!” mi dice.
“ Problemi con Daniele?” gli domando.
“ No,anzi. Tuo fratello è molto gentile con me…” mi dice.
“ Sei sicuro che non l’abbiano clonato? E allora che succede?” gli chiedo.
“ Ho chiamato mio padre!” mi dice.
“ Davvero? Che bello,amore mio!” gli dico,mentre lo abbraccio.
“ Quando ti dirò come l’ha presa,smetterai di gioire tanto!” mi dice. Mi stacco da lui,mentre aspetto che mi racconti.
“ Dire che non ha fatto i salti di gioia è un eufemismo! Ha detto che sto rovinando la vita a me stesso,a Charlotte e anche al bambino che aspetti,che le tue foto sono su una rivista di gossip e che solo mia madre che è una sprovveduta sarà capace di gioire della notizia!” mi dice.
“ Su una rivista di gossip?” gli domando.
“ Si. Deve essere per la vendita delle quote che c’è stata ieri. Comunque non ha preso bene la notizia e se pensavamo che l’arrivo del bambino facilitasse le cose,credo che abbiamo toppato alla grande!” mi dice.
“ Amore mio,io lo so che è tuo padre e che il suo rifiuto ti causa sofferenza,ma noi non abbiamo bisogno della sua approvazione per essere felici e nostro figlio non avrà bisogno del benestare di suo nonno per nascere!” gli dico.
“ Non lo dici solo per farmi contento,vero?” mi domanda.
“ No. In questi anni ho imparato che non sempre ciò che non è approvato dal mondo è sbagliato. Io penso che questa felicità ce la meritiamo e chi non è contento per noi,vuol dire che forse non è ancora in grado di capirlo o forse non ci vuole bene sul serio!” gli dico.
“ Quindi pensi che prima o poi mio padre ti accetterà?” mi domanda.
“ Non lo so,ma se così non dovesse essere,io non mi strapperò di certo i capelli,anche perché già con la gravidanza ne sto perdendo parecchi! Te l’ho detto,a me non serve essere accettata dai tuoi o da chicchessia,a me basta il tuo amore,basta nostro figlio per essere felice! Io sono contenta che tu abbia informato i tuoi solo perché era giusto che sapessero che fra qualche mese avranno un altro nipote che potranno scegliere di conoscere e di amare o,nella peggiore delle ipotesi, di ignorare per sempre.” Gli dico. Mi abbraccia forte e mi bacia.
“ Sei molto saggia,dottoressa Valencia!” mi dice.
“ Sarà a causa della maternità!” gli rispondo.
“Voglio che tu mi prometta una cosa,Marce!” mi dice.
“ Si ho capito,non vuoi che mi alzi dal letto!” gli rispondo.
“ No … cioè… anche,ma voglio che mi giuri un’altra cosa!” mi dice.
“ Cioè?” gli domando.
“ Devi giurarmi che se dovesse accadermi qualcosa,tu ti prenderai cura di Charlotte come fosse figlia nostra,che non permetterai ai miei genitori di crescerla lontana da nostro figlio. Voglio che Charlotte e il nostro bambino crescano insieme,come fratelli,anche se non lo sono realmente!” mi dice.
“ Michel,mi nascondi qualcosa? C’è qualcosa che non va?” gli domando,allarmata. Non voglio perdere anche lui.
“ No,amore mio,ma la morte non avvisa di certo ed io,semmai dovesse arrivare prima del previsto,voglio sapere che Charlotte vivrà con te e con suo fratello e che tu la crescerai con amore,con lo stesso amore con cui crescerai il nostro bambino!”  mi dice.
“ Sai,che anche se conosco Charlotte da poco,le voglio bene e ti assicuro  che semmai dovesse accadere qualcosa di brutto,io crescerò entrambi i bambini con lo stesso amore che metterei se tu fossi al mio fianco!” gli dico.
“Sai bene che mio padre finirebbe per allontanare Charlotte dal bambino che aspetti ed io non voglio… per la legge saranno entrambi miei figli,anche se solo il figlio che aspetti ha il mio stesso sangue!” mi dice.
“ Adesso voglio che sia tu a giurarmi una cosa!”  gli dico.
“ Cioè?” mi domanda.
“ Voglio che mi giuri che semmai dovessi essere io a lasciarvi per una complicazione durante il parto,un incidente,una malattia,tu non ti lascerai andare allo sconforto,che non vivrai nel dolore per la mia morte e che ti occuperai di Charlotte e del nostro bambino,che farai in modo che crescano felici… me lo prometti?” gli domando.
“ Si,amore mio,te lo giuro! Anche se so che noi due invecchieremo insieme,giocheremo con i nipotini al parco racconteremo loro del nostro grande amore!” mi dice. Lo bacio forte.
 
[Asia]
Mi ritrovo stretta tra le braccia di Nicola. Non riesco a credere di essere riuscita a superara l’abisso che ci separava e di essere ritornata con lui al punto in cui ci eravamo interrotti.
“ A cosa pensi?” mi chiede.
“ Che siamo stati dei matti a pensare che fosse tutto finito. Ci pensi che stavamo per dare un calcio a tutto questo?” gli chiedo.
“Già. Per una serie di mie cavolate stavamo perdendo tutto questo,ma ti assicuro che non accadrà più!” mi dice.
“ Lo spero bene,anche perché nell’eventualità non sarò clemente come lo sono stata qualche mese fa!” gli rispondo.
“ Ma io non lo farò e sai perché?” mi domanda. Faccio cenno di no con la testa.
“ Perché in questi mesi senza di te,la mia vita è stata un inferno e questo mi ha aiutato a capire che tu sei la cosa più bella che la vita mi ha donato e che non voglio perderti!” mi dice.
“ Ah ed io che pensavo che fosse la Fernandez la cosa più bella della tua vita!” gli dico. Mi inizia a fare il solletico e a ricoprirmi di baci.
 
[Armando]
Stringo la mia Betty fra le braccia. Questi 11 anni insieme sono stati i più belli della mia vita.
“ Stai pensando alla lite di oggi?” mi domanda.
“ Certo che noi ogni tanto dobbiamo litigare,eh?” le dico.
“ Meglio litigare ogni tanto che tutti i giorni come molte coppie,non credi?” mi domanda.
“ Assolutamente! Mi dispiace per quello che ti dico in ogni lite. Sono cose che non penso… è solo che …” le dico.
“ … lo so: è più facile essere sposato con una gallina senza cervello che con una donna che dirige la tua azienda,soprattutto perché spesso abbiamo opinioni contrastanti sulle questioni lavorative,ma io ti giuro che non ti ho mai considerato un accessorio” mi dice.
“ Lo so. Io so quanto mi ami e da quanto mi ami. Lo so da quando lessi il tuo diario,ti ricordi? Quell’azione meschina mi ha aiutato a comprendere i miei errori e soprattutto la profondità dei tuoi sentimenti. So che non faresti mai nulla per farmi del male e per sminuirmi!” le dico.
“ Pensaci la prossima volta che farai il pazzo!” mi dice.
“ Beh e tu abituati all’idea che domani farò il pazzo perché domani c’è il lancio!” le dico.
“ Perché credi che io domani sarò calma? Avrò i nervi a fior di pelle!” mi dice.
“ Ecco… questo non mi rassicura! Ti ricordo che in questa pancia ci sono due bei bambini che hanno bisogno di una mamma calma e rilassata,altrimenti il loro papà la sequestrerà in casa fino al parto!” le dico.
“ Ok… starò calma,ma tu cerca di farmi dimenticare il lancio!” mi dice.
“ Credi che questo sia l’approccio giusto?” le domando mentre inizio a baciarla. Annuisce.
  
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