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Autore: _shrader    25/05/2014    1 recensioni
Credo che tutti una almeno una volta ci siamo chiesti cosa successe ad Hogwarts all’epoca dei grandiosi Malandrini.
Cosa accadde per far cadere Lily Evans nelle braccia di James Potter?
Cosa fermò le scie di cuori infranti creati da Sirius Black e da Dorcas Meadows?
Cosa decise di fare Remus Lupin per godersi l’ultimo anno di scuola?
Cosa fece alzare la testa dai romanzi a Mary McDonald?
Cosa portò al grande sacrificio compiuto da Alice Prewett e Frank Paciock?
Cosa spinse Rick Collins e Marlene McKinnon a combattere insieme?
Cosa diede il coraggio a Jhon Kristopher “J.K.” McKinnon per dichiararsi a Emmeline Vance?
Cosa diede il coraggio a lei per dichiararsi a sua volta?
Cosa portò Regulus Black a ribellarsi al Signore Oscuro, senza dirlo a nessuno?
Cosa convinse Severus Piton ad arruolarsi nelle schiere di Voldemort, per poi ribellarsi più avanti?
Cosa successe a Peter Minus, che lo cambiò così tanto da consegnare i suoi amici al nemico?
............per scoprire cosa ne penso io, basta leggere..…………
P.S. E' la mia prima long, non picchiatemi se è un obbrobrio
Genere: Comico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Paciock, Frank Paciock, I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Tra scherzi e giochi passan le serate

Era solo il quarto giorno di scuola e le ragazze avevano già dubbi sulla stabilità mentale dei quattro Malandrini, non che prima pensassero fossero persone comuni ma, in quel particolare giorno erano ancora più strani, James e Sirius andavano in giro con dei sorrisi furbi stampati in faccia, Peter era felice come una pasqua e Remus aveva un’espressione più che rassegnata ma, sotto nascondeva un ghigno identico a quello dei compagni.
Lily, che ormai aveva imparato a riconoscere le espressioni dei Malandrini che precedono uno scherzo,  stava spesso vicino a loro per riuscire a capire cosa avessero in mente i quattro ma, loro non si facevano beccare.
Arrivò l’ora di cena e i ghigni di Sirius e James si facevano sempre più evidenti.
Avevano organizzato tutto alla perfezione, avevano riempito quattro enormi pentoloni negli angoli della Sala Grande, quando avrebbero visto che ci sarebbe stata abbastanza gente, con l’incantesimo pluvis liquidum, avrebbero fatto piovere la pozione all’interno dei pentoloni. Poi, una volta attirata l’attenzione generale, avrebbero fatto partire i fuochi d’artificio dalle porte della sala.
I Malandrini si sedettero al tavolo dei Grifondoro ma decisero di sedersi lontano dalle ragazze, volevano avere giusto un po’ di vantaggio sulla Evans.
Mancava qualche minuto alle otto e, i Malandrini decisero che la sala era abbastanza piena.
Quattro bacchette spuntarono sotto il tavolo dei Grifondoro e si direzionarono tutte verso i pentoloni negli angoli della stanza- Pluvis liquidum- dissero in coro i quattro malandrini.
Poco dopo grosse nuvole verdastre riempirono il soffitto della Sala Grande, quasi tutti i ragazzi, alcuni erano troppo presi dal cibo, alzarono la testa per guardare cosa succedesse.
Subito si guardarono spaventati e, chi non aveva ancora notato le nuvole le notò, poiché aveva sentito un gran trambusto da parte dei compagni.
Iniziò a piovere e, dove si poggiavano le gocce, la superficie cambiava colore: ovunque c’erano macchie verdi, rosa, blu, gialle, rosse, azzurre, arancioni….
Gli studenti e gli insegnanti iniziarono a spaventarsi, a poco a poco anche i capelli e i vestiti dei maghi presenti nella Sala iniziò a cambiare tinta. I Malandrini si guardarono soddisfatti della loro malefatta.
Dopo il primo momento di panico generale le reazioni delle persone iniziarono a differenziarsi:  quelli con più senso dell’umorismo, iniziarono a ridere e cercare di acchiappare le gocce con la lingua; quelli più schizzinosi cercavano riparo sotto i banchi o iniziavano a scappare verso l’uscita; gli insegnanti cercavano   di calmare gli studenti ma, anche alcuni di essi era leggermente preso dal panico.
Dopo un po’ fu il momento di far partire i razzi, tutti quelli che si erano avviati verso le porte videro arrivarsi contro una decina di fuochi d’artificio, iniziarono allora a correre nella direzione opposta creando ancora  più caos all’interno della Sala. I fuochi, arrivati ad un altezza abbastanza sicura, scoppiarono sugli studenti creando immagini fantastiche: un Leone che ruggiva schiacciando un serpente (ovviamente ai Grifondoro piacque parecchio mentre, i Serpeverde, non furono molto entusiasti), un drago che si allungava per tutta la stanza, un lupo che giocava con un cane e un cervo inseguiti da un topo (i Malandrini avevano scelto con cura) e, per ultimo, una grossa aquila che volava su tutte le persone in sala facendo volare scintille ovunque. Dopo quest’ultimo, fantastico, spettacolo, i fuochi scoppiarono in una grande e gigantesca M.
Ora, chi ancora aveva dubbi sugli artefici dello scherzo, fu completamente convinto di conoscere i responsabili, più di duecento paia di occhi si puntarono sui Malandrini che ridevano spensieratamente.
I quattro ragazzi sentendosi osservati guardarono la folla colorata un po’ preoccupati.
-Perché ci fissate?- urlò James.
-Lo sappiamo già di essere bellissimi- aggiunse Sirius.
Remus cercava di zittire i due ma, ormai era troppo tardi.
-Potter, Black, Lupin e Minus potreste spiegare ciò che è appena successo?- ordinò arrabbiata la McGranitt.
-Gli e lo spiego io mia adorata professoressa- iniziò Potter con voce adulante- Qualcuno di veramente intelligente ha fatto uno degli scherzi più belli del secolo, purtroppo non abbiamo la minima idea di chi sia il genio del momento ma, ci lusinga molto il fatto che abbia pensato che sia stato una nostra idea-.
-Signor Potter cosa mi dovrebbe far pensare che dietro tutto questo non ci siete voi quattro?- domandò ancora l’insegnate.
-Perché, ammiratissima e intelligentissima professoressa McGranitt- rispose Sirius- noi, se fossimo gli artefici dello scherzo, cosa che non siamo, avremo fatto i modo da non colorarci anche noi ma, come lei può benissimo vedere, siamo tutti colorati dalla testa ai piedi. Per le ragazze interessate a controllare, passate dopo- finì ammiccando verso una Tassorosso molto prosperosa.
La professoressa McGranitt purtroppo non seppe replicare, non c’erano prove che lo scherzo fosse stato architettato da quei quattro ma, lo sapeva benissimo che c’era il loro zampino.
-Mia cara Minerva, dobbiamo proprio scusarci con questi vivaci ragazzi- iniziò a dire Silente- E’ più che ovvio che non siano stati loro e, anche se fosse, non abbiamo prove per confermarlo. Perciò credo che tutte le persone che abbiano incolpato questi quattro Malandrini- dicendo quest’ultima parola fece l’occhiolino ai ragazzi che sorrisero soddisfatti- debbano scusarsi al più presto-.
Tutti nella Sala mormorano qualcosa, probabilmente solo i più piccoli Tassorosso dissero veramente scusa poiché erano leggermente intimoriti dal preside, ma nessun altro lo disse realmente.
-E ora direi di ringraziare tutti insieme gli artefici di questo bellissimo spettacolo per averci donato una bellissima occasione per ridere insieme- continuò il preside.
Questa volta il mormorio si fece più forte e, qualcuno dei più scherzosi urlò anche, i Malandrini sorrisero sornioni per essere riusciti a non farsi beccare e si diedero il cinque.
Alla fine tutti tornarono nei loro dormitori, nessuno aveva mangiato molto ma, l’euforia del momento lo aveva già fatto dimenticare.
I Malandrini si preparavano ad una serata tranquilla e si sedettero ai loro soliti posti in Sala Comune. Passarono dieci minuti senza che succedesse niente di importante ma, si erano dimenticati di una cosa, o meglio persona.
-Potter, Minus, Black e Remus- iniziò una Lily multicolor in maniera minacciosa- so benissimo che siete stati voi e, ve la farò pagare. Anche se fosse l’ultima cosa che faccio-.
-Oh andiamo Evans, era solo un innocente scherzetto! Lo ha detto anche Silente! E poi cosa ti fa credere che siamo stati noi?- sbottò Sirius.
-Primo: non era un innocente scherzetto! Avete sporcato tutta la Sala Grande e ora al signor Ganfri toccherà pulire, ma visto che si è lamentato che da solo non c’è la può fare, il professor Roth ha incaricato tutti i Caposcuola di aiutarlo finche la Sala non fosse pulita come prima!- disse la Rossa (che però di rosso ora aveva ben poco)- e secondo: lo so benissimo che è colpa vostra, è tutto il giorno che ve ne andate in giro con quelle faccette furbe e confabulate tra voi!-.
-Aspetta un attimo Evans, cosa intendi per ha incaricato tutti i Caposcuola ad aiutarlo?- chiese James sbiancando.
-Intendo dire che tutti i Caposcuola, compreso te Potter, dovranno aiutare Ganfri finche la Sala Grande non sarà pulita- spiegò lei assottigliando ancora di più gli occhi- quindi ora Potter alza quel tuo coloratissimo culo dalla sedia e scendi in Sala grande a pulire-.
Ramoso subito seguì gli ordini della rossa e si avviò verso il buco del ritratto- Evans tu non vieni?-.
La ragazza non si era ancora mossa dalla sua posizione e scrutava ancora i tre Malandrini rimasti- Inizia a scendere Potter, io arrivo poi-.
James fece spallucce e scese giù dalle scale verso la Sala Grande.
Intanto Lily era ancora alle prese con Black, Lupin e Minus- e a voi tre converrebbe andare subito a lavarvi al piano di sopra e non fare più uno scherzo per il resto della vostra vita o, giuro che vi uso come straccio per pulire la Sala-.
I tre ragazzi un po’ intimoriti salirono velocemente le scale.
Appena aprirono la porta vennero travolti tutti e tre da un gigantesco flusso d’acqua proveniente dalle bacchette delle tre ragazze all’interno.
-Ma che diavolo…?- esclamò Sirius tra uno spruzzo e l’altro. Dopo dieci minuti buoni l’acqua cessò e le ragazze scoppiarono a ridere.
-Voi che ci fate qui?- chiesero i tre inzuppati.
-Beh, dopo il vostro scherzo in Sala Grande, Mary, Dorcas e Lily hanno pensato che vi ci voleva una lavata e, noi abbiamo provveduto. Lily doveva farvi salire su così noi tre non avremmo infradiciato le persone sbagliate e, doveva mandare giù James così provvedevano lei e Mary allo stesso trattamento- spiegò Marlene.
-E’ probabilmente lo starà subendo proprio ora- aggiunse Alice.
-Non credo che Lily si risparmierà molto con lui- commento ancora Dorcas.
-Neanche noi- annuirono i tre ragazzi.
Le ragazze fecero spazio ai tre per asciugarsi ma, rimasero lì per non perdersi James che entrava.
***
James scendeva tranquillamente le scale “che pluffe… Non ho proprio voglia di passare un intera nottata a pulire… Beh almeno ci sarà anche la Evans” e con questo pensiero si rallegrò un poco.
Arrivato in Sala Grande la trovo deserta si guardò attorno in cerca di qualcuno quando un forte getto d’acqua lo colpi alle spalle.
-Allora Potter, piaciuta la doccetta?- chiese Lily che era appena arrivata, aveva sperato che James non usasse un passaggio segreto per accorciare (cosa che lei aveva fatto), perché se no lo avrebbe mancato- Aspetta sei ancora un po’ sporco-.
Dopo circa due minuti si unì anche Mary e insieme infradiciarono per bene il ragazzo.
Però alla McDonald cadde la bacchetta dalle risate, James svelto svelto la raccolse da terra e la punto su Lily, si scatenò una piccola guerra tra i due e alla fine furono tutti e due fradici.
-Evans, mia cara e dolce Evans, non mi scappi- Potter ghignò e con una mossa furtiva prese Lily e se la carico sulle spalle. La ragazza iniziò a tormentargli la schiena di pugni ma, lui non mollava.
James restituì la bacchetta a Mary che con un semplice incantesimo fece sparire tutta l’acqua per terra e insieme si avviarono verso i dormitori.
-Allora Mary, chi ha avuto questa geniale idea?- chiese James tra un colpo sulla schiena e un altro.
-E’ stata un idea di Dorcas, Lily e mia- disse fiera.
-E scommetto che i miei compagni lassù hanno subito lo stesso trattamento- continuò- Evans la finisci? Tanto non mi fai male-.
-No Potter non la finisco finche non mi metti giù- esclamò la ragazza. James la ignorò e tornò ad ascoltare Mary.
-In teoria sì. Sopra dovrebbero esserci Marlene, Dorcas e Alice- rispose lei.
-E Emmeline? Non ha partecipato?- domandò ancora lui.
-No… Ha detto che gli scherzi non sono per lei. Un po’ ha ragione, non è una tipa da scherzi lei- disse la ragazza.
-Sì, in effetti Mel non è una da scherzi- commentò lui- Evans se non la pianti…-
-Cosa vuoi fare Potter? Mettermi giù?- chiese Lily.
-Sì, ti metto giù. Però solamente quando arriviamo davanti al mio letto- le rispose.
-Potter non provarci neanche!-  esclamò.
-Non mi sarei mai aspettato un piano così da te Mary- disse Potter.
-Non avevi detto che mi consideravi pericolosa?- si impuntò Mary.
-Sì però… non così pratica agli scherzi- si spiegò lui.
-Perché dal tuo nuovo sacco di patate te lo saresti aspettato?- domandò la McDonald indicando Lily con la testa.
-No, non me lo sarei mai aspettato- annuì James- da Dorcas sì-.
-Ma vedrai, tra un po’ sarò la regina degli scherzi- disse lei.
-Beh McDonald per diventare una regina degli scherzi dovresti o sposare un re degli scherzi, per esempio un Malandrino ma non io perché sono impegnato con Evans, oppure farti strada da sola- spiegò Potter.
-Propongo la seconda- rispose Mary.
-Allora io, in nome dei Malandrini, ti nomino apprendista degli scherzi. Potrai imparare tutto ciò che vuoi da i grandi Re: Re James, il figo, Re Sirius, l’idiota, Re Remus, il secchione e Re Peter, il… oddio non lo so… il mangiatorte?- proclamò James.
-Potter mi dispiace per te ma l’unico e vero Re Peter è soprannominato Re Peter il Re Supremo. E di cognome fa Pevensie non Minus- disse Lily tra un pugno e l’altro.
-E chi diamine è Peter Pevensie?- chiese Potter.
In quel preciso momento James capì che non bisogna mai fare domande del genere su di un libro davanti a due delle sue fan. Mary e Lily si scandalizzarono alla domanda del ragazzo.
-James Charlus Potter come osi- sibilò Mary.
-Lascia stare questo stupido Calormeniano! L’altro giorno trovava stupido innamorarsi di Caspian!- disse la Evans rivolta all’amica.
-Beh… trovare stupido innamorarsi di Caspian è facile, vorrei dire in confronto a Peter…- le rispose l’altra.
-Sta zitta McDonald, viva Re Caspian X- proclamò Lily che, presa dal discorso, aveva smesso di picchiare James.
-E’ meglio Re Peter il supremo- annuì Mary.
-Caspian-
-Peter-
-Caspian-
-Peter-
-Caspian-
-Peter-
-Ragazze siamo arrivati- disse James interrompendo le due che battibeccavano.
-Ora mi metti giù Potter?- chiese esasperata Lils tornando a picchiarlo.
-Non ancora Evans- rispose Potter.
Dopo che Mary pronunciò la parola d’ordine i tre ragazzi entrarono in Sala Comune. I pochi ragazzi ancora presenti in sala guardarono stupiti lo strano trio appena entrato: James Potter bagnato fradicio con in spalla Lily Evans, anch’essa bagnata fradicia, e una Mary McDonald pimpante come al solito al loro fianco.
James fece un rapido sorriso a tutti e salì le scale con Lily che ancora lo picchiava.
-Mary aprimi la porta per favore- chiese Potter.
Mary fece ciò che le era stato ordinato e aprì la porta del dormitorio maschile di Grifondoro.
I tre fecero la loro entrata e tutti i presenti li fissarono un po’ stupiti, James tirò dritto verso il suo letto e ci butto Lily sopra.
-Allora, che si dice?- chiese con nonchalance sedendosi sul letto e fermando in tempo il pugno di Lily diretto al suo naso.
-Ma noi niente di che, tre ragazze, stupende, hanno provveduto a farci la doccia- rispose con lo stesso tono Sirius ammiccando verso le tre- e tu James? Cosa ci racconti di bello?-
-Bah… niente di che anch’io, ho solo incontrato due, fantastiche, ragazze che hanno provveduto anch’esse a farmi una bella e rinfrescante doccia ma, non mi sembrava giusto di avere solo io questa rinfrescante opportunità e, ho deciso di condividerla con loro. O meglio solo con la Evans. Mary era già pimpante di suo, non aveva bisogno di una rinfrescata- rispose James che aveva entrambe le mani occupate a bloccare i polsi di Lily- Evans, se non stai ferma chiudo le tende. E così saremo solo noi due al buio-.
-Non ci provare Potter- disse Lily tra un pugno mancato e l’altro.
James sbuffò e continuò a tenerla per i polsi.
-Ragazzi, mi dispiace ma io devo andare da Rick- disse Marlene dispiaciuta.
-Ciao- la salutarono gli altri.
-Lene aspetta- la fermò Alice- mandami su Frank-.
Lene annuì e scese le scale.
-Facciamo qualcosa- propose annoiata Mary, seduta per terra vicino a Alice, che era sdraiata sul letto di Frank (che ormai era per metà suo).
-Cosa?- chiese Dorcas, che era sdraiata sul letto di Sirius e svogliava le sue riviste di moto- Ehi Black guarda questa che figa- aggiunse mostrando al ragazzo una foto.
-Sì quella è bella, ma dicono che è difficile fare le curve- commentò Sirius, seduto/sdraiato accanto a lei, guardando il giornalino
-Qualcosa di divertente ma non ubriacante- disse Alice- non sono in vena per una sbronza-.
-Aspettate! Ci siamo dimenticate Mel!- annunciò Mary- vado a chiamarla, intanto voi decidete-.
-Mary fai salire anche J.K. così lasciamo soli i due piccioncini- aggiunse James.
-Okay- la McDonald fece un gesto d’assenso e scese le scale del dormitorio.
-Quindi? Cosa facciamo?- chiese Peter.
-Non lo so- rispose Remus.
-Andiamo, noi siamo i grandiosi e fantastici Malandrini! Non possiamo organizzare uno scherzo come quello di prima e non sapere cosa fare in…- “un momento di noia” avrebbe aggiunto James se non fosse stato colpito allo stomaco da un pugno allo stomaco da Lily.
-Uh James! Ti sei fatto colpire da una ragazza- lo sbeffeggiò Black.
-Così impari Potter- esultò la Evans riuscendo finalmente ad alzarsi.
James normalmente avrebbe risposto ma, decise che era meglio non farlo per due motivi: avrebbe solo aggravato la sua posizione e gli doleva ancora lo stomaco.
Lily intanto guardò attentamente i letti dei ragazzi per decidere su quale sarebbe stato meglio sedersi. Dopo un’attenta ricerca si sedette sul letto di Remus accanto a quest’ultimo.
-Allora, cosa avete intenzione di fare?- chiese poi la Evans.
-Il gioco della bottiglia?- propose Minus.
-Nah, troppo ovvio- commentò Sirius.
-Cosa è troppo ovvio?- chiese Frank entrato in quel momento.
-Niente amore, vieni qui- rispose Alice facendo segno al ragazzo di sedersi accanto a lei.
Frank eseguì gli ordini della ragazza e si sedette ma, non senza averle dato prima un lungo e appassionante bacio.
Subito dopo arrivarono anche Mary, Emmeline e J.K. che si sedettero, le prime due, tra il letto di Remus e quello di James e lui sul suo.
-Mary, Emmeline, non mettetevi per terra! Guardate qui vicino a me quanto spazio c’è! Non fatemi sentire solo- si lamentò James. Le due ragazze scossero la testa e si avviarono verso il letto di Potter- No aspettate! Mary tu vieni qui, ma J.K. e Peter sono soli soletti… Emmeline vai con uno di loro-.
Emmeline divenne tutta rossa e si diresse verso il letto di J.K. (anch’egli tutto rosso) e si sedette vicino a lui imbarazzata.
Mary invece si sedette senza problemi sul letto di James e iniziò a punzecchiarlo con una piuma trovata lì sopra.
-Non abbiamo niente da fare ancora?- chiese dopo che Potter le ebbe sequestrato la piuma.
-No- risposero in coro gli altri.
-Giochiamo ai mimi- propose Emmeline.
-Vai ci sto- dissero insieme James e Sirius. Gli altri annuirono e così decisero come occupare la serata.
-Come le facciamo le coppie?- chiese Remus.
-Avete dei foglietti?- domandò Dorcas.
James tirò fuori una pergamena, la strappo e su ogni foglietto scrisse un nome, dopo se li mise tutti nelle mani e si allungò verso Mary- scegline uno-.
Mary prese a caso un biglietto- Sirius-.
James fece cenno alla ragazza di andare dal compagno e si avvicinò a Lily e Remus- Evans, tocca te-.
Lily pescò un biglietto- Emmeline-.
Anche la Evans si alzò ed andò a sedersi vicino alla bionda.
-Remus-
Remus cercò un biglietto- Mary, ma e già con Sirius-
-Prendine un altro- gli suggerì James.
-Okay, Paciock vieni qua. Sarai il mio fortunato compagno-.
Frank si alzò, abbandonando così Alice e si buttò sul letto dell’amico.
-Alice tocca te-
-Fammi vedere mi tocca stare con: Dorcas- disse Alice facendo cenno all’amica di raggiungerla.
-Rimaniamo noi tre, dai facciamo gruppo- annunciò James sedendosi sul letto di Peter e invitando J.K. a raggiungerli.
-Chi inizia?- chiese Dorcas.
-Beh, per la teoria del prima le donne dovrebbero iniziare o Evans e Vance oppure Prewett e te- le rispose Sirius.
-E perché io no?- domandò Mary indignata.
-Perché nella squadra ci sono anch’io e ti defimminilizzo- spiegò Black.
-E allora devono iniziare per forza Lily e Mel, perché Dorcas defimminilizza Alice- commentò la McDonald.
-Certo Mary, dammi pure della maschiaccia quanto ti pare- disse Dorcas.
Mary le sorrise in risposta.
-Allora, iniziano Mel e Lily- decise Alice.
Lily si alzò dal letto e si girò verso Mel, fece segno del due con le dita.
-Due parole-
Lily annuì, poi si indicò.
-Una ragazza-
La Evans fece cenno di diniego con la testa, si guardo intorno e indicò il ragazzo più vicino.
-Un ragazzo-
Lily scosse la mano come per dire più o meno, poi si girò di profilo e fece una imitazione, non molto perfetta, del Moonwalk.
Emmeline finalmente capì ed esclamo- Michael Jackson!-.
Subito dopo fu il turno di Alice e Dorcas, poi Mary e Sirius seguiti da Remus e Frank e per ultimi James, Peter e J.K.
Una volta finito il turno si scambiarono di ruolo e, finito anche il secondo turno, le ragazze decisero di tornare in Dormitorio mentre Sirius uscì dal Dormitorio diretto verso un’aula vuota al terzo piano dove lo aspettava la Tassorosso a cui aveva ammiccato quella stessa sera.
Verso mezzanotte anche Marlene e Rick rientrarono nei rispettivi dormitori dopo una serata passata interamente davanti al caminetto in Sala Comune.
 
 
Hola people,
ecco qui un altro terribilmente in ritardo e bruttissimo capitolo.
Non credo di avere spiegazioni valide per il mio ritardo se non la scuola…. Mi dispiace…
Ringrazio le preferite, le ricordate e le seguite, vi amoooooo
Peace&love
_tribute_
P.S. ricordatevi: una recensione al giorno toglie la depressione dell’autore di torno ;)
   
 
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