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Autore: GoggaDirectioner    27/05/2014    2 recensioni
Giulia è una ragazza italiana di 17 anni che ha appena finito la scuola ed è pronta ad andare in vacanza con le sue amiche. I suoi genitori però non la vogliono lasciar andare perchè ancora troppo piccola per viaggiare da sola e la costringono a partire con lei per Miami. Le sue giornate sono sempre più noiose fino a quando non avviene un bizzarro incontro nella piscina dell'hotel...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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2. Da quando mi si è rimpicciolito il piede?? 

Ed eccomi qui, in fila a fare check in all' aeroporto annoiata e arrabbiata. Dopo quella sfuriata con mia madre non ho più rivolto la parola ai miei genitori, se non solo per rispondere con un sì o un no freddo alle loro domande. 
Ho parlato con Katia,la mia migliore amica, e mi ha promesso che avrebbe controllato Roberto e allo stesso tempo mi avrebbe raccontato tutto quello che avrebbero fatto, così da rendermi partecipe del loro viaggio nonostante fossi bloccata a Miami.
"Giulia cerca di cambiare atteggiamento mentre arriviamo lì, altrimenti..." dice mio padre.
"Altrimenti cosa!? Renderete la mia vacanza un inferno!? Beh tanto lo avete già fatto, non ho niente da perdere."
"Questo però non significa che devi rovinare la vacanza a noi. Vuoi fare la sgorbutica? Ok, fallo, non c'è problema, tanto l'unica che non si divertirà sarai tu e te ne pentirai!" escalama mia mamma rossa dalla rabbia. Le persone dietro di noi ci guardano confuse ma allo stesso tempo interessate alla discussione, come se non avessero mai sentito una discussione tra genitori e figli.
Arrivato il nostro turno, la prima a passare sotto il metal detector è mia madre, appoggiando prima la valigia e tutti gli oggetti metallici su un bancone. 
Poi tocca a mio padre, il quale senza problemi riesce a passare. Io invece, come se non bastasse, vengo fermata da un alto uomo in divisa, perchè il metal detector si è messo a suonare. 
"Peggio di così non poteva andare" dicevo tra me e me.
"Signorina devo chiederle di toglierle le scarpe."
"Le mie scarpe!? E perchè?" chiedo io arrabbiata.
"Perchè dobbiamo controllare che sia tutto apposto"
Nel frattempo i miei genitori fanno gli innamorati  guardando gli aerei partire dall'immenso finestrone che dà sulle piste di atterraggio.
Io mi tolgo le scarpe sbuffando e aspetto che me le controllino. Non capisco cosa c'è di male in delle semplicissime Vans blu scuro. 
Mi siedo sulle sedie verdi da conferenza appoggiate al muro vicino al metal detector e dopo una manciata di minuti mi vengono restituite le scarpe.
"Ecco a lei signorina, è tutto apposto."
"La ringrazio!" prendo le scarpe e me le metto, ma c'è qualcosa di strano.
Sono un po' troppo grandi per il mio piede! Do un' occhiata all' etichetta all'interno della scarpa e vedo che è taglia 43.
"Ma che diavolo!!" urlo nera dalla rabbia.
"Ehm scusami.. credo che queste debbano essere tue..." una persona si avvicina a me, anche lei è senza scarpe alzo lo sguardo ed è un ragazzo biondo, con due occhi azzurri che mi guardano fisso. Mi sembra di averlo visto già da qualche parte ma forse mi sbagliavo. Di sicuro non era di Firenze, perchè il suo accento era fortemente inglese.
"Le mie scarpe!" scatto dalla sedia e le strappo dalle sue belle mani. "Credo invece che queste debbano essere tue." faccio una piccola risatina.
"HAHA Vans blu eh? Ottima scelta" mi fa l'occhiolino, dopodiché ci sediamo uno accanto all' altro e ci sistemiamo.
"Io sono Niall, tu sei?"
Niall, il nome non mi è nuovo. 
"Io sono Giulia, piacere di conscerti."
Lui sta per dirmi qualcosa ma poi degli uomini grossi vestiti di nero lo tirano con sé. "Niall, dobbiamo andare!"
"E' stato un piacere di conoscerti Giulia" mi dice allontanandosi, "spero di rivederti"
"Niall, Niall, Niall... il nome non mi è nuovo... Ah si!! Katia mi parla sempre di un certo Niall... Ah ci sono! La nuova boyband!! Com'è che si chiamavano? One...
One...Direction!! Devo dirlo a Katia assolutamente!"
"Giulia è ora.. dobbiamo andare, l'aereo parte tra 15 minuti."
"Non vi siete accorti di nulla vero?" chiedo io.
"No, cosa è successo?"
"Non importa... Tanto per voi non esisto."

Ci avviamo verso il gate e nel frattempo invio un sms a Katia:

"Non indovinerai mai chi ho incontrato all'areoporto.. Ti spiego tutto appena arrivo a Miami. -G "



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Heeeeeeeeeeeeeeeeeeeeey!
Ciao a tutte! Sono Adriana ed è tanto che non scrivo qui su efp. 
Anyway, I'm back con una nuova storia che spero vi piaccia.
Se vi piace la storia, non ve ne andate subito ma...RECENSITE, RECENSITE, RECENSITE!!
Le vostre recensioni mi fanno crescere e capire dove ho sbagliato.
Tornerò presto con un nuovo capitolo... BACINI :*

   
 
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