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Autore: scoiattolo17    28/05/2014    2 recensioni
Il ritorno di Kaori porta qualche novità a Shinjuku (e qualche rospo da ingoiare al caro Ryo). una nuova sfida ricca di insidie per i nostri due sweeper, anche se la vera sfida dovranno combatterla i loro cuori... Siate clementi!! Sono sempre alle prime armi!! Spero vi piaccia... Un saluto a tutti!! :D
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Quando Kaori si svegliò non erano nemmeno le sei di mattina. Boy non c’era più. Chissà dove si era infilato quel gatto. Guardando fuori notò come Tokyo fosse stata coperta da un enorme nuvolone nero e come tutto sembrava essere ovattato e distante. L’aria era carica di tensione, la stessa che si avverte poco prima dei temporali. Quella proprio non sembrava una giornata primaverile, ma, ahimè, doveva alzarsi ed iniziare a riflettere sul piano d’attacco.
Ripensò alla lettera sul bancone. A quello che c’era scritto. Che bastardo. Ma gliela avrebbe fatta pagare. Parola di Kaori Makimura.
Ancora era vivo nella sua mente il ricordo di Umibozu che le spiegava la situazione. All’incirca un anno fa. Poco dopo il suo arrivo nella casa in montagna.
Mentre Miki faceva la doccia le si era avvicinato scuro in volto. Umibozu non era certo il tipo da confidenze ma Kaori capì subito che qualcosa non quadrava.
-Kaori- disse Falcon –ho bisogno di un piacere…- poi senza nemmeno aspettare il consenso continuò –ho bisogno che tu protegga Miki, qualunque cosa accada…-
-Ma Falcon di cosa stai parlando?? Perché dovrei proteggerla? E soprattutto da cosa? Parla chiaro!- sbottò quasi con irruenza la ragazza
Falcon fece un sorrisetto –Kaori non so se stai cambiando per te stessa o per colpa di Ryo, ma in entrambe le situazioni stai cambiando quasi in meglio…-
-Falcon vieni al sodo… non stiamo parlando di me, ma di Miki…-
-Giusto…- fece il gigante – come ben sai la mia vista va calando in maniera inesorabile, tra non molto sarò completamente cieco e non potrò proteggere Miki al meglio... ho bisogno che tu impari alcune tecniche e resti qua a proteggere Miki mentre io dovrò svolgere un lavoretto… chissà, potrebbe forse essere il mio ultimo incarico…- sorrise sarcasticamente Umibozu.
-Diavolo Falcon ma che hai in quella zucca?? Vorresti lasciare Miki da sola?! Chiama Ryo lui sicuramente potrà darti una mano, sai com’è… è uno scansafatiche, un burlone e fa il cascamorto con le donne, ma almeno nel suo lavoro è un asso, ti darà senz’altro una mano…-
-No!- la interruppe Umibozu –questo lavoro lo devo svolgere io… poi lui i guai se li tira dietro e poi figuriamoci se lascio mia moglie sola con quel maniaco! Meglio in una gabbia di leoni allora…-
In quel momento dietro Kaori passò un enorme libellula gigante e lei non poté far altro che annuire silenziosamente a capo basso (ndA: come dargli torto!!)
-Comunque Kaori, partirò tra cinque mesi- constatò Falcon –ho tutto il tempo per insegnarti qualcosa… e chissà, magari, diventi anche più in gamba di Ryo…-
Forse Umibozu disse quella frase solo in tono sarcastico, o forse era un qualcosa di molto più raffinatamente premeditato , tanto sta che quella frase accese Kaori di uno strano sentimento.
‘diventare più in gamba di Ryo’. Avrebbe potuto davvero? Chissà come ma non le era mai passato per la testa. Aveva spesso sperato di essere al pari del suo socio, ma mai uno scalino sopra.
Non aveva mai sentito quell’esigenza, forse perché nei momenti di pericolo aveva sempre affidato la sua vita al migliore. Ma se fosse stata lei la migliore? Se avesse avuto lei la forza di mettersi fuori pericolo da sola?
Che stupida era stata. Per tutti quegli anni si era accontentata di diventare ‘bravina’ nel suo mestiere. Si era accontentata di saper prendere qualche appuntamento, saper sfogliare qualche informazione e saper dare qualche gomitata. Praticamente un semplice lavoro da impiegata. Ma adesso le veniva proposta l’opportunità di migliorarsi a tal punto di superare persino Ryo. L’opportunità di salvarsi la pelle da sola. L’opportunità di contrattaccare. Avrebbe accettato? Oppure sarebbe passata alla ritirata con qualche banale scusa di inferiorità?
 
Un tuono squarciò l’aria. E Kaori tornò con la testa a quella mattina. Quegli eventi erano ormai passati da un bel po’. Inutile rimuginarci sopra.
Boy che la guardava dalla porta la fece sorridere.
-scommetto che hai fame- sussurrò la ragazza mentre usciva dalla camera.
Quello veloce la seguì lungo il corridoio e poi in cucina.
Ryo non si era ancora svegliato. Bene. Ne avrebbe approfittato per fare una telefonata…
 
Quel giorno di un anno prima Kaori dopo la proposta di Umibozu prese una decisione.
Che le cose sarebbero mutate.
Che il gioco non era ancora stato deciso.
Che le carte in tavola potevano essere cambiate.
  
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