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Autore: Stella_Del_Mattino    29/05/2014    5 recensioni
Manca poco agli esami M.A.G.O. e Rose Weasley è decisa a non lasciarsi sfuggire niente. Durante una serata di studio intensivo, si addentra nel Reparto Proibito della biblioteca, sfruttando il permesso accordatole dal professor Dawlish, docente di Difesa contro le Arti Oscure, per approfondire i suoi studi. Qui viene raggiunta da Scorpius Malfoy, Serpeverde suo coetaneo e rivale. I due si imbattono in un oggetto misterioso, una piramide con al centro una sfera di cristallo dai poteri sovrannaturali, che attivano accidentalmente, venendo catapultati prima nel passato, al tempo di Tom Riddle, poi nel futuro, nel lontano anno tremila.
Nel loro viaggio nel tempo troveranno epoche raccapriccianti dove è vietato innamorarsi, amori dannati, magia nera e quando torneranno nel 2023 tra loro niente sarà più come prima.
{Questa storia ha partecipato al contest "A voi la scelta" di S.Elric_ sul forum classificandosi seconda e vincendo il premio speciale "Best plot"}
Genere: Dark, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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La piramide del tempo

1. Salto temporale
Rose Weasley era china su un voluminoso tomo di Artimanzia e, nonostante la biblioteca fosse deserta e la stanchezza iniziasse a farsi sentire, non aveva intenzione di arrendersi di fronte a un paragrafo più complicato dei precedenti. Tutti gli altri studenti erano già in Sala Grande, a rifocillarsi con l’abbondante cena che ogni sera usciva dalle cucine di Hogwarts, ma, a meno di una settimana dagli esami M.A.G.O., Rose non voleva concedersi pause né distrazioni.
Rilesse per l’ennesima volta la stessa pagina e, quando l’ebbe memorizzata, ripose il testo su uno dei ripiani più alti. Con Artimanzia aveva finito, almeno per quella sera, ma esitò ancora un po’ tra gli scaffali. In virtù dei suoi ottimi voti, del suo ruolo di Caposcuola e dell’interesse che fin dal primo anno aveva dimostrato per Difesa contro le Arti Oscure, il professor Dawlish, ex Auror e insegnante di questa materia, le aveva fatto avere un permesso speciale per accedere al Reparto Proibito e approfondire i suoi studi e lei non aveva alcuna intenzione di aspettare il giorno seguente per sfruttarlo.
Raggiunse l’ingresso della biblioteca, per avvisare Madama Pince del fatto che si sarebbe addentrata per una decina di minuti nella parte non accessibile, ma la bibliotecaria, ormai non più giovanissima, giaceva addormentata alla sua postazione e russava sommessamente. Rose provò a scuoterla delicatamente, ma non ottenne il risultato sperato e dovette desistere. Indecisa sul da farsi, rifletté per alcuni minuti, al termine dei quali la curiosità ebbe la meglio sull’attenzione alle regole, così si diresse verso il Reparto Proibito. Le era stato chiaramente vietato di entrarci da sola, o senza aver almeno informato Madama Pince, ma dopotutto si sarebbe trattato solo di una breve sbirciatina. Sganciò il cordone che separava la parte proibita da quella aperta a tutti e si incamminò al di là del confine. Di fronte a lei si estendevano file lunghissime di libri pericolosi ma tremendamente affascinanti. Ne prese tra le dita uno senza titolo, dalla copertina lucida e totalmente marrone. Appena lo sfiorò, le pagine divennero trasparenti, un viso spettrale uscì dalla rilegatura ed emise un grido rauco. Rose lo lasciò andare immediatamente e proseguì. Circa a metà, gli scaffali si interrompevano per lasciare spazio a un tavolino rettangolare, coperto da una vetrina chiusa che lasciava intravedere i tre volumi che conteneva. Quando Rose lo superò, un sonoro click attirò la sua attenzione. Incuriosita, si voltò e notò che il piccolo lucchetto che sigillava la vetrina adesso era aperto. Si avvicinò e osservò con attenzione gli scritti che aveva davanti. Uno era piuttosto piccolo, delle dimensioni di un tascabile, e aveva tutta l’aria di essere un normale glossario degli ingredienti più comuni utilizzati nelle pozioni, ma il fatto che fosse collocato lì era sufficiente a far dedurre alla ragazza che, come minimo, ogni sostanza che indicava era velenosa. Il secondo era una specie di vecchio block notes, con tanto di prima pagina rovinata e quasi staccata, però, guardandolo meglio, si poteva scorgere una sequenza di immagini spaventose che cambiavano in continuazione sotto la patina opaca della polvere. A stregare Rose, tuttavia,  fu il terzo. Era in pelle rossa, con un titolo ammiccante inciso con una calligrafia elegante: L’atlante del tempo.
La Grifondoro lo sollevò con cautela e, girando la copertina, rimase di stucco nel constatare che era cavo. Non era un vero e proprio libro, bensì una strana scatola mimetizzata, al cui interno era nascosta una piramide metallica con al centro una sfera di cristallo, che costituiva il vero cuore dell’oggetto misterioso e luccicava di mille sfumature diverse. Affascinata, Rose cercò di estrarlo dal suo contenitore, però un suono secco la fece sobbalzare, il volume le sfuggì di mano e cadde a terra, producendo un frastuono tremendo. Si abbassò subito per riprenderlo, ma un rumore di passi che si avvicinavano la gettò nel panico. Temendo che fosse Madama Pince o un insegnante pronto a sgridarla e a toglierle punti, tentò confusamente di nascondersi dietro uno scaffale, però era troppo tardi. Il visitatore indesiderato l’aveva già avvistata.
« Weasley ». L’ultima voce che la ragazza avrebbe voluto sentire ruppe il silenzio della biblioteca. « Malfoy, che ci fai qui? » Rose si voltò verso Scorpius Malfoy, che, in piedi al di là del cordone, la scrutava con il suo solito sorriso strafottente.
« Ho il tuo stesso permesso per entrare in questo Reparto, Weasley. Possibile che non te lo ricordi? » Il ragazzo sventolò in aria un foglio firmato dal professor Dawlish e lei alzò gli occhi al cielo. Malfoy era l’unica nota stonata nel suo ultimo anno di scuola: anche lui era Caposcuola della sua Casa - Serpeverde ovviamente -, faceva parte dello stesso progetto avanzato di Difesa contro le Arti Oscure di Rose e lei non lo sopportava.
« Che cos’è quello? » Scorpius indicò l’oggetto a terra, scavalcò la fune e si avvicinò alla Grifondoro.
« Niente, Malfoy » si affrettò a dire lei, rimettendo velocemente la piramide al suo posto.
« Fammi vedere, Weasley, altrimenti dico a Dawlish che sei venuta qui da sola e hai anche fatto danni ». Scorpius si slanciò in avanti, nel tentativo di strappare il finto libro rosso dalle sue mani.
« Serpe bugiarda » sibilò la ragazza, assestandogli una gomitata nelle costole per allontanarlo. « Ti ricordo che anche tu sei qui senza la supervisione di Madama Pince o di un docente e, per la cronaca, io non ho fatto alcun danno ».
Rose assunse la sua tipica espressione saccente, che punse l’orgoglio del coetaneo, il quale tornò alla carica e, cogliendola di sorpresa, afferrò improvvisamente l’oggetto incriminato e lo strattonò. La Weasley reagì subito, tenendo il libro contro il proprio petto e dando inizio a un tira e molla con Malfoy.
« Dammi questo libro, Weasley. Ho visto benissimo che ci hai infilato qualcosa dentro ».
« Lascia la presa, Malfoy. Non sono affari tuoi ».
A un certo punto Scorpius tirò con più vigore dalla propria parte e Rose, pur di non lasciare il tomo, perse l’equilibrio e lo travolse. Entrambi si ritrovarono stesi sul pavimento. Il libro rosso si aprì con un tonfo e la piramide schizzò via.
« Accidenti a te! » inveì lei. « Guarda che cos’hai combinato! »
La Grifondoro indicò la sfera di cristallo che nella caduta si era separata dall’involucro di metallo, aveva rotolato fino alla base dello scaffale più vicino e adesso emanava un fumo viola intenso.      
« Non è colpa mia » si deresponsabilizzò il Serpeverde, raccogliendola ed esaminandola. « Ma questa non è una semplice pallina di vetro, è un minuscolo mappamondo ».
« Cosa? » Rose accostò il viso alla sfera e allungò la mano per prenderla da quella del ragazzo. Nel momento in cui le loro dita la toccarono contemporaneamente, la stanza diventò sfocata e iniziò a vorticare, prima lentamente e poi sempre più veloce.
« Che succede? Che cos’hai combinato, Weasley? » chiese lui, basito e terrorizzato.
« Io non ho fatto proprio niente! Semmai sei stato tu che... » replicò stizzita lei, ma non riuscì a concludere la frase perché il ruotare dell’ambiente intorno le dava la nausea e le contorceva lo stomaco. Sentiva che le gambe stavano per cederle e, per evitare di svenire, si aggrappò al braccio di Scorpius, proprio mentre venivano trascinati in un’altra epoca.


Angolo dell'autrice
Salve a tutti! Ecco la mia nuova mini-long. E' stata scritta per il contest indicato nell'introduzione e in origine doveva essere una one shot, ma poi, come mi succede spesso con le storie, si è allungata troppo.
Nei prossimi capitoli troverete molti OC, i cui nomi non sono scelti a caso, ma hanno un significato ben preciso che provvederò a spiegarvi nelle prossime NdA ^^
Non mi dilungo ulteriormente, lasciate una recensione se il primo capitolo vi è piaciuto (o anche se vi ha fatto pena), i pareri sono sempre ben accetti!
 Evelyne.


 

 
  
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