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Autore: Jelena_99    29/05/2014    12 recensioni
L'estate… tre mesi lontano dalla scuola, tre mesi per staccare, tre mesi… per innamorarsi.
Cosa potrebbero combinare i ragazzi più talentuosi dello Studio One Beat in vacanza?
Tra risate, pianti, scene comiche e problemi di cuore, i ragazzi impareranno a legare, a farsi forza l'un l'altro ed anche i peggiori nemici impareranno a sorridersi.
L'estate, tre mesi per ridere, tre mesi per guardare il tramonto sulla sabbia, tre mesi per imparare il valore dell'amicizia.
****
In collaborazione con Supernova_151.
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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“Ottimo, un’altra volta” pensò Leon, poggiando la tazza sul tavolo. Si sentiva come se un martello stesse cercando di rompergli il cranio. Uscì in veranda, per poi scendere le scalette ed urtare contro qualcosa: un bicchiere. Gli tornò tutto in mente: il gioco, le domande e Violetta che si scolava un bicchiere per non rispondere alla domanda di Ludmilla.
Voleva dire che pensava ancora a Tomas? Era passato tanto tempo e poi avrebbe anche potuto parlargliene, no? Invece niente, era rimasta in silenzio, voleva dire che non si fidava di lui? Non era sicuro di volerlo sapere. Decise che sarebbe rientrato e avrebbe preparato al colazione, almeno in quel modo si sarebbe distratto.
Mentre accendeva il fuoco sotto il latte udì un rumore all’esterno. Si affacciò e notò Violetta. Doveva parlarle dopo quello che era successo la sera prima.
-Violetta!- la salutò –Leon!- disse la ragazza, lasciandogli un bacio sulla guancia –Hai dormito bene?- Leon le sorrise. Sapeva essere dolcissima, ma non poteva fare lo smielato, le doveva parlare.
-Si, grazie- rispose –Violetta, dobbiamo parlare- la ragazza lo guardò confusa –A proposito di cosa?- chiese –Pensi ancora a Tomas?- incrociò le braccia al petto, temendo la risposta.
E se gli avesse detto che si, pensava ancora a Tomas? Cosa sarebbe successo tra loro? Fino a quel momento aveva creduto che Violetta fosse davvero innamorata di lui, ma se invece fosse rimasta indecisa? Che ne sarebbe stato di loro?
-Leon, non mi sembra il caso che tu faccia il geloso- tentò di difendersi lei, ma Leon rimase impassibile –Violetta, voglio la verità- scandì.
E Violetta ammutolì.
 
*
 
-Lena, possiamo parlare un attimo?- chiese Nata, avvicinandosi alla sorella.
Lei la raggiunse, dando a vedere che non aveva nulla in contrario.
-A patto però che tu non mi faccia la ramanzina per…- cominciò, ma Nata la bloccò -Per la Vodka, non ti rimprovererò, ma voglio sapere perché hai fatto quello scherzo a Violetta, e soprattutto perché hai dato la colpa a Ludmilla- disse Nata.
Lena aprì la bocca come per parlare, ma la richiuse subito. Non sapeva cosa rispondere.
-Senti, se ti piace Federico puoi dirmelo, sono tua sorella- le disse Nata, con un sorriso. Lena sembrò rassicurarsi, o semplicemente non riusciva a sopportare di dover portare quel segreto ancora, così parlò.
-Hai ragione, mi piace Federico. Ma a lui io non interesso, quindi non posso che stare a guardare mentre lui e Ludmilla vivono felici- disse in un sussurro –Ma sai che anche io e Maxi abbiamo vissuto un periodo un po’… particolare?- disse Nata, mettendo una mano sulla spalla della sorella –Poi alla fine ci siamo chiariti e ci siamo ritrovati. Secondo me dovresti parlare con Federico, dirgli le cose come stanno. Anche se lui non ti ricambia, fidati, dopo avergli parlato starai meglio- Lena sorrise, con gli occhi lucidi, e le due sorelle si abbracciarono.
Nata tentò di rassicurarla. Era il suo compito. Era la sorella maggiore, doveva cercare di aiutarla.
Per una volta sentiva davvero di essere riuscita a fare qualcosa bene. Aveva aiutato sua sorella, o almeno così sperava.
 
*
 
Ludmilla era seduta sulle sponde del lago, giocherellava con una margherita, che ormai aveva perso quasi tutti i petali.
Stava pensando a Lena.
Allo scherzo che le aveva fatto.
Pensava a Federico.
Che l’aveva difesa e che le era sempre stata accanto.
E pensava a Diego.
A Diego che la stressava, che la assillava, ma che la attraeva troppo.
Le sembrava di non poter allontanare i suoi pensieri da Diego. Qualsiasi cosa facesse, se lo ritrovava in testa.
-Hei?-
Ludmilla sobbalzò, quando due mani le si posarono sulle spalle.
-Fede, mi hai spaventata- disse, dandogli un bacio sulla guancia -Scusa, non volevo- disse lui, sedendosi accanto a lei.
-E’ bello qui- commentò, guardando il lago. Ludmilla annuì, mentre i capelli biondi venivano spettinati dal leggero vento -Molto-
Rimasero un po’ in silenzio, ascoltando il cinguettio degli uccelli e l’odore dell’erba. Era tutto calmo, il sole riscaldava il grande prato e il vento accarezzava l’erba.
-Ludmilla, ti è mai capitato di renderti conto di amare davvero una persona?- le chiese Federico.
Quella domanda la fece sorridere.
Certo che le era capitato, con lui.
-A me è successo e…- cominciò Federico.
Ludmilla si avvicinò a lui, cominciando ad essere spaventata. Cosa voleva dire? La voleva forse lasciare? Come avrebbe fatto senza di lui? Senza qualcuno che la spingesse a dare il meglio, a sorridere?
-Federico, io…- disse, con voce lievemente instabile e gli occhi lucidi -Ludmilla, vuoi diventare, ufficialmente intendo, la mia fidanzata?- disse Federico, porgendole un piccolo anello.
Lei lo osservò, mentre le lacrime cominciavano a rigarle il volto. Il piccolo zaffiro al centro rifletteva i raggi del sole.
Si avvicinò a lui e gli sfiorò le labbra, ancora tremante.
-E’ un si?- chiese lui ridendo -Certo che è un si scemo!- rispose lei, con gli occhi gonfi di lacrime.
Si riavvicinarono e si abbandonarono ad un bacio passionale, spingendosi fino a buttarsi sull’erba, per poi allontanarsi.
-Ti amo da morire- disse lei -Io di più- rispose lui, prima di baciarla di nuovo.
 
*
 
Ludmilla e Federico tornarono ai bungalow, mano nella mano, scambiandosi ogni tanto un bacetto.
Si fermarono a parlare davanti al bungalow dei ragazzi, mentre Lena, dalla veranda della ragazze, li guardava con gli occhi lucidi.
-Tutto bene?- chiese Nata, avvicinandosi a Lena -Se è felice lui- rispose Lena, impassibile -Ok. Io devo andare, tu non buttarti giù, d’accordo?- disse, cercando lo sguardo della sorella, anche se Lena non si degnò di girarsi –Certo, tranquilla-
Così Nata lasciò la sorella, incamminandosi verso il piccolo supermercato, per comprare qualcosa da mangiare a pranzo.
 
*
 
-Leon!- esclamò Lara, correndo incontro al ragazzo -Hei!- rispose lui.
Lara si avvicinò a lui.
-Ma stai bene?- gli chiese –No, no ho un… problema con Violetta- rispose –Vedrai che si risolverà tutto…- cominciò lei, ma Leon la fermò –No, ti prego. Non sei quel tipo di ragazza. Ti va se andiamo a fare una passeggiata?- le chiese.
Lara sorrise ed i due si allontanarono tenendosi per mano.
Camminarono fino alla spiaggia.
-Mi è sempre piaciuto il mare- commentò Leon, quando arrivarono sul bagnoschiuma –Ah si? Anche a me- rispose Lara.
Rimasero a guardare il mare, mano nella mano, e poco dopo, come se fosse una cosa naturale, lei poggiò la testa sul suo petto, lasciando che le braccia del ragazzo la circondassero.
-Mi machi Leon- sussurrò –Anche tu, tanto- rispose lui.
Dopo essere rimasti abbracciati un po’, Lara si sciolse dalla stretta.
-Chi arriva ultimo agli scogli è un rammollito!- esclamò Lara, cominciando a correre.
Leon le urlò che non era giusto, era partita prima, ma prese a correre anche lui.
Nessuno dei due arrivò agli scogli, perché quando Leon la raggiunse si lanciarono in acqua, cominciando a rincorrersi.
 
*
 
-Francesca, hai visto la mia chitarra?- chiese Marco, entrando nel bungalow delle ragazze –No, perché? E comunque non puoi entrare così!- rispose Francesca –Mi serve- rispose vago Marco –Ti serve a cosa?- -Niente, tranquilla-
Francesca non ebbe il tempo di rispondere, che una voce giunse alle sue orecchie.
-Marco? Ti sbrighi? Guarda che ci prendono il posto in piscina!-
Francesca uscì come una furia e si trovò davanti Ana.
Note Dell’Autrice:
Salve gente! Siamo tornate! Perdonate me, è colpa mia per il nostro ritardo. Purtroppo il mio pc si è rotto un’altra volta, ma don’t worry, perché ne ho uno tutto nuovo con un programma per scrivere eccellente! Allora, anche in questo capitolo non mancano i colpi di scena. Una cosa è chiara, io e Supernova non possiamo non far soffrire la nostra combriccola preferita :3 Ora, ringraziamo come sempre i nostri amati lettori che recensiscono, ovvero: Pocha_96, Naxi_4ever, Miss Espinosa, AhiEstare, Goccia di rugiada e Pablini_forever. Adoriamo tutte le vostre recensioni e l’amore che ci date, non avremmo mai pensato che questa cosa potesse avere questo successo. Questo capitolo è interamente dedicato a voi!
Un Bacio,
Jelena & Supernova <3
  
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