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Autore: Brenda21    30/05/2014    1 recensioni
È l'istinto del Lupo a Governarmi quando, braccato dalla Disperazione, nelle Notti senza fine, Cerco di Dimenticare il male che sto infliggendo a tutti.. Soprattutto a Lei!
Liam.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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POV ARIEL
 
 
 

Era lì  davanti a me, perfetto nella sua camicia Burberry, pantaloni blu e costosissimi mocassini Prada,si vedeva lontano un miglio che era un patito di griffe; ma  tutto sommato se lo poteva permettere dato il fisico statuario che aveva.

-Salve bellezze!Io sono Jeson,lui è Scott, Marcus e questo è Liam...esordì Jeson

In quello stesso istante la voce di mia sorella Jennifer risuonò tra la musica  e in un attimo fu accanto a me, scoccandomi un bacio sulla guancia.

-Che fate ragazze? 

 -Scusate se sono piombata qui all'improvviso ma mi annoiavo a stare a casa.

-Non sei un disturbo! Anzi,io sono Marcus ti va di bere qualcosa insieme? disse il ragazzo dai capelli e dagli occhi scuri.

Notai subito mia sorella in imbarazzo, segno che le piaceva.

Era assurdo come tutte avessero preso subito confidenza, non che io fossi timida, ma non so perchè lui mi facesse sentire così strana, nonostante tutto decisi di parlare.

-Piacere io sono Ariel. Dissi senza pensarci.

-Liam. rispose lui freddo.

Dopo questo scese un silenzio imbarazzante, incomprensibile, un istante prima con gli amici era spavaldo e adesso da solo era come se gli recassi disturbo.

"Ma tu guarda, io che mi preoccupavo dell'opinione degli altri, "Ariel ma cosa ti succede"pensai tra me e me.

-Allora parlami un po di te. Incalzai sfrontata.

-Odio palare di me, dimmi di te piuttosto, sicuramente ci sono cose più interessanti nella tua vita. Rispose inchiodandomi con lo sguardo.

All'improvviso piombò al suo fianco, la bionda sexy che avevo visto poco prima, era come se "fiutasse" ogni suo movimento;

-Liam, ma dove ti eri cacciato. Esordì lei. 

-Dovunque tu non possa trovarmi!. Rispose ironico lui.

-Stupido! sei sempre il solito. disse lei sfiorandogli il braccio con le sue unghia perfettamente curate.

-Clarissa lei è Ariel, è al 1°anno qui al college.

Incrociai subito quegli occhi verdi, che mi studiavano con attenzione.

-Ciao, quindi tu fai parte delle matricole. Rispose lei con voce carica di ironia per sminuire il tutto.

-Già sono una matricola e dopotutto le novità sono sempre accette da queste parti. Risposi senza peli sulla lingua.

Vidi subito la risatina di lui sulle sue labbra, segno che avevo azzeccato la risposta.

Senza rispondere la biondona mi rivolse uno sguardo di rabbia e sgattaiolò via da Scott.
Se quella finta bionda aveva intenzione di punzecchiarmi beh!aveva trovato pane per i suoi denti!

-Non far caso a Clarissa lei è fatta così. Disse subito lui.

-Già è antipatica di natura. risposi 

-Vedo che anche tu però hai un bel caratterino!

-Quando serve e con chi serve. risposi io secca 

"Ma cosa mi è preso? Mi avvicino a lei per conoscerla e poi mi comporto come un bambino, sei proprio patetico Liam! deciditi vuoi conoscerla o no?"

-Ah...ma davvero! Continuai.

 
-E con me credi che ti servirà? Aggiunsi. Ecco questa si che era una giusta risposta, vediamo ora come risponde la signorina.

-Mmmh vedremo. Finora mi hai dato già qualche motivo per usarlo. Esordì lei sicura di se.

-Beh, allora mi sento in dovere di recuperare. Detto questo le afferrai un polso e la trascinai in mezzo alla pista. Mi penti quasi subito del mio gesto,
 continuavo a pensare che non potevo avvicinarmi così ad un umana, ma soprattutto non posso provare queste forti sensazioni che una come lei mi provoca. Ad ogni modo ora ero lì e non potevo fare di nuovo la figura dello stupido, così le circondai la vita e l'avvicinai a me. La musica mi opprimeva le orecchie, con il suo ritmo forte ed incalzante, ma in realtà l'unico ritmo che riuscivo realmente a sentire era quello del mio cuore, che batteva forte per la vicinanza di lei.
"Perchè avevo quella reazione,mi ero sempre solo divertito con le ragazze, il suo sguardo mi attirava  magneticamente come un demonio" Azzerai i miei pensieri e la strinsi ancora di più a me, come se avvertissi un pericolo, e non a caso poco dopo senti una voce, quella voce.

-Ehi "amico". Disse Peter, un altro come "me", dal quale avevo avuto solo odio e invidia. Sin da piccoli, infatti, aveva cercato di soffiarmi tutto e di essere migliore di me, in quel momento sentivo che questo aspetto avrebbe incluso anche la ragazza che avevo tra le braccia.

-Peter, che sorpresa! Risposi sarcastico girandomi verso di lui.

-Liam Come va la vita? A quanto vedo bene!. Dicendo questo squadrò maliziosamente Ariel da capo a piedi. 

-E tu sai che noi abbiamo sempre condiviso tutto!
   
 
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