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Autore: Yuki_san    05/08/2008    2 recensioni
J.W. Goethe disse "Fino a che non avrai appreso questo: morire e rinascere, non sarai che un triste viaggiatore per l’oscura terra." Fanfic breve ambientata in un futuro inaspettato e non molto lontano del mondo di Naruto... Come tipo di ff ho messo "What if?" anche se non lo è proprio secondo me...
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Fiore Al Tramonto Ed ecco il secondo capitolo... Ho preferito aspettare un po' prima di pubblicarlo perchè col terzo sto in alto mare... insomma, la trama c'è ma il dialogo con cui chiudere la ff non mi convince  e continuo a modificarlo senza però sentirmi sufficientemente appagata... -__-

Ma adesso chiudo il becco... BUONA (se così è possibile definirla -__-') LETTURA SIGNORE E SIGNORI!! XD



I versi che ho usato per l'apertura sono nati attraverso le note dei The GazettE con la loro semplicemente magnifica "Cassis".
Fiore Al Tramonto

I fiori sono la natura che cela i nostri sentimenti.

Chi ama regala una rosa rossa, chi è in cerca di fortuna porta con sè dell’erica, chi vive nell'amara realtà sogna il futuro nel profumo di un gelsomino.

Il mughetto della nostra giovane primavera, la margherita protettrice di colui che crede nella fedeltà, il narciso dai mille e più volti di supplica, dolore, rispetto.

Un volta mi dissero che ero un bocciolo di ciliegio...

Che cosa mai poteva significare un bocciolo dai colori tenui e dai petali leggeri sempre in balia dei venti?

Cosa potevo allora contare io?

Oggi mi chiamano il Giglio Bianco di Konoha.

Io che paio così pura, maestosa e letale nella mia bellezza. Almeno questo, è quello che loro ripetono.

Il giglio… un fiore singolare, che viene adagiato sul feretro dei morti.

Ecco, io lo poggio sulla tua tomba, amore mio.

Questo fiore malinconico e pulito che vedono simile a me.

Mi manchi immensamente.

Tu, col tuo sorriso, tu col tuo coraggio, tu con la tua testardaggine.

Giro gli angoli delle vie nei miei sogni e scorgo sempre te, davanti a me, alto e fiero, biondo leone dorato, occhi più azzurri di qualsiasi limpido cielo. Mi volti le spalle e continui a camminare.

Per quanto corra non riesco a raggiungerti e tu sbiadisci lentamente tra la folla.

Ho paura di non riuscire a fermarti, ancora. Ho paura.

Ogni notte immagino il tocco delle tue mani, magico tocco di quella notte sulla mia pelle. E respiri e gemiti di desiderio, che arde e mi logora dentro implacabile, instancabile.

Dove sei? Dove sei, mio fugace e abissale amore? Io sono qui, impura, indifesa, distrutta come con il tuo passaggio mi hai lasciata.

Ma non più ceca. Dannata, dannata per esserlo stata per così lungo tempo.

Quanto abbiamo perso, dimmelo.

Quanto ti ho fatto perdere perché non vedevo?

Ho finito le mie lacrime su questa tua pietra.

Parte della mia anima se ne è andata con te, mio Naruto-kun.

 

Il tramonto aranciato si restringe oltre l’orizzonte mentre Sai risale la lunga via, sino al pianoro, in cerca di lei.

La trova esattamente dove credeva che fosse: di fronte a quella maledetta lapide, sul ciglio dello strapiombo della montagna, che con la voce del silenzio parla, sospira e ricorda…

La osserva un istante in quel delirio di caldi colori, mossi dal vento fresco e pungente sul viso.

Bella. Quanto bella può essere un’altra donna al suo confronto? Non esiste pari a lei. Ne è convinto.

Quei lunghi capelli rosa, raccolti nell’acconciatura ordinata dietro il capo, la pelle chiara e morbida, protetta dalla fine seta rossa dell’ouburisode* bianco dai ricami floreali purpurei, le spalle dritte e la schiena rivolta verso di lui; le mani abbandonate lungo i fianchi, gli occhi smeraldini che vagano sperduti oltre le mura del villaggio, oltre la fine del mondo.

Una visione eterea e magnifica, immobile e divina tanto da toglierli il respiro. Gli piacerebbe dipingere quella sua immagine su una delle sue tele, affinché non la possa mai scordare in tutta la sua maestosità.

Resta fermo per chissà quanto, senza fiatare.

Vuole solo contemplarla tacitamente adesso, vuole cogliere di quel miraggio malinconico ogni singolo particolare ed imprimerselo nella memoria, per sempre.

All’improvviso la donna parla, facendolo sussultare.

-Sei venuto a cercarmi?- chiede con voce ipnotica. Una voce in grado di rapirti e distruggerti al solo sussurro.

Inspira, cercando d'infondere una certa fermezza alle sue parole -Sta calando la sera. Non dovreste star fuori , Sakura-dono …-

La giovane si volta e le carnose labbra rubino gli sorridono tristemente -Sai, Sai, Sai… Sei uno dei ninja più potenti di questo Paese, ma il giorno in cui riuscirai ad esprimere i tuoi reali pensieri guardandomi negli occhi, è ancora lontano…-

Lo shinobi abbassa intimidito lo sguardo. Si fissa i piedi che calzano i sandali scuri. Il disagio lo invade di fronte a quel discorrere così denso di congenita veracità.

-Di fronte a voi, tutto viene meno. Persino i Kami…- ribatte in un soffio il moro. La bocca si era dischiusa da sè e le corde vocali avevano vibrato, pronunciando quella frase come una sorta d'inconscio atto difensivo reso alle sue trepide emozioni.

Sakura ride appena, lusingata e divertita da quella specie di complimento.

-Vieni. Accompagnami a casa… D’altro canto è per questo che sei venuto.- lo invita.

Senza dire altro, si incamminano assieme giù per la scalinata di pietra.

 

*è un tipo di furisode ovvero il più formale kimono indossato dalle giovani donne nubili in particolari occasioni. Di solito è interamente decorato come quello di Sakura. Tengo a specificare che i furisode si distinguono in vari tipi a seconda della lunghezza della maniche: l’ouburisode è quello che le ha più lunghe (DA 105 A BEN 114 CM!)

Ne voglio uno pure io… *__*


FINE CAPITOLO DUE.




TATAN! Allora"?! Che ne pensate?
Confesso che questo è il capitolo in cui sono riuscita maggiormente ad infondere le mie sensazioni. Mi soddisfa non poco... cosa strana, vista la mia indole di scrittrice perfezionista in erba... XD Non sono convinta e non posto mai senza aver prima riletto e riletto e modificato centinaia di volte... sob :(

Ringrazio di cuore...

hachi92per il suo commentino. Credimi, mi dispiace per il tuo Naruto sul serio... però secondo la mia distorta teoria, alla fine del manga o lui o Sasuke deve morire, altrimenti non c'è storia!... E detto sinceramente, io sono ossessionata da quell'antipatico di un Uchiha, ergo la scelta del defunto per cause di forza maggiore è ricaduta proprio sul povero Naruto... Spero di non sembrare troppo pomposa quando dico che effettivamente le parti descrittive e narrative sono il mio forte XD.... Penso sia venuta l'ora di far pratica coi dialogi dove riconosco di essere piuttosto scarsa... T__T (vd. quello di questo capitolo e prossimo).

Angel23 sempre per il suo commento. Come hai potuto notare, c'avevi azzeccato. Sakura, affiancata dalla figura di Sai (che m' incuriosisce parecchio sia per la sua personalità che per le sue magnifiche tecniche), è la protagonista incontrastata del capitolo... Anche per lei ho deciso di apportare qualche significativo cambiamento fisico (perchè ovviamente gli anni passano pure per i nostri eroi!) e comportamentale (tuttavia questo l'ho reso in maniera più evidente solo in Sasuke, soprattutto all'inzio).

Grazie ancora... e recensite pure questa parte di storia se volete!!! XD Mi fate sentire fiera di me stessa! 

Ciao e alla prossima (GIURO, STO LAVORANDO SODO SU QUEL MALEDETTO FINALE CHE MI FA DANNARE! U__U)


  
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