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Autore: aster mezzelfo    02/06/2014    0 recensioni
Mi trovavo in un regno bianco... Solo il ricordo di un ragazzo in mezzo al nulla, suoni e sensazioni erano sfocati, pensai di morire, mentre avrei dovuto accorgermi che per una volta io vivevo sul serio.
Genere: Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Nel bianco più assoluto

Cammino  fissando il sentiero innanzi a me... Le piccole foglie di ciliegio cadevano lente sul terreno ancora zuppo d'acqua che ormai segnava solo un confine immaginario con la fine dell'inverno e l'inizio della agognata primavera che tanto attendo.
Già... Attendo questo periodo dell'anno praticamente sempre da quando ho memoria, non mi spiego il perché ma lo faccio e basta, certo che sono strana molto...
Di tanto in tanto mi fermo a fissare il cielo... Lo fisso anche per minuti, tanto che se sono fuori con amici loro mi chiamano "sognatrice pazza" maa... Cosa ne sanno loro della pazzia, se fissare l'immenso blu è pazzia allora io adoro esserlo.
Ma quando esco con Kirishima non devo distrarmi... Se lo faccio mi prende per pazza sul serio e nemmeno potrei baciarlo... Cavolo quanto lo desidererei... Ma lui sembra sempre così distante, ma suvvia... Alla primavera nessuno può resistere, come dice sempre Nana << la primavera è sinonimo di amore qui a Hiroshima>>... Spero tu abbia ragione Nana.
Vedo un albero caduto sul ciglio della strada, peccato era così bello... Con quei rami poderosi e quel tronco così largo sicuramente avrebbe fatto dei frutti succulenti... Accidenti è pure caduto in mezzo alla strada... Speriamo che nessuno ci si faccia del male va.
Procedo fiacca, odio i lunedì, sono così... Opprimenti che quasi mi tolgono la forza anche di vivere, e poi di lunedì non c'è la mensa, quindi dobbiamo anche mangiare più tardi o non mangiare affatto, chissà il prof di storia oggi che ci racconta, spero non ancora di quei conquistatori spagnoli, sono così noiosi... 
Ei aspetta... Ma che ci fa un ragazzo li fermo sulla strada? Ma sta bene? << eiii mi senti? Stai bene? Levati di li che se passa qualcuno puoi farti molto male... Ei ma ci sei?>> buio....

Mi rialzai frastornata... La testa mi girava forte e quell'ultimo pensiero che mi frullava vorticosamente nella testa non smetteva di assalirmi, un ragazzo fermo... Niente volto, ne aspetto, ne ambiente circostante... Solo lui sfocato in un mare di suoni e colori indistinti.
Sgranai gli occhi... Dove ero? MA DOVE ERO? Bianco... Solo del bianco intorno a me... " forse sono morta pensai" già poteva essere plausibile, magari tentando di salvarlo mi ero fatta investite... "Oh no.. Che cosa terribile, ma.. Ma noo... Io morta proprio è impossibile", ma chi cercavo di convincere... Nemmeno sapevo dove mi trovavo e speravo pure di esser morta? Che fifona che ero...
Decisi che se fosse stato un sogno tanto valeva vedere come uscirne, magari camminando mi sarei svegliata, dall'orologio lilla che avevo sul polso le lancette segnavano le 7:00 di mattina, quindi tutto sommato un'orario normale, ma sii... Dovevo solo dormire probabilmente.
Camminavo ormai da un tempo indeterminato che però a me sembrò una vita, così mi sedetti con un misto di paura e ansia, era chiaro che non stavo nemmeno dormendo, l'orologio era del tutto fermo alle 7:00 e la memoria continuava a farmi rivedere quel ragazzo sulla strada, ma ad ogni visione con una prospettiva del tutto differente, chissà cosa voleva dire.
<< ei... C'è qualcuno? Qualcuno mi sente? Mamma? Papà? Ei...mi sentite?>> gridai per qualche minuto a squarcia gola solo quella frase, era l'unica che mi veniva in mente... Mente... Tutto non aveva più un senso, nulla era concreto, facce, pensieri e ricordi... Un tutt'uno sbiadito ma che sempre più sentivo mi appartenesse e poi sempre lui... Su quella stramaledetta strada... 
<< ei.. C'è>> non mi ricordai più per cosa urlavo... Nemmeno per quello... Mi misi a piangere e mi rannicchiai sul pavimento che sembrava inesistente e tutto era bianco... Bianco... <> ....
<< Ciao... >> cosa? Chi parla?...
<< ei ma sei sorda parlo con te>> non c'erano dubbi... Qualcuno mi parlava, almeno in quello non ero impazzita.
<< senti... Se non vuoi nemmeno provare ad alzare la testa io me ne...>> sentì un fruscio e dei passi scomparire così mi alzai di scatto con gli occhi ancora gonfi di lacrime e vidi vicino a me una figura snella e secca... Era lui si... Il ragazzo della strada... Ma ora almeno aveva un viso ed una voce... E che viso... Arrossì appena fissandogli le iridi di un grigio pallido quasi trasparente che tanto mi ammaliavano.
<< a ti sei decisa allora>> mi disse sorridendo lui e si tolse dalla tasca un fazzoletto con qui senza nemmeno chiedermelo mi pulì le goti.
<< ecco fatto... Ora almeno so che non sei sorda... Ma parli? >>  mi fissò stranito ed io di tutta risposta mi diedi della cretina e annaspai 4 parole confuse   << em si... Rin piacere>> abbozzai un sorriso fissando quel misterioso ragazzo che di tutta risposta sorrise e emise un sospiro di sollievo << meno male Rin, pensavo di averti shoccato troppo, io sono qualcuno che non avresti dovuto rivedere, piacere>>... Mi porse una mano che presi titubante ma quasi rassicurata da quel suo sguardo così profondo e malinconico... Cosa volevano mai dire quelle prime parole che mi disse? " sono qualcuno che non avresti dovuto ricordare..." Come era possibile? Io non lo avevo mai visto fino a oggi e ora lui mi diceva che probabilmente già lo conoscevo? Lo seguii titubante mentre uno ad uno i miei pensieri precedenti all'incontro svanivano nel bianco.
{{Grazie per aver letto questo primo capitolo, appena potrò rilascerò anche il secondo, non so quanto durerà la storia, ma è già stata pensata xD una recensione costruttiva fa solo piacere }} Aster~
   
 
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