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Autore: ManuFury    04/06/2014    8 recensioni
E anche se abbiamo corso troppo non ci mancherà mai il fiato, corriamo verso il futuro e non scappiamo dal passato.
[...]
E quando il cielo grigio fa pandan con il tuo umore, solo se sarai felice ci sarà un giorno migliore.

***
Brevi squarci della mia vita... a cavallo tra il presente e il passato...
A mostravi il Serapion di ora e il Serapion di prima, quello che ero prima di commettere il peggior errore della mia vita...
1# "“Da quando non ti piace il the?” Sconcerto nel mio tono. Forse troppo se penso che certe inflessioni non le uso nemmeno di fronte ai miei superiori quando questi mi devono fare una ramanzina.
2# "Il bacio è l’etereo incontro di due anime che si sfiorano, prima di incontrarsi con i corpi." (Seconda Classificata al Contest: "Fattela 'Na Risata [60 Prompts]" indetto da slanif)
3# Perché voglio raccontare una favola finta tratta da una storia vera... (Terza Classificata al Contest: "I'm on a roller coaster thet only goes up" indetto da M4RT1)
Genere: Generale, Slice of life, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fratres in Armis'
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[Questa storia si è Classificata SECONDA al Contest: “Fattela ‘Na Risata! [60 Prompt]” indetto da slanif sul Forum di EFP]

[Questa storia si è Classificata QUINTA al Contest: "Da morir dal ridere" indetto da Cosmopolita1996]

Prompt: 20 - Bacio
Titolo: Non ci pensi mai - Chiudi gli Occhi quando Baci, Sery
Autore: ManuFury
Fandom: Originali - Introspettivo
Personaggi: Serapion I. Petrov (POV) – Vassilij D. Zorav – Danila M. Udesky (accenni ad Al’bert A. Basov)
Genere: Introspettivo - Comico
Rating: Verde
Avvertimenti: Raccolta 
Lunghezza: 1359 Parole / 2 Pagine 
 
 
Il bacio è l’etereo incontro di due anime che si sfiorano, prima di incontrarsi con i corpi.
Non ricordo chi abbia detto una cosa simile, ma sicuramente doveva essere una persona molto, molto saggia.
Perché con un bacio due persone si uniscono una all’altra in qualcosa di unico e bellissimo e, anche se non conosco il significato esatto della parola “etereo”, so per certo che sia qualcosa di indescrivibile e per questo motivo magico.
D’accordo, ammetto di non sapere nemmeno io perché sto facendo questi ragionamenti da poeta del cazzo. È tutto così confuso, è tutto così… strano e diverso. I miei occhi chiusi mi costringono in un mondo di tenebre: dove posso sentire dei movimenti che non riesco però a identificare…
… avverto corpi che sfregano con passione, mani che si cercano avidamente, labbra che si fondono.
Ma sento che c’è qualcosa di sbagliato in tutto questo. Qualcosa che non gira nel verso giusto, come se avessi inserito un cd al contrario nello stereo della macchina e quello non faccia altro che grattare, storpiando la musica.
Ho l’istinto di aprire gli occhi, vorrei riportare la luce in questa bolla scura che mi avvolge, vorrei far uscire il cd e far tornare la musica normale, ma qualcosa mi blocca, come se avessi le palpebre incollate.
Qualcosa che lo faceva anche… prima.
 
*
 
Sento la risatina sottile di Danila vicinissima a me e le sue mani lisce che si posano sui miei occhi, sfiorandomi le palpebre con quel suo tocco leggero e gentile.
“Chiudi gli occhi quando baci, Sery. È rozzo fissare.” Ridacchia divertita al mio orecchio, mentre io sporgo le labbra in avanti, alla disperata e cieca ricerca delle sue.
Le sue dita sono ancora ferme sul mio viso, oscurando il mio sguardo, ma permettendomi così di ampliare le sensazioni che giungono dagli altri sensi: avverto corpi che si sfregano, capelli che solleticano la pelle, labbra che si cercano, all’inizio affannate come naufraghi in cerca della terra ferma e che poi si trovano, unendosi in un sospiro.
Ed io vorrei sorridere come non ho mai fatto e perdermi in questo bacio, fondere la mia anima con la sua… vorrei stare con lei, per sempre.
Sento le sue mani scostarsi dai miei occhi, adesso chiusi in autonomia, le avverto spostarsi in basso, all’orlo della maglietta. Dita affusolate scivolano in dolci carezze sulla schiena, mentre il nostro bacio si fa più profondo e più intimo.
Non è il primo bacio che ricevo da Danila, così come non è il primo bacio che le rivolgo; eppure ho l’impressione che ogni bacio sia unico e inimitabile, come una copia che cambia di volta in volta, migliorandosi sempre di più.
Sospiro a questo contatto, alzando a mia volta le dita per sfiorarle i capelli, sciogliendo piccoli nodi che le si formano sempre sulle punte, per poter poi scendere in basso, alle sue spalle e abbracciarla come ho sempre fatto; o forse no.
E dopo quest’attimo in cui le nostre anime si sfiorano, incontrandosi l’un l’altra in questo bacio, siamo pronti a farle fondere, così come fusi saranno i nostri corpi.
Stringo il mio abbraccio, facendo aderire il corpo di Danila sul mio…
 
*
 
E di nuovo… quella sensazione sgradevole di sbagliato mi attanaglia le viscere, annodandole meglio di un nodo alla marinara.
So che è rozzo fissare in un momento così delicato e bellissimo, ma questa sensazione che avverto in petto è troppo forte per poterla ignorare ancora.
Apro lentamente gli occhi, sgranandoli un attimo dopo quando tutti i miei fottuti sogni vanno letteralmente frantumi.
Steso sul pavimento sotto di me non c’è il corpo magro, ma dalle belle curve di Danila, bensì quello atletico e ben disegnato dagli allenamenti di Vassilij, uno dei miei compagni di squadra!
Faccio per alzarmi, mentre, di colpo, ricordo ogni singola cosa: ero andato in mensa per il solito rancio da porci che ci servono qui, ripromettendomi che, prima o poi, avrei fatto domanda per fare il cuoco. Mi ero poi avviato verso il tavolo al quale volevo prendere il mio solito posto ed ero inciampato in una sedia mal riposta in un attimo di distrazione, proprio nel momento in cui Vassilij si stava alzando dal suo posto.
Sbatto le palpebre un paio di volte, quasi ad assicurarmi che quella che ho davanti sia la realtà e non questo terribile e imbarazzante incubo… purtroppo non ho fortuna, questa è la nuda e cruda realtà.
Mi stacco disgustato dall’umido bacio che intrattenevo con l’altro uomo, passandomi immediatamente la manica della giacca sulle labbra: le sento così orribilmente violate, così brutalmente corrotte, così come sento che si corromperà il mio ricordo del bacio di Danila, ora legato a doppio filo con quest’esperienza traumatica.
Attorno a me sento chiaramente un gran coro di risate a cui non bado, non subito, almeno.
Abbasso lo sguardo, l’argento dei miei occhi che è mutato in fuoco così ardente da incenerire il giovane ancora steso a terra, che mi sorride tranquillamente come se nulla fosse.
“Cristo, Vassilij! Che cazzo era quello?!” Tuono iracondo, sedando per qualche istante le risate dei miei commilitoni.
Lui alza gli occhi scuri su di me, sbuffando leggermente, come se la risposta fosse tanto palese che pure un ritardato come Belicov sarebbe in grado di vederla.
“Ehm… un bacio, forse? E poi che vuoi da me?! Hai iniziato tu!” Mi accusa, tirandosi a sedere e cercando di rimettersi a posto la giacca, scivolata appena lungo una spalla nella colluttazione che ci ha portato a limonarci allegramente a terra.
Ma quel frocio del… mi autocensuro, prima di diventare troppo volgare.
“Sarà anche stato così! Ma tu di certo non ti sei tirato indietro!” Sbotto. Vorrei essere più offensivo, ma la calma dell’altro sembra in grado di sedare, almeno in parte, la mia collera, gettando sul fuoco che ho negli occhi acqua fresca. Lo odio per questo, è sempre così maledettamente calmo.
Vassilij mi sorride leggermente, incurante degli sguardi che si sono posati su di noi, delle risate che ancora aleggiano a singhiozzo nell’aria che sa di cibi stracotti e sudore.
“Ma ti pare che io mi tiro indietro quando un così bel ragazzo mi bacia?” Ridacchia divertito, ottenendo l’effetto di far arretrare tutti quelli attorno a noi di un passo, nemmeno fosse in grado di fotterseli solo con lo sguardo.
Io sospiro semplicemente, sconfitto, passandomi una mano sul viso.
“Non so se il tuo ragazzo sarà in grado di perdonarti per questo tradimento.”
“Oh, vedrai che Al’bert mi perdonerà. – Afferma, alzandosi in piedi e spolverandosi la giacca militare dalle briciole. – Quando saprà che sei stato tu.” E mi strizza l’occhio con fare complice.
“Frocio del cazzo.” Commento solo, alzando gli occhi al cielo e tirandomi in piedi a mia volta.
Eppure, nonostante abbia appena baciato un uomo, e non l’uomo più attraente del mondo, per giunta, per un attimo solo, mi era sembrato di sentire davvero le labbra di Danila sulle mie. Forse perché baciare, questo gesto così semplice eppure così complicato, questo gesto che dice tutto senza dire assolutamente niente, mi è mancato più di quanto pensassi.
Scuoto la testa.
Devo smetterla di bere, altrimenti se ne esce di nuovo fuori il poeta del cazzo. Penso sbuffando e sedendomi come se nulla fosse al tavolo.
Osservo i miei compagni, seduti a fianco e di fronte a me, ancora ridacchiano sotto i baffi, ovviamente, questa storia diventerà un vero tormentone qui al campo. Roteo gli occhi annoiato e alzo il cucchiaio verso i soldati che mi circondano.
“Il primo di voi che parla, fa una brutta fine.” Minaccio armato di questa posata letale, iniziando poi a mangiare la porcheria che ho nel vassoio e che qualcuno ha anche il coraggio di chiamare cibo.
Sto per portare alla bocca il primo boccone, quando sento un’energica pacca sulla spalla.
“Ahn, che resti tra noi… - è la voce di Vassilij, il suo respiro mi sfiora un orecchio. – Non sei niente male a baciare.” Mi confessa, avviandosi.
Io lo guardo, alzando un sopraciglio, prima di sbuffare.
“Tu fai cagare, invece!” Commento, prima di riprendere a mangiare.
Non so bene perché, ma ho la sensazione che il ricordo di questo indicente diventerà uno dei miei incubi peggiori.
 
 
 
***
 
 
HOLA! ^_^
 
Dopo diverso tempo passato nell’ombra eccomi di nuovo qui ad aggiornare questa raccolta sul carissimo Serapion! ^^
Pensavate che stessi facendo la muffa, eh? Beh, quasi… ormai ho muffa e funghi in testa! XD (no, sono seria… sto studiando patologia vegetale e sono incasinata! >.<).
Allora, allora… ho un po’ di ringraziamenti da fare e di annunci…
Prima di tutto, sì, uno pseudo Slash in un Sery X Vas. XD
Io questi due li stimo, Vassilij è un po’ troppo serio alle volte, ma ci vuole. ;)
Poi… allora…
 
Questa storia partecipa alle seguenti Challenge e Contest: 
> “Slice of Life” indetta da areon… spero che ti piaccia e che ti abbia fatto ridere almeno un pochino.
> “La sfida dei duecento prompt” indetta da msp17 con il prompt 159) bacio (ti saresti mai aspettata che avrei usato così questo prompt? XD).
> "Spring contest per storie edite" indetto da My Pride.
 
Inoltre, la frase iniziale, quella in corsivo, non è mia; ma è una citazione di Anna Maria D’Alò.
e… niente, direi che ho finito…
Spero che vi siate fatti due risate con me e se avete voglia, lasciatemi un commentino piccolino, grazie! ;)
A presto,
ByeBye
 
ManuFury! ^_^
  
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