Parlami, mente, e placa il tuo flusso, concedimi di fissarlo e smettere di scordare. Parlatemi, labbra, donandovi un senso, costruite magnanime un castello di versi. Impresso nel nulla il pensiero dissolto non dona alla voce i suoi schizzi di luce. E se anche il fiato o la penna cogliessero il fiore sbocciato nel guscio del cuore, nient'altro parrebbe - oramai - che bellezza appassita. 29/12/04