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Autore: ArtistAtPlay    07/06/2014    3 recensioni
Cinque anni dopo gli eventi di Thor 2: The Dark World, Thor è a Vanaheim dove si sorprende di imbattersi in Loki che, secondo tutti, dovrebbe essere morto. Perché Loki ha deciso di mostrarsi dopo tutto questo tempo? Come è sopravvissuto? Non si comporta come Thor si aspetterebbe. Qual è il suo nuovo segreto?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Sigyn, Thor
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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ONE MORE CHANCE TO LIVE

Questa storia è la traduzione di "One More Chance To Live" scitta da ArtistAtPlay; questo è il link alla storia originale https://www.fanfiction.net/s/9847725/1/One-More-Chance-to-LiveL'autrice mi ha dato gentilmente il permesso di tradurla. Buona lettura a tutti!

Loki e Sigyn avevano una bella casa. Non era un palazzo asgardiano (infatti tutta intera poteva probabilmente entrare nella sola camera di Thor), ma era grande rispetto alla media  e arredata con gusto. Thor sedeva sul pavimento di legno del soggiorno con Nari, che lentamente si era animato con lui durante il corso della giornata. Loro stavano giocando con una serie di costruzioni che erano state tagliate in differenti forme e dimensioni.

Quando lui e Sigyn erano tornati nel luogo del mercato, Loki aveva già comprato una borsa di costruzioni, una miniatura di una nave, una palla di pelle e un nuovo cerchio per Nari. Sigyn  aveva sbuffato e aveva detto  che avevano comprato abbastanza giochi per quel giorno. Loki aveva sorriso in risposta.

Il resto della giornata era passata guardando bancarelle e chiacchierando. Ad un certo punto Sygin aveva comprato dei vestiti e dopo qualche baratto Loki aveva preso un nuovo pugnale e la fodera in cambio di un incantesimo per rendere il grembiule del fabbro più resistente al calore. Tutto questo mentre Nari correva attorno a loro con il suo nuovo cerchio e la sua bacchetta.

Thor sorrise al ricordo. Era bello vedere il fratello così in pace. Thor guardò dove Loki sedeva su una sedia vicino al focolare leggendo un libro. Sigyn era proprio accanto a lui, appoggiata al suo fianco mentre ricamava una piccola coperta per il bambino. La loro serva, Elsa, era andata a casa poco dopo che i piatti della cena erano stati lavati. C’era una pace confortevole.

Thor tornò a guardare Nari. La sua testa iniziava a ciondolare e lottava per tenere gli occhi aperti. Teneva ancora un blocco nella mano aperta non essendo disposto a rinunciare così presto al loro attuale progetto. Quando lo lasciò inevitabilmente cadere facendo cadere la costruzione, il conseguente crollo lo scosse nuovo in uno stato di quasi-allerta.

“Sembra che per qualcuno sia ora di andare a dormire.” Disse Sigyn avendo anche già sentito il crollo.

“Non sono stanco.” ribatté Nari assonnato.

“Bene, ma è ora di andare a letto in qualunque caso.” Sigyn mise giù il ricamo e si avvicinò. “Saluta Thor. Probabilmente domani se ne sarà già andato quando ti sveglierai. È un uomo molto occupato e deve partire presto.”

“Non voglio andare a dormire.” Affermò Nari con un po’ più di forza.

“Nari non discutere con tua madre.” Disse Loki dalla sua sedia.

Nari gli lanciò un’occhiataccia. Il fatto che fosse mezzo addormentato diminuì un po’ l’effetto.

“Ciao zio Thor.” Borbottò alzandosi lentamente.

“Ciao Nari e buona notte.”

Sigyn prese per mano Nari e lo portò via per prepararlo per la notte. Non avendo intenzione  di giocare con le costruzioni da solo, Thor iniziò a rimetterle nella borsa da dove le aveva prese. Fu un po’ sorpreso quando vide Loki avvicinarsi per aiutare. Saggiamente decise di non fare commenti a riguardo e i due lavorarono in silenzio finché tutti i blocchi furono riposti nella borsa.

“Vuoi seguirmi fuori?” Chiese Loki dopo avere messo la borsa nella cesta dei giochi di Nari. Era rivolto vero Thor.

“Certo Loki.”

Thor si alzò e seguì suo fratello fuori dalla porta sul retro fino al giardino. Non era ancora uscito. C’era un melo nel loro cortile, ma non era sufficiente per fermare il chiaro di luna. Mentre si guardava attorno vide anche qualche pianta comune come verdure ed erbe che crescevano in righe regolari e ben mantenute nel terreno. C’era anche una serra piena di piante esotiche che Thor non aveva speranza di riconoscere. Suppose che servissero per scopi medici o magici. Nell’angolo della casa vide una fontana ben fatta con un recinto eretto attorno ad essa per tenere Nari lontano.

“Vuoi parlare con me?” Chiese Thor dal momento che Loki non aveva parlato. Suo fratello era appoggiato contro il fianco della casa e guardava il terreno.

“Hai una bella casa.” Disse Thor quando Loki rimase in silenzio.

“Qualche volta.”

“Qualche volta?”

Le mani di Loki si chiusero a pugno. “Sono nato come un principe. Sono cresciuto al Palazzo Reale di Asgard. questo posto è un tugurio fatiscente in confrontato a quello. Nari dovrebbe avere le sue stanze per giocare. Sigyn dovrebbe avere una sua ancella che faccia i suoi ricami e le spese al suo posto. Ora possiamo permetterci di pagare una sola serva. Potrei essere in grado di provvedere a loro con molto di più e al momento il mio status in società lo devo al fatto di essere  entrato nella sua famiglia. Mi guadagno da vivere come erborista.” Indicò la serra. “Ma con questo posso a fatica permettermi per la  mia famiglia il lusso che dovrei essere in grado di offrire.”

“Capisco i tuoi sentimenti, ma Loki…”

“Non preoccuparti, Thor.” Lo interruppe Loki. ”Non ho progettato o nemmeno desiderato di tornare al trono. Questa è la vita che ho scelto e questa è la vita che vivrò. Potrei non essere contento di ogni suo aspetto, ma sono soddisfatto per ora.”

“Pensavo che la soddisfazione non fosse nella tua natura.”

“Non lo era prima che Sigyn e Nari entrassero nella mia vita, e presto Vali si unirà a noi. Starò qui per loro. Non posso sottoporli alle prove della vita a corte. Se si presenta l’opportunità di una situazione migliore per noi la coglierò, ma per ora è così.”

“Non è impossibile, lo sai. Se tornassi ad Asgard- calma fratello!” Thor indietreggiò alzando le mani in un gesto non ostile all’intensità dell’occhiata che Loki gli aveva lanciato. “Sto parlando ipoteticamente. Se,se, tornassi ad Asgard per tua scelta, Padre Tutto potrebbe considerare di rivalutare la tua sentenza. Di sicuro non penserebbe di separarti dalla tua nuova famiglia. Probabilmente dovrai restituire qualcosa o un guidrigildo ma poi potrai vivere, se non a palazzo, allora in una tenuta fuori dalle mura. Sarai controllato ma potrai tornare a casa. Potrai vivere ad Asgard beneficiando appieno del tuo titolo, così come Sigyn e Nari.”

Loki sospirò “Sei un’idiota.” Disse.

Perché?”

“Odino ha detto chiaramente al mio ritorno da Midgard che la sola ragione per cui non mi ha condannato a morte era per Madre. Se tornassi ora, non ci sarebbe alcuna tenuta per me. Non ci sarebbe nemmeno una prigione. Ci sarebbe solo un’ascia, e questo è tutto. Sigyn sarà vedova e Nari e Vali orfani di padre.”

“Padre ti ha detto questo?” Chiese Thor sbalordito.

“Certo.”

“Questo certamente spiega perché sei così irremovibile circa il non tornare più, ma Loki devi credere che io non permetterò mai che questo sia il tuo destino.”

“Sì perché sei stato così ostinato nel volermi difendere l’ultima volta e in tutto quel tempo mi ha fatto visita una sola volta mentre ero in cella, è stato commovente Thor, davvero commovente.”

“Non ho discusso la decisione di Padre Tutto perché non mi ha detto di aver considerato altre opzioni oltre la prigione. Non ho discusso questo perché, nel caso te ne sia dimenticato, hai tentato di porre fine alla mia vita molte volte! Avrei provato a farti visita, ma ero un po’ impegnato a combattere battaglie in tutti i Nove Regni cercando di riportare l’ordine dopo che il Bifrost è stato danneggiato durante il tuo attacco a Jotunheim!” La voce di Thor aumentò progressivamente di volume mentre parlava.

“SHHHHHHHHH!” Lo zittì Loki e si guardò attorno come se improvvisamente dovesse trovare uno dei suoi vicini nel suo cortile. Non c’era nessuno. “Abbassa la voce! Mi hai promesso che saresti stato discreto!”

Thor fece un respiro profondo ed espirò lentamente. “Scusami.” Disse con voce più calma. “Non desidero rovinare il mio tempo qui con un altro litigio.”

Loki sorrise. “Tuttavia senza uno di essi difficilmente sarebbe una visita appropriata.”

“Suppongo di no.” Acconsentì Thor con riluttanza, il suo buon umore era tornato.“ Ho parlato con Sigyn oggi.”

“Ne sono a conoscenza.” Disse Loki con tono asciutto.

“Mi ha raccontato la storia del vostro matrimonio.”

“E ti ha sorpreso? Puoi davvero immaginarmi impegnato in un corteggiamento secondo la consuetudine con parole dolci, tramonti e fiori?”

“Suppongo di no, ma ugualmente perché lo hai fatto? Da che mi ricordo non hai mai avuto la stessa donna nel letto due volte, e ora sei sposato con una donna che conoscevi da un giorno o due.”

“Un giorno o due è bastato. Lei è stata la prima persona da molto tempo che non solo non ha criticato li mio uso della magia ma lo ha lodato apertamente. Era intelligente, bella, leale e meritava molto di meglio che quell’idiota-doppiogiochista- poco dotato- figlio di una prostituta.”

“Immagino che non tu non sia un grande fan di Theoric.” Dichiarò Thor.

“Certo che no. Era molto galante quando intorno aveva quelli che voleva impressionare, ma con quelli che riteneva inferiori a lui, come per esempio i soldati semplici, diventava una persona del tutto diversa. Fece una cosa degna di nota dicendomi esattamente cosa pensava degli uomini che usavano la magia. Il pugnale che è atterrato nel notevole spazio tra le sue gambe lo ha scoraggiato a continuare le sue osservazioni e mi ha evitato per tutto il resto del viaggio. Gli altri non furono così fortunati, e come parlava di Sigyn! Parlava di lei come se fosse una comune bestia da soma o un qualche trofeo da vincere. È andato avanti ancora e ancora a raccontare le cose che aveva progettato di farle una volta sposati. Non aveva alcuna decenza né immaginazione. Sigyn sarebbe stata condannata a spendere i suoi giorni con un maiale irrispettoso senza alcuna abilità a letto. Lei meritava qualcuno di migliore.”
Thor non poté fare a meno di sorridere alla descrizione dell’uomo fatta da Loki. “Bene, a prescindere da come è accaduto, vedo che lei ti rende felice e io sono contento che tu l’abbia trovata.”

“Come lo sono io. È bello avere ancora una famiglia.”

“Non hai perso la tua famiglia Loki.” L’occhiata che gli rivolse Loki disse che lui credeva diversamente. “Non hai perso me almeno.”

“Sì ma questo è diverso, è permanente. Tu e io non condividiamo lo stesso sangue. Siamo fratelli solo a parole e le parole sono labili. Le parole possono mentire. Lo so meglio di chiunque altro. Cosa accadrebbe se facessi una mossa per  salire ancora al trono o se attaccassi altri regni? Mi chiameresti ancora fratello? Rinunceresti alla speranza alla fine? Ciò che abbiamo è così instabile Thor, così soggetto al cambiamento.”

Thor era tranquillo. Era in piedi di fronte a Loki con un’espressione triste sul viso. Loki ancora non capiva? Era vero che in passato Thor era quasi pronto a credere che Loki non poteva essere salvato, ma non aveva mai smesso di chiamarlo fratello nelle sua mente. Come poteva convincerlo…?

“Cambiamolo allora.” Disse improvvisamente.

“Cosa? Come?”

“Dammi il tuo pugnale.”

“Non ne ho con me.”

Thor gli lanciò un’occhiata indifferente. “Ne porti sempre uno con te. Fammelo vedere.”

“No.”

“Loki per favore, puoi fidarti di me.”

Loki esitò, ma alla fine si arrese ed estrasse un piccolo pugnale dal suo stivale. Thor lo prese e fece un piccolo taglio sul palmo della mano destra.

“Per i Nove Regni cosa stai facen… Oh” Si fermò quando comprese ciò che stave facendo. “Oh Thor, no. Non possiamo.”

“Sì possiamo e lo faremo.” Disse Thor restituendogli il pugnale. Loki lo afferrò e lo sollevò sul palmo ma non si ferì. Guardò Thor che annuiva incoraggiandolo. Loki prese un respiro profondo e premette  il pugnale contro il suo palmo. Lasciò cadere il pugnale al suo fianco e porse il palmo a Thor,che lo afferrò con il suo. Ci fu silenzio per un momento. Stavano in piedi uno di fronte all’altro, mano nella mano e taglio contro taglio. Stavano entrambi fissando le loro mani. Fu Thor infine che a rompere il silenzio.

“Ora condividiamo il sangue Loki, siamo fratelli nel sangue così come nelle parole e niente potrà cambiarlo. Qualunque cosa accada in futuro condivideremo sempre questo legame.”

“Thor…” Per una volta, Loki era a corto di parole. Stava lì in piedi guardando ancora le loro mani. La sua presa era salda.

Thor non aveva bisogno che lui parlasse. Si avvicinò di un passo e avvolse il fratello con il braccio libero. Fu felice quando sentì anche il braccio di Loki circondarlo con cautela. Le loro mani rimasero unite tra loro.


Angolo della traduttrice:
Ecco qui l'ultimo capitolo, scusate il ritardo ^^''
Non so se l'autrice ha intenzione di scrivere un sequel, ma ho visto che ha già pubblicato una specie di prequel, quindi non appena avrò un po' di tregua dagli esami lo tradurrò.
Ringrazzio 
aiolia91,BillieJCoco86Destiel_DopedLokiDManiaMarilu396MerihonMystique_APomettoSerenella94Sirina89Zigo per avere messo la storia nelle seguite; così come ringrazzio Coco86Doctor05Lady AssassinLakkyMokita per avere messo la storia nelle preferite.
Un grazie particolare a tutti coloro che hanno recensito durante questi cinque capitoli.

Spero a presto.
Loki94

 

 
  
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