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Autore: foreverwithyou    07/06/2014    3 recensioni
Emma Marshall abbandona la sua mansueta New York per dirigersi nella ricca e sfacciata Beverly Hills.
Con la sua faccia tosta e le sue ironiche battute, Emma riuscirà a tener testa a quella che sembra essere una sfida impostale dal suo karma negativo.. ma saranno sufficienti per tollerare anche la presenza del vicino di casa?
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Dal testo:
«Stai bene?» dice un ragazzo ben piazzato, moro con indosso solo un adorabile costumino color rosa fragola «Sai, stavamo facendo una battaglia e..»
«Non me ne frega un emerito cazzo della vostra battaglia. Mi avete bagnata tutta!» sbraito senza sentire ragioni.
«Non sei di qui, vero?» sentenzia il ragazzo passandosi un dito sotto il mento e sorridendo in modo beffardo.
Lo guardo sconvolta.
«Ma come sei perspicace! [...]
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I.
 
“I can never be brave 'cause you make my heart race”
 
 
Questi jeans mi stanno davvero massacrando. Fortuna che sono arrivata. Oh miei Dei, fate che papà o quella insignificante cosa siano in casa! Questo è uno dei quartieri più in di Beverly Hills. Mi sento come in 90210! Pensare che poche ore fa ero ancora nella Grande Mela a piangere sui miei guai..
Qui ci sono delle abitazioni pazzesche: ville faraoniche con piscine, saune e tutto ciò di cui un essere umano ha bisogno. Magari becco pure qualche vip. Troppo bello per essere vero!
E la mia stronzaggine mi porta –ovviamente- a darmi un pizzicotto sul braccio per rendermi conto se sto sognando o meno. Non l’avessi mai fatto! A parte il bruciore atroce e il paradiso circostante che è ancora intorno a me –prova che tutto questo è reale- ho la zona superiore all’avambraccio arrossata e, dato che, la mia pelle è di un colore rosa pallido come il culo di uno scimpanzé, si nota da un miglio di distanza!
Sbuffo cercando di individuare quale possa essere la villa di mio padre. Salgo sul marciapiede e prima di entrare nel giardino di una villetta molto sobria e carina, sfilo il cellulare dagli anfibi –lo so che è un posto alquanto ambiguo dove mettere il cellulare ma, prima di qualsiasi pregiudizio, lasciate che vi spieghi: i jeans hanno le tasche finte e ho una valigia pesantissima da trascinarmi dietro, non potevo portare pure la borsetta!- e cerco in rubrica il numero di mio padre per farmi dare delle indicazioni costruttive.
Ho parlato troppo presto: non so per quale infame scherzo del destino mi trovo bagnata fino al midollo.
«Porca troia» dico scuotendo ripetutamente il mio blackberry inzuppato.
Mi giro di scatto non appena sento degli sghignazzi. Alzo un sopracciglio contrariata: qualcuno sta dando una festa.
«Stai bene?» dice un ragazzo ben piazzato, moro con indosso solo un adorabile costumino color rosa fragola «Sai, stavamo facendo una battaglia e..»
«Non me ne frega un emerito cazzo della vostra battaglia. Mi avete bagnata tutta!» sbraito senza sentire ragioni.
«Non sei di qui, vero?» sentenzia il ragazzo passandosi un dito sotto il mento e sorridendo in modo beffardo.
Lo guardo sconvolta.
«Ma come sei perspicace! Come la mettiamo col mio blackberry? Dovevo fare una telefonata urgente»
«Se vuoi te lo ricompro»
Uh, quasi dimenticavo: sono nella città d’oro, è ovvio che un individuo che nemmeno ti conosce decida di ricomprarti il cellulare che ti ha praticamente distrutto.
«Cos’è? Il gergo del posto?» dico alzando le braccia al cielo lasciando che lui mi guardi stupito «Senti, lascia perdere!» dico arrendevole.
Fa le spallucce dopodiché si avvicina un altro ragazzo dalla pelle olivastra, gli occhi color cioccolato e un ciuffo laccato, sparato in aria, nero pece.
«Ti sembra questo il momento per metterti ad abbordare, amico? Stiamo per iniziare il secondo round: Kate starà sulle tue spalle stavolta. Ti tocca!» dice dandogli del colpetti sulla schiena per poi dileguarsi.
Fai pure come se non ci fossi, bello! Questi sono proprio dei cafoni. Meglio scappare.
«Devo andare, spiacente di non averti aiutata» dice allontanandosi, passandosi una mano tra i capelli ancora umidi e cercando di lanciarmi occhiatine sensuali.
Conati di vomito in arrivo, me lo sento.
«Certo! La povera Kate non può aspettare» dico agitando la mano con espressione a dir poco inorridita. «Ma vaffanculo» sussurro, poi, tra me e me.
Mi siedo sul marciapiede con la speranza che Buddha mi mandi un segno e quindi attendo. Per ammazzare il tempo giocherello con il pendente della catenina regalatami da mamma prima di partire: ha detto che in questo modo l’avrei sentita più vicina.. Vaffanculo donna! Ma come osi accettare un lavoro in Cina e spedirmi in questo posto popolato da lussuriosi, festaioli, indelicati energumeni. Dovrei picchiarti a sangue, ma sei troppo lontana affinché io possa farlo.
Sbuffo di nuovo. Oggi non è proprio giornata.
Sento una musichetta, improvvisamente. Strabuzzo gli occhi incredula. Assurdo: il mio blackberry da segni di vita! Sta squillando!
«Pronto? Papà, sei tu? Cristo, dove diamine sei? Non trovo la tua casa» dico scattando in piedi, manco avessi una molla in culo.
«Sono proprio dietro di te, bimba»
«Ehi, dove sono finiti i capelli? Eh, mandrillo di un Marshall!» dico saltandogli letteralmente addosso.
«Non ti vedo da tanto! Santo cielo quanto sei cresciuta!» dice stringendomi tra le sue braccia muscolose.
«Mi sei mancato tanto, Bruce!» dico ritornando coi piedi per terra e lanciandogli un occhiolino.
«Anche tu, bimba. Sei sempre più bella, somigli a me!»
«Almeno io ho i capelli!»
«Comunque casa mia è questa, tesoro. Eri a pochi metri di distanza e non te ne sei accorta!»
Di fianco alla casa dei festaioli. E che sfiga è mai questa?! Spero solo di non doverli incontrare mai più.

 


 
Spazio autrice
Buon pomeriggio, ragazze. Grazie tante per aver letto il primo capitolo -seppure breve- di Adore you.
Spero in qualche recensione, pure piccina!
Il carattere della protagonista si sta mostrando pian piano: abbiamo capito, però, che è una tipa tosta e che non saranno di certo un
gruppetto di lussuriosi, festaioli, indelicati energumeni -così li ha definiti lei stessa- a metterle i piedi in testa!
Per il prossimo aggiornamento, c'è da aspettare un po'.
Ah, la frase in cima al capitolo è della canzone "One thing" dei One Direction..
Spoiler nel mio profilo fake di 
Facebook

foreverwithyou


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