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Autore: Aman    07/06/2014    2 recensioni
Oramai non vi è più nulla contro cui lottare. Oramai vi è solo pace, lo spaventoso potere è stato debellato, non vi è più nulla che possa ostacolare la pace... ma siamo certi che qualcosa non avverrà?
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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"Sei sicura che posso restare da te? Dopo... dopo tutto quello che ti ho fatto, Will?"
Egalord Vandom

Kandrakar, anno 2017...

-Sei in ritardo, Yan Lin- sbraitò Luba, le mani tese alle cinque stille magiche degli Elementi, Tibor e un malvolente Endarno facevano lo stesso -Il Cuore di Kandrakar è stato fagocitato dal Matricees, assieme ai corpi delle Guardiane, ed ora le stille stanno per estinguersi, noi tre, gli ultimi dei Kandrakar ancora in vita, gli stiamo infondendo energia vitale, tutto questo a scapito della nostra stessa salute, ovviamente. Sento che non ci rimane molto da vivere-
-Tutto quello che state facendo è esemplare- Yan Lin si avvicinò alla donna dai tratti felini -Ho solo bisogno che di un ultimo favore da voi-
-Non ci hai già chiesto abbastanza?- gridò Endarno, con tutto il fiato che aveva in corpo -Himerish e tutti gli altri sono morti, quella creatura si ciba della materia e della magia stessa ora come ora e presto capirà come aprire portali fra le dimensioni per divorarle tutte. Noi siamo rovinati! SIAMO ROVINATI!-
Fu il piccolo, innocente e carismatico Egalord a farsi avanti -E tu, Endarno? Vedo che non ci hai pensato due volte a mandare mia sorella a morire, e tu, Luba? Vuoi che l'Universo ti ricordi come "La Traditrice degli Elementi"? Vedo che ti sei data molto da fare a manipolare le stille per togliere i poteri alle Guardiane-
Ci fu un secondo, carico di inorridimento, scherno e rabbia.
-Se non fossi così impegnato a reggere stabile il potere di Kandrakar ti avrei già ucciso, cucciolo d'uomo- ruggì Endarno.
-Eppure il giovane ha ragione- disse seraficamente Yan Lin -Tutti noi abbiamo le nostre colpe, tutti siamo stati sopraffatti dalla tentazione del male, della via più semplice e del voler prevalere sugli altri, ma tutti abbiamo avuto l'opportunità di redimerci, io morendo e ascendendo a Kandrakar, il Profeta diventando nuovo reggente del Cuore, ed Egalord infondendo il suo spirito e la sua benedizione sul suo omonimo, Egalord Vandom, qui presente, che ci guiderà fino alla vittoria sul Matricees. Ora è il vostro turno, tutti potrete redimervi, vi basta solo un piccolo gesto...-
Luba schioccò le dita e le cinque stille si attrassero una all'altra, fino a solidificarsi in un piccolo cristallo color celeste, contornato da un supporto metallico.
La donna dai tratti felini lo raccolse da terra con reverenziale devozione, e lo mostrò ai cinque a cui era destinato -Vieni avanti, Egalord il Terrestre...-
Per la prima volta nella sua vita, il ragazzino dai capelli rossicci si sentiva confuso, scombussolato, ipnotizzato dall'intenso azzurro irridescente di quell'oggetto.
-Questo è il Cuore di Egalord, nato dall'unione di tutte le stille di Kandrakar, queste sono le essenze dei Quattro Draghi morti e della Ninfa Xin Jing, non il cuore della fanciulla, di conseguenza, vi forniranno poteri sorprendenti ed un dominio totale e diretto sugli Elementi della Natura. Attenti però, poiché questa è l'ultima sorgente di magia di Kandrakar. Se vi dovesse succedere qualcosa, se doveste... morire... tutto sarebbe completamente perduto...- Luba consegnò il Cuore di Egalord all'omonimo e legittimo proprietario.
Egalord lo prese fra le mani, ed aprì un portale di color verde chiaro a pochi metri dai giovani compagni -Non è contro il Matricees che vogliamo combattere, Luba, ma contro il tempo, che è ostile a tutti...-
La donna dai tratti felini agrottò le sporacciglia -Egalord, Quintessenza, Chistopher, Acqua, Peter, Fuoco, Lilian, Terra e Yan Lin, nuovamente aria... siete gli... ehm... E.C.P.LY. ora, i nuovi Guardiani... Io vi saluto, come salutai le C.H.Y.K.N. e le W.I.T.C.H., mai speravo di vedere questo giorno, eppure... addio-
In un lampo di luce, i cinque si catapultarono nel portale e scomparvero da quello spazio e da quel tempo... sembrava esserci solo quiete ora nelle macerie fra le nuvole, in quel luogo che un tempo era Kandrakar... 
Ma la quiete dura solo quel che basta per abbassare la guardia, con uno stridio assurdo il Matricees fece la sua comparsa a Kandrakar, planando sulle nuvole con le gigantesche ali da insetto, come il resto del corpo deltronde.
-Dove è cibo umano?... dove è carne di uomo e donna?- stridette il Matricees.
-Mi sa che sei arrivato troppo tardi- sorrise Luba, la quale rimase completamente immobile a godersi la brezza del Centro dell'Infinito e a ripensare a tutti gli anni passati a servire la Congrega, infine, col cuore carico di pace, sentì la morte che l'assaliva e, lentamente, si lasciò andare...

Casa di Will, anno 2004...

-Ciao, mamma- salutò Will.
-Ciao, mamma- le fece eco Egalord.
-Oh, ciao, ragazzi!...- Susan era troppo indaffarata a compilare alcuni moduli Simultech per accorgersi di ciò che stava veramente accadendo -...un attimo!- indicò il ragazzino -Lui chi è?-
-Lui... ehm... è...- ci risiamo, pensò Will, altre bugie, altre scuse, pensa piccola, pensa... -...Emmaus, un mio amico, ti... ti ha scambiato per sua madre...-
-Ah, già- Egalord stette al gioco -Sa, è l'abitudine-
-Può fermarsi a dormire da noi?-
-Non saprei, dovrei prima sentire sua madre. Mi daresti il suo numero?- la signora Vandom inforcò il cellulare e Will sentì che presto tutta la sceneggiata sarebbe andata a farsi friggere.
-3394570034...- Egalord inventò delle cifre a caso, aveva già in mente un piano, appena Susan si spostò in cucina per telefonare, il ragazzino utilizzò la Quintessenza per comunicare con Manfred, l'affezionatissimo telefono fisso -Manfred, Manfred, sono Egalord...-
-Egalord?- domandò l'elettrodomestico -Ma come... tu dovresti essere ancora un... bambino...-
-Non discutere. Immettiti nel numero 3394570034 ed utilizza una delle tue voci femminili per dire alla mamma che io, Emmaus, posso restare da Will sta notte-
-D'accordo, signorino Egalord. Ho già in memoria una di quelle voci femminili delle offerte telefoniche. Mi immetto nel numero-

-Buona sera, ehm... è lei la madre di Emmaus- domandò Susan.
-Sì. In cosa posso esserle utile?- rispose Manfred.
-Ecco... suo figlio è qui a casa mia, mia figlia vorrebbe che restasse a cena e a dormire... mi sembra un po' assurdo, non trova?-
-Ma li lasci fare... sono solo ragazzi... Ma certo, ha il mio consenso e la mia benedizione-
-Uhm... grazie... Buona sera e mi scusi per il disturbo-
-Buona sera a lei, signora-

-Ok, ragazzi- la signora Vandom si catapultò in salotto -Tua madre ha accettato, resterai con noi stasera a cena...-
-Non ne avevo dubbi- sorrise beffardamente Egalord.
Più lo guardava, più osservava i tratti del volto (ancora in via di sviluppo), più Susan si convinceva che somigliava un po' a Dean Collins... Bah... dev'essere l'amore, è da un po' che mi capita di vedere Dean Collins ovunque...

Dopo un'abbondante cena a base di crocchette di patate e domande inquisitorie della signora Vandom ad Egalord, i due ragazzini andarono a dormire (Susan pensava che Emmaus stesse nella camera di Will e la sua tenera figliola accettasse di appisolarsi sul divano, invece, in quanto fratelli, condivisero il letto a due piazze di Will, in fondo, anche Elyon e Phobos hanno sempre condiviso fraternamente la camera da letto, ma non il trono di Meridian), non prima però di aver dato la buona notte all'Egalord presente, che se ne stava beatamente nella sua culla.
-Ero davvero così?- sorrise Egalord.
-Sì, ma non ti preoccupare, sei ancora molto carino- sorrise Will, un innocente commento da sorella del passato non era poi così scandaloso, no? -A proposito... non c'è una legge fisica che dice che voi viaggiatori del tempo non potere incontrare i vostri voi nel passato-
-Esatto, sorella, e ti spiego anche il perché...- Egalord andò in camera e si sdraiò sul letto a petto nudo -...vedi... si basa tutto sulla libertà di poter essere ciò che si vuole, poter diventare differenti dal futuro da cui noi proveniamo. Se uno di noi incontrasse un suo alter ego passato, questo sarebbe condizionato a diventare come il suo alter ego futuro, in quanto ha la certezza assoluta che quello sarà il suo destino. E, sapendo che nel nostro futuro ogni forma di vita verrà cancellata, è tassativo riprendere da capo la storia e distruggere l'uovo di Matricees prima che si schiuda. Il mio alter ego è ancora un neonato, non si riconderà di me in futuro, quindi posso incontrarlo senza problemi, anche Yan Lin è al sicuro, perché il suo alter ego di questo tempo è a Kandrakar in questo momento, e non sa della sua esistenza, Chris, Lily e Peter sono però in pericolo costante, i Chris e Lily di questo tempo potrebbero riconoscerli ed immedesimarsi con la loro mente infantile e potrebbero combinare un macello madornale, mentre Peter... beh... il suo alter ego di questo tempo è già un ragazzone cosciente... è il più a rischio di tutti-
-Ma quanto parli?- mentre Egalord era impegnato in lunghe spiegazioni complicate, Will si era messa il pigiama (cambiandosi addirittura la biancheria intima senza farsi vedere) e si era posizionata accanto al fratello sotto le coperte -Buona notte-
-Buona notte- rispose lui.
In quel momento Will guardò il viso di Egalord addormentato, poi si voltò dall'altra parte -No e poi no, Will- si rimproverò -Non pensarci nemmeno, ci manca solo un incesto temporale con tuo fratello -

Sulla via di Casa Lair...

Christopher e Irma attraversarono veloci come saette le strette viuzze del quatriere, fra giardini lasciati a maggese e piscine di ricconi sfegatati... tutto era silenzioso, non c'era anima viva.
-Vieni, Chris, non ci vede nessuno- Irma fece cenno di seguirla, ma, per un caso fortuito e assolutamente inaspettato, incontrarono sulla via del ritorno Andrew Horby, affiancato da una vamp da urlo.
-Ehi, Irma- la salutò lui -Anche tu in giro col tuo partner stasera?-
-Uhm... cosa?- Irma ci mise un po' a capire l'equivoco, poi sfoggiò uno dei suoi sorrisi migliori -No, Andrew, io e Christop... Christian, siamo solo amici-
-Amici che girano nel cuore della notte e che hanno la vaga impressione di voler restare soli soletti, ci vediamo Irma- Andrew e la vamp si allontanarono veloci nelle tenebre, accompagnati dalla tenue luce dei lampioni e da una vaga impressione di essere completamente sbronzi.
-Accidenti, quei due hanno ragione- disse la voce profonda del ragazzo -Noi due siamo proprio una bella squadra-
I due fratelli si fissarono per un po' fra l'interdetto e l'imbarazzato -No e poi no, Irma... Non pensarci nemmeno, ci manca solo un incesto temporale con tuo fratello-

Silver Dragon...

-Dov'eri finita, mamma?!- il signor Lin era fuori di sé -Sei sparita una settimana fa e non ti ho più rivista da allora!-
-Sono partita con un gruppo di cinesi nostalgici della terra dei nostri avi e siamo andati in Cina in aereo. Ho fatto anche un po' di foto alla Grande Muraglia (di Meridian), sai?- mentì la sorridente e sempre soave Yan Lin.
-Comunque sia, dovevi chiamarmi almeno- ribatté il signor Lin.
-Ma tesoro, ero molto impegnata a cercare un nuovo inserviente, e guarda un po' chi ti ho trovato- Yan Lin indicò Cedric, che si era avvicinato per origliare la scena.
-Un nuovo inserviente? Sei magnifica, mamma... Venga avanti, giovane, voglio farle un paio di domande prima di assumerla...-
-Cosa? Io?- era una delle pochissime volte in cui Cedric si sentiva a disagio e denigrato.
-Sì, lei. Può darmi le sue generalità, giovanotto?-
-Ehm... sì, mi chiamo Lord Cedric, sono nato a Meridian al Ventottesimo Ciclo delle Due Lune intorno a Feriotkor (circa il 28 Agosto 1823)-
-Che cosa sa fare, giovanotto?-
-So cambiare di aspetto, inghiottire viva una persona, e, quando sono nel pieno delle forze, sono capace perfino di lanciare globi di energia dalle mani-
-Perfetto, giovanotto. Vedo che lei ha molta fantasia... è proprio la persona che sto cercando- il signor Lin infilò il grembiule da cucina al suo nuovo inserviente -Ora vada in cucina a dare una mano al signor Fen-
-Ma... veramente io...-
-Non si permetta di ribattere! Chi vuole stare qui deve lavorare, intesi?-
Yan Lin dette una gomitata scherzosa alla nipotina -Visto?-
Hay Lin sorrise.

Casa Cook...

Peter e Taranee trovarono l'ingegnosa maniera di entrare in casa arrampicandosi sulle grondaie di porcellana.
-Ok. Adesso tu nasconditi dentro all'armadio, va bene? E se viene qui il tu del passato, resta nascosto- spiegò Taranee.
-Tranquilla, Tary. Dove vendo io, ho una laure in giurisprudenza e una in economia, sono un tipo piuttosto sveglio, sai?-
-Non mi sembra, visto che l'ultima volta ti sei fatto rapire come un idiota da Frost, che ti ha utilizzato come ostaggio per farmi tradire le mie compagne...-
-Frost? Ah, già, quello lì, biondo col rinoceronte... ah, sì... me lo ricondo vagamente, nonostante mi abbia cancellato la memoria-
-Sei il solito svampito. Ora resta nell'armadio e non muoverti- ordinò la ragazza in tono categorico.
-Non è che posso dormire con te? Sai, la Taranee del mio tempo è morta e io... beh... io ho tanta nostalgia della mia sorellina, così attenta studiosa, un po' altezzosa...-
-Non se ne parla. Se poi mia madre ti scopre, o peggio ancora, se ci scopre Peter? Siamo nei guai fino al collo, sul serio-
-Ma dai, Tary. Metti la sveglia alle sei, io mi alzerò e mi nasconderò nell'armadio. Fallo per il tuo fratellone-
-Va bene, ma non fare rumore-
-Non ci conterei, piccola, si prospetta una sera di musica sfrenata e baldoria- ma, puntualmente, quando Peter toccò il soffice materasso in piuma d'oca con la testa, si addormentò all'istante.
Taranee sorrire, le piaceva un sacco quello strano pizzetto tinto di rosso, le dava l'idea di un vero uomo virile, di un bambinone con la testa sulle spalle...
-No e poi no, Taranee... Non pensarci nemmeno, ci manca solo un incesto temporale con tuo fratello-

Casa Hale...

Il signor Hale notò che le bionde in casa sua stavano cominciando ad essere davvero troppe.
Dunque, ricapitolò, sua moglie, Lilian, Cornelia e... e chi era quell'altra bionda coi capelli a caschetto seduta alla sua tavola, col viso pesantemente truccato di rossetti, maskara e ombretto?
-Lei è Lindah, una mia compagna di classe, si interessa di estetica- presentò Cornelia.
La Lilian del futuro cercò di non incrociare lo sguardo della Lilian del passato -Ehm... sì... cioé, mi trovavo da queste parti e ho pensato di venire a conoscere la famiglia della mia cara amica Cornelia e di... restare a dormire qui da voi per questa notte-
-Non se ne parla- la signora Hale tentò di non essere sgarbata con la sua ospite -Non mi pare di essere stata avvertita dai tuoi genitori (e comunque sia, non voglio in casa mia una truccata come spaventapasseri d'autunno)-
Purtroppo Cornelia non era in grado di fare il giochetto del telefono, così dovette pensare ad un piano B...
-Uhm... o-ok...- sorrise Lilian, conosceva la madre del futuro, ovvero l'attuale madre del passato -...in fondo, riflettendoci, è una così bella serata... a-andrò a farmi una bella passeggiata sotto le stelle e tornerò dai miei, non vorrei farli preoccupare troppo- deglutì alla svelta un sorso d'acqua e, dopo aver addentato una coscia di pollo arrosto, ne spompò l'osso mangiandone a piccoli morsi.
-Anche a te piace mangiarlo così?- domandò la Lilian del passato, molto incuriosita dalla ospite.
-Ehm... sì, piccola, anche a me... Guarda un po' com'è piccolo il mondo...- rispose imbarazzata la Lilian del futuro.
Cornelia previse che la sceneggiata sarebbe durata ben poco e che avrebbe portato ad un esito molto spiacevole, che spesso poteva concludersi con diversi anni in un carcere minorile o con un'esistenza intera passata in un laboratorio come cavie di esperimenti sul tempo e sul potere della Terra.
Il rischio era enorme.
-Ottimo, Lindah, ti accompagno alla porta- Cornelia prese per un braccio la sorella del futuro.
-Oh, grazie, Corny!- sorrise alla megio Lilian.
-E' venerdì sera, me lo sono ricondata solo ora- sussurrò piano Cornelia -Ogni venerdì sera Vathek viene sulla Terra dal portale di servizio e allestisce un rifugio segreto per Meridiani residenti sulla Terra e per Esuli Magici-
-Aspetta... vuoi dire che Vathek ha aperto un campo profughi sulla Terra?-
-Esatto. Lui si nasconde nel parco... digli che ti manda Cornelia, avrai vitto e alloggio gratuiti per qualche notte-
-D'accordo. Ci vediamo, sorellona- Lilian si apprestò ad uscire.
-Ciao, Lily. Cercherò di volerti più bene nel passato- la salutò Cornelia.
La luna sorse anche su casa Hale, la notte avvolse coi suoi lembi oscuri l'intera Haeterfield... tutto ritornò nelle tenebre, in attesa di qualcosa di più grande, che sarebbe avvenuto di lì a poco.
  
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