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Autore: Lady Uchiha 23    08/06/2014    4 recensioni
Raccolta di one shot che narrano di piccoli pezzi di vita antecedenti e seguenti alla storia "The spring of the soul". Niente di pretenzioso, è solo l'illusione che la storia possa continuare almeno un altro po'.
#Cap. 1 -Cronache di un desiderio mai realizzato.
#Cap. 2 -La somma del mio tutto sei sempre tu.
#Cap. 3 -Il primo e unico amore.
#Cap. 4 -Di vetri rotti e amanti focosi.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Capitolo Secondo - La somma del mio tutto sei sempre tu


Mentre tutto cambia, tu non cambiare mai.



-Sakura!-
Sasuke era seduto sul divano di casa sua, intento a leggere dei rotoli accumulati sul tavolo posto davanti a lui. Sakura arrivò poco dopo, con uno straccio in mano. Doveva interrompere le sue faccende mattutine in continuazione perché Sasuke la chiamava, per motivi alquanto stupidi.
-Che vuoi, ancora?-
-Mh...-
Sasuke non rispose subito, o per lo meno non rispose come le persone normali intendono. Il suo sguardo era tonato a concentrarsi sul rotolo che aveva in mano, dimenticandosi all'improvviso della presenza di Sakura - e del motivo per cui l'aveva chiamata. Sakura si stufò di aspettare e tornò ai suoi lavori. Sasuke era sempre stato difficile da capire, ma a volte sembrava proprio di un altro pianeta.


Dopo la mattina, Sasuke non si fece vedere per tutto il giorno. Ormai Sakura era abituata ad assenza così lunghe, e aveva imparato a non preoccuparsi.Il moro rientrò a casa solo a notte fonda, e Sakura si svegliò quando lui si mise a letto.
-Dove sei stato?-
-Ad allenarmi.-
-Ma cosa ti alleni a fare... Non ce n'è più... Bisogno...- disse la rosa più addormentata che sveglia, per poi tornare completamente ad un sonno profondo. Sasuke sorrise, era proprio una credulona.


Nei giorni a seguire Hikari usciva spesso con suo padre, e Sakura rimaneva a casa senza molto da fare. Si chiedeva cosa facessero quei due , e sospettava che ci fosse sotto qualcosa. Sasuke era ancora più sfuggente del solito - il che era tutto dire. Praticamene la evitava, rispondeva con versi che neanche un interprete avrebbe potuto capire, tornava sempre tardi a casa e mangiava spesso fuori. Essere la moglie di Sasuke Uchiha era davvero un'impresa, soprattutto quando la loro bambina, sosteneva il gioco del padre.


La rosa iniziò a cercare indizi per casa. Cercò in tutti i casetti, sulla scrivania dove Sasuke teneva i suoi rotoli, nella loro stanza. Non trovò nulla, ma non si strupì: se stava nascondendo qualcosa, di certo non si sarebbe lasciato scoprire così facilmente. Rimaneva quindi una cosa sola da fare: seguirli. E avrebbe attuato il suo piano proprio il giorno dopo.


-Sakura, stiamo uscendo!- disse Sasuke, mentre sua moglie era in cucina.
-Va bene, ma non fate tardi.-
Appena sentì la porta chiudersi abbandonò ciò che stava facendo e si fiondò all'inseguimento. Ma quando aprì la porta, loro erano già scomparsi. la cosa stava iniziando ad innervosirla, ma non aveva intenzione di cedere. Decise allora di andare da Naruto, anche se non era molto convinta di questa scelta. Se sapeva qualcosa, di sicuro non avrebbe rivelato nulla; se invece non era al corrente di niente, anche lui avrebbe fatto di tutto per scoprirlo, mettendo da parte persino il suo ruolo da Hokage. E ciò avrebbe potuto rivelarsi una catastrofe. Decise comunque di rischiare. Bussò alla porta più volte, ma dalla casa non proveniva nessun rumore, quindi era stato un totale buco nell'acqua, e iniziava a sentirsi presa in giro. Tornò a casa afflitta, temendo seriamente che Sasuke ne stesse combinando una delle sue, e che stavolta avesse coinvolto anche Hikari. Ma se fosse stato davvero così, non glielo avrebbe perdonato.


Nel frattempo Sasuke e Hikari si riposavano sotto un albero. 
-Papà, ma non pensi che la mamma si preoccupi?-
-Oh si, sarà molto preoccupata.-
-Allora perché non torniamo?-
-Perché deve preoccuparsi perché il nostro piano funzioni.-
-Se lo dici tu...- disse la bambina pensierosa, forse più saggia di suo padre.
-Sasuke!- urlò Naruto, correndo in direzione di padre e figlia.
-Zio!- Disse Hikari, felice di vederlo.
-Siamo pronti.- affermò l'Hokage, fiero di sè stesso.
-Bene.-
Sasuke si alzò e chiuse gli occhi concentrandosi un attimo su quello che avrebbe dovuto subire da parte di Sakura per ciò che stava facendo.


Dopo la visita di Sakura a casa di Naruto, Sasuke tornò quello di prima. Usciva poco e niente, anche se passava molto tempo con Hikari, e la rosa continuava ad essere ignorata ad entrambi. Una sera, mentre si stavano per mettere a letto, sakura decise di affronare suo marito.
-Senti Sasuke... Cosa sta succedendo?- chiese, visibilemte preoccupata.
-Cosa dovrebbe succedere?- rispose lui con il suo tono ovvio, mentre si toglieva i vestiti.
-Vi vedo strani...-
-Chi?-
-Tu e Hikari.-
-Io sono sempre lo stesso, e lei è solo una bambina.-
-Siete due Uchiha, il che la dice lunga.-
-Sakura, non fare la noiosa.-
Per Sasuke la discussione era finita lì. Si girò dall'altra parte, dandole le spalle, mentre un sorriso si disegnava sul suo volto, contento che il suo piano stesse andando a segno.
-Buonanotte, Sakura.-
-Mh.- rispose lei, in perfetto stile Sasuke Uchiha.


Il giorno dopo Sakura ripartì all'attacco, stavolta con sua figlia. Se Sasuke era un osso duro, con Hikari poteva farcela. la trovò nella sua stanza, intenta ad osservare attentamente un foglio. Appena la madre entrò nella stanza, la bambina nascose il foglio sotto il cuscino e andò incontro a Sakura.
-Mamma!-
-Che fai di bello?- chiese lei, cercando si avvicinarsi al letto.
-Oh niente...-
-Che ne dici se pomeriggio facciamo una passeggiata?-
-Non posso, sono impegnata con papà!-
-E cosa dovete fare?- chiese Sakura, prendendo la palla al balzo.
-Hikari!- chiamò Sasuke dal salotto, salvando la figlia in extremis.
-Arrivo papà!- disse la bambina correndo giù per le scale. Sakura rimase leggermente scossa da quella reazione, e non accettava più di essere all'oscuro di quel segreto.


Quando si riprese, i due componenti della sua famiglia - i traditori, gli infami - avevano già finito di confabulare e stavano ridendo di qualcosa che a lei rimase ignoto. Sasuke la vide sulla soglia della porta, ma non la invitò ad unirsi a loro, cosa che in altre situazioni avrebbe fatto, ma non in questa. Aveva una strana adrenalina in corpo, perché nasconderle qualcosa non era facile, e si sentiva come in missione, dove la segretezza era fondamentale. Sapeva che sua moglie non si sarebbe arresa finché non avesse saputo fin dal principio tutta la storia, perciò decise che da quel momento in poi avrebbe dovuto fare ancora più attenzione, soprattutto avrebbe dovuto tenere sotto controllo Hikari, che era più facilemente manipolabile. Sakura lasciò i due ai loro segreti e decise che doveva inventarsi qualcosa.


Sakura smise di cercare di scoprire cosa stessero tramando. Riprese a vivere la sua vita, facendo finta che fosse tutto a posto. Sasuke si accorse del suo cambiamento, e ci rimase un po' male perché lei aveva capito qual'era l'atteggiamento giusto per farlo innervosire. Tuttavia decise anche lui di lasciare le cose così com'erano, tanto ormai mancava poco, e poi tutto sarebbe venuto alla luce del sole. Era il 28 marzo, compleanno di Sakura. Sasuke si svegliò prima di lei, e rimase a contemplarla mentre dormiva. Anche se non era più una ragazzina, era bellissima. Lei sospirò e aprì lentamente gli occhi, fissandolo.
-Buongiorno... E buon compleanno.- disse lui, dandole un bacio leggero sulle labbra.
-E' solo un altro anno che se ne va...- gli rispose lei, chiudendo gli occhi.
Era evidente che era arrabbiata, ma Sasuke non ne preoccupò.
-Tra cinque minuti ti aspetto in cucina.- disse lui, alzandosi dal letto.
Quando Sakura scese, non trovò nessuno. Entrò in cucina e all'improvviso fu attaccata da dietro, mentre le mettevano una fascia sugli occhi.
-Sasuke...-
-Non dire niente, aspetta e vedrai.- disse il moro, che la condusse fuori dalla porta di casa loro.
Poi la prese in baccio e iniziò a saltare di tetto in tetto. Sakura, come le era stato detto, non proferì parola, abituata dopo tanti anni alla stranezze di suo marito. Approfittò tuttavia della vicinanza con lui, stringendolo come non faceva da tempo. Sasuke se ne accorse e sorrise, felice di quello che aveva fatto.


Arrivarono dopo dieci minuti, e Sakura tese le orecchie per captare un qualsiasi rumore, ma tutto era in silenzio. Il ragazzo la fece scendere e lei iniziò a camminare lentamente, per capire dove si trovasse. Sasuke la prese per mano e le fece fare qualche passo in un'altra direzione rispetto a quella che stava seguendo lei. Si mise dietro di lei e poggiò le mani sulle sue spalle.
-Sto per toglierti la benda...-
-Era ora!-
Il moro le sciolse con lentezza estrema la bensa sugli occhi, e Sakura su accecata dalla luce. Aprì lentamente gloi occhi, abituandosi gradualmente. Rimase incantata da quello che viste: davanti a lei si apriva un sentiero che sembrava quanto meno infinito, formato da entrambi i lati da alberi di ciliegio. Le due file di alberi erano unite tra di loro da un tetto di foglie, dal quale scendevano lanterne di tutti i colori, che illuminavano il sentiero. Sakura si voltò verso asuke, con sguardo interrogativo, e lui accennando un sorriso la prese per mano e insieme iniziarono a percorrere il sentiero. Dopo un numero indefinito di passi, la ragazza vide la fine del sentiero. Si avvicinavano a poco a poco, e quando mancava un solo passo, un tripudio di luce e un applauso fragoroso l'accolsero all'uscita del sentiero. Sakura non capì subito dove era finita, poi vide le facce familiari che la circondavano, e Hikari che le veniva incontro correndo.
-Auguri mamma!- disse la bambina abbrancciandola.
Poi si avvicinarono Naruto e Hinata, Ino, il maestro Kakashi, Itachi e tutti i loro amici. Sasuke nel frattempo si era allontanato, dando spazio agli altri di avvicinarsi a Sakura. Per loro due ci sarebbe stato tempo.


Sasuke e tutto il resto della compagnia avevano fatto proprio un bel lavoro: la radura nella quale avevano scelto che il sentiero dovesse arrivare, sembrava un salone decorato a festa: le ghirlande erano appese a tutti gli alberi intorno; in un angolo era stato allestito il tavolo per il banchetto, mentre dalla parte opposta c'erano i posti a sedere. Al centro c'era un palco con un'orchestra che suonava, mentre un po' in disparte dagli altri tavoli, c'era quello riservato a loro tre e alla famiglia di Naruto. Senza l'aiuto di Naruto e Hinata non avrebbe potuto farcela da solo. Sakura era riuscita finalmente a liberarsi ed era andata alla ricerca dell'organizzatore di quella festa. Trovò Sasuke In un angolo della radura, in attesa di chissà cosa - o forse in attesa di lei. La rosa gli si accostò, guardandolo intensamente negli occhi.
-Mi sa che mi devi delle scuse.- disse lui, fingendo di essere arrabbiato.
-E per cosa?- disse lei, fingendo a sua volta di non sapere di cosa si dovesse scusare.
-Hai pensato le peggiori cose di me.-
-Oh no.-
-Sakura...-
-Avevo paura di perderti.-
Lui la fissò con il suo solito sorisetto soddisfatto.
-Tutto si riduce sempre a te.- disse Sakura, e la sua affermazione suonò alle orecchie di Sasuke quasi come una dichiarazione d'amore.
Il moro la abbracciò e lei finalmente si sentì di nuovo sè stessa.
-Sei noiosa... Ma non cambiare mai, Sakura.-
Anche alla rosa quella di Sasuke sembrò una dichiarazione, e, chiudendo gli occhi e poggiandosi sul suo petto, si rese conto da quanto amore fosse circondata.


 

*Spazio Autrice*
Eccoci qui con la seconda shot.
Ho scritto dei miei amati
Sasuke e Sakura, non posso
abbandonarli per troppo tempo! 
Fatemi sapere che ne pensate :)
Lady Uchiha 23
  
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