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Autore: RoxyDowney    08/06/2014    1 recensioni
Robert dopo il divorzio soffre d'insonnia e pur di non ricadere nelle vecchie abitudini è disposto ad accettare di provare qualsiasi cosa. Mia si troverà a dover gestire la parte più "complicata" di quell'uomo quasi perfetto.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un taxi li attendeva appena fuori dallo studio ed altri attendevano l’uscita degli altri attori. Robert le aprì lo sportello e diede indicazioni all’autista poi si appoggiò con la schiena al sedile e sospirò tenendo gli occhi chiusi.
-Robert se preferisci possiamo andare in hotel, se sei stanco non c’è bisogno di
-No! Voglio davvero andarci… con te. Non sono così stanco e poi domani non si lavora! Riposo solo un po’ gli occhi, quei riflettori sono tremendi.
Mia annuì, in fondo anche lei aveva voglia di uscire un po’.
-Ok. E pizza sia.
La pizzeria era nel lato opposto della città ma la raggiunsero in fretta o almeno così parve a Mia forse complice il fatto che trascorse quel tempo ad osservare il viso di Robert. Distolse lo sguardo appena in tempo, nel momento in cui il taxi rallentò lui aprì gli occhi sorridendo felice per quel momento di vita normale che si stava regalando con lei.
Presero posto ad un tavolo piuttosto isolato come aveva chiesto lui al cameriere e sfogliarono il menù. Il locale era accogliente ed il personale nonostante avesse riconosciuto Robert non fu invadente.
-Ed anche questa avventura ad Anchorage è finita…
-Già.
-Non è stato poi tanto male lavorare per me… forse addirittura piacevole!
Mia alzò gli occhi dal menù e lo vide guardarla e sorridere. Non riuscì a trattenere quella risata spontanea. Robert ricordò quel giorno in cui la vide ridere in quel modo con quell’uomo alla fermata del bus. Rise con lei, chissà, poteva ancora sperare di instaurare un buon rapporto con lei. Mia cercò di cambiare argomento
-Quindi ora si torna a Los Angeles?
Robert abbassò per un attimo lo sguardo, era dispiaciuto che lei avesse così tanta voglia di tornare a L.A..
-C’è qualcuno di importante che ti aspetta?
-Qualcuno di importante?!?
-Bhè hai capito cosa intendo… se non importante, che lo possa diventare… Sembri così… “desiderosa” di tornare.
-No, veramente no.
-No non c’è qualcuno di importante o, no non sei smaniosa di tornare a casa?
Mia abbassò lo sguardo sul suo menù e con appena un filo di voce emise quella risposta anche se non era certa fosse la cosa giusta da fare.
-Nessuna delle due.
Robert ringraziò mentalmente il cameriere che era tornato portando i loro bicchieri d’acqua ghiacciata e ne approfittarono per ordinare. Non appena se ne fosse andato avrebbe cambiato argomento di conversazione per toglierla dall’imbarazzo in cui le sue domande l’avevano messa.
-Grazie.
Mia posò il suo bicchiere e lo guardò
-Perché dovresti ringraziarmi ora?
-Se tu non fossi riuscita ad aiutarmi, probabilmente ora avrei perso questo lavoro.
-Ti sottovaluti Mr. Downey. Saresti riuscito a superare questo momento, con o senza di me.
Robert abbassò lo sguardo per evitare di controbattere ma sapeva bene che, senza di lei probabilmente si sarebbe giocato la carriera.
-Mia, posso farti una domanda?
-Certo.
-Mi racconti di te? Del posto dove sei nata?
-Non parlo mai di me.
-Dovresti iniziare ora… con me. Tu sai tutto di me.
Mia attese che il cameriere lasciasse le loro pizze e si allontanasse prima di iniziare a parlare di se, anche se, non sapeva proprio da dove iniziare.
-Sono nata e cresciuta in un piccolo paese che si affaccia sul mare, sono la seconda di due sorelle, mia madre ci ha cresciute da sola, mio padre l’ha lasciata da un giorno all’altro. Ha sofferto molto e per nostra fortuna quando è successo io e mia sorella Anna eravamo abbastanza grandi per prenderci cura di lei. Qualche anno fa dopo aver rivisto mio padre, tornato in paese per questioni economiche si è riavvicinato molto ad Anna, potrei dire che ha saldato il suo debito con lei utilizzando il denaro. Mia madre è ricaduta in depressione ed ha scelto di togliersi la vita. Pochi mesi dopo ho lasciato il lavoro che avevo e sono salita sull’aereo che mi ha portata a Los Angeles. Lì ho cercato un posto dove stare e ho incontrato Maria. E’ lei, che mi ha aiutata a trovare lavoro da Michael… Le devo molto.
Robert aveva smesso di mangiare ascoltando la sua storia. Anche se riusciva a raccontarla quasi in modo distaccato lui vedeva i suoi occhi tradire le emozioni che stava provando.
-Mi dispiace davvero molto Mia. Non volevo farti ricordare una parte tanto triste del tuo passato
Mia fece una smorfia sorridente
-Come se fosse possibile dimenticarla non parlandone... è la vita.
-E poi sono arrivato io a complicarti la vita…
Rise e Robert sorrise con le vedendola mimare un no con la testa.
Continuarono a chiacchierare mentre terminavano la cena e Robert ne approfittò per chiederle qualsiasi cosa gli venisse in mente. Qualsiasi curiosità. Per la prima volta lei lo stava trattando come una persona e non come “lavoro” e questo o stava facendo impazzire! Si sentiva ubriaco nonostante non avesse toccato un goccio d’alcool. Avrebbe voluto che quella serata non finisse mai. Furono gli ultimi a lasciare quel locale dopo aver preso un caffè e posato per qualche foto con il personale. Presero un taxi e continuando a parlare tornarono in hotel.
Una volta varcata la porta della suite Robert guardò il telefono che aveva tenuto in tasca per tutto il tempo, Jimmy gli aveva mandato un messaggio. Il regista voleva rifare alcune riprese all’esterno l’indomani mattina.
-Le regole sono regole
Le porse il suo telefono e si avviò verso la camera da letto, Mia lo prese, si fermò a chiudere le tende e lo raggiunse. Le mancava la sua voce. Le mancava sentirlo ridere.
Robert era nel guardaroba e si stava spogliando, in bagno scorreva l’acqua nella vasca. Lui vedendola le sorrise ma distolse subito lo sguardo quasi si sentisse in imbarazzo. Non era proprio da lui. Rovistava nei cassetti senza guardarla
-Vado a fare il bagno, perché non vieni anche tu?
Mia non rispose
-Ho preso il costume… anche il tuo…
Mia prese il suo costume che Robert stava tenendo in mano sorridendo ed entrò in bagno per indossarlo.
Non era certo di essere effettivamente sveglio e che tutto questo stesse accadendo davvero, ma senza pensarci indossò il costume e contò fino a 10 prima di avvicinarsi alla porta del bagno e bussare.
Si era già immersa nell’acqua calda e non appena lo sentì bussare sobbalzò nonostante sapesse che era questione di minuti e lui sarebbe entrato da quella porta.
-Mia? Posso entrare?
-Sì.
Aveva fantasticato su quella vasca ed ora sapeva che sarebbe andata in modo totalmente diverso, ma quella sera avevano trascorso una bellissima serata insieme come “amici” e Mia gli aveva già concesso tantissimo di se, forse più di quanto avesse mai concesso ad altre persone. La vide abbassare lo sguardo non appena entrò coperto solo da quel costume attillato. L’ultima cosa che voleva in quel momento era rovinare quella giornata.
-Non entri?
Si mise a sedere sullo sgabello vicino al bordo dell’acqua.
-Volevo ringraziarti per la bella serata e per aver parlato con me. Ma ora mi sto rendendo conto che, forse la mia idea di fare il bagno insieme ti può aver messo in imbarazzo…
Mia lo guardò ma non disse nulla, Robert la guardò cercando di capire se l’aveva compresa.
-Non dici nulla? Dimmi cosa stai pensando.
Lo guardò e si avvicinò a lui
-Baciami Robert.
Le sue labbra si unirono a quelle di Mia e la baciò. Un bacio leggero. Ben presto capì che il bacio che lei stava chiedendo era carico di passione, la stessa che li aveva travolti quella notte. Non oppose nessuna resistenza, la desiderava ed era certo di non essersi approfittato di lei in alcun modo. Era Mia che stava chiedendo di più a quel bacio. Robert con le braccia di lei attorno al collo l’aiutò ad alzarsi tra un bacio e l’altro, l’avrebbe aiutata ad uscire dalla vasca, asciugarsi per poi tornare con lei in quello che considerava il loro letto, ma Mia lo trattenne al bordo della vasca. Robert la lasciò fare forse troppo impegnato ad ascoltare la sua pelle reagire al contatto con i piccoli baci che Mia stava seminando sul suo collo e sulle spalle.
La sentì con le dita indugiare sul bordo del suo costume, poi spostò una mano e fece scattare il gancio del suo bikini, facendo aderire i loro corpi senza indugiare oltre entrò nella vasca abbracciandola con una mano mentre con l’altra ben ferma sul bordo si lasciava scivolare con lei sopra di se fino ad essere immersi nell’acqua calda che complice rendeva ancora più piacevole quel momento. Mia ora iniziava a capire perché avessero installato una vasca idromassaggio tanto grande in quella suite.
Quei baci e quelle carezze lo fecero sentire sul punto di non ritorno. Le prese il viso tra le mani e disse quella frase che, nello stesso istante in cui la pronunciò lo fece pentire di averla pronunciata.
-Mia, guardami… Sei sicura di volerlo? Stiamo per… per fare l’amore, io non so cosa vuoi tu ma… Non voglio che… e mi sento anche uno stupido a chiederlo
-Voglio fare l’amore con te…
Robert sorrise e sentì il cuore esplodergli nel petto dalla gioia. Quei pochi secondi di silenzio tra la sua domanda e la risposta di Mia gli avevano fatto supporre il peggio. Ma lo voleva, lei glie lo aveva appena confermato. Non era un sogno, voleva che lui la amasse. Ed a ulteriore conferma lo stava aiutando a togliersi il costume dopo essersi tolta gli slip del bikini.
Fece l’amore con lei sentendo la loro intesa crescere ancora di più, finché il piacere non li travolse lasciandoli senza forze e senza fiato abbracciati. Per la prima volta Robert era certo che le cose stessero finalmente cambiando tra loro.
Dopo qualche coccola Robert si alzò ed uscì dalla vasca, prese due teli dalla mensola e ne porse uno a Mia che solo in quell’istante si alzò e lo raggiunse. Lui l’aiutò ad avvolgersi in quella spugna morbida e prendendola per mano la accompagnò in camera da letto.
Mia ora sentiva una gran voglia di dormire abbracciata a Robert, lui si sdraiò sul letto e per un lungo istante restarono abbracciati in silenzio. Robert non voleva addormentarsi temendo che al suo risveglio Mia gli dicesse che avevano commesso di nuovo un errore.
-Allora verrai alla festa come mia accompagnatrice?
-Verrò alla festa
-Questo mi piace!
-Come tua… collaboratrice.
-Questo mi piace meno… Ma posso sopportarlo, per questa volta.
Mia rise. Robert riusciva a farla stare bene e ne era felice, ma allo stesso tempo temeva che le parole di Maria si dimostrassero vere.
Le baciò la fronte e pensò che aveva mille cose da organizzare prima della festa. Prima della festa voleva parlarle della pausa di 10 giorni tra un set e l’altro. Voleva trovare il modo di chiederle di restare con lui e passare insieme quei giorni di riposo prima di tornare a Los Angeles per girare le ultime scene del film.
-Dovrò comprare un abito adatto… non credo di avere niente di adeguato, non sono mai stata ad una festa così.
Robert sorrise
-Non conosci Sam. Io penso che nel tuo guardaroba ci sia già qualcosa di “adeguato”.
-Ma c’è qualcosa che quella ragazza non sia capace di fare senza che io me ne accorga?!?
Robert rise
-Credo di no se ha nel portafoglio la mia carta di credito! Ma pensi di poter trovare il tempo per… fare una passeggiata con me dopo le riprese? Penso finiremo presto. Non ho ancora avuto modo di fare un giro in città.
-Ma avevi detto niente lavoro domani…
-Jimmy mi ha mandato un messaggio, dobbiamo rivedere alcune scene all’esterno ma ti prometto che tornerò presto, così potremo fare una passeggiata. Se ti va ovviamente…
-Certo. Vengo volentieri.
Robert la baciò, la strinse a se. Continuarono a parlare di alcuni progetti di Robert finché tra un bacio e l’altro lui la stupì
-Penso che ora sia proprio il caso di alzarci e vestirci, tra poco i ragazzi saranno qui!
Mia si alzò di scatto tenendo l’asciugamano stretto non si era resa conto di quanto il tempo fosse volato e Robert non aveva chiuso occhio. Ma lui aveva ragione, non poteva e non voleva che lo staff li trovasse così. Annuì e si alzò con lui.
Si vestì in fretta e mentre Robert recuperava ed indossava il pigiama Mia si preoccupò di sistemare il letto poi fece servire la colazione sul tavolino in salotto e Robert la raggiunse sui divani della suite
-Ma sei ancora in pigiama…
-Aspetto Sam…
-Cioè vuoi dirmi che senza di lei non sai cosa indossare?
-No, no… E’ che oggi giriamo delle scene all’esterno quindi preferisco arrivare sul set già con il vestito di scena.
Sam e Jimmy entrarono nella suite salutando, seguiti dal parrucchiere e dalla truccatrice. Tutti si diressero verso la cabina armadio escluso Jimmy che si avvicinò sorridente al divano
-Buon giorno Mia, Robert…
-Jimmy, tutto pronto per domani?
-Come hai chiesto. Ti aspettiamo di là per prepararti ok?
-Qualche minuto e arrivo…
Jimmy si diresse verso la camera per poi tornare sui suoi passi
-Dimenticavo! Mi hanno consegnato le foto stampate della festa.
Robert allungò la mano sorridendo in attesa di ricevere le foto che subito vennero estratte dalla tasca interna della giacca di Jimmy. Robert iniziò a sfogliarle e ridere tanto da attirare l’attenzione di Mia che stava leggendo un giornale.
Robert si inclinò verso di lei per mostrarle le foto, mentre Jimmy si avvicinò a Mia per spiegarle quelle foto.
-Eravamo a Los Angeles, per il mio compleanno, il regalo di Robert… Non che quello sia il mio genere di festa preferita, ma devo dire che come “pegno” per una scommessa persa non mi è andata poi tanto male! Certo se avessi vinto il regalo sarebbe stato diverso!
Mia guardò quelle foto che Robert le stava passando e mentre loro ridevano di quelle immagini lei restò con un piccolo sorriso di circostanza sulle labbra mentre la sua mente era altrove. Quelle foto erano state scattate nel locale dove lavorava Maria ed era certa fosse la stessa serata, Robert che rideva con il bicchiere di coca cola in mano al bancone del bar, mentre Jimmy veniva circondato dalle ragazze del club per poi farli entrare nel privée dove Mia riuscì a vedere ciò che dalle foto sul pc di Maria non aveva visto. Robert rideva con alcune ragazze mentre dava loro indicazione di cosa fare a Jimmy e poi restava seduto su quel divano a ridere dell’amico che in difficoltà cercava di tenere a bada quelle ragazze.
In quelle ultime c’era Robert in piedi abbracciato a tutte le ragazze che posavano con lui per una foto ricordo, scattata da Jimmy pensò Mia visto che, nella successiva c’era Robert che salutava con la mano ed usciva dalla saletta mentre nell’ultima vedeva Jimmy seduto sul divano con alcune ragazze sedute accanto a lui.
Mia rinvenne da quelle foto al tocco delle labbra di Robert sulla sua guancia e sorrise sentendo i suoi occhi lucidi e il suo cuore battere forte. Lui, sorrise
-Scusa forse ti ha infastidito il genere di “festa”
-No… no, assolutamente, capisco… doveva pagare pegno!
Robert annuì e si alzò raggiungendo Jimmy che si stava avviando verso i ragazzi che li aspettavano.
Mia bevve un sorso di caffè e si incantò a guardare il panorama per qualche istante, poi riprese la fotografia in cui Robert sorridendo se ne andava da quella stanza e salutava. Sorrise e le raggruppò mettendole in ordine. Era felice, Robert non era come pensava Maria. Lui era diverso, era… era esattamente come si era sempre comportato con lei, e lei ora, poteva ammetterlo a se stessa. Non poteva stare senza di lui.
Tutti i componenti dello staff uscirono salutandola e con loro Jimmy. Robert recuperò i telefoni e l’orologio prima di uscire dalla cabina armadio. Si avvicinò al divano sorridendo
-Se mi siedo e sgualcisco il vestito me la dovrò vedere con Sam!
Mia si alzò e lo raggiunse ridendo. Robert le prese le mani e lei lo osservò con più attenzione rispetto a tutte le altre volte.
-Pensi che ti troverò qui quando finiscono le riprese?
-Credo di sì… devo preparare i bagagli se domani si parte e poi, non volevi fare una passeggiata in città?
-Per i bagagli non ci contare troppo, Sam di là sta svuotando tutto, ma per la passeggiata, ci conto! Ci vediamo tra qualche ora.
Mia annuì e mentre sentiva le mani di Robert avvicinarla a se per baciarla sorrise. Non si sarebbe mai abituata a quel tepore ed a quella morbidezza. Robert si allontanò felice per quel bacio, quando fu alla porta tornò in fretta sui suoi passi lasciando nelle sue mani il telefono che aveva messo nella tasca con il suo
-Il tuo telefono. Se esci portalo con te.
Mia annuì e lo guardò correre fuori dalla stanza. 




Note: ciao a tutti coloro che stanno leggendo questa FF. Le cose come avete letto stanno cambiando o sono cambiate dovrei scrivere! ;)  Questo capitolo è un po' lungo ma portate pazienza, non volevo "dividerlo". Inoltre vi avviso che mancano pochi capitoli alla fine... Baci e abbracci a tutti e ringrazio tutti quelli che vorranno lasciare una recensione per dirmi cosa ne pensate. AVVISO: nel capitolo 12 ho inserito una foto di Robert e Sam
 
   
 
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