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Autore: Dany9998    11/06/2014    2 recensioni
"Amare vuol dire restare anche quando la vita ti urla di correre"
Alex e Justin sono due migliori amici, sono cresciuti insieme e hanno condiviso tutto, ormai sono come due fratelli. Entrambi hanno un sogno: Alex sogna di diventare una grande stilista, mentre Justin un cantante famoso. Si sostengono e si aiutano a vicenda nella realizzazione di questi sogni. La strada sarà piena di imprevisti e sorprese. Ma loro riusciranno a superarle assieme. E piano piano quel sentimento di amicizia diventerà sempre più forte, finché diventerà amore. E nonostante tutto e tutti saranno contro di loro, loro resteranno uniti, perché amare vuol dire restare. Dimostreranno di essere inseparabili.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-UNBREAKABLE
-Capitolo 1

*ALEX*
Ciao sono Alex, una normalissima e noiosissima sedicenne canadese. Vivo a Stratford con la mia famiglia e la mia vita e sempre la stessa. Scuola-casa, casa-scuola. Persino in monastero mi divertirei di più. Che dire di me, sono una ragazza mora, occhi scuri abbastanza alta. Mi piace divertirmi ma purtroppo non ne ho l'occasione mai visto che ho i genitori che mi stanno col fiato sul collo. Il mio sogno? Diventare una scrittrice. Amavo scrivere e mi nutrivo di libri. Quando prendevo la biro in mano sparivo dalla realtà e mi rifugiavo nel mio mondo. Spero che un giorno ci riuscirò, riuscire a far viaggiare le menti dei ragazzi attraverso le mie parole.

Mancavano pochi minuti al suono della campana e questa tortura stava per finire.

Finalmente era l'ultimo giorno di scuola e l'estate tanto aspettata era arrivata. Quest'anno avrei fatto qualcosa di diverso, avrei passato l'estate con Justin. Justin era il mio migliore amico e ci volevamo un casino di bene. Avevamo pensato di fare una vacanza insieme ad Atlanta per due settimane, solo noi due. Il pensiero di essere libera per una volta mi riempiva di gioia. I miei genitori si fidavano e mi lasciavano andare con Justin. Il suono della campana interruppe i miei pensieri. Mi alzai dal banco e uscii per ultima dalla classe. Andai verso il mio armadietto salutando tutti i miei amici che si affrettavano ad andare a casa e godersi ogni minuto di questa vacanza. E quello che avrei fatto anch' io. Aprii l'armadietto e presi tutti i libri mettendoli nella cartella. Uscendo dalla scuola vidi una macchina bianca molto familiare! Scendendo i gradini vidi Justin uscire dalla macchina e senza pensarci un momento gli andai incontro e gli saltai addosso, abbracciandolo stretto stretto.

'Ehi. Qualcuno e molto contento oggi!' mi disse abbracciandomi.
'Beh si...finalmente in vacanza. Ma oggi non sei venuto a scuola?'
'Chi e che viene a scuola l'ultimo giorno Alex? Tranne te ovviamente!'
'Ah ah spiritoso' dissi in modo ironico
'Pronta per domani?'
'Si non vedo l' ora di partire' dissi a trentadue denti 'E la prima volta che vado via da Stratford'
'Sei emozionata?' mi chiese Justin guardandomi con i suoi occhi color nocciola. Annuii. 'Vieni, ti accompagno a casa cosi puoi iniziare a prepararti e ti riposerai. Ricordati domani mattina partiamo. E molto importante per me.' Mi disse prima di entrare in macchina. Sedendomi nel sedile del passeggero mi voltai verso di lui.
'Lo so Justin, e vedrai, andrà tutto bene!'

Justin aveva una grande passione per la musica. Ha sempre sognato di essere come i grandi della musica: Michael Jackson, Usher, e altri. Canta e suona la batteria e la chitarra da molti anni e mette molti video su youtube delle cover che fa. Adesso ha avuto l'opportunità di partecipare ad un concorso ad Atlanta. Io sarò li e sono sicura che lui sarà il migliore.
Dopo qualche minuto arrivammo davanti a casa mia, Justin mi saluto io scesi dalla macchina e andai verso la porta. Tirai fuori le chiavi ed entrai in casa. Andando verso le scale per salire in camera mia sentii la voce di mia madre chiamarmi.
'Alex sei arrivata?' Sentivo i suoi passi venire dalla cucina.
'Si mamma, finalmente ho finito la scuola!' La vidi arrivare in corridoio.
'Domani io e tuo padre abbiamo una sorpresa per te!' mi disse sorridendo
'Una sorpresa?' dissi curiosa 'Cos'è?'
'Se te lo dico non e più una sorpresa!' Aspetta domani e vedrai'
'Ok mamma' le diedi un bacio sulla guancia e poi salii in camera mia dove mi buttai sul letto stanca. Una sorpresa? Forse aveva a che fare con la partenza di domani. Spero tanto. Mi alzai dal letto e presi le due valigie che si trovavano accanto al letto. Aprii gli armadi e iniziai a prendere quello che mi serviva. Jeans, magliette a maniche corte, felpe se per caso fa freddo, una tuta, calzini, intimo, trucchi, occhiali da sole, scarpe da ginnastica, ballerine e un vestitino per la sera del concorso. Misi in ordine tutto dentro le valigie e le misi accanto al letto. Andai in bagno, indossai il pigiama e mi infilai tra le coperte. Ero molto emozionata. Ero figlia unica e probabilmente per questo motivo i miei genitori mi proteggevano cosi tanto. Siamo una famiglia tranquilla, modesta e potrei dire felice. Justin invece, e per me come un fratello maggiore. Siamo cresciuti insieme e le nostre famiglie vanno molto d'accordo. In più Stradford è una città molto piccola in cui quasi tutti si conoscono e sono come una famiglia. La vita e tranquilla e serena. Forse l'unico problema è il freddo dei rigidi inverni.


*JUSTIN*
Dopo aver accompagnato Alex tornai a casa mia dove mia madre mi aspettava con il pranzo pronto. La salutai con un bacio e sedendomi a tavola mormorai un 'mmmm'. Il buon profumo che veniva dalla cucina mi faceva venire sempre più fame. Vivo in una famiglia abbastanza povera. Mia madre non ha un lavoro e mio padre lavora come idraulico il che non gli permette di guadagnare tanti soldi. In più mio padre e un alcolizzato e la metà dello stipendio la spende in alcool e sigarette. Si innervosisce e spesso picchia mia madre che ha sprecato la sua vita accanto a questo uomo per crescere me e mia sorella Emma. Emma è due anni più piccola di me, in pratica ha l'età di Alex. I soldi non bastano quasi mai. Troppe spese: affitto, bollette, tasse scolastiche, libri e molto altro. Questa difficoltà economica è sempre stato un ostacolo per realizzare il mio sogno.
'Arrivo subito con il cibo, dammi un secondo!' la sentii urlare dalla cucina.
'Hai bisogno di aiuto?' chiesi alzandomi dalla sedia. Ricevetti un NO come risposta e mi rimisi comodo sulla mia sedia. Dopo qualche minuto arrivo con i piatti a tavola. Quattro piatti: uno per me, uno per lei, uno per Emma e uno per mio padre che sarebbe arrivato a momenti. Infatti poco dopo sentii la porta aprirsi e subito vidi mio padre entrare in salotto e sedersi a tavola.
'Finita la scuola Justin?' mi chiese mentre si toglieva la giacca. Annuii con la testa. 'Allora da domani vieni con me al lavoro' rabbrividii a quelle parole.
'Papa ma io domani vado ad Atlanta!' gli dissi con gli aggrottando le sopracciglia.
'A fare che?' mi guardò confuso
'Ho un concorso papa, il concorso di canto!'
'Ancora questa storia della musica Justin! Lo sai bene che e una perdita di tempo e che e difficile avere successo ai giorni d'oggi!' mi disse alzando la voce. Mi alzai dalla sedia e andai verso di lui.
'Non e una perdita di tempo papà, e l'unico modo di realizzare i miei sogni!'
'Sogni? Justin devi smetterla di vivere nei sogni, apri gli occhi e guarda la realtà!' stava urlando ' Non andrai da nessuna parte, resterai qui ad aiutarmi, e difficile sfamare quattro bocche, Justin. Sono l'unico in famiglia che lavora e ho bisogno di aiuto. La vita non e semplice, svegliati!' Urlò facendomi sussultare. Lo guardai pieno di rabbia. Sono 18 anni che mi impediscono di cantare e di provare a fare quello che voglio. Il problema sono come al solito i soldi! Lo guardai innervosito e salii in camera mia. Mi era passata sia la fame che la gioia. Mi buttai sul letto nervoso. Non era giusto! . Lo so, mio padre ha ragione. La nostra situazione e pessima. E difficile per mio padre crescerci con un unico stipendio. Io sono con la scuola e tutti i pagamenti. Emma ha bisogno di molte cose, ormai e un'adolescente. Gli servono vestiti nuovi, e molte cose da donne.... vuole uscire, divertirsi esattamente come voglio io, ma i soldi non ce lo permettono. Mio padre ha ragione: rinuncerò al concorso per aiutarli.


*ALEX*
La sveglia suono e cercai di svegliarmi il prima possibile,presi i vestiti e andai in bagno a farmi una doccia. Entrai nella doccia e l'acqua inizio a scendermi lungo il mio corpo. Presi la spugna e massaggiai ciascuna parte del mio corpo con essa. Diciamo che la mattina sotto la doccia e il momento più rilassante della giornata. Uscii dal bagno, mi avvolsi l'asciugamano intorno al mio corpo facendo attenzione a non mostrare le mie parti intime. Andai in camera dove presi il fon e iniziai ad asciugarmi i capelli. Feci cadere l'asciugamano e mi vestii con un paio di jeans e una canottiera bianca. Presi le valigie preparate già da ieri sera e scesi le scale. Poggiai le valigie vicino alla porta e poi andai verso la cucina. Feci collazione da sola visto che mia mamma e mio padre erano in salotto a guardare la TV e parlare tra di loro. Si vede che avevano mangiato prima. Mentre mangiavo sentii suonare il campanello. Mi alzai di fretta e corsi verso la porta.
'Apro io' urlai correndo verso la porta
'Forse e la tua sorpresa' disse mia madre come risposta
Mi avvicinavo sempre più velocemente alla porta convinta che fosse Justin. Ero pronta a partire. Misi le mani sulla maniglia e aprii la porta. Rimasi a bocca aperta.
'Mamma che ci fa lui qui?' urlai visibilmente irritata al vedere della persona che più odiavo al mondo.
'Alex non urlare, cosa succede?' vidi mia madre uscire dal salotto e venire verso di me, il mio sguardo ancora sulla persona che avevo davanti.
'Luke tesoro!' disse mia madre spostandomi e abbracciando Luke . Luke è il figlio della migliore amica di mia madre e mia madre pensa che se lei e amica con sua madre anch'io devo esserlo con suo figlio, invece non era cosi. Io Luke lo odiavo a morte e purtroppo ogni estate dovevo sopportarlo perché veniva a farci visita. Quest'estate invece sarebbe stato diverso. Luke non sarebbe stato in mezzo alle palle! Io sarei partita, e nemmeno lui mi avrebbe fermato. Guardavo schifata mia madre che lo abbracciava.
'Dai Alex, non ho la peste vieni e abbracciami' mi guardò Luke sorridendo.
'Preferisco esserne sicura!' feci una smorfia.
'Dai Luke entra' disse mia madre spingendomi via e facendo segno a Luke di entrare. Lui mi passo vicino e mi fece l'occhiolino io ricambiai facendo una linguaccia e chiusi la porta appena entrò. Io ritornai in cucina a finire la mia colazione mentre i miei genitori parlavano con Luke. Tutti allegri tranne me. Justin vieni e salvami da questa famiglia! Stavo mettendo la nutella sulla mia fetta di pane quando sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla. Sussultai dallo spavento facendo cadere la fetta a terra. Mi girai e vidi Luke che rideva.
'Cos'hai da ridere?' gli dissi prendendo la fetta di pane da terra.

'Sei sempre la stessa, l'estate scorsa ti sei rovesciata l'aranciata addosso quando mi hai visto' disse sedendosi sulla sedia vicino a me
'Ci credo, mi fai prendere degli spaventi enormi ogni volta!'
'Quest'estate sarà diversa vedrai, proverò a non fare l'antipatico.' mi disse guardandomi negli occhi
'Lo so, sarà sicuramente diversa' accennai un mezzo sorriso sapendo che fra poco sarei partita. In quel momento mia madre entrò in cucina.
'Alex, dovrai rimandare la partenza per Atlanta lo sai vero?' quasi affogai al sentire quelle parole.
'Cosa?' dissi spalancando gli occhi
'Alex, Luke stara qui qualche settimana. Io e tuo padre saremo a lavoro tutto il giorno e tu resterai a fargli compagnia.'
'Ma mamma ho promesso a Justin che sarei stata con lui ad Atlanta ad incoraggiarlo!' le dissi leggermente irritata.
'E abbastanza grande da cavarsela da solo Alex. Ora rimarrai qui, vai ad aprire le valigie e rimettere le tue cose apposto. Non voglio più commenti, io e tuo padre abbiamo deciso. Andrai in vacanza con lui dopo la partenza di Luke'
'Ma perché non posso decidere io almeno una volta?' dissi quasi urlando
'Basta Alex. Farai quello che ti diciamo noi!' uscì dalla cucina borbottando. Ero incazzata nera. Adesso come dirò a Justin che non posso più andare con lui.
'Quindi volevi partire senza di me?' disse Luke facendo un sorrisetto
'Tu chiudi quella cazzo di bocca se no ti spacco un dente. E per colpa tua che non parto più.'

Mi alzai dalla sedia, uscii dalla cucina e prendendo le valigie salii in camera mia, Chiusi la porta a chiave e buttai le valigie in un angolo. Vidi il mio cellulare illuminarsi.
Da Justin:
Dobbiamo vederci presto!
Per Justin:
Si assolutamente, dove?
Da Justin:
Davanti all'Avon Theatre, sbrigati!
Questa era la mia occasione per parlargli. Forse lui avrebbe trovato una soluzione per partire insieme.

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